25 October 2024

Aeroporto Isola d’Elba: semaforo verde per l’allungamento della pista

[ 0 ]

L’amministrazione comunale di Campo nell’Elba (Livorno) ha dato il via libera all’allungamento di 80 metri della pista dell’aeroporto “La Pila”, l’unico dell’Isola d’Elba. Alatoscana, la società che gestisce lo scalo elbano era già forte del semaforo verde della Regione insieme ai 2 milioni di euro necessari per l’investimento (di cui 1,2 per l’aeroporto e il resto per opere collegate). Ora con l’approvazione del Comune potranno partire i lavori. «La prossima settimana – spiega l’amministratore delegato di Alatoscana,Claudio Boccardo – inizieremo a lavorare alla gara, per pubblicare il bando entro una decina di giorni». L’obiettivo è iniziare i lavori in autunno, per concludere l’allungamento della pista prima dell’inizio della stagione 2018. In questo modo l’aeroporto dell’Elba salirà in classe 2 e potrà accogliere aerei da 30-50 posti che oggi possono atterrare grazie a una deroga ormai in scadenza.

 

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477555 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_477556" align="alignleft" width="300"] Gianbattista La Rocca, ad Italo[/caption] Importante restyling per la scenografica Lounge Italo Club di Milano Centrale. Situata al piano superiore, dall’alto della sua vetrata, la lounge offre una suggestiva vista sui binari, assistenza ai passeggeri in partenza, ospitality da parte della biglietteria; uno spazio di comfort dove poter attendere il treno utilizzando i servizi dedicati, wi-fi, quotidiani e ristorazione servita. L’ingresso alla lounge è consentito previo pagamento, solo se in possesso di un biglietto di prima classe o superiore, o attraverso le carte dedicate al leisure e al business, le consumer ItaloPiù Privilege e Privilege Plus e le Corporate Premium, Privilege e Privilege Plus. Il rinnovamento della lounge, aperta da Italo nel 2016, si inserisce in una strategia più ampia avviata ormai da tempo dalla società con focus su consolidamento e ampliamento dei servizi e intermodalità. Come già avvenuto per la lounge di Roma e come avverrà per le altre lungo la penisola, le lounge fanno parte di quel valore aggiunto di customer satisfaction, che pone il viaggiatore al centro delle scelte. La scorsa settimana sono cominciati i collegamenti con l’estero. Si arriva a Venezia Mestre in treno e in connessione con il bus si prosegue per Lubiana e Zagabria, con un unico biglietto. Si aprono le porte verso nuovi mercati. Presente all’evento, insieme a numerosi vip, l’ad di Italo, Gianbattista La Rocca: «Italo rappresenta il primo gruppo intermodale in Europa. Oggi serviamo tutta Italia con i treni e con i bus di Itabus. E da poco abbiamo debuttato all’estero. Continuiamo ad investire per arricchire la nostra offerta che, con l’ingresso di Msc nell’azionariato Italo, si è ulteriormente arricchita, grazie alle sinergie con Snav, Gnv e Msc Crociere. Vogliamo offrire un servizio esteso e capillare, mettendo in connessione tra loro le grandi città, le località di provincia, i porti e gli aeroporti in modo intuitivo e con un solo click. Per questa ragione stiamo lavorando ad una piattaforma che integri tutti questi servizi, ampliando al contempo la nostra rete di partner, per offrire un catalogo sempre più ampio e variegato di servizi pre e post viaggio. Investimenti e implementazioni che hanno alla base anche un notevole sviluppo tecnologico dei nostri sistemi, che stiamo sempre più affinando anche grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale». «Stiamo puntando molto sul mercato business, verso una clientela alto spendente che richiede valori aggiunti e assistenza - ha sottolineato il direttore vendite, Marco De Angelis -. Le lounge offrono funzionalità e comfort. A dicembre ne apriremo una anche a Bologna. Siamo attenti agli orari dei treni, rinforzando la frequenza sulle tratte ad alta percorrenza (Roma, Torino, Venezia) con treni ogni mezz’ora e ogni ora. Inoltre, con l’arrivo dei nuovi treni amplieremo il network su nuove direttrici mentre l’intermodalità ci permette di servire in bus quelle destinazioni non raggiungibili in treno». Quanto alle agenzie di viaggio, «sono partner di grande valore: 2700 quelle codificate, di cui 250 top performer. Su tutta la rete, Italo impiega 11 sales che seguono le agenzie e 5 il corporate. Un’importante rete