25 novembre 2013 14:58
Una nota firmata dal presidente di Aeradria, Maurizio Tucci, precisa la posizione dell’azienda in riferimento a notizie circa l’esistenza di un “buco” nei conti di Aeradria derivante dai fallimenti di Air S.p.A. e Riviera di Rimini Promotions S.r.l. di cui non si sarebbe tenuto conto nel piano concordatario. «Il nuovo management di Aeradria – scrive Tucci – a soli due mesi dal suo insediamento ha provveduto, attraverso il supporto di investitori istituzionali locali e lo sforzo dei dipendenti, a rafforzare il piano finanziario di concordato per complessivi 5 milioni di euro. Inoltre la società ha anche provveduto ad appostare alcuni fondi rischi che sterilizzino gli effetti di potenziali passività, tra le quali quelle legate al fallimento di Air ed al rischio che i creditori di quest’ultima possano rivendicare un risarcimento da parte di Aeradria, in quanto società controllante. Quanto poi a Riviera di Rimini Promotions, con la quale non esiste alcun rapporto di compartecipazione societaria, Aeradria ha già provveduto a svalutare tutti i crediti che la stessa ha nei suoi confronti». Più avanti si legge che «il Cda di Aeradria resta fiducioso circa il positivo esito del procedimento concordatario, che porterà, in caso di omologa, un evidente beneficio ai creditori della società, presenti e futuri, consentendo ad Aeradria di poter disporre di nuove risorse finanziarie fresche per 8,3 milioni, e che consentirà di preservare la continuità aziendale ed il mantenimento della concessione aeroportuale».
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Migliora la performance
La proroga, come riporta Borsa Italiana, è parte di una serie di operazioni finanziarie concluse dall'armatore in seguito al significativo miglioramento della performance operativa del gruppo originariamente impattata dalle conseguenze della pandemia.
Fincantieri ha concesso una proroga della scadenza ultima del finanziamento fino a settembre 2030, a fronte di un pagamento immediato che, unito alle rate di ammortamento incassate nel corso del 2024 e del 2025, ne riducono l'importo residuo a 495 milioni di euro, con un parziale ammortamento per 120 milioni tra il 2027 ed il 2029.
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Marco D'Ilario è il nuovo country manager di Emirates per l'Italia, che assumerà ufficialmente l'incarico dal 1° gennaio 2026. La sua esperienza nelle operazioni strategiche, nello sviluppo del business e nella gestione dei team sarà fondamentale per sostenere la crescita continua e la presenza della compagnia nel mercato italiano. Una competenza maturata in oltre 26 anni di incarichi dirigenziali in mercati e settori internazionali chiave quali aviazione, logistica, tecnologia e hospitality.
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Il manager vanta una lunga esperienza nel settore aereo, dove ha lavorato come cco in Livingston Airlines e ha ricoperto ruoli esecutivi di primo piano in Alitalia, tra cui quello di vp sales per l’Italia. Più di recente, è stato global aenior vice president of sales & operations di Hrs Group, guidando con successo iniziative di trasformazione digitale e ottenendo importanti risultati in termini di leadership di mercato e crescita.
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[post_content] => Il Mandarin Oriental Lutetia a Parigi ha celebrato quest’anno i suoi 115 anni, ripercorrendo un’eredità storica costellata di successi e grandi nomi che hanno percorso i suoi corridoi.
L’occasione è stata celebrata con una cena all’interno del bar Joséphine - lo spazio dell’hotel intitolato alla leggendaria mecenate del Lutetia, Joséphine Baker - sotto i suoi affreschi. Creato dalla famiglia Boucicau, fondatrice de Le Bon Marché, l’hotel è stato concepito come rifugio che fonde armoniosamente Art Nouveau e Art Déco.
