28 febbraio 2017 09:20

Spettro commissariamento per Alitalia. E’ infatti emergenza liquidità nelle casse della compagnia che potrebbero svuotarsi del tutto entro la metà di aprile. Le ultime stime rivelano che Alitalia ha chiuso il 2016 con un passivo di circa 500 milioni di euro e nella prima versione del piano industriale si prevedeva un taglio dei costi per 160 milioni di euro nel 2017. Ma le cose sono cambiate dopo la verifica degli advisor per cui l’entità dei tagli è salita fino a 400 milioni di euro a regime. Oggi il vettore arriva a perdere circa mezzo milione di euro al giorno, una cifra in cui si inseriscono i circa 2 mila esuberi tra dipendenti diretti. Ma mentre è stata firmata la tregua tra sindacati e azienda, si attende il piano industriale che l’ad Cramer Ball dovrà presentare entro domani. Un piano che necessita di 1,2 miliardi di euro e che se non otterrà il via libera da parte di soci e creditori, Intesa e Unicredit – mentre Generali ha dichiarato di non voler convertire il suo bond da 300 milioni – potrebbe portare ad uno scenario alternativo, come riportato Repubblica: il commissariamento della compagnia da parte del governo, ipotizzato entro Pasqua.
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[post_content] => Il 2025 ha rappresentato per ItaliAbsolutely, un anno di successi e soddisfazioni, con uno sguardo più attento all’Italia meno conosciuta e un rapporto più stretto con buyer esteri.
ItaliAbsolutely dispone di una mailing list che sfiora 70000 contatti internazionali naturalmente selezionati in relazione al loro lavoro con il nostro Paese, che è stato presentato in circa 4000 articoli che introducono il buyer sulle dinamiche più interessanti e commerciabili dell’Italia.
Naturalmente l’azione di ItaliAbsolutely non si ferma qui, cioè al portale e al giornale cartaceo, ma diventa anche evento.
Infatti abbiamo realizzato promozioni dell'offerta turistica italiana dal Nord al Sud durante eventi internazionali, fam trip e webinar. La partecipazione è stata ampia superando i 150 agenti di viaggio.
Inoltre il magazine cartaceo ItaliAbsolutely verrà distribuito all'estero, a ITB Berlin, Las Vegas Travel Agent Forum, WTM Londra.
Da notare l’accordo con l’ITB di Berlino per la distribuzione in fiera del magazine a tutti i buyer presenti al prestigioso appuntamento internazionale. E’ chiaro che la distribuzione del giornale all'estero ha assicurato una visibilità maggiore alle aziende e destinazioni italiane presenti nel magazine.
Insomma un lavoro a 360 gradi, quello di ItaliAbsolutely, che parla dell’Italia all’estero, usando esclusivamente un inglese lingua madre, e non tradotto da Google o da altri sistemi.
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Marco D'Ilario è il nuovo country manager di Emirates per l'Italia, che assumerà ufficialmente l'incarico dal 1° gennaio 2026. La sua esperienza nelle operazioni strategiche, nello sviluppo del business e nella gestione dei team sarà fondamentale per sostenere la crescita continua e la presenza della compagnia nel mercato italiano. Una competenza maturata in oltre 26 anni di incarichi dirigenziali in mercati e settori internazionali chiave quali aviazione, logistica, tecnologia e hospitality.
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Il manager vanta una lunga esperienza nel settore aereo, dove ha lavorato come cco in Livingston Airlines e ha ricoperto ruoli esecutivi di primo piano in Alitalia, tra cui quello di vp sales per l’Italia. Più di recente, è stato global aenior vice president of sales & operations di Hrs Group, guidando con successo iniziative di trasformazione digitale e ottenendo importanti risultati in termini di leadership di mercato e crescita.
«Per me è un onore e un privilegio entrare a far parte di questo team altamente dinamico e multiculturale - afferma D'Ilario, che riporterà direttamente a Flavio Ghiringhelli, vp commercial operations South and Central Europe di Emirates -. Non vedo l’ora di collaborare con i nostri professionisti, partner e clienti per esplorare nuove opportunità di crescita e rafforzare il nostro impegno verso l’innovazione e l’eccellenza del servizio in Italia».
