21 marzo 2016 11:34

Jérome Salemi con Frédéric Meyer
Frédéric Meyer, direttore di Atout France Italia e Jérôme Salemi, direttore generale di Air France Italia, hanno firmato un accordo valido per tutto il 2016. Si tratta di un importante progetto di collaborazione per la promozione della destinazione Francia verso il grande pubblico, i professionisti del turismo e del turismo d’affari. Atout France si impegna a comunicare le destinazioni, le promozioni e i prodotti specifici di Air France per il mercato italiano attraverso i suoi vari canali di comunicazione – newsletter, Facebook, twitter, Google+ – e sul sito www.france.fr, mentre Air France si impegna a sua volta a supportare Atout France nelle operazioni mirate alla stampa, ai tour operator e agenti di viaggio, dal Mediatour alla presentazione della rivista Rendez-vous en France, alle giornate di partenariato a Parigi, il France Meeting Hub, i workshop e il roadshow Francia. «Siamo orgogliosi di questo nuovo accordo per il 2016 con Atout France, che ancor più dimostra la nostra volontà di collaborare a 360° coinvolgendo tutti i nostri interlocutori tradizionali, dai professionisti del settore alla stampa, dal grande pubblico a chi ci segue sui social media » dichiara Jérôme Salemi. «Sono particolarmente felice dell’accordo con Air France che permette di rinforzare la promozione della destinazione Francia in un anno ricco di eventi culturali e sportivi a livello internazionale» dichiara Frédéric Meyer. Da segnalare in particolare che il magazine Rendez-vous en France, di prossima pubblicazione, diffuso in 100 mila copie, sarà presente nelle lounge di Air France dal mese di maggio, veicolato attraverso i titolari di carte di credito e presentato negli eventi ufficiali di Atout France
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I voli verso l’aeroporto internazionale Oliver Reginald Tambo partiranno da Madrid ogni lunedì, mercoledì e venerdì alle ore 15:05 e saranno operati con Boeing 787 Dreamliner: gli aeromobili dispongono di una classe Business, con sedili trasformabili in letti di due metri e un’offerta gastronomica a bordo firmata dallo chef Martín Berasategui.
Il collegamento con Johannesburg apre numerose opportunità per i passeggeri europei: la città sudafricana rappresenta infatti il principale hub aereo del continente, da cui è possibile raggiungere le principali destinazioni locali e quelle dei Paesi limitrofi di grande interesse turistico, come Namibia o Botswana. Allo stesso tempo, costituisce una porta d’accesso ideale per scoprire la ricchezza paesaggistica del Sudafrica.
Oltre a Johannesburg, nel 2026 Air Europa aggiungerà nuovi collegamenti nel continente africano: durante la stagione estiva verranno ripristinati i voli per Marrakech e Tunisi e, per la prima volta, sarà attivata la rotta verso Tangeri. A queste novità si aggiungeranno, sempre a giugno, l’inaugurazione del Madrid- Ginevra, l’aumento delle frequenze su alcune tratte europee e il rafforzamento della rete domestica.
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Situato nella città costiera di Marbella, con vista sul Mediterraneo, il nuovo resort disporrà di 120 camere e suite, oltre a 120 residenze esclusive. Come riporta TravelDailyNews, il progetto è pensato per attrarre sia i viaggiatori internazionali che il mercato residenziale di fascia alta, rafforzando lo status di Marbella come destinazione di lusso leader sulla Costa del Sol.
Chris Nassetta, presidente e ceo di Hilton, ha dichiarato: «Waldorf Astoria Hotels & Resorts è da tempo sinonimo di lusso senza pari nelle destinazioni più ambite al mondo. Siamo lieti di collaborare ancora una volta con Higuerón Developments per introdurre il marchio a Marbella, portando il marchio Waldorf Astoria nella provincia spagnola di Malaga. Questa firma rappresenta un altro passo importante nella nostra strategia di espansione globale del portfolio di lusso di Hilton, che ora include oltre 550 hotel commerciali, dal leggendario Waldorf Astoria New York al Conrad Hamburg e al Waldorf Astoria Osaka. Non vedo l'ora che Waldorf Astoria Marbella accolga i suoi ospiti nel 2029, con l'hotel pronto a offrire un servizio elegante ed esperienze indimenticabili per le generazioni a venire».