Nel corso del XX secolo, il Lutetia divenne un luogo d’incontro per artisti e scrittori di primo piano, accogliendo personalità come Pablo Picasso, James Joyce, Joséphine Baker e Antoine de Saint-Exupéry. Simbolo dello spirito creativo del quartiere, l’hotel ha da sempre incarnato la vita culturale parigina. Il Lutetia ha inoltre svolto un ruolo determinante durante la Seconda Guerra Mondiale: requisito dalle forze di occupazione, divenne in seguito un rifugio per i deportati di ritorno dai campi di concentramento nazisti. Nel corso dei decenni successivi, l’hotel ha mantenuto il suo status di punto di riferimento culturale, plasmato dalla visione audace di personalità come Sonia Rykiel, David Lynch e Serge Gainsbourg.
Nel 2018, l’hotel è stato sottoposto ad un meticoloso restauro guidato dall’architetto JeanMichel Wilmotte che ha onorato la sua anima originaria, rispondendo al contempo alle aspettative di una clientela internazionale e sofisticata.
La nuova gestione
Nel 2025, la gestione del Lutetia è passata a Mandarin Oriental, che continua a impegnarsi nella tutela della sua eredità storica e della sua identità. Per celebrare questo importante traguardo, Mandarin Oriental Lutetia, Paris ha presentato il nuovo ventaglio, simbolo dell’eredità asiatica del Gruppo e realizzato in esclusiva per l’hotel da Maison Duvelleroy. Simbolo storico di Mandarin Oriental, il ventaglio raffigura una nave, emblema condiviso da Parigi e dal Lutetia fin dalle prime origini, mettendo in luce l’incontro tra queste due istituzioni ricche di storia.
Il ventaglio è stato installato nella galleria centrale dell’hotel, dove oggi può essere ammirato da tutti i visitatori. Nel corso dell’evento, lo chef Richard Ekkebus, insignito di tre stelle Michelin e culinary director del Mandarin Oriental The Landmark, Hong Kong, ha proposto un menu appositamente ideato.
Laurent Kleitman, group chief executive di Mandarin Oriental, ha dichiarato: «Cuori pulsanti di cinema, letteratura, teatro, architettura, musica e danza, questo luogo appartiene a voi. Che possiate venirci spesso, per scrivere, sognare, creare, ciascuno lasciando il segno della propria voce unica, o semplicemente per non fare nulla se non assaporare il momento. Che ogni vostra visita diventi parte della memoria viva di questo luogo leggendario, in questo quartiere unico».
Georgi Akirov, proprietario della struttura, ha aggiunto: «Questo anniversario ha un significato particolare, poiché segna l’inizio di un nuovo e promettente capitolo. Da aprile, il Lutetia fa parte della famiglia Mandarin Oriental, una collaborazione fondata su valori condivisi di eccellenza, autenticità e profondo rispetto per il patrimonio. Non potrei essere più fiducioso nel futuro di questo hotel leggendario».
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[post_content] => Italia cuore dello sviluppo alberghiero di lusso. A confermarlo i dati resi noti dall'indagine di Deloitte, che ha analizzato un campione di oltre 900 operatori e investitori in Italia e all'estero. Lo studio “The Italian Luxury Hospitality: Time to Elevate?” spiega che il 70% del campione dichiara l’intenzione di effettuare investimenti entro i prossimi tre anni.
«Nel settore real estate, gli hotel di lusso e, più in generale, di alta gamma stanno vivendo una fase di crescita eccezionale, diventando protagonisti di un mercato dove eleganza e performance si fondono e affermandosi come una delle categorie di investimento immobiliare più redditizie - commenta Angela D’Amico, partner e real estate sector leader di Deloitte -. Dalla survey emerge un clima di forte ottimismo tra operatori e investitori riguardo alle performance operative delle strutture e ai rendimenti attesi: circa 7 operatori intervistati su dieci stimano una crescita annua del fatturato medio del settore compresa tra il 6% e il 20% nel triennio 2025-2027, sottolineando la fiducia nella capacità del luxury hospitality di generare elevate performance».