di vendita che può contare su una flotta di 51 treni, di cui 26 evo e 25 agv, su 53 città con 118 frequenze al giorno. Per quanto riguarda invece l’ingresso di un terzo operatore, lo consideriamo un fattore positivo, la concorrenza non può che far bene al viaggiatore, come già avvenuto a suo tempo con l’arrivo di Italo». [gallery columns="2" ids="477559,477560"] [post_title] => Inaugurata la nuova lounge Italo Club nella stazione di Milano Centrale [post_date] => 2024-10-24T13:58:06+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( [0] => gianbattista-la-rocca [1] => italo [2] => marco-de-angelis ) [post_tag_name] => Array ( [0] => Gianbattista La Rocca [1] => Italo [2] => Marco De Angelis ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729778286000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477523 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_477524" align="alignleft" width="300"] Da sinistra, l'ambasciatore Mourad Bourehla e il direttore dell'ufficio del turismo, Karim Jatlaoui[/caption] Tunisia ospite d'onore della serata a tema "La diplomazia culinaria", nella più ampia cornice del Festival della Diplomazia a Roma. «La diplomazia culinaria è uno strumento potente di scambio e avvicinamento tra i popoli. Essa supera le barriere linguistiche e culturali creando ponti tra le nazioni attraverso la condivisione di tradizioni culinarie - osserva l'ambasciatore della Repubblica Tunisina Mourad Bourehla -. Uno degli esempi più emblematici di questa diplomazia è l'iscrizione del cous cous, piatto nazionale del Magreb, nella lista del patrimonio culturale immateriale  dell'Unesco, nel dicembre 2020, su domanda congiunta di Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania.  L'iscrizione intitolata "Conoscenze, know-how e pratiche relative alla produzione al consumo di cous cous" illustra la sua capacità di unire popoli e tradizioni  e di essere un elemento di comunione e cooperazione tra gli stati. «In sintesi, conclude l'ambasciatore, la diplomazia culinaria attraverso le iniziative come quella dell'Unesco, non solo rafforza la preservazione del patrimonio locale ma anche i legami tra i paesi. Il cous cous, oltre a rappresentare un piatto, è un simbolo di diversità, solidarietà e  dialogo tra le civiltà. E' la prova che la gastronomia trascende differenze e tensioni, dimostrando che gli elementi che uniscono sono più forti di quelli che ci dividono». Tunisia multicolore «La facilità e la varietà dei collegamenti sia aerei che marittimi rendono il paese molto vicino all'Italia - ricorda Karim Jatlaoui, direttore dell'ente del turismo tunisino in Italia -. La nostra ricettività conta oltre 900 strutture, sempre più diversificate, dall'hotel classico alla dimore di charme all'agriturismo. La capacità ricettiva raggiunge i 350.000 posti letto con un un numero di turisti nel 2023 di 10 milioni ed entrate pari a 3 miliardi di euro. Uno dei nostri punti di forza è certamente la diversità di paesaggi su una distanza non superiore a 400 km: dal deserto alle montagne al mare, dove solo il 7% delle nostre coste è sfruttato. Accontentiamo ogni tipo di viaggiatore per la quantità dei prodotti offerti -  dal turismo balneare a quello colturale a quello del benessere: disponiamo di  59 centri di thalassoterapia distribuiti in diverse località turistiche che operano con i più alti standard internazionali  e che ci vede al secondo posto dopo la Francia. Abbiamo scelto un percorso di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e stiamo lanciando  una nuova destinazione al Sud della Tunisia.  A livello naturalistico troviamo 27 riserve naturali e 17 parchi naturali, tra cui quello di Ichkeul, che nel 1980 è stato inserito nella lista del patrimonio mondiale». (Quirino Falessi) [post_title] => Tunisia multicolore: focus sulla gastronomia per un prodotto sempre più composito [post_date] => 2024-10-24T10:54:57+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729767297000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477514 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] =>   “Sono grato a Forbes Italia per avermi inserito in questa speciale classifica. La menzione va condivisa con i miei colleghi, veri protagonisti della nostra storia. Un grande ringraziamento va anche agli agenti di viaggio, i quali ci hanno accompagnato in questo percorso di crescita: professionisti dai