27 July 2024

Air France-Klm alla ricerca di aerei per soddisfare la domanda

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Le misure drastiche adottate durante la pandemia stanno iniziando a causare problemi, soprattutto per i maggiori vettori come Lufthansa e Air France Klm. Il gruppo franco-olandese cerca aerei per soddisfare la domanda, dopo aver ritirato parte della sua flotta durante la crisi.

A complicare le cose, gli A330 e 777 di Air France stanno raggiungendo i 20 anni di età, quindi la flotta inizia ad avere problemi, aggravati dalla decisione della direzione di ritirare tutti i Boeing 747 e gli aeromobili a causa del Covid. La compagnia ha aggiunto diversi A350 e 787 Dreamliner, ma la domanda è molto più alta di quella che questi aerei possono soddisfare.

Inoltre, alcuni voli a lungo raggio sono ora più complicati perché lo spazio aereo russo non può essere sorvolato.

In un intervento a Istanbul, all’assemblea Iata, il canadese Ben Smith, amministratore delegato di Air France Klm, ha affermato che “un aereo ottimizzato per volare 15 ore non è lo stesso di uno ottimizzato per 12. Le nuove rotte nei voli verso la Estremo Oriente aggiunge diverse ore di volo e pone sfide significative nella gestione degli aeromobili”.

Ma al momento non ci sono opportunità per rinnovare la flotta. Prima del 2025 non ci sono aerei e le fabbriche hanno tutto prenotato. Tutte le principali compagnie aeree sono alla ricerca di aeromobili da acquistare o noleggiare in modo da poter soddisfare la domanda e crescere.

Nello stesso discorso, il direttore di Air France Klm ha confermato il suo interesse per la compagnia portoghese Tap, per il suo posizionamento strategico tra Europa e Brasile. In ogni caso, Smith ha chiarito che ci sono dei limiti e si attende la posizione del governo portoghese.

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Andamento positivo anche per gli affitti degli alloggi privati, che segnano un +20% in termini di notti prenotate presso strutture Airbnb per il periodo luglio-settembre 2024 rispetto all’anno scorso, passando da 10,3 a 12,4 milioni.\r\nAnche per il mese di settembre il settore ricettivo alberghiero registra prenotazioni al 70%, in miglioramento rispetto all’occupazione di camere a settembre 2023 (62%); mentre il settore extralberghiero prevede di attestarsi al 72% di prenotato contro il 58% dell’occupato dello scorso anno. In particolare, gli alberghi in zone di campagna stimano il 76% di camere prenotate per agosto, in calo sullo scorso anno, ma con un recupero a settembre (dal 56% al 68%). Le prenotazioni presso le strutture cittadine si attestano invece al 73% rispetto al 63% di camere occupate a settembre 2023.\r\nConsiderando il periodo da giugno a settembre nel complesso va evidenziato che le prenotazioni provengono nella stragrande maggioranza dei casi dai grandi portali OTA come Booking e TripAdvisor. Le strutture in campagna e nelle località termali registrano un’incidenza maggiore di turisti italiani sul totale prenotazioni 2024, rispettivamente il 74% e il 72%. Sono il 36% delle strutture in montagna, il 35% di quelle al lago ed il 32% di quelle nelle città a segnalare, al contrario, tra i propri utenti una prevalenza di turisti stranieri.\r\n\r\n Prezzi più alti per l’alta domanda\r\nL’indagine conferma un trend di rincaro dei prezzi nella filiera turistica: in particolare, il 48% delle strutture dichiara di aver dovuto aumentare i prezzi per far fronte all’aumento dei costi di gestione. 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