23 December 2025

InViaggi: «Vendite in aumento»

Isabella Candelori

Isabella Candelori

InViaggi incrementa le vendite del brand Orange. «Grazie al percorso intrapreso da Daniele Saiani, che da ottobre 2014 ha assunto la responsabilità dell’ufficio Villaggi di sede, in un’ ottica di crescita e miglioramento del prodotto erogato nei Club, ci siamo messi dalla parte del cliente – afferma Isabella Candelori, direttore vendite di InViaggi -. Per farlo era necessario mettere in campo un sistema di analisi dei dati relativi al gradimento dei nostri ospiti negli Orange Club. Da qualche mese è quindi operativo un sistema di schede di gradimento che ci permette di raccogliere, comprendere e interpretare il loro punto di vista, dandoci importanti spunti. Grazie a questo nuovo sistema i risultati vengono inviati sia in sede che discussi con i manager dei Club, settimana per settimana. L’effetto di questo lavoro, unitamente ad azioni sull’animazione, fa sì che i nostri ospiti siano sempre più soddisfatti della loro vacanza. Per quanto riguarda l’estate si punterà molto alla tematizzazione dei momenti di intrattenimento, sfruttando gli usi e costumi del paese scelto per la vacanza. Saranno quindi di scena la cucina, con interessanti appuntamenti con gli chef per conoscere le tipicità dei piatti locali, la musica, le arti in generale. Tutto questo, unitamente ad una strategia aziendale di programmazione che si rivolge alla scelta di strutture più raccolte in modo da avere una sempre maggiore italianità, ha permesso di registrare negli ultimi mesi un forte incremento delle vendite sopratutto negli Orange Club di Sharm El Sheikh e Marsa Alam, villaggi pilota del nuovo progetto aziendale».

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È una città che costruisce il futuro appoggiandosi al suo patrimonio storico, facendo tesoro delle esperienze passate: profondamente segnata dalla bancarotta dichiarata nel luglio del 2013, l’ha superata già nel dicembre del 2014 grazie a un profondo desiderio di crescita unito a grandi investimenti; oggi è un’area in continuo crescita. «Detroit è la città delle innovazioni: abbiamo avuto il primo semaforo, le prime automobili, la prima produzione in serie; è stato pensato a Detroit anche il primo Convention Bureau. È una città ricca di storia e di cultura, un luogo vibrante d’energia. - esordisce così Claude Molinari, presidente e ceo del Detroit Metro Convention & Visitors Bureau, responsabile di Visit Detroit e del suo sviluppo strategico - Il nostro obiettivo è quello di arrivare ai 25mln di visitatori nel 2030. È un obiettivo ambizioso, partendo dai 20mln di ospiti odierni. 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Per noi il mercato italiano è molto importante, per raggiungerlo abbiamo avviato una partnership con la Juventus. Crediamo sia una grande opportunità per portare gli italiani a Detroit e per pianificare nuove strategie insieme con gli operatori italiani. Gli accessi alla nostra piattaforma visitdetroit.com sono cresciuti tantissimo: se prima i visitatori italiani erano lo 0,1%, oggi sono il 10%. In 5 mesi c’è stato un aumento del 600%. Vogliamo coinvolgere il trade e stiamo incontrando gli operatori italiani e la stampa di settore. Per questo nel 2028 ospiteremo a Detroit l’Ipw, il più importante marketplace turistico internazionale. Allora saremo pronti ad accogliere un grande numero di persone e vogliamo che tutti pensino che Detroit è una destinazione sorprendente. Promuoviamo la nostra città anche con i social, che per noi sono estremamente importanti: basti pensare che la piattaforma della Juventus produce fino a 400mila contenuti in una settimana, il 60% dei quali cita Detroit. \r\n\r\nCome dimostrano tanti sondaggi, oggi il viaggio non è più solo un desiderio; è diventato un bisogno, una necessità. Proprio grazie ai social ogni destinazione può rivelarsi a un possibile viaggiatore. Anche l’Ia sta giocando un ruolo molto importante e Visit Detroit si sta concentrando su questa forma di comunicazione. In questo momento Detroit si sta rinnovando grazie a investimenti di milioni di dollari: in ogni angolo della città c’è una gru al lavoro. Abbiamo un mix di architettura antica e moderna; in questi giorni è stato completato il secondo edificio più alto del Michigan: il 777 Woodward Avenue. C’è tanto sport: nel cuore di downtown hanno il loro headquarter quattro delle più importanti squadre degli Stati Uniti di baseball, football, basket e hokey. A Detroit hanno sede alcune delle più importanti aziende dell’automotive, della finanza e dei servizi e la nostra città è tra le 25 “Città del Design” dell’Unesco nel mondo - la prima città americana a ricevere questa denominazione - grazie alle affascinanti architetture dei suoi palazzi».\r\n\r\nIl simbolo del riscatto e della rinascita di Detroit è la Michigan Central Train Station: costruita nel 1914, chiusa nel 1988 e abbandonata per oltre due decenni. Nel 2018, la Ford Motor Company ha acquistato la stazione e ha investito 950mln di dollari per riqualificarla, realizzando aree ricreative, uffici, spazi commerciali, ristoranti e parcheggi in un’area di 30 acri. La stazione è stata riaperta l’anno scorso e rappresenta un potente simbolo della storia di Detroit, un faro di speranza e innovazione per il futuro.\r\n(Chiara Ambrosioni)\r\n\r\n[gallery ids=\"504542,504539,504541\"]","post_title":"Detroit: una città coraggiosa e da scoprire, fra storia e sguardo al futuro","post_date":"2025-12-23T09:52:28+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1766483548000]}]}}