15 ottobre 2024 09:25
Emirates ha investito circa 48 milioni di dollari in una serie completa di attrezzature e sistemi all’avanguardia per supportare la formazione dei piloti e del personale di bordo che entreranno in servizio sui nuovi Airbus A350.
Le nuove dotazioni includono tre simulatori di volo completi, integrati con innovativi sistemi di supporto ai piloti, un dispositivo di addestramento a terra fisso, un trainer per l’evacuazione d’emergenza della cabina e un trainer per le porte.
Attualmente la compagnia ha già formato quasi 30 piloti e 820 membri dell’equipaggio ed entro la fine di novembre, oltre 50 piloti avranno completato la formazione sui simulatori di volo dell’A350, prima che il velivolo entri in servizio. I piloti e il personale di bordo ricevono una formazione solida e basata su prove pratiche, erogata internamente da istruttori altamente qualificati in ambienti progettati appositamente.
Inoltre, lo scorso giugno Emirates ha annunciato una collaborazione congiunta con Iata ed Airbus per offrire un programma di formazione e valutazione basato sulle competenze e migliorato per la certificazione A350.
La flotta del futuro
Per sostenere la sua prossima fase di crescita, il vettore di Dubai ha ordinato 65 A350 e un mix di 205 B777X che sosterranno gli obiettivi di espansione della compagnia e offriranno la flessibilità necessaria per lanciare nuove rotte e migliorare quelle esistenti.
E’ prevista infine entro fine 2024 l’inaugurazione del nuovo e avanzato centro di formazione piloti: il complesso di 5.882 metri quadrati potrà ospitare 6 simulatori di volo per gli aerei A350 e Boeing 777X. Nei centri di formazione di Emirates, i piloti potranno perfezionare le loro competenze con 17 simulatori di volo, offrendo una capacità di oltre 130.000 ore di addestramento all’anno.
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Importante novità per il mondo alberghiero. Il consiglio di amministrazione del Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua del terziario (Forte) ha recentemente ampliato la platea dei lavoratori che possono beneficiare delle cosiddette politiche attive. La misura sino a oggi ha infatti co-finanziato la formazione di disoccupati e inoccupati, nonché degli assunti nei sei mesi antecedenti la formazione che al momento della loro entrata in azienda risultavano disoccupati o inoccupati. Ora però viene potenziata ed estesa ai lavoratori che in precedenza prestavano servizio alle dipendenze di un'impresa appaltatrice e che vengono assunti direttamente dall'impresa appaltante nell'ambito dei processi di internalizzazione.
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[post_content] => Nel contesto della procedura di fallimento secondo il Capitolo 11 , la compagnia aerea low cost statunitense Spirit Airlines sta tagliando circa 200 posti di lavoro per ridurre i costi.
«Stiamo implementando piani per ridimensionare la nostra organizzazione per allinearla alle dimensioni attuali della nostra flotta e al livello di volo e, in definitiva, ottimizzare la nostra compagnia aerea - ha affermato la compagnia aerea ultra-low cost in un comunicato stampa .- Dopo aver rivisto la nostra struttura organizzativa, abbiamo preso la difficile decisione di eliminare circa 200 posizioni in vari dipartimenti della compagnia aerea. »
Secondo una dichiarazione del tribunale, , circa l'84% dei quali erano rappresentati da sindacati. I tagli di posti di lavoro coinvolgono posizioni non sindacali e fanno parte del piano dell'azienda di tagliare i costi di 80 milioni di dollari. “Con tutte queste misure, unite alle riduzioni della forza lavoro di questa settimana, abbiamo ora raggiunto l’obiettivo di risparmio sui costi di 80 milioni di dollari”, ha scritto Christie.
La compagnia aerea con sede a Dania Beach, in Florida, aveva già messo in congedo centinaia di piloti e ha offerto ai suoi assistenti di volo congedi volontari estesi per cercare di ridurre i costi. Ha inoltre ridotto la propria rete e raggiunto accordi per vendere parte della sua flotta di aerei di linea Airbus per raccogliere fondi
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In totale, la compagnia ha trasportato 8 300 000 passeggeri e ha operato 73 300 voli (comprese le operazioni di Acmi). I dati preliminari per il 2024 mostrano che la compagnia ha superato anche i record precedenti alla pandemia.
“Nel 2024 airBaltic ha riaffermato la sua posizione di attore chiave nell'aviazione europea, raggiungendo risultati da record trasportando 8,3 milioni di passeggeri e completando più voli che mai - ha osservato il presidente e ceo della compagnia, Martin Gauss -. Nonostante un contesto difficile, siamo orgogliosi di questi risultati, che riflettono la fiducia dei nostri passeggeri e la dedizione del nostro team, che va costantemente oltre per garantire una connettività aerea affidabile e sicura.”
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[post_content] => Non si attenua la voglia di Slovenia tra i viaggiatori italiani: nel 2024, infatti, il nostro paese ha consolidato la sua posizione come secondo mercato per numero di arrivi e pernottamenti fino al mese di novembre, rappresentando il 10% degli arrivi esteri, con un incremento del 3,6% rispetto all’anno precedente.
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Appuntamento all'8 febbraio
A rafforzare ulteriormente il legame tra i due paesi, l'appuntamento dell'8 febbraio quando, lungo il confine tra i due paesi, ci sarà a Nova Gorica/Gorizia da stazione a stazione, l’evento di apertura di GO! 2025, il primo degli eventi della nuova Capitale Europea della Cultura, che sarà per la prima volta transfrontaliera.