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[post_content] => Viaggiare leggeri è diventato nel tempo non soltanto una scelta pratica, ma anche un vero e proprio approccio al viaggio. Ridurre il superfluo consente di muoversi con maggiore libertà, di affrontare gli spostamenti con meno stress e di concentrarsi maggiormente sull’esperienza complessiva. Che si tratti di un breve weekend o di una vacanza più lunga, l’organizzazione e la cura dei dettagli giocano un ruolo centrale nel rendere il viaggio più confortevole e funzionale, senza rinunciare a ciò che è davvero utile.
Il valore della leggerezza negli spostamenti moderni
Negli ultimi anni, il modo di viaggiare è profondamente cambiato. Le compagnie aeree hanno introdotto regole sempre più stringenti sui bagagli, i viaggiatori si spostano con maggiore frequenza e spesso combinano lavoro e tempo libero. In questo contesto, viaggiare leggeri significa adattarsi a una mobilità più fluida e rapida. Un bagaglio essenziale permette di ridurre i tempi di attesa, di evitare costi aggiuntivi e di gestire meglio gli imprevisti, come cambi di programma o trasferimenti improvvisi.
La leggerezza non è solo una questione di peso, ma anche di mentalità. Portare con sé meno oggetti implica una selezione più consapevole e una maggiore attenzione alle reali necessità. Questo approccio favorisce una maggiore autonomia e rende il viaggio meno dipendente da vincoli materiali.
Organizzazione del bagaglio: metodo e consapevolezza
Una buona organizzazione è alla base di un viaggio leggero e funzionale. Preparare il bagaglio con criterio significa valutare la durata del soggiorno, il clima della destinazione e le attività previste. Ogni elemento dovrebbe avere una funzione chiara ed essere facilmente reperibile. Disporre gli oggetti in modo ordinato aiuta a mantenere il controllo del contenuto e a evitare di portare duplicati inutili.
La scelta di capi versatili, facilmente abbinabili e adatti a più contesti consente di ridurre il numero di cambi necessari. Allo stesso modo, organizzare gli spazi interni del bagaglio in modo razionale permette di sfruttare al meglio il volume disponibile e di mantenere tutto in ordine anche durante il viaggio.
Comfort personale e piccoli accorgimenti quotidiani
Anche viaggiando leggeri, il comfort non dovrebbe essere trascurato. Al contrario, la selezione accurata di alcuni elementi può fare la differenza durante gli spostamenti. Gli oggetti dedicati alla cura personale, se scelti in formato compatto, consentono di mantenere le proprie abitudini anche lontano da casa senza appesantire il bagaglio. Un esempio tipico è rappresentato dal dentifricio piccolo da viaggio, che permette di rispettare le normative sui liquidi e allo stesso tempo di non rinunciare all’igiene quotidiana.
Il comfort riguarda anche la gestione del tempo e delle energie. Avere tutto l’occorrente a portata di mano, senza dover cercare o riorganizzare continuamente il bagaglio, contribuisce a rendere il viaggio più rilassante. Piccoli accorgimenti, come la disposizione logica degli oggetti o la scelta di accessori multifunzionali, aiutano a mantenere un buon livello di benessere durante tutto il percorso.
Attenzione ai dettagli pratici durante il viaggio
Viaggiare leggeri non significa improvvisare. Al contrario, richiede una pianificazione attenta e una cura particolare dei dettagli pratici. Documenti, dispositivi elettronici e oggetti di uso frequente dovrebbero essere facilmente accessibili, soprattutto durante le fasi di controllo o di trasferimento. Un’organizzazione efficace consente di affrontare le diverse tappe del viaggio con maggiore serenità.
Anche la gestione degli spazi temporanei, come camere d’albergo o alloggi brevi, beneficia di un bagaglio essenziale. Meno oggetti significa meno tempo dedicato a sistemare e più tempo a disposizione per esplorare la destinazione. Questo approccio favorisce una relazione più diretta con il luogo visitato e con le attività previste.