Il 59% del campione intervistato da Deloitte individua l’Italia come principale polo di sviluppo dei luxury hotel in Europa nei prossimi tre anni. L’interesse verso altri mercati risulta invece marginale, senza che emergano destinazioni di rilievo comparabile. Il divario osservato, difficilmente ipotizzabile fino a pochi anni fa, delinea oggi una realtà consolidata e una concreta opportunità di crescita per il mercato italiano del luxury hospitality. A spingere gli investimenti sono le attese di una redditività sopra la media: oltre la metà degli operatori intervistati (52%) prevede per il mercato italiano del luxury hotel una crescita annua del fatturato compresa tra il 6% e il 10% nel prossimo triennio. Un ulteriore 25% del campione stima addirittura un incremento superiore al 10%, segnalando aspettative particolarmente positive per il segmento.
Italia regina d'Europa
«Dal punto di vista geografico l’Italia si conferma il mercato più attrattivo in Europa, grazie a una combinazione unica di fattori: un patrimonio culturale e paesaggistico ineguagliabile e una reputazione consolidata come destinazione di eccellenza» aggiunge Benedetto Puglisi, director real estate & hospitality di Deloitt -. Quasi il 60% degli intervistati individua l’Italia come il principale polo di attrazione e di sviluppo dei luxury hotel in Europa nei prossimi tre anni, mentre l’interesse verso altri mercati è marginale. La maggior parte di questi investimenti si focalizza sul riposizionamento di hotel già esistenti e sulla conversione di edifici storici. Bisogna però affrontare questo processo di riqualificazione con grande attenzione al prodotto e alla location».
Il riposizionamento nel segmento di alta gamma rappresenta molto più di una semplice riqualificazione immobiliare: è un vero e proprio processo di trasformazione che ridefinisce l’essenza stessa degli hotel.
Trovare la giusta combinazione tra location e caratteristiche dell’asset è sicuramente una delle difficoltà principali, ecco perché una buona parte di investitori e operatori sono disponibili ad abbassare la propria soglia minima di dimensionamento in termini di numero di camere: compresa tra 31 e 50 camere per gli operatori (44% del campione) e leggermente più alta per gli investitori con il 34% che privilegia hotel tra 51 e 70 camere, mentre il 25% esprime preferenza per asset compresi tra 71 e 100 camere.
Gli investimenti
Oltre la metà degli investitori (53%) prevede di allocare più di 100 milioni di euro nel triennio e il 22% è disposto a superare i 200 milioni.
Analizzando nel dettaglio le diverse destinazioni italiane, le città come Milano, Roma, Venezia e Firenze rimangono i mercati più attrattivi per le strategie di sviluppo di investitori e operatori. Seguono le località balneari e lacustri già associate al lusso – come la Costa Smeralda, la Costiera Amalfitana, Portofino o il lago di Como – che, pur caratterizzate da una stagionalità marcata, continuano ad esercitare un forte appeal turistico internazionale. Al quarto posto si collocano le località montane: nonostante una domanda più circoscritta, alcune destinazioni di rilievo nelle Alpi e nelle Dolomiti registrano una crescita. Le città secondarie risultano invece residuali tra le preferenze, sebbene alcuni operatori si stiano progressivamente orientando verso questi mercati alla ricerca di alternative alle destinazioni già sature.
Infine, gli investitori considerano il segmento di lusso come il più attrattivo per i prossimi tre anni, mentre il 27% guarda all’upper upscale. Complessivamente, il 68% del campione prevede di orientare la propria strategia verso prodotti di fascia alta.