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E' arrivato il via libera dal ministero dell'Ambiente alla realizzazione del porto crocieristico di Fiumicino da parte di Royal Caribbean International. Per il dicastero, si legge su Repubblica, l'opera non avrà "significativa incidenza" sulla riserva statale protetta del litorale romano. Certo, le polemiche non sono ancora del tutto cessate, con Legambiente e Italia Nostra che protestano da tempo, perché la foce del Tevere è un territorio privo di infrastrutture adeguate e considerato a rischio inondazioni. Inoltre mancano ancora l'autorizzazione del ministero della Cultura, nonché della conferenza di servizi tra regione, comune e dicastero dei Trasporti. L'ok dell'Ambiente segna tuttavia un passo decisivo per l'inizio dei lavori.
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[post_content] => Già annunciato qualche mese fa, arriva ora l'ufficializzazione del debutto ufficiale del nuovo brand The Unexpected Hotels di casa Palladium. L'appuntamento è per la prossima estate e coinvolgerà l'Ushuaïa Tower dell'omonimo complesso alberghiero di Ibiza che disporrà presto di due tipologie di offerta distinte.
L'implementazione del marchio avverrà infatti gradualmente e culminerà con la ristrutturazione dell'Ushuaïa Tower, che sarà ribattezzata The Unexpected Ibiza Hotel. Nel prossimo futuro, il complesso situato a Playa d'en Bossa continuerà quindi ad accogliere i visitatori con la propria offerta che combina alloggio, esperienze gastronomiche d'autore e intrattenimento musicale. Ma lo farà all'interno di due spazi distinti: il rinnovato The Unexpected Ibiza Hotel da 181 camere e suite e l'Ushuaïa Ibiza Beach Hotel da 234 chiavi.
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Proprio in questi giorni, la nave sta completando le prove tecniche in mare, un passaggio cruciale prima della consegna all’armatore.
Realizzata sempre presso il cantiere navale Guangzhou Shipyard International (GSI), GNV Orion avrà una stazza lorda di circa 52.000 tonnellate, una lunghezza di 218 metri e una larghezza di 29,60 metri, e potrà raggiungere una velocità massima di 25 nodi. Anche GNV Orion è stata pensata per gestire elevate quantità di traffico e proprio per questo motivo, sarà dotata di ben 433 cabine, quasi il doppio rispetto a GNV Polaris, con una capacità di trasporto di 1.785 passeggeri e 3.100 metri lineari per il carico merci. GNV Orion verrà impiegata sulle linee verso la Sicilia.
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[post_content] => Non sono passati forse neppure dieci anni da quando gli hotel erano compresi tra le proprietà Cenerentole del mercato real estate. Inseriti nel cluster generico alternative asset, gli alberghi erano considerati investimenti troppo complicati e rischiosi da molti investitori. Ma i tempi sono davvero cambiati e grazie anche a un aumento dell'interesse, e delle competenze, di molti player finanziari, unito a performance in costante crescita, oggi gli hotel sono ormai tra i target principali del mercato.
Lo dimostrano anche gli ultimi dati Cbre sull'Italia: nel 2024 le strutture alberghiere sono risultate la seconda asset class più ricercata, con un totale di 2,1 miliardi di euro di investimenti complessivi (+36% sul 2023), di cui 650 milioni registrati nel quarto trimestre. Durante il periodo ottobre-dicembre si è verificato in particolare un aumento delle operazioni effettuate da parte dei capitali value-add, dopo un anno fortemente caratterizzato dalle acquisizioni in vacant possession da parte di owner-operator. "Questo dato sottolinea la fiducia degli investitori nei confronti del settore, in particolare nei mercati leisure e nelle principali città d’arte - spiega una nota Cbre -. Gli investimenti core rimangono invece ancora limitati, anche se la disponibilità di capitali verso queste operazioni sta progressivamente aumentando. Dopo la rapida ripresa del post-pandemia, la crescita dei prezzi medi per camera nei mercati principali si sta progressivamente normalizzando, ma il sentiment degli operatori rimane positivo, anche nei mercati meno maturi".
In generale, i volumi d’investimento del commercial real estate italiano nel 2024 sono stati pari a 9,9 miliardi di euro, segnando un aumento del 47% rispetto allo scorso anno. A questo risultato hanno contribuito i 3,6 miliardi di euro del quarto trimestre, in crescita del 23% sul medesimo periodo del 2023. Prima asset class si è confermata il retail, con volume complessivi pari a 2,9 miliardi. Dopo gli hotel, sul gradino più basso del podio si trovano gli uffici a quota 1,9 miliardi (+55% rispetto all'anno precedente). A seguire, il segmento industrial & logistics (1,6 mld), il living (715 mln) e l'alternative, proprio quello in cui una volta erano inseriti gli hotel, con 440 mln.
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[post_content] => Al via gli incontri tra gli assessori liguri al Lavoro Simona Ferro, al Turismo Luca Lombardi, alla Programmazione del Fondo sociale europeo Marco Scajola e le organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil, le federazioni sindacali di categoria e le associazioni datoriali per raggiungere un’intesa sull’edizione 2025 del Patto per il lavoro nel turismo.
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