Mobilità, sostenibilità e scelte responsabili
La scelta di viaggiare leggeri si inserisce anche in un discorso più ampio legato alla sostenibilità. Ridurre il peso dei bagagli contribuisce a diminuire i consumi energetici, soprattutto nei trasporti aerei e su lunga distanza. Inoltre, una selezione più consapevole degli oggetti da portare con sé porta spesso a un minor utilizzo di prodotti usa e getta e a una maggiore attenzione alla durata nel tempo degli articoli scelti.
Viaggiare con meno implica anche una maggiore responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle comunità locali. Un bagaglio essenziale favorisce uno stile di viaggio più rispettoso, meno invasivo e più attento alle risorse disponibili. Questa prospettiva si allinea con una crescente sensibilità verso forme di turismo più equilibrate e sostenibili.
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Un altro aspetto centrale del viaggiare leggeri è l’adattabilità. Essere pronti ad affrontare situazioni diverse, cambiamenti di programma o condizioni impreviste è più semplice quando non si è vincolati da un bagaglio ingombrante. La flessibilità diventa una risorsa preziosa, soprattutto in contesti dinamici o in destinazioni meno strutturate.
Questa capacità di adattamento influisce positivamente sull’esperienza complessiva del viaggio. Muoversi con agilità permette di cogliere opportunità inattese, di modificare l’itinerario senza difficoltà e di vivere il viaggio in modo più spontaneo. La leggerezza, in questo senso, diventa un elemento che arricchisce l’esperienza, rendendola più autentica e personale.
Informazione e preparazione prima della partenza
Prima di partire, informarsi sulle caratteristiche della destinazione e sulle regole di viaggio è fondamentale per mantenere un approccio leggero ed efficace. Conoscere le condizioni climatiche, le abitudini locali e le eventuali restrizioni sui bagagli consente di prepararsi in modo mirato, evitando eccessi o mancanze.
Una preparazione accurata riduce la necessità di interventi correttivi durante il viaggio e contribuisce a mantenere un equilibrio tra essenzialità e comfort. Questo tipo di attenzione preliminare permette di affrontare il viaggio con maggiore sicurezza e consapevolezza, valorizzando ogni fase dello spostamento senza appesantirlo con elementi superflui.
i.pr
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La Costa Azzurra rafforza il suo legame con il mercato italiano e presenta a Milano le novità e i grandi eventi in programma tra il 2025 e il 2026, confermandosi una destinazione capace di vivere dodici mesi all’anno tra mare, montagna, cultura, enogastronomia e grandi appuntamenti internazionali.
Ad aprire l’incontro è stata Sandrine Buffenoir, direttrice di Atout France Italia, che ha sottolineato il valore strategico della relazione con l’Italia:
«La vostra presenza dimostra ancora una volta la forza dei legami che uniscono la Costa Azzurra all’Italia: legami culturali, turistici ed economici, ma soprattutto umani. Grazie al lavoro della stampa italiana continuiamo a costruire ponti, sviluppare progetti comuni e far conoscere la magia della nostra destinazione a un pubblico sempre più ampio».
Al centro della presentazione, affidata a Claire Béhar, direttrice di Côte d’Azur France Tourisme, un’offerta sempre più diversificata: dai grandi progetti museali – con istituzioni come il Mamac di Nizza, il Museo delle Belle Arti e il Musée Bonnard Le Cannet – fino alla proposta outdoor che unisce mare e montagna, con 600 chilometri di piste sciistiche a soli 90 minuti dalla costa. «La Costa Azzurra è una destinazione dai paesaggi unici, che cambia volto in ogni stagione. Si può sciare di giorno e cenare vista mare la sera: è questa la nostra firma», ha dichiarato Béhar.
Ampio spazio anche alla gastronomia, ai mercati e allo street food locale, oltre ai grandi eventi di richiamo internazionale: dalla cerimonia Michelin al Grimaldi Forum di Monaco il 16 marzo, ai festival, alle manifestazioni sportive come l’arrivo finale del Tour de France Femminile a Nizza, fino agli anniversari che segneranno il 2026, tra cui i 100 anni di Fragonard e i 20 anni delle Plages Électroniques di Cannes.