Revpar in aumento
Investitori e operatori concordano sul fatto che la crescita del luxury hospitality sarà trainata principalmente dall’aumento delle tariffe medie giornaliere. In particolare, gli operatori prevedono un aumento delle tariffe del 24% tra il 2025 e il 2027, passando da 780 euro a 970 euro, mentre gli investitori, nonostante partano da una base più elevata (1.045 euro), prevedono una crescita minore, pari al 17%. In media si prevede un incremento dei prezzi del 21% nei prossimi tre anni. Anche le previsioni sulle percentuali di occupazione delle camere sono positive: gli operatori stimano un incremento dal 71% nel 2025 al 75% nel 2027. Gli investitori, invece, si mostrano leggermente più cauti, ipotizzando un passaggio dal 68% al 72% nello stesso periodo.
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[post_content] => Gnv Virgo ha ricevuto il primo rifornimento a gnl effettuato su un traghetto passeggeri. L’attività, svolta nel porto di Genova insieme ad Axpo Italia e con il supporto dell’autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e della Ccapitaneria di porto di Genova, ha visto la presenza delle principali autorità: Edoardo Rixi, viceministro delle infrastrutture e dei trasporti; Marco Bucci, presidente della Regione Liguria; Emilio Robotti, assessore alla mobilità sostenibile Comune di Genova; Matteo Paroli, presidente autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale; Antonio Ranieri, direttore marittimo della Liguria e comandante del porto di Genova.
«Questo momento rappresenta per Gnv una svolta nel percorso di riduzione dell’impatto ambientale della nostra flotta. L’introduzione del gnl nella nostra operatività quotidiana non solo riduce le emissioni inquinanti, ma ci permette anche di maturare esperienza concreta con le tecnologie che guideranno il futuro del trasporto marittimo europeo» ha commentato l’amministratore delegato di Gnv, Matteo Catani.
Il bio-gnl utilizzato è gestito attraverso un sistema di bilancio di massa riconosciuto dalla direttiva europea sulle energie rinnovabili e certificato dall’International Sustainability & Carbon Certification.
Grazie a questo rifornimento, l’unità potrà effettuare il primo viaggio Genova–Palermo andata e ritorno con emissioni nette di gas serra pari a zero. Sebbene l’impiego di questo carburante dipenda ancora dalla sua disponibilità sul mercato, l’iniziativa si colloca nel percorso europeo di decarbonizzazione e anticipa gli standard previsti per il 2050.
«Stiamo lavorando affinché l’impiego di bio-gnl possa diventare una soluzione strutturale per le nostre operazioni, pur consapevoli che oggi la disponibilità di questo carburante rimane limitata e richiede investimenti significativi, oltre allo sviluppo di una filiera capace di assicurare approvvigionamenti stabili su larga scala» ha aggiunto Catani.
Il successo dell’operazione è stato reso possibile grazie alla stretta collaborazione tra istituzioni, operatori portuali e partner energetici, confermando la capacità del porto di Genova di supportare innovazioni tecnologiche complesse e di alto valore ambientale. Questo bunkeraggio costituisce il primo passo di una serie di operazioni che accompagneranno l’entrata in servizio della nave, mentre Gnv continua a sviluppare soluzioni sostenibili e a lungo termine per l’intera flotta.
Gnv Virgo
Gnv Virgo, progettata per operare a gnl, servirà la rotta Genova-Palermo, riducendo l’impatto ambientale nelle aree portuali e nelle città costiere. La compagnia proseguirà inoltre il suo percorso di investimenti nel gnl con altre cinque nuove unità il cui ingresso in flotta è previsto entro il 2030. La nave dispone di oltre 420 cabine, può accogliere 1.785 passeggeri e offre una capacità di carico di 2.770 metri lineari.
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[post_content] => Già ben consolidata sul mercato tedesco, Visit Lauderdale ha debuttato per la prima volta in Italia in occasione del Going Square. Situata in Florida, nelle immediate vicinanze di Miami, la destinazione sarò un tassello strategico di arricchimento dell’offerta Going Usa.
