3 giugno 2025 10:24
Profitti globali per 36 miliardi di dollari nel 2025, in lieve calo rispetto alla precedente stima (dicembre 2024) di 36,6 miliardi, per le compagnie aeree. Le previsioni Iata – rese note in occasione dell’assemblea annuale in corso a Delhi – imputano la flessione (che comunque lascia spazio ad un risultato record) a diversi fattori: le tensioni commerciali post elezione Trump, calo della fiducia dei consumatori e ritardi nelle consegne degli aeromobili definiti “inaccettabili”.
Gli altri indicatori messi in evidenza mostrano un margine di profitto netto al 3,7%, in miglioramento rispetto al 3,4% del 2024 e al 3,6% previsto in precedenza.
Ricavi totali al livello record di 979 miliardi di dollari (+1,3% rispetto al 2024, ma al di sotto dei 1.000 miliardi di dollari previsti in precedenza).
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Infine, il numero totale di viaggiatori viene stimato a quota 4,99 miliardi (+4% rispetto al 2024, ma inferiore ai 5,22 miliardi previsti in precedenza).
«La prima metà del 2025 ha portato significative incertezze sui mercati globali. Tuttavia, in base a molte misure, tra cui gli utili netti, per le compagnie aeree sarà ancora un anno migliore rispetto al 2024, anche se leggermente inferiore alle nostre precedenti proiezioni – ha commentato Willie Walsh, direttore generale della Iata -. Il principale fattore positivo è il prezzo del carburante, che è sceso del 13% rispetto al 2024 e dell’1% rispetto alle stime precedenti.
Inoltre, prevediamo che nel 2025 le compagnie aeree voleranno più persone e più merci rispetto al 2024, anche se le precedenti proiezioni sulla domanda sono state intaccate dalle tensioni commerciali e dal calo della fiducia dei consumatori. Il risultato è un miglioramento dei margini netti dal 3,4% nel 2024 al 3,7% nel 2025. Si tratta ancora della metà della redditività media di tutti i settori. Ma considerando i venti contrari, si tratta di un risultato forte che dimostra la resistenza che le compagnie aeree hanno lavorato duramente per consolidare».
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Nel dettaglio: il 29 luglio, ore 9.00 a Cagliari, presso Palazzo Doglio, Vico Logudoro, 1; il 24 agosto alle ore 9.00 ad Olbia, presso Grand Hotel President, Via Principe Umberto 39; infine, il 31 agosto alle ore 9.00 a Pisa, presso Hotel NH Pisa, Piazza della Stazione, 2.
Il team attuale di assistenti di volo della compagnia, composto da 24.500 membri, include già oltre 850 professionisti italiani, a testimonianza del loro prezioso contributo. Inoltre, secondo i dati di Emirates, nei quattro mesi tra marzo e luglio, le numerose iniziative di reclutamento hanno portato all’assunzione di 60 nuovi assistenti di volo italiani, segnando una crescita significativa del 7,5%. Questo investimento costante rafforza il legame duraturo di Emirates con l’Italia.
«Tutti conoscono quella sensazione, alla fine di una vacanza, di non voler tornare alla realtà - ha dichiarato Flavio Ghiringhelli, country manager di Emirates in Italia -. Con un ruolo da assistente di volo Emirates, puoi girare il mondo, acquisire competenze di vita, oltre a conoscere culture diverse: migliaia dei nostri membri dell’equipaggio l’hanno fatto davvero. I nostri open day per il reclutamento sono stati un’occasione fantastica per far conoscere le opportunità di carriera in Emirates, e ci è sembrato naturale incontrare chi ama viaggiare proprio mentre è in vacanza. I risultati ottenuti finora confermano che la recente campagna di reclutamento in Italia non solo mette in luce l’eccellenza dei talenti locali, ma riflette anche un crescente entusiasmo verso una carriera internazionale con Emirates».
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[post_content] => La riforma del bilancio firmata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, farà praticamente raddoppiare il prezzo dell'Esta - l'Electronic System for Travel Authorization - necessario alla maggior parte dei viaggiatori stranieri per entrare negli Usa.
L'ampio piano di risparmio varato dall'amministrazione statunitense noto come One Big Beautiful Bill Act, prevede che l'Esta passerà quindi dagli attuali 21 a 40 dollari nel 2026 (la data precisa dell'entrata in vigore non è ancora nota). In altri termini, un aumento di quasi il 90%.
Il governo Usa giustifica l'aumento con la necessità di investire nella modernizzazione dello spazio aereo, nella formazione dei funzionari doganali e nell'installazione di un maggior numero di portali biometrici all'ingresso e all'uscita del Paese. Paese che vuole investire più di 600 milioni di dollari per pianificare e garantire due grandi eventi mondiali: la Coppa del Mondo di calcio (2026) e i Giochi Olimpici e Paralimpici di Los Angeles (2028).