Un punto di riferimento nella Spagna del sud
Javier Rodríguez , ceo di Higuerón Developments, ha aggiunto: «L'Higuerón Marbella Golf Resort mira a diventare un punto di riferimento globale nel segmento delle vacanze extra-lusso. L'arrivo di questo resort Waldorf Astoria in Spagna rafforza e convalida questo impegno per l'eccellenza e consolida Marbella come destinazione privilegiata per il turismo extra-lusso. La visione di questo progetto futuro è in linea con i valori fondamentali della nostra azienda, ovvero umanesimo, autenticità, innovazione e sostenibilità. Questi valori ci hanno accompagnato nei nostri 30 anni di storia all'Higuerón Gran Málaga Resort e, insieme al nostro team, rappresentano una parte fondamentale del dna di questo progetto futuro».
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[post_content] => L'aeroporto di Verona ha raggiunto oggi i 4 milioni di passeggeri registrati da gennaio: un risultato arriva dopo mesi di crescita costante del traffico, con il 2024 che si era chiuso con 3,7 milioni di passeggeri, +8% rispetto all’anno precedente.
Lo stesso andamento positivo è proseguito nei dodici mesi del 2025 che, con oltre 4 milioni di passeggeri, chiuderà con un incremento del 9% sul 2024, superiore alla media nazionale che, sulla base di dati ad oggi disponibili, si dovrebbe attestare intorno al 5%.
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La crescita è guidata innanzitutto dai vettori basati allo scalo: Neos che risponde alla forte domanda di traffico turistico del bacino d’utenza veronese verso mete di medio e lungo raggio, Volotea che a novembre ha festeggiato i dieci anni di operatività della sua base a Verona, Air Dolomiti con i suoi collegamenti sugli hub di Francoforte e Monaco di Baviera.
Forte spinta al traffico di lungo raggio è data da Air France con il suo collegamento per Parigi esteso anche al periodo invernale che, attraverso l’hub di Charles De Gaulle, garantisce un’ampia offerta di voli in prosecuzione su tutto il suo network internazionale. Senza dimenticare il contributo di Ryanair e Wizz Air.
Diverse le novità già annunciate per il 2026: tra queste, il nuovo volo su Casablanca di Royal Air Maroc, cui si affiancano le novità di Volotea, con il ritorno del volo su Comiso e la nuova linea su Aalborg, in Danimarca, entrambi a partire dalla prossima primavera.
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«Il traguardo odierno è il segno che il lavoro che stiamo portando avanti al Catullo di costante ampliamento della rete dei voli sta dando i suoi frutti - ha dichiarato Camillo Bozzolo, direttore sviluppo aviation del Gruppo Save -. Il bacino d’utenza dello scalo sta rispondendo con interesse alle proposte di collegamenti e destinazioni che compongo l’offerta complessiva dell’aeroporto, nello stesso tempo la collaborazione con enti e istituzioni si dimostra un efficace strumento per la valorizzazione dell’offerta turistica del territorio».
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[post_content] => Bilancio più che positivo per Volver Tour Operator, specializzato su viaggi di gruppo, ma anche su turismo scolastico ed incoming Liguria. L’operatore chiuderà il 2025 con una crescita costante, raggiungendo gli 8 milioni di euro di vendite in soli 4 anni, considerato che nel 2021 il bilancio era stato pari a zero.
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«L’azienda non è un insieme disordinato di attività – commenta Giada Marabotto - è una struttura con competenze verticali. Il team va dai 22 ai 60 anni, con figure specializzate su segmenti diversi. Oggi conta 10 persone negli uffici di Genova e Savona e molte collaboratrici da remoto».
