27 marzo 2024 10:24

Carlo Borgomeo, presidente di Assaeroporti
Assaeroporti a muso duro sulla questione dell’addizionale comunale: in una lettera aperta a Parlamento e Governo, l’associazione degli aeroporti italiani chiede di ridurre l’imposta che grava fino a 9 euro sul costo del biglietto e di destinare le risorse al Fondo del Trasporto aereo ed ai Comuni aeroportuali.
«I passeggeri in partenza dagli aeroporti italiani – spiega la missiva ripresa da La Stampa – pagano una tassa che varia, a seconda della città, tra i 6,5 e i 9 euro, direttamente caricata sul costo del biglietto aereo. È la cosiddetta addizionale comunale sui diritti di imbarco, una imposta che non solo rischia di aggravare il fenomeno del caro voli e di deprimere il mercato, ma è oggi di fatto estranea rispetto agli obiettivi della norma originaria».
«Negli anni, provvedimenti poco chiari e contradditori ne hanno incrementato l’importo, a danno della connettività dei territori, destinando gran parte del gettito a finalità non attinenti al trasporto aereo, come ad esempio i 3,5 euro versati genericamente all’Inps. Sporadiche iniziative, invece, hanno per brevi periodi abolito l’addizionale comunale su alcuni scali».
Assaeroporti con la lettera “chiede con forza di mettere ordine alla materia, rivedendo urgentemente l’intero quadro normativo e puntando ad una progressiva riduzione dell’imposta su tutti gli scali italiani, a partire da quelli più piccoli. L’obiettivo è quello di portare la tassa a 2,5 euro nell’arco di 5 anni, conservando le sole quote riservate al comparto: 1,5 e 1 euro destinate, rispettivamente, al Fondo del Trasporto Aereo ed ai Comuni aeroportuali.
«Le esigenze delle singole amministrazioni locali di ridimensionare o sopprimere la tassa o, all’opposto, di incrementarla per ragioni di Bilancio determinano oggi un quadro precario e frammentato, che contraddice i più elementari principi della concorrenza e condiziona la necessaria attività di programmazione degli operatori”, commenta il presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo.
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La partenza è prevista da piazzale Montelungo, nel centro del capoluogo toscano, e l'arrivo al Galileo Galilei, nel piazzale D’Ascanio.
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Nei tre mesi da gennaio a marzo, la casa costruttrice di Seattle ha segnato una perdita di 123 milioni di dollari, inferiore rispetto ai 343 milioni di dollari persi nello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono aumentati del 18%, raggiungendo i 19,5 miliardi di dollari.
In un contesto di dubbi sull'impatto della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, il principale produttore americano di aerei ha affermato che i risultati "riflettono solo i dazi in vigore al 31 marzo".
L'azienda non si è però espressa sulla notizia secondo cui Pechino avrebbe ordinato alle compagnie aeree cinesi di non accettare ulteriori consegne di velivoli Boeing, in seguito ai nuovi dazi imposti dall'amministrazione Trump all'inizio di aprile.
"La nostra azienda si sta muovendo nella giusta direzione, poiché iniziamo a vedere un miglioramento delle prestazioni operative in tutte le nostre attività, grazie al costante focus su sicurezza e qualità - ha dichiarato Kelly Ortberg, presidente e amministratore delegato di Boeing -. Continuiamo a eseguire il nostro piano, stiamo vedendo i primi risultati positivi e rimaniamo impegnati a realizzare i cambiamenti fondamentali necessari per riportare completamente in carreggiata le prestazioni dell’azienda, mentre affrontiamo l’attuale contesto.”
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[post_content] => Decolla 'Flying Towards Net Zero', il piano di Wizz Air nel segno della sostenibilità organizzato attorno a tre pilastri: voli, carburante e impronta.
Per i voli è prevista una riduzione del 30% delle emissioni grazie a nuove tecnologie relative agli aeromobili e al rinnovo della flotta; per il fuel l'ambizione è quella di ridurre del 53% delle emissioni grazie all’impiego di Saf; infine, l’impronta, con la stima di una riduzione del 4% delle emissioni tramite la modernizzazione della gestione del traffico aereo.