Sul fronte dell’ospitalità, la destinazione continua a investire nella qualità con nuove aperture alberghiere di alto profilo, mentre cresce l’accessibilità dall’Italia grazie ai collegamenti aerei diretti con Nizza da Napoli, Roma, Venezia e Firenze.
I numeri confermano l’importanza del mercato italiano: 945.000 pernottamenti nel 2024, con una permanenza media di 5,3 notti, e un dato particolarmente significativo: il 37% dei visitatori italiani ha scelto la Costa Azzurra per la prima volta.
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[post_content] => Nuova brand identity per il Gruppo Lufthansa che intende così rendere più visibile la forza dello stesso gruppo. Per i passeggeri, le offerte di servizi saranno raggruppate sotto il marchio del Gruppo, rendendole ancora più chiaramente riconoscibili.
"Il Gruppo Lufthansa si sta evolvendo da un gruppo di compagnie aeree a un gruppo aereo integrato - ha spiegato il chief commercial officer Dieter Vranckx -. La nuova identità di marca è quindi più di una semplice riprogettazione: è una pietra miliare strategica. In un contesto difficile, questo passo crea un punto di riferimento visivo di fiducia per i nostri clienti. Un'identità visiva nel settore dell'aviazione deve fare molto di più che creare un aspetto accattivante. Rifletterà i nostri valori strategici e una promessa che vogliamo fare ai nostri passeggeri in tutti i nostri marchi. La nuova identità del marchio consente un'esperienza olistica del marchio, fornisce orientamento e rafforza l'identificazione con il Gruppo Lufthansa".
Il nuovo brand è riconoscibile dall'iconico logo della gru, che in futuro sarà utilizzato per il Gruppo senza il cerchio che lo circonda. Inoltre, è stato introdotto un nuovo font e una tavolozza di colori ampliata con sei nuove tonalità. Queste ultime rappresentano diverse altezze dal suolo al cielo per riflettere la diversità del Gruppo Lufthansa. Le compagnie aeree manterranno i propri marchi sotto l'egida del marchio rafforzato del gruppo.
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Il Gruppo Lufthansa è il quarto gruppo aereo al mondo in termini di fatturato e dimensioni della flotta. Gestisce cinque compagnie aeree nazionali, altre compagnie aeree private orientate ai viaggi, Lufthansa Cargo, Lufthansa Technik e oltre 300 società controllate e affiliate sotto un unico tetto.
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[post_content] => «Bit2026, in programma dal 10 al 12 febbraio 2026, cambia radicalmente e diventa il punto di riferimento europeo per la produzione di contenuti per il viaggio. - esordisce così Roberto Foresti, vicedirettore generale di Fiera Milano, presentando il nuovo concept di Bit26 -. Noi stessi siamo fruitori e produttori di tematiche che vogliono fare percorsi personalizzati: viaggiamo in maniera diversa, con trasporti diversi e facendo cose diverse.
Quindi la Fiera aiuterà il settore del turismo nello sviluppo, declinando ogni tema secondo le esigenze di tutti noi. Al centro ci sarà la persona, con i suoi modi di essere, di viaggiare e di vivere esperienze. Quest’anno il turismo contribuirà al Pil con circa 240 miliardi di euro - prosegue Foresti - e Fiera Milano è uno strumento di sviluppo della politica industriale del settore, una piattaforma di crescita e di comunicazione.
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Distretti
È Emanuele Guido Head of Home, Fashion and Leisure Exhibitions di Fiera Milano a raccontare Bit26: «La fiera e il Travel Makers Fest, ovvero il sistema neurologico con cui Bit si muoverà, gli oltre 200 eventi, 1000 relatori e i tantissimi contenuti, lasceranno al visitatore non solo delle idee concrete di prodotti e di servizi per il loro modello di business, ma accenderanno idee e prospettive. - afferma - Bit26 sarà come una grande città del turismo, organizzata per distretti.