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Maria Carniglia
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Due destinazioni in una “come nessun’altra in Europa”. Non solo patrimonio culturale, antico e moderno, Atene e l’Attica, meta tipicamente mediterranea, offrono una riviera balneabile equiparabile alle isole Egina, Agistri, Salamina, Poros, Hydra, Spetses, Kythera-Antikythera, Methana, parte della sua grande regione metropolitana, meta dalle numerose attività ed escursioni: sport, benessere e outdoor, dal mare alla montagna, tutto in pochi chilometri.
«Atene e la sua regione Attica sono una destinazione unica. City break e long weekend durante tutto l’anno, speciale in estate come in primavera. L’esperienza della Pasqua greca è bellissima - spiega Maria Terranova, key account manager Italia di Aegean -. Si parte dall’Italia con doppia carta d’imbarco per proseguire dall’aeromobile ai mezzi pubblici».
La venticinquenne Aegean assicura un collegamento diretto sulla vivace Atene a solo un’ora e dieci, due ore di volo dai 10 principali aeroporti italiani. Quattro voli stagionali da Olbia, Palermo, Catania e Pisa e sei che operano tutto l’anno da Milano,Venezia Bologna, Firenze Roma e Napoli. Milano e Roma collegano anche Salonicco. L’aeroporto di Atene, terminal unico, si divide in zona Schengen e non. Lo scalo mette inoltre a disposizione la figura del connection ambassador che accoglie e aiuta i viaggiatori dei voli internazionali in transito.
Rinnovo della flotta in progress con nuovi aeromobili in arrivo e 131 destinazioni internazionali. Gli investimenti sono rivolti anche alla formazione dei piloti, simulatori di volo e centri di assistenza per aeromobili. Il servizio di bordo è gratuito con attenzione alla sostenibilità. La business dei nuovi Airbus versione europea prevede sedili più larghi e letti reclinabili a 180 gradi. Il menù a la càrte e i vini sono su proposta dello chef. Il wi-fi, già a bordo dei nuovi aeromobili, è fruibile tramite l’iscrizione al programma di fidelizzazione Miles and Bonus. Le nuove lounge di business class sono situate nell’aeroporto di Atene, Salonicco e Larnaca. Per gli agenti di viaggio è disponibile il portale Aegean Hub per contatti, assistenza, help desk e ufficio gruppi.
Anna Morrone
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«Detroit è la città delle innovazioni: abbiamo avuto il primo semaforo, le prime automobili, la prima produzione in serie; è stato pensato a Detroit anche il primo Convention Bureau. È una città ricca di storia e di cultura, un luogo vibrante d’energia. - esordisce così Claude Molinari, presidente e ceo del Detroit Metro Convention & Visitors Bureau, responsabile di Visit Detroit e del suo sviluppo strategico - Il nostro obiettivo è quello di arrivare ai 25mln di visitatori nel 2030. È un obiettivo ambizioso, partendo dai 20mln di ospiti odierni. Per noi il mercato italiano è molto importante, per raggiungerlo abbiamo avviato una partnership con la Juventus. Crediamo sia una grande opportunità per portare gli italiani a Detroit e per pianificare nuove strategie insieme con gli operatori italiani. Gli accessi alla nostra piattaforma visitdetroit.com sono cresciuti tantissimo: se prima i visitatori italiani erano lo 0,1%, oggi sono il 10%. In 5 mesi c’è stato un aumento del 600%. Vogliamo coinvolgere il trade e stiamo incontrando gli operatori italiani e la stampa di settore. Per questo nel 2028 ospiteremo a Detroit l’Ipw, il più importante marketplace turistico internazionale. Allora saremo pronti ad accogliere un grande numero di persone e vogliamo che tutti pensino che Detroit è una destinazione sorprendente. Promuoviamo la nostra città anche con i social, che per noi sono estremamente importanti: basti pensare che la piattaforma della Juventus produce fino a 400mila contenuti in una settimana, il 60% dei quali cita Detroit.