La travel industry a stelle e strisce non può che esprimere timori sull'iniziativa, che potrebbe indurre la clientela straniera ad optare per altre destinazioni di viaggio. Il presidente della U.S. Travel Association, Geoff Freeman, ha spiegato in una nota che queste “nuove tasse ingiustificate sui visitatori stranieri” sono tanto più “difficili da accettare” in quanto gli investimenti annunciati sono destinati a migliorare l'esperienza dei viaggiatori che arrivano negli Stati Uniti.
Più in generale, l'associazione è preoccupata per la riduzione dei finanziamenti a Brand Usa, che quest'anno ha visto tagliare i supporti federali da 100 a 20 milioni di dollari.
Secondo Freeman, “aumentare le tasse per i visitatori internazionali regolari equivale a imporre una tassa su una delle maggiori esportazioni della nostra nazione: la spesa dei viaggiatori internazionali”. L'associazione teme che queste nuove tasse “scoraggino i visitatori in un momento in cui sono già preoccupati per l'accoglienza che ricevono e per il livello dei prezzi”.
Trend negativo degli arrivi da oltreoceano
Dall'insediamento del presidente Trump, il turismo internazionale ha imboccato una parabola negativa. Lo scorso giugno gli arrivi di turisti stranieri sono diminuiti del 3,4% su base annua, come evidenziato dall'ultimo report del National Travel & Tourism Office; nell'intero anno, il numero di arrivi è diminuito dell'1,2%. Ad oggi, gli Usa hanno accolto 15.920.724 turisti stranieri, pari all'80% della performance 2019.
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Hyde, in occasione del Trainline Talk italiano "Smart Travel: la nuova era del viaggio digitale", ha preso in esame le sfide del futuro dei viaggi ricordando il ruolo di Trainline. «Stiamo realizzando Smart Assistant, la prima app di Ia per la piattaforma di un'azienda tecnologica del settore. Riunisce 300 diversi fornitori di viaggio attraverso operatori ferroviari e di autobus del continente e alimenta il nostro canale principale, quello dei consumatori; offre anche altri servizi legati al web e alla distribuzione b2b. Grazie all’Ia generativa, siamo in grado di costruire sistemi e prodotti che capiscono il linguaggio e le esigenze degli esseri umani. Smart Assistant sarà quindi l’esperto di trasporto ferroviario che si può tenere in tasca e che aiuta a risolvere ogni problema. I progressi tecnologici cambieranno il modo in cui viaggiamo e lo semplificheranno.
Trainline è una tech company in cui lavorano circa mille persone, di cui due terzi sono ingegneri. Il nostro algoritmo cerca di combinare in modo dinamico il viaggio, l’offerta dei diversi vettori e il prezzo, rispondendo alle esigenze del cliente. Il tutto in tempo reale. Anche grazie all’apprendimento automatico si cerca di offrire all’utente un’ispirazione personalizzata. A partire dal Regno Unito, dove è già attiva, Trainline porterà in tutta Europa Smart Assistant che - grazie alla geolocalizzazione, alla storia del viaggiatore e ai dati di chi utilizza il servizio - può anticipare le esigenze dell’utente nel momento in cui si avvicina alla stazione. La app mostra gli orari, i biglietti più convenienti secondo la frequenza d’uso e tutte le opzioni disponibili. Utilizzando algoritmi avanzati Trainline sta anche sviluppando un sistema pay-and-go per fare il biglietto quando si sale sul treno, preoccupandosi successivamente della fatturazione.
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(Chiara Ambrosioni)
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L'hotel di Manhattan offre ora camere e suite più spaziose e ridisegnate: si tratta di 375 camere d'albergo e 372 appartamenti, rispetto alle precedenti 1.400 camere. La maggior parte delle sistemazioni supera i 570 piedi quadrati, superficie che le rende tra le più grandi camere e suite di Manhattan.
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«Per dare ai nostri passeggeri la certezza del nostro programma di volo invernale, non opereremo più voli per Tel Aviv durante la winter - si legge in una nota del vettore -. Siamo spiacenti per gli eventuali disagi che ciò può causare e rimaniamo impegnati a riprendere i nostri voli per Tel Aviv a partire dall'estate 2026».
EasyJet ha prolungato la sospensione dei collegamenti da e per Tel Aviv quando lo spazio aereo di Israele è stato chiuso lo scorso 13 giugno con lo scoppio della guerra con l'Iran.
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[post_content] => Una crescita «stabile» che segue i risultati positivi del 2024, che si traduce in un aumento medio dei ricavi del 5%: questo il dato evidenziato dall'ultimo Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi sull'estate 2025, una stagione senza picchi, anche in virtù del grande boom della domanda registrato nei mesi primaverili, con le vacanze di Pasqua “alta” e dei Ponti che hanno concentrato molti viaggi importanti tra aprile e maggio. Un effetto che ha parzialmente diluito la domanda sull’alta stagione estiva, pur mantenendo flussi stabili. Le recenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno disorientato la domanda proprio nel momento di accelerazione, con un impatto negativo sugli ordini e sulle prenotazioni che, fortunatamente, è andato via via scemando.