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Giovani
L’ultimo aspetto, che riteniamo centrale per Bit26 e per il futuro, è l’importanza di coinvolgere figure giovani, soprattutto in termini di competenze: all’interno del Travel Makers Fest - che è l'ossatura di tutti gli eventi di Bit - abbiamo realizzato il focus Future Travelminds, che metterà sotto i riflettori e a disposizione del settore turistico le giovani menti e imprese che spingono verso il cambiamento: coloro che sono portatori di innovazioni - aldilà dell’età anagrafica - diventano a loro volta un supporto per la crescita del settore.
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Chiara Ambrosioni
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[post_content] => Vietnam Airlines guarda all’Italia con un entusiasmo crescente, spinta da un mercato che sta dimostrando un interesse sempre più forte verso il Paese del Sud-est asiatico. Lo racconta Dang Minh Tung, direttore generale della compagnia in Italia, che durante il viaggio stampa recentemente organizzato per i media italiani ha condiviso una panoramica sui risultati ottenuti e sulle strategie future della compagnia.
L’avvio del volo diretto Milano–Hanoi, inaugurato il 1° luglio 2025, ha segnato una tappa decisiva per il mercato italiano, permettendo a Vietnam Airlines di intercettare una domanda in forte ascesa. Secondo i dati raccolti dalla compagnia, gli arrivi dall’Italia crescono a ritmi molto elevati, con un incremento del 40% annuo dall’area lombarda e oltre 80.000 italiani arrivati in Vietnam nel 2025 dati del tourism board.
L’obiettivo per il 2026 è ambizioso: raggiungere almeno 120.000 viaggiatori, una cifra che testimonia un margine di crescita ancora enorme. «Il potenziale è molto più alto», afferma Tung, convinto che con il supporto del trade e dei media si possano triplicare gli attuali volumi.
Italia: da tre voli a settimana a un futuro di maggiore capacità
Un passaggio cruciale riguarda proprio l’operatività dall’Italia. Oggi Vietnam Airlines serve Milano con tre voli diretti alla settimana verso Hanoi, una base solida dalla quale la compagnia intende crescere rapidamente. Tung spiega che questo è solo il punto di partenza: la strategia prevede, nell’arco dei prossimi tre anni, un aumento significativo delle frequenze, con l’obiettivo di arrivare a un numero molto più elevato di collegamenti settimanali per rispondere alla domanda crescente e facilitare ulteriormente i flussi turistici e business tra i due Paesi.
I primi mesi del collegamento diretto confermano questa tendenza. Il load factor medio si è stabilizzato intorno al 70%, con punte del 90% e persino del 100% nei periodi di alta stagione. L’interesse degli italiani non riguarda solo la classe economica: cresce infatti l’utilizzo della premium economy e della business class, complice un rapporto qualità-prezzo particolarmente competitivo e un livello di servizio che la compagnia considera tra i migliori in Europa.
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(Quirino Falessi)
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[post_content] => Pieno rilancio per Aqaba, destinazione strategica per la Giordania che registra una crescita complessiva forte: +9,2%, superando 710,000 visitatori entro settembre 2025 con record eccezionali: gennaio e aprile guidano con +103,8% e +52,4%.
I dati e i nuovi progetti sono stati presentati in occasione del Workshop The Jordan Inbound Tour Operators Association (Jitoa). L’Associazione dei tour operator inbound della Giordania (Jitoa), insieme ai partner e sponsor Aseza/Aqaba Special Economic Zone Authority e Royal Jordanian, hanno incontrato il trade italiano con un doppio evento in collaborazione con Travel Open Day che si è svolto a Roma e a Milano, sotto l’alto patrocinio di sua eccellenza Qais Abu Dayyah, ambasciatore del Regno Hashemita di Giordania in Italia.
Nonostante la situazione geopolitica, i dati mostrano una tendenza in crescita segnalando una ripresa significativa dopo il momento più difficile del 2024.