Come dimostrano tanti sondaggi, oggi il viaggio non è più solo un desiderio; è diventato un bisogno, una necessità. Proprio grazie ai social ogni destinazione può rivelarsi a un possibile viaggiatore. Anche l’Ia sta giocando un ruolo molto importante e Visit Detroit si sta concentrando su questa forma di comunicazione. In questo momento Detroit si sta rinnovando grazie a investimenti di milioni di dollari: in ogni angolo della città c’è una gru al lavoro. Abbiamo un mix di architettura antica e moderna; in questi giorni è stato completato il secondo edificio più alto del Michigan: il 777 Woodward Avenue. C’è tanto sport: nel cuore di downtown hanno il loro headquarter quattro delle più importanti squadre degli Stati Uniti di baseball, football, basket e hokey. A Detroit hanno sede alcune delle più importanti aziende dell’automotive, della finanza e dei servizi e la nostra città è tra le 25 “Città del Design” dell’Unesco nel mondo - la prima città americana a ricevere questa denominazione - grazie alle affascinanti architetture dei suoi palazzi».
Il simbolo del riscatto e della rinascita di Detroit è la Michigan Central Train Station: costruita nel 1914, chiusa nel 1988 e abbandonata per oltre due decenni. Nel 2018, la Ford Motor Company ha acquistato la stazione e ha investito 950mln di dollari per riqualificarla, realizzando aree ricreative, uffici, spazi commerciali, ristoranti e parcheggi in un’area di 30 acri. La stazione è stata riaperta l’anno scorso e rappresenta un potente simbolo della storia di Detroit, un faro di speranza e innovazione per il futuro.
(Chiara Ambrosioni)
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Un traguardo ben chiaro all’orizzonte e la consapevolezza di voler restare un gruppo italiano capace di conservare la propria identità: il presidente di Th Group, Graziano Debellini, analizza il 2025, «un anno di passaggio, che ha posto le basi per il salto di fatturato e margini previsto nel 2026».
L’ambizione è quella di arrivare nel 2030 ai 400 milioni di euro di fatturato e ai 40 milioni di Ebitda e il percorso è tracciato. «La prima verifica sul futuro sarà quella della Borsa – spiega Debellini -. Già nel 2025 abbiamo investito gettando le basi per un nuovo balzo».
A un anno da “Campo Base 24” il manager sottolinea come la fase di riflessione prima di puntare alla vetta possa dirsi conclusa: «Quest’anno abbiamo investito sulla struttura, costruendo una squadra in grado di affrontare le battaglie del 2026».
Gli obiettivi all’orizzonte
Diversi gli obiettivi individuati. In primo piano la consapevolezza di poter giocare un ruolo da leader sulla montagna, «una posizione che ci siamo guadagnati per completezza di prodotto e competitività dell’offerta. Con la riapertura del Th Borca di Cadore - Parc Hotel Des Dolomites abbiamo aggiunto un’ulteriore tessera al mosaico di un’offerta che ci consente di coprire tutte le stagioni integrando mare e montagna».
Un secondo driver di sviluppo riguarda il prodotto città d’arte. «Abbiamo cominciato da Assisi, Roma e Peschiera, proponendo location di pregio. Senza alcuna pretesa di fare concorrenza ai grandi marchi dell’hotellerie presenti nelle città (ma anche nei borghi minori), puntiamo a sviluppare un nuovo prodotto che sia marcatamente esperienziale».
Terzo filone al centro della crescita è Baobab, «un esempio virtuoso di tour operator che, grazie alla grande capacità di Alessandro Gandola e della sua squadra, ha saputo scalare in breve tempo le vette del tour operating producendo risultati straordinari. Non ci sono limiti allo sviluppo di prodotti, anche su scala internazionale, che ci portino ad un ampliamento della clientela. Baobab è già fra i primi marchi in Italia sull’Egitto e a breve avremo ulteriori allargamenti nel portfolio delle gestioni». Mediterraneo, Africa, ma anche India o Maldive sono fra le aree che potrebbero esprimere il maggior potenziale.
