22 December 2025

Galietti, Clia Italia: «Venezia un nodo da sciogliere al più presto»

In ambito crocieristico, l’Italia continua a rappresentare un Paese leader non solo per la costruzione di navi, ma anche quanto a porti di imbarco e destinazioni toccate. Malgrado la contrazione del traffico verificatasi nel corso del 2017 e sottolineata dai dati diffusi da Risposte Turismo, le prospettive per il prossimo anno sono positive, come confermato dal direttore Clia Italia, Francesco Galietti (nella foto). «Il settore crocieristico rimane uno dei motori di maggiore sviluppo del comparto turistico italiano. Per il futuro, occorre potenziare ulteriormente i porti italiani quanto a infrastrutture e possibilità di accesso e guardare a nuove aree  di riferimento, specie in Sardegna. In particolare, esistono vere perle da scoprire e da potenziare, e mi riferisco non solo allo scalo di  Cagliari ma anche ad esempio a quello di Olbia. Inoltre, un grande nodo da sciogliere resta quello legato allo scalo di Venezia, che rappresenta uno snodo insostituibile per tutte le crociere dirette a Est. In questo senso, dopo aver monitorato la situazione ed effettuato diverse simulazioni, Clia ha proposto la rotta alternativa lungo il canale Vittorio Emanuele, che potrebbe consentire un aumento del traffico addirittura del 40%». Sul fronte del “gigantismo” delle navi da crociera di più recente realizzazione, Galietti ricorda come si tratti di un argomento a due facce, in quanto le navi più grandi e moderne vengono realizzate con tecnologie all’avanguardia, particolarmente attente all’aspetto di preservazione dell’ambiente. «Prevedo un 2018 comunque positivo; le crociere rappresentano una forma di turismo programmato, sostenibile e che si muove con largo anticipo e sono destinate a crescere insieme agli scali italiani».

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