«Il mercato italiano - ha commentato Thabet Al - Nabulsi, Tourism Commissioner Aseza - oggi vive una ripresa cauta e costante con 6.054 arrivi, anche se i numeri sono ancora lontani dopo aver raggiunto il picco post pandemico con 38.527 presenze e anche a causa del forte calo del 2024 dovuta alla guerra a Gaza e all'instabilità regionale. E' importante sottolineare che il mercato italiano mantiene un alto potenziale per cultura, diving e sole invernale».
Nonostante le difficoltà del mercato europeo, Aqaba ha registrato performance eccezionali in altri segmenti. Gennaio e aprile 2025 hanno segnato incrementi straordinari rispettivamente del 103,8% e del 52,4% rispetto all'anno precedente, trainati principalmente dal turismo domestico, dai paesi del Golfo Persico e dall'Asia.
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(Manuela Ippolito)
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[post_content] => Qual è l’attrattività del brand Italia e come la reputazione del nostro Paese all’estero può diventare una leva di sviluppo? Sul palco del BizTravel Forum tornano a chiederselo alcuni esponenti del mercato internazionale, a cominciare dal rettore dell’Università Bocconi, Francesco C. Billari, impegnato a portare gli studenti stranieri a frequentare i corsi dell’università milanese. Ma anche a cercare di trattenerli post laurea. «Il mondo del lavoro non è internazionalizzato come quello universitario. Esiste poi un grosso gap fra la formazione teorica impartita a scuola e l’esigenza di attività pratica». La soluzione è quella di «creare un sistema integrato perché il business deve rimanere in questa città».
Va oltre Giovanni Speranza, vp, head of commercial services & acquisition parnership di Amex, che punta il dito sulla necessaria «digital transformation dei pagamenti, uno strumento indispensabile per migliorare la competitività delle aziende all’estero». Passi importanti in questa direzione sono già stati compiuti, «basti pensare che per la prima volta quest’anno il volume delle transazioni cashless ha superato quello dei pagamenti in contanti».
In Italia «serve una rete di accoglienza da parte degli esercenti che favorisca le transazioni. I dati ottenuti sono anche un fondamentale driver per comprendere abitudini e gusti dei clienti, consentendo un’accurata profilazione del turista straniero».
L'analisi dei dati
L’analisi dei dati resta uno dei temi cruciali da affrontare perché, come ricorda Billari, «nel nostro Paese è ancora poco sviluppata». Sono però proprio i dati, indica Luca Bruschi, key account manager – global corporate partnership di Booking.com, a segnare la via da percorrere: «Dall’analisi dei dati si evince ad esempio come l’83% dei viaggiatori desideri vivere un’esperienza in linea con una maggiore sostenibilità e come il 50% degli utenti della fascia 18-34 anni utilizzi l’AI nella preparazione del viaggio. Tutti driver fondamentali per comprendere cosa chiederà il turista del futuro».
Un altro segmento che influenza la competitività di una destinazione è quello della mobilità il cui concetto, come sottolinea Daniele Di Perna, sales director di Hertz Italia, sta cambiando profondamente. «Per restare accattivanti e creare repeater è fondamentale agire sulla semplicità di prenotazione e utilizzo. Per questo abbiamo studiato un nuovo sito, un’app per smartphone e una piattaforma per il Bt ancora più flessibili». Di Perna ricorda poi come l’interazione umana resti fondamentale: «L’autonoleggio è il primo approccio dello straniero all’Italia. Sicuramente si tratta di un’esperienza che ha la capacità di condizionare il buon esito della vacanza. Per questo abbiamo introdotto alcune novità come il progetto olfattivo per la creazione di una nostra fragranza con Antica profumeria San Simone: il “profumo di Italia” farà parte del ricordo da portare con sé una volta rientrati a casa».
L’attrattività del Belpaese resta un punto di forza da sfruttare, che Bruschi ritiene possa essere capitalizzata dalle pmi grazie a una piattaforma globale come quella di Booking.com. «Le strutture ricettive sono ottimiste, ritenendo nell’85% dei casi di archiviare il 2025 con un risultato positivo. E secondo i dati in nostro possesso, il 48% dei viaggiatori prevede di spendere di più in viaggi nel prossimo futuro. Tutti elementi che inducono all’ottimismo».