Infine, il prodotto mare, «che in casa Th Group rappresenta una realtà già importante. Attualmente procura circa il 20% del fatturato ma vorremmo ampliare l’offerta selezionando le location più ambite». In arrivo l’annuncio di novità importanti, propedeutiche a una crescita «sana e profittevole, che ci consenta di puntare su prodotti vincenti».
Nessuna preclusione sullo sviluppo extra Italia, che potrebbe riguardare location in montagna o al mare. «La nostra è una posizione di apertura e ricerca. Non poniamo limiti alla crescita, anche se deve sempre essere oggetto di attenta valutazione».
Il bilancio 2025
Intanto, Debellini e soci si preparano ad archiviare un 2025 che dovrebbe portare a un fatturato vicino ai 300 milioni di euro. «Al di là dell’incremento dei numeri, siamo cresciuti in reputazione, brand awareness e soddisfazione del cliente – spiega il presidente -. E abbiamo proceduto alla ristrutturazione di tutti i comparti del gruppo per affrontare il 2026 con grinta». Una grinta che ha nel prezzo dinamico e nella flessibilità dell’offerta due preziosi alleati: «Grazie al prezzo dinamico riusciamo a ottimizzare i riempimenti e a salvaguardare una crescita più ordinata e strategica. L’elasticità della durata dei soggiorni, che non coprono più solo le tradizionali 7 notti, ci consente poi di riuscire a incrociare il massimo numero di clienti».
Su un dato Debellini è certo: «Sul fronte prezzi, non serve svendere, ma è necessario un innalzamento costante dell’asticella della qualità».
E avvicinandosi al giro di boa dei 50 anni di attività del brand, Debellini traccia un bilancio positivo. «Grazie a soci come Cdp Equity e Isa abbiamo avuto modo di crescere mantenendo inalterato il nostro dna. Un dna che ha nel capitale umano e nella crescita attraverso la formazione i suoi elementi centrali». Sotto questo aspetto, «anche i fondi dovrebbero essere più prudenti e pazienti, senza voler puntare sempre e solo ai numeri a tutti i costi».
Il futuro dell'hospitality
Ma il presidente si spinge oltre, e traccia una panoramica dell’hospitality in Italia. «Dovrebbe essere il frutto di un’orchestra che suona insieme, un risultato difficile da raggiungere per varie ragioni. Innanzitutto, l’estrema parcellizzazione dell’offerta, con circa 34.000 hotel attivi, rende difficile la collaborazione. Ma soprattutto, il turismo viene ancora considerato come un comparto di “serie B”, Occorrerebbe unire le forze e guardare con più stima, attenzione e collaborazione un settore fondamentale per la nostra economia, che esprime grandi potenzialità di sviluppo per tutto il territorio».
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[post_content] => Air Serbia ha già trasportato oltre 4,4 milioni di passeggeri a metà dicembre, quasi due settimane prima rispetto all'anno precedente. Una performance che riflette sia l'aumento della domanda sia l'ampliamento del network delle destinazioni servite.
Secondo le proiezioni della compagnia, il 2025 dovrebbe chiudersi con un risultato record, con un aumento stimato di circa il 3% del numero di passeggeri rispetto al 2024. Air Serbia si appresta così a superare il risultato storico di 4,5 milioni di passeggeri stabilito dal precedente vettore servo, Jat Airways, che operava comunque su un mercato più vasto.
«È un momento storico per la nostra compagnia. Abbiamo battuto i record e dimostrato che una compagnia nazionale può competere con i leader del settore a livello mondiale - ha dichiarato Jiří Marek, ceo di Air Serbia, sottolineando come l'impatto economico della compagnia sul Pil della Repubblica di Serbia raggiunga circa l'1,4%, una cifra che sottolinea il ruolo strutturale di Air Serbia nello sviluppo economico e turistico del Paese.
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