A 3 km da Miami e 5 da Fort Lauderdale, il suo aeroporto internazionale è tra i principali scali statunitensi, molto utilizzato dalle compagnie low cost. Da qui partono 17 voli giornalieri che quasi ogni ora consentono di raggiungere Orlando - terza città della Florida e sede del Walt Disney World, parco a tema più visitato al mondo -. In alternativa, da Fort Lauderdale si arriva a Orlando in solo tre ore grazie alla Brightline, la linea ferroviaria veloce della Florida, ideale anche per escursioni in giornata.
La città, definita anche la “Venezia d’America” grazie ai suoi 480 km di vie d’acqua navigabili, offre esperienze suggestive come il Water Taxi, attivo dalle 10 alle 22 con pass giornalieri o plurigiornalieri. Per un’esperienza più informale ci sono i tipsy cruises, piccoli bar galleggianti con skipper, mentre le gondole permettono di scoprire i canali in un’atmosfera romantica notturna. Fort Lauderdale è’ poi considerata la capitale nautica mondiale. Da segnalare che in Florida per noleggiare molti tipi di imbarcazioni non è richiesta la patente nautica. Al recente Boat Show hanno partecipato cinque cantieri della costa toscana, testimonianza di un rapporto commerciale e culturale in crescita.
Tra i punti di forza della destinazione c’è Port Everglades, terzo porto crocieristico degli Stati Uniti e scalo di compagnie come Silversea, Ponant, Ritz-Carlton Yacht Collection e Disney Cruise Line.
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Il cuore urbano è Las Olas Boulevard, dall’allure europea, con boutique, ristoranti, bar — dai rooftop agli speakeasy — e un comodo servizio di trolley hop-on/hop-off. Per i cultori dello shopping, il Sawgrass Mills è il più grande mall degli Stati Uniti con oltre 350 negozi. All’esterno si trovano le Colonnades, un’area outlet premium con brand come Gucci e Prada e l’unica boutique Louboutin dedicata esclusivamente alle borse.
La vocazione cosmopolita della città emerge anche nella sua cucina fusion, influenzata da una comunità che riunisce oltre 170 nazionalità. Molti ristoranti sono raggiungibili via acqua, anche con la propria imbarcazione. L’offerta ricettiva supera le 500 strutture — dai motel ai boutique hotel fino alle opzioni di lusso — rendendo Fort Lauderdale adatta a ogni tipologia di viaggiatore. A 30 km dalla città si estende una vasta area naturale che comprende l’Everglades Recreation Park, perfetto per airboat tour, kayak, canoe ed escursioni guidate.
(Federica De Luca)
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[post_content] => EasyJet archivia in positivo l'esercizio 2025, centrando un notevole utile operativo - superiore alle attese - trainato dal dinamismo della divisione easyJet Holidays, ormai pilastro strategico dell'azienda.
Nei dodici mesi chiusi lo scorso 30 settembre la compagnia ha realizzato ricavi per 10,1 miliardi di sterline, pari al +9% rispetto all'anno precedente, grazie appunto al segmento Holidays che ha visto un balzo in avanti del +27%. L’utile operativo è stato quindi di 703 milioni di sterline (+18%): di questi, 483 milioni derivano dal trasporto passeggeri e 220 milioni dalla divisione vacanze. L’utile dopo le tasse (499 milioni) mette in evidenza il peso dei pacchetti vacanzieri, che rappresentano ormai oltre il 37% (a 187 milioni). «Siamo nella posizione ideale per cogliere le importanti opportunità che abbiamo davanti - ha commentato il ceo, Kenton Jarvis - e siamo fiduciosi di raggiungere il nostro obiettivo di oltre un miliardo di sterline di utile ante imposte».
Per l'esercizio 2026, il vettore prevede un aumento del 7% della capacità (Ask), con un allungamento delle distanze medie servite del 4%. Il numero di clienti del settore viaggi dovrebbe crescere del 15% su una base di 3,1 milioni di passeggeri. Questa previsione di crescita si basa su una domanda sostenuta di pacchetti tutto compreso, nonostante il clima di forte concorrenza e le pressioni sui margini nel settore.
