22 December 2025

McCall, easyJet: «Il long haul non è alla lettera “A” della nostra agenda»

Carolyn McCall 2016«Continueremo ad immettere capacità sull’Italia, che si conferma per noi un mercato strategico, a cominciare da Milano Malpensa dove abbiamo appena celebrato i nostri primi dieci anni di attività e dove abbiamo posizionato altri tre aeromobili». Così Carolyn McCall, amministratore delegato di easyJet, inquadra le prospettive sul nostro mercato, a margine della celebrazione dei vent’anni di partnership con Cfm International. «A Malpensa siamo ormai da tempo la compagnia “numero uno”, e da qui apriremo molte altre rotte; Venezia continua ad andare molto bene: abbiamo quindi un posizionamento molto forte sul Nord Italia. Poi ci sono Napoli, la nostra base a Sud, e Roma. Da Fiumicino (pur avendo chiuso la base, ndr) muoviamo comunque 2,5 milioni di passeggeri, abbiamo personale su Roma, ma non servono aerei basati perché i flussi della prima ondata del mattino non sono sufficienti a garantire la redditività richiesta per le rotte. Roma è per noi una destinazione sostanzialmente inbound». I rumors che indicano easyJet come potenziale partner per il feederaggio ai collegamenti lungo raggio di più di un vettore legacy – da Emirates a Lufthansa – l’ad conferma: «Siamo da sempre aperti a questo tipo di progetto purché non costituisca una complicazione ai nostri sistemi, deve risultare tutto semplice e chiaro e in questo momento ciò non è possibile. Gli investimenti in tecnologia sono sempre elevati ma adesso abbiamo molti cambiamenti in corso, dal sito web al mobile, alle app, le priorità sono tante». Quanto ad un prossimo futuro direttamente sul lungo raggio McCall non ha dubbi: «I voli long haul non solo alla lettera “A” della nostra agenda. La nostra attualmente è una strategia di successo, i passeggeri ci apprezzano per quello che siamo e quindi continuiamo così».

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