quali cerco di apprendere e che ogni giorno mi stimolano a immaginare il futuro, senza mai perdere di vista il presente.” Queste le parole di Davide Catania, ceo e fondatore di Alidays Travel Experiences, inserito nella lista dei 100 top manager da Forbes Italia, una delle più autorevoli pubblicazioni economiche a livello internazionale. La classifica valuta diversi fattori tra cui le performance, l'innovazione e l'impatto delle scelte aziendali nel settore di riferimento. "Per noi l'importanza della tecnologia a servizio della consulenza, gli investimenti costanti in strumenti innovativi come la piattaforma per la progettazione del viaggio Alyda e il recente approccio al mondo dell’Ai sono punti di forza consolidati - conclude Catania -. Cerchiamo di mettere a disposizione delle persone, che per me costituiscono il vero valore, quella che è una tecnologia volta a creare esperienze che siano memorabili e che permettano ai nostri clienti di partire per un viaggio che fa stare bene”. [post_title] => Davide Catania di Alidays tra i 100 top manager di Forbes Italia [post_date] => 2024-10-24T10:19:12+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729765152000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477450 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Con Saboris Antigus 2024 la Sardegna si scopre gastronomicamente gemellata con Creta. La Trexenta e il Sarcidano, regioni storiche della Sardegna centro meridionale, organizzano infatti un weekend di appuntamenti alla vigilia del debutto della nuova edizione di Saboris Antigus, il ciclo di "incontri di cibi e di persone", in cui verrà indagato e celebrato il legame tra la cultura sarda e quella cretese: un legame nuovo, scoperto proprio in questi giorni, ma che ha evidentemente origini lontane. Teatro di questa due giorni di connessione interculturale saranno Nurri (25 ottobre) e Selegas (26 ottobre): qui il cibo si farà mezzo di racconto, veicolo di costruzione di legami e strumento di relazione tra territori apparentemente lontani. Creta - che è stata anche eletta Regione Europea della Gastronomia per il 2026 - condivide infatti con la Sardegna non solo il ricco patrimonio culturale e archeologico, ma anche una vocazione agricola e cerealicola d'eccellenza che ha permesso nei secoli di costruire una tradizione culinaria che ha moltissimi punti in comune con quella sarda. Il Chodro cretese (in greco, χόνδρο), ad esempio (un prodotto tipico della cucina locale, una sorta di pasta realizzata con latte acido e grano grosso) ricorda moltissimo la fregula sarda, rivelando una fortissima e antichissima connessione tra le due tradizioni gastronomiche. Ci sono poi i tipi di pane, ma anche prodotti come le lumache e l'olio d'oliva, di cui entrambe le isole possono vantare una produzione storica d'eccellenza. Queste e altre affinità verranno raccontate durante un’esperienza di ascolto e condivisione, in cui verranno coinvolti alcuni chef cretesi che, insieme ai loro colleghi sardi, dimostreranno ai fornelli questa antica similitudine tra le due isole, accompagnati da un antropologo del cibo. A raccontare le specialità e la cultura cretesi saranno una serie di ospiti d'eccezione: la chef Sevasti Krasanaki; Eleni Maragkaki, promotrice dell'identità gastronomica cretese nel mondo e Haris Roditakis, presidente dell'Associazione di promozione e sviluppo territoriale Ploigos, che ha curato la candidatura di Creta a Regione Europea della Gastronomia per il 2026. L'obiettivo del gemellaggio, oltre a costruire una connessione interculturale e a comprendere meglio analogie e differenze tra due tradizioni isolane che, come già detto, sembrano avere molto in comune, è anche quello di costruire una solida interrelazione tra i due territori, per costruire in futuro una serie di attività congiunte di promozione e di scambio, di cui questo primo appuntamento rappresenta un modello di riferimento e un punto di partenza. [post_title] => Sardegna e Isola di Creta, gemellaggio gastronomico per Saboris Antigus 2024 [post_date] => 2024-10-24T10:10:35+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729764635000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477459 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Una vacanza nella bellezza e nella storia, nello charme e nella natura. Ma soprattutto nell’arte e nella cultura. È questa la proposta di Ville