«Viviamo in un contesto in continuo mutamento, dove le incertezze geopolitiche influenzano la geografia dei flussi turistici - sottolinea Pier Ezhaya, presidente Astoi Confindustria Viaggi -: ciononostante il desiderio di viaggiare resta fortissimo e gli italiani continuano a scegliere il turismo organizzato, riconoscendone qualità, tutela e affidabilità.
«L’estate 2025 - prosegue Ezhaya - riflette una crescita stabile e coerente con i cambiamenti in atto. Il nostro settore sta attraversando una trasformazione profonda; i viaggiatori non cercano più solo una destinazione, ma un’esperienza spesso costruita su misura, capace di lasciare un segno. Vogliamo consegnare emozioni autentiche, valorizzando il legame con i territori, le persone e le culture locali. Anche la tecnologia, a partire dall’intelligenza artificiale, può aiutarci a comprendere meglio le aspettative dei clienti e a offrire proposte sempre più personalizzate, distintive e rilevanti».
La durata media delle vacanze è di circa 8,2 giorni per i soggiorni balneari e 10,5 giorni per i viaggi itineranti. Il costo medio di un pacchetto si attesta intorno ai 1.100 euro per persona per le vacanze no frills, 1.480 per quelle in club e villaggi e può superare i 3.400 euro per i tour a lungo raggio più articolati e su misura.
A spiccare è stato il trend delle prenotazioni anticipate: in molti casi effettuate oltre 120 giorni prima della partenza già tra fine 2024 e i primi mesi dell’anno. Settembre mostra ottime performance, non solo per ragioni di prezzo, ma anche per un desiderio di vacanza lontano dai picchi di affollamento.
Le destinazioni più gettonate
Spetta al mare la parte del leone, con Grecia, Spagna e Italia. Anche il Nord Europa evidenzia un forte interesse. L’Egitto ed il Nord Africa hanno vissuto un anno di rilancio dopo il complicato 2024 dovuto al conflitto israelo-palestinese, e le recenti tensioni belliche nell’area non hanno sostanzialmente modificato il trend positivo che si attesta al +23%. Sul lungo raggio, ottima performance per East Africa e Sud Africa; il Giappone si riconferma tra le mete più amate dagli italiani, alta la richiesta anche per Cina e Thailandia. In calo gli Stati Uniti, penalizzati da un clima di incertezza politica e da messaggi altalenanti percepiti dal pubblico.
Crociere sempre più richieste
Il comparto crocieristico registra una risposta molto positiva nella prima metà del 2025, con un forte anticipo sulle prenotazioni già per il 2026. Il cliente valuta sempre più le promozioni “Early Booking” e riconosce valore alla varietà delle esperienze offerte a bordo e a terra. Il comparto continua a innovare e ad attrarre nuovi target.
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Lieve aumento dei costi
Il delicato tema prezzi registra leggeri aumenti, legati soprattutto a voli e trasferimenti ma più contenuto rispetto ai precedenti due anni che avevano avuto effetti più evidenti. In generale, l’inflazione non ha inciso in modo significativo sulle scelte dei clienti soprattutto per chi ha prenotato con anticipo giovandosi dei prezzi migliori. I pacchetti “tutto incluso” e le coperture assicurative rappresentano elementi di tranquillità e fiducia. Cresce anche l’interesse verso formule di pagamento dilazionato, soprattutto per viaggi familiari di valore economico medio-alto, anche se la modalità prevalente resta ancora quella con acconto e saldo.
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[post_content] => Il tema dei dazi Usa, con la relativa incertezza su livelli ed entrata in vigore, continua ad abbattersi sul trasporto aereo: secondo Willie Walsh, direttore generale della Iata, le compagnie aeree potrebbero infatti essere riluttanti a prendere in consegna gli aeromobili ordinati a causa dell'incertezza che regna intorno ai dazi statunitensi e al loro impatto sul costo dei velivoli.
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A trainare la crescita è stato in particolare il traffico internazionale, che nei primi sei mesi dell’anno ha rappresentato il 71% del totale. L'operativo dell'estate 2025 include 17 destinazioni, operate da sei compagnie aeree, con fino a 114 voli settimanali. Nel dettaglio, sono attualmente attive 8 rotte domestiche da/per Brindisi, Cagliari, Olbia, Lamezia Terme, Catania, Palermo, Lampedusa e Pantelleria, e 9 rotte internazionali da/per Londra Stansted, Londra Heathrow, Bruxelles, Bucarest, Barcellona, Rotterdam, Cracovia, Malta e Tirana.
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[post_content] => Etihad Airways allarga il network a sette nuove destinazioni: Almaty in Kazakistan, Baku in Azerbaigian, Bucarest in Romania, Medina in Arabia Saudita, Tbilisi in Georgia, Tashkent in Uzbekistan e Yerevan in Armenia.
I voli saranno in vendita a breve, mentre i collegamenti inizieranno a marzo 2026, con Medina che invece decollerà il prossimo novembre. Queste ultime aggiunte portano il numero totale delle nuove destinazioni di Etihad per il 2025 a 27, dopo i precedenti annunci di rotte annuali e voli stagionali.
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