Il primo trimestre 2026, che comprende il periodo natalizio, è già stato prenotato all’80% mentre il secondo trimestre al 26%.
Il mercato Italia
L’anno finanziario 2024-25 è stato fondamentale per easyJet in Italia: la compagnia, scelta da Bruxelles come remedy taker in seno all'acquisizione di Ita Airways da parte del gruppo Lufthansa, ha infatti aperto le due nuove basi di Milano Linate e Roma Fiumicino, con 8 velivoli basati. Complessivamente, il vettore ha messo a disposizione oltre 21 milioni di posti da e per l’Italia su un totale di 268 rotte da e per 21 aeroporti.
Secondo quanto affermato dal vettore, sulle due nuove basi sono stati investiti «20 milioni di sterline nella stagione estiva 2025 e altri 30 milioni di sterline saranno investiti nel corso della stagione invernale»: numeri importanti per un network di rotte che ad oggi deve ancora dare i suoi frutti. «Siamo fiduciosi che i ricavi matureranno negli anni a venire, man mano che questi investimenti si integreranno nella nostra rete di rotte» ha commentato Jan De Raeymaeker, chief financial officer di easyJet.
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[post_content] => Welcome Travel Group inaugura una nuova fase strategica focalizzata sulla crescita qualitativa del Network, con l’obiettivo di generare valore condiviso per agenzie, fornitori e stakeholder.
In occasione dell’evento annuale dedicato ai partner commerciali, il gruppo ha presentato un cambio di paradigma: non più incremento numerico delle agenzie, ma focalizzazione del Network sul supporto allo sviluppo delle realtà già affiliate, concentrandosi sulla valorizzazione delle performance e sulla partecipazione attiva alle iniziative commerciali e marketing delle agenzie della rete, per capitalizzare le strategie e le azioni concordate con i partners e ottimizzare l’orientamento delle vendite massimizzandone i risultati.
“Questo evento rappresenta l’occasione per condividere con i nostri Partner il nuovo approccio strategico: una rete più solida, selezionata e performante, capace di generare valore in modo trasversale”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Welcome Travel Group, Adriano Apicella.
Un nuovo modello
Il concept “Synergy 4Value” diventa il filo conduttore delle nuove iniziative del Network. Si tratta di una sinergia profonda e strutturata tra Welcome Travel Group, le agenzie e i partner commerciali, orientata all’ottimizzazione dei processi finalizzati al rafforzamento dell’effort su tutti i target condivisi e alla conseguente capitalizzazione comune dei risultati.
Questa evoluzione prevede un monitoraggio costante dei punti vendita, con focus non solo su volumi di vendita (Leisure, Vettori, Assicurazioni, etc…), ma anche sull’efficacia dell’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dal Network e sul livello di partecipazione alle attività condivise. L’obiettivo è valorizzare chi performa, intercettare il potenziale inespresso e offrire in modo mirato leve concrete per crescere.
Network: la qualità al centro
Nel corso dell’incontro è stata presentata una fotografia dettagliata del Network in ottica di valore: le agenzie affiliate a Welcome Travel Group registrano un incremento medio dei ricavi rispetto al periodo precedente.
Un dato che conferma l’impatto positivo dell’affiliazione sul business delle singole realtà e la centralità della crescita qualitativa come leva strategica. Crescita qualitativa significa selezione mirata delle Agenzie, aumento del fatturato medio per punto vendita, maggiore partecipazione attiva alla vita del Network e, da parte del Network , un potenziamento delle attività outbound, dei service center e degli eventi di condivisione.
In questo contesto, le agenzie considerate “plafonate” – con margini di crescita limitati – saranno oggetto di un riposizionamento strategico, mentre quelle con maggiore potenziale beneficeranno di azioni mirate di supporto commerciale, diversificazione di servizi e nuove opportunità di business.