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Il piano prevede il supporto al turismo comunitario, la promozione di certificazioni eco-friendly, la riduzione dell'impatto ambientale e la massimizzazione dei benefici economici per le comunità locali.\r\nQuesta scelta risponde a una tendenza globale sempre più marcata: i viaggiatori, soprattutto le nuove generazioni, cercano esperienze autentiche e responsabili. \r\n\r\n(Manuela Ippolito)\r\n\r\n ","post_title":"Giordania: Aqaba punta sulla crescita dei flussi dal mercato italiano","post_date":"2025-12-02T12:49:35+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1764679775000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"502852","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Qual è l’attrattività del brand Italia e come la reputazione del nostro Paese all’estero può diventare una leva di sviluppo? Sul palco del BizTravel Forum tornano a chiederselo alcuni esponenti del mercato internazionale, a cominciare dal rettore dell’Università Bocconi, Francesco C. Billari, impegnato a portare gli studenti stranieri a frequentare i corsi dell’università milanese. Ma anche a cercare di trattenerli post laurea. «Il mondo del lavoro non è internazionalizzato come quello universitario. Esiste poi un grosso gap fra la formazione teorica impartita a scuola e l’esigenza di attività pratica». La soluzione è quella di «creare un sistema integrato perché il business deve rimanere in questa città».\r\n\r\nVa oltre Giovanni Speranza, vp, head of commercial services & acquisition parnership di Amex, che punta il dito sulla necessaria «digital transformation dei pagamenti, uno strumento indispensabile per migliorare la competitività delle aziende all’estero». Passi importanti in questa direzione sono già stati compiuti, «basti pensare che per la prima volta quest’anno il volume delle transazioni cashless ha superato quello dei pagamenti in contanti».\r\n\r\nIn Italia «serve una rete di accoglienza da parte degli esercenti che favorisca le transazioni. I dati ottenuti sono anche un fondamentale driver per comprendere abitudini e gusti dei clienti, consentendo un’accurata profilazione del turista straniero».\r\nL'analisi dei dati\r\nL’analisi dei dati resta uno dei temi cruciali da affrontare perché, come ricorda Billari, «nel nostro Paese è ancora poco sviluppata». Sono però proprio i dati, indica Luca Bruschi, key account manager – global corporate partnership di Booking.com, a segnare la via da percorrere: «Dall’analisi dei dati si evince ad esempio come l’83% dei viaggiatori desideri vivere un’esperienza in linea con una maggiore sostenibilità e come il 50% degli utenti della fascia 18-34 anni utilizzi l’AI nella preparazione del viaggio. Tutti driver fondamentali per comprendere cosa chiederà il turista del futuro».\r\n\r\nUn altro segmento che influenza la competitività di una destinazione è quello della mobilità il cui concetto, come sottolinea Daniele Di Perna, sales director di Hertz Italia, sta cambiando profondamente. «Per restare accattivanti e creare repeater è fondamentale agire sulla semplicità di prenotazione e utilizzo. Per questo abbiamo studiato un nuovo sito, un’app per smartphone e una piattaforma per il Bt ancora più flessibili». Di Perna ricorda poi come l’interazione umana resti fondamentale: «L’autonoleggio è il primo approccio dello straniero all’Italia. Sicuramente si tratta di un’esperienza che ha la capacità di condizionare il buon esito della vacanza. Per questo abbiamo introdotto alcune novità come il progetto olfattivo per la creazione di una nostra fragranza con Antica profumeria San Simone: il “profumo di Italia” farà parte del ricordo da portare con sé una volta rientrati a casa».\r\n\r\nL’attrattività del Belpaese resta un punto di forza da sfruttare, che Bruschi ritiene possa essere capitalizzata dalle pmi grazie a una piattaforma globale come quella di Booking.com. «Le strutture ricettive sono ottimiste, ritenendo nell’85% dei casi di archiviare il 2025 con un risultato positivo. E secondo i dati in nostro possesso, il 48% dei viaggiatori prevede di spendere di più in viaggi nel prossimo futuro. 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