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“Wizz Air sostiene una visione ambiziosa per l’obiettivo di Net Zero, ma la verità è che l’attuale ritmo di cambiamento non è sufficiente, e, senza interventi radicali, l’aviazione non riuscirà a mantenere i suoi impegni - afferma Yvonne Moynihan, corporate & Esg officer della low cost -. Raggiungere le zero emissioni nette è un percorso complesso e incerto. Le sfide più grandi vanno oltre le questioni scientifiche e comprendono decisioni politiche, strategie di investimento, dinamiche di mercato e l’attuazione tempestiva di misure essenziali. Anche i progressi scientifici incontrano ostacoli legati ai costi, alle infrastrutture e all’approvazione normativa.
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Dal 1° all’8 aprile scorsi l'iniziativa promossa dalla Barbados Tourism Marketing ha consentito agli adv di vivere un’esperienza immersiva nella destinazione, con un perfetto equilibrio tra formazione professionale, scoperta culturale e momenti di autentica connessione con il territorio.
Il soggiorno è stato articolato tra due delle strutture più iconiche dell’isola, l’Hilton Barbados Resort e il nuovo Wyndham Grand Barbados. Gli agenti di viaggio italiani hanno avuto modo di effettuare site inspection in alcune delle più interessanti strutture ricettive dell’isola, tra cui Sugar Bay, The Sands, Coconut Court Beach Hotel, Sandals Barbados, Sandy Lane, Coral Reef Club, The Sandpiper, Mango Bay, O2 Beach Club and Spa, Sea Breeze Beach House e Little Arches.
Il programma ha alternato momenti di esplorazione naturalistica e culturale a esperienze emozionanti e conviviali. Tra queste, una suggestiva passeggiata all’alba sulla spiaggia per osservare i cavalli nuotare nell’oceano, una crociera al tramonto in catamarano con cena a bordo, un tour gastronomico della capitale Bridgetown, una lezione di cucina tipica con lo chef Creig Greenidge, una degustazione di rum seguita da relax sulla spiaggia, e un’avventura nel cuore della natura con zip-line e tram tour nella grotta calcarea di Harrison Cave.
I partecipanti hanno inoltre preso parte ad attività sostenibili, come la scoperta della foresta di Cocohill, e visitato luoghi come i giardini botanici di Hunte’s Gardens. Il viaggio si è concluso con una cena di arrivederci al ristorante Champers, uno dei simboli dell’ospitalità gastronomica bajan.
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"Click to Pay" consente ai clienti di completare le prenotazioni online inserendo il proprio indirizzo e-mail. Non è necessario inserire i dati della carta di debito o di credito. I consumatori possono invece registrare la propria carta di debito o di credito una sola volta sui siti web delle reti di pagamento come Visa e presso le banche emittenti e quindi utilizzare "Click to Pay".
I consumatori vengono riconosciuti tramite il loro indirizzo e-mail sulle piattaforme di prenotazione di Lufthansa Group Airlines o in altri negozi online.
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"Miglioriamo costantemente i servizi per i nostri clienti e desideriamo offrire loro un servizio completo e innovativo in ogni fase del loro viaggio - afferma Dieter Vranckx, cco del Gruppo Lufthansa -. La nostra partnership con Visa rappresenta il prossimo importante passo verso la realizzazione di questa ambizione. Già oggi, i nostri ospiti possono pianificare e prenotare ogni aspetto di un volo in modo più autonomo, semplice e rapido che mai. "Click to Pay" è un'eccellente offerta aggiuntiva che ottimizza ulteriormente l'esperienza di viaggio con le nostre compagnie aeree al momento dell'acquisto di un biglietto aereo."
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[post_content] => Prosegue il trend ascendente di Dubai che, a cavallo tra Oriente e Occidente, attira visitatori da tutto il mondo. Sono stati 18,72 milioni i visitatori internazionali del 2024, con una crescita del 9% rispetto all’anno precedente.
«Questo risultato è il frutto di un approccio strategico che ha puntato sull'espansione del settore e sull’investimento in infrastrutture all'avanguardia per rispondere alla crescente domanda. - ha dichiarato Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, principe ereditario di Dubai - Vogliamo diversificare il mercato per rafforzare il ruolo del turismo come motore chiave della crescita economica»
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[post_content] => Malaysia Aviation Group ha registrato nel 2024, per la seconda volta consecutiva, un utile annuale anche se in calo del 93% rispetto all'anno precedente a causa della riduzione delle tariffe aeree e dei tagli di capacità derivanti da problemi di catena di approvvigionamento e di manutenzione.
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“Nonostante la riduzione della capacità, il traffico passeggeri è rimasto solido nel segmento premium, con load factor più elevati sia per i passeggeri sia per il segmento cargo”, ha dichiarato il ceo del gruppo, Izham Ismail.
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