La tecnologia rimane centrale
Proseguono gli sviluppi sulle Intranet WE hub e Geo space a supporto della rete, che mettono a disposizione funzionalità sempre più evolute per velocizzare il processo di vendita, il reperimento delle informazioni e il monitoraggio delle performance. In questo contesto si inserisce anche il lancio di WEndy e GEOrge, i due assistenti AI che permetteranno agli Agenti di consultare contenuti e strumenti attraverso ricerche in linguaggio naturale, migliorando l’efficienza operativa.
Importanti aggiornamenti hanno inoltre interessato le piattaforme di prenotazione welgo! e geoquick, che si arricchiscono sia in termini di funzionalità sia di contenuti. Gli sviluppi hanno coinvolto non solo l’area Leisure, ma anche il comparto Ticketing, grazie all’integrazione di numerose nuove connessioni con GDS e canali NDC, aumentando la competitività dell’offerta.
Performance 2024-2025
Il nuovo modello si consolida sulla scia delle brillanti performance del 2024-25 che hanno definitivamente segnato il corso permettendo al Network di raggiungere un record assoluto. Il volume d’affari complessivo generato nel 2024-25 dai 2.636 punti vendita affiliati con i Partner contrattualizzati ha superato i 2.262 milioni di euro, così ripartiti: 1.704 milioni nel segmento Leisure in crescita del +8%: 558 milioni nel comparto Ticketing in crescita del + 10%. Rispetto all’anno precedente si registra una crescita complessiva del +8%, con performance del Network superiori alla media di mercato.
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Le compagnie aeree interpellate dalla Commissione sono Air Baltic, Air Dolomiti, Air France, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings, EasyJet, Finnair, KLM, Lufthansa, Luxair, Norwegian, Ryanair, Sas, Swiss, TAP, Transavia France, Transavia CV, Volotea, Vueling e Wizz Air.
Naturalmente tutte hanno dichiarato la disponibilità a rivedere le proprie asserzioni ambientali, adeguandole alle indicazioni europee per evitare formulazioni che potrebbero essere ritenute fuorvianti.
Autorità e impegni
Le autorità nazionali per la tutela dei consumatori verificheranno l’attuazione degli impegni assunti dalle compagnie aeree. Se necessario, potranno essere adottate misure di esecuzione. La Commissione europea, insieme alla rete CPC, valuterà anche le pratiche di altre compagnie aeree operanti nel mercato unico, per assicurare condizioni di concorrenza leale e uniformità di applicazione delle norme nel settore dell’aviazione.
Gli impegni concordati prevedono che le compagnie aeree: chiariscano che le emissioni di CO₂ di un volo non possono essere neutralizzate o compensate direttamente da contributi individuali; usino il termine “carburanti sostenibili per l’aviazione” solo quando supportato da dati scientifici verificabili; evitino termini vaghi o linguaggio “verde” privo di fondamento tecnico; forniscano informazioni verificabili sugli obiettivi di azzeramento delle emissioni e sui metodi utilizzati; rendano chiari e trasparenti i calcoli relativi alle emissioni di CO₂; presentino prove scientifiche a sostegno delle proprie asserzioni ambientali.
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Rispetto all’anno precedente si registra una crescita complessiva del +8%, con performance del Network superiori alla media di mercato.\r\n“Questi risultati certificano la solidità del nostro modello distributivo e la capacità delle nostre Agenzie di generare valore concreto e duraturo, grazie alle sinergie espresse con la rete dei Partner che sfruttano e ottimizzano le potenzialità del Network,” ha commentato Apicella.\r\n \r\n ","post_title":"Welcome Travel Group, la qualità diventa il paradigma della crescita","post_date":"2025-11-12T14:01:03+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1762956063000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"501398","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Greenwashing nei cieli. Le aziende dovrebbero capire che la battaglia green non è una questione marketing, ma una questione seria. 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