Castelli Dimore: un itinerario alla scoperta del fascino senza tempo del Veneto, con una particolare attenzione al patrimonio artistico delle dimore storiche che arricchiscono il territorio, sia in centro città che nei piccoli borghi. Padova, detta anche Urbs picta grazie al ciclo di affreschi del XIV secolo, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, è la prima tappa dell’itinerario culturale proposto da Ville Castelli Dimore. A pochi passi dalla Cappella degli Scrovegni, capolavoro di Giotto, sorge infatti Palazzo Mantua Benavides, un’antica dimora nobiliare del Cinquecento. Un’atmosfera di pace ed eleganza in centro città, ma anche un viaggio nella storia. Il palazzo mette a disposizione infatti alcune suite di charme, ognuna con arredi unici e preziosi, e raffinati appartamenti attrezzati con tutti i comfort, dove trascorrere una vacanza all’insegna dell’arte e della bellezza. La pittura rinascimentale è protagonista anche a Villa Roberti, a una ventina di chilometri, meta ideale per una visita in giornata. Situata a Brugine in provincia di Padova, questa villa cinquecentesca permette di apprezzare in particolare gli affreschi di Giambattista Zelotti e Paolo Veronese che impreziosiscono il salone principale. L’arte e lo stile di Giovanni Battista Zelotti si ritrova anche nei sei magnifici saloni, completamente affrescati, che compongono il piano nobile dell’affascinante Castello del Catajo di Battaglia Terme (Pd). Da visitare in zona, anche il Castello di San Pelagio a Due Carrare, che ospita il Museo del Volo in memoria del volo su Vienna di Gabriele d’Annunzio, che qui ha dimorato. Tappa obbligata Villa Emo Capodilista a Selvazzano Dentro (PD), altro gioiello dei Colli Euganei, progettata e affrescata da Dario Varotari, allievo del Veronese. Qui l’arte incontra il sapore, grazie alle degustazioni dell’ottimo vino della storica cantina La Montecchia. L’itinerario veneto di Ville Castelli Dimore nella cultura, nell’arte e nella bellezza prosegue verso Vicenza, la città del Palladio che qui ha realizzato alcuni dei suoi capolavori, tra cui il bellissimo Teatro Olimpico. Alle porte della città si trova la settecentesca Villa Valmarana ai Nani che offre agli amanti dell’arte un'esperienza esclusiva: dormire sotto i magnifici affreschi di Giandomenico Tiepolo. La villa custodisce infatti al suo interno uno dei più importanti cicli pittorici del ‘700 affrescati da due dei maggiori artisti dell’epoca: Giambattista Tiepolo e il figlio Giandomenico. La Sala delle Cineserie, con il suo accogliente salotto e bagno privato, è a disposizione per una notte con prima colazione. Per chi desidera rimanere in città per più notti, la Villa mette a disposizione un appartamento situato nell'antico granaio della Foresteria: uno spazio dotato di ogni comfort. Da qui, a una ventina di chilometri si trova il Castello di Thiene, prestigiosa dimora quattrocentesca visitabile autonomamente o con guida con il supporto di un percorso fruibile tramite il proprio smartphone. A Barbarano Mossano (Vi), su di una collina circondata dai Colli Berici sorge Villa di Montruglio, iniziata da Antonio Pizzocaro intorno al 1680 e completata, tra la fine del Seicento e i primi del Settecento, dall’architetto Francesco Antonio Muttoni con evidenti influenze palladiane.   L’itinerario culturale di Ville Castelli Dimore non si limita alle città, ma spazia anche tra i borghi che nascondono piccoli tesori da scoprire. Tra le dolci pendici delle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, patrimonio mondiale dell’Unesco, ad esempio, si trova Cison di Valmarino, uno dei borghi più belli d’Italia. E proprio qui, nella piazza centrale, sorge Villa Marcello Marinelli. A pochi minuti dalla villa, si trova l’imponente CastelBrando, immerso in 50 ettari di parco. All’interno si può visitare la Chiesetta di San Martino, prenotare una cena esclusiva sulla terrazza panoramica. Chi ha più tempo può dedicarsi una giornata di completo relax nella Princess SPA di 2.000 mq, tra piscina, area sauna e una suggestiva Private Spa.       [post_title] => Ville Castelli Dimore, tour e soggiorni esclusivi nel Veneto all’insegna dell’arte e della cultura [post_date] => 2024-10-24T09:49:47+00:00 [category] => Array ( [0] => incoming ) [category_name] => Array ( [0] => Incoming ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729763387000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477492 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Ampliamento dei voli, rapporti consolidati con il trade e un'offerta turistica ampia, dedicata alla natura ed esperienze locali. Questi alcuni degli elementi su cui puntano le Seychelles, per cui l'Italia rappresenta il quarto mercato e conferma il buon andamento con circa 15.000 visitatori nel 2024. "Ricordiamo che il 2022 ha avuto risultati incredibili - ha commentato Bernadette Willemin, direttrice marketing di Tourism Seychelles - anche lo scorso anno siamo stati soddisfatti, quindi abbiamo da tempo completamente ripreso le nostre attività,  al momento la stagione 2024 si chiuderà in modo positivo, in linea con il 2023 tenendo conto che prevediamo un aumento per la fine dell'anno in vista delle festività. La destinazione vedrà anche nuove aperture luxury e ristrutturazioni importanti sempre con massima attenzione alla sostenibilità, all'ecoturismo e alle esperienze a contatto con le comunità locali. Puntiamo ad un ulteriore sviluppo grazie anche al maggior numero di voli delle compagnie aeree come Kenya Airways, Ethiopian, Gulf Air, Turkish Airlines, Condor, Aeroflot e altri che permettono maggior collegamenti per gli italiani. "Il mercato italiano è sempre stato estremamente rilevante per le Seychelles e rimane fondamentale, ora stiamo attirando sempre di più viaggiatori alla ricerca di autenticità, proseguiamo le nostre strategie per elaborare nuovi prodotti e gestire i flussi in modo mirato: non solo viaggi di nozze, ma anche proposte per famiglie, eventi e Mice, amanti della natura e a chi cerca esperienze culturali uniche. Da qualche tempo stiamo puntando sulla diffusione della cultura creola o i festival grazie alle esperienze sul territorio e con i locali. Inoltre, oltre ai grandi resort, abbiamo un'offerta per ogni tipo di budget per  piccole strutture per turisti interessati a conoscere e a preservare il patrimonio delle isole". Rafforzata l'intesa con il trade e i tour operator italiani che restano strategici per la commercializzazione della destinazione come conferma Willemin: "Gli appuntamenti con il b2b sono fondamentali anche per i fornitori e i partner locali che propongono le Seychelles come meta eco-friendly, con programmi di certificazione di sostenibilità  le isole non sono solo mare. Dobbiamo continuare ad investire nella formazione per divulgare  la varietà della nostra offerta attraverso workshop, operazioni di marketing digitale, partecipazione ad eventi internazionali e fiere, ma anche attraverso fam trip ed educational".        [post_title] => L'avanzata delle Seychelles: prodotto ampliato per attrarre target diversificati [post_date] => 2024-10-24T09:35:50+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729762550000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477476 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => L'aeroporto di Catania alza il sipario sul Mastarplan 2030, che prevede investimenti per 600 milioni di euro nei prossimi cinque anni: gli interventi includono l'ampliamento del sedime aeroportuale verso Sud-evest e Sud, la realizzazione di una nuova pista di volo lunga 3.000 metri, ristrutturazione del terminal C e realizzazione di due nuovi, A e B.. «Nel momento in cui ci poniamo l'obiettivo di riformulare e migliorare la viabilità della nostra città - ha dichiarato il sindaco di Catania Enrico Trantino - non possiamo prescindere dal considerare l'aeroporto come una delle infrastrutture più importanti e strategiche. La sua rilevanza per la mobilità e per lo sviluppo economico del territorio è tale da renderlo un punto centrale di qualsiasi pianificazione. Vogliamo capire dove possiamo arrivare, e l'aeroporto di Catania può arrivare a 20 milioni di passeggeri». «L'aeroporto è un'infrastruttura cruciale non soltanto per Catania, ma per tutta la Sicilia - ha sottolineato Nico Torrisi, amministratore delegato della Sac, società di gestione dello scalo - la riqualificazione in corso ha l'obiettivo di rendere l'aeroporto più efficiente, moderno e in linea con gli standard internazionali, migliorando così l'esperienza dei passeggeri e l'attrattività del territorio. Questo impatto positivo si estende ben oltre l'aeroporto stesso, favorendo la crescita economica, il turismo e il collegamento tra la Sicilia e il resto del mondo. Le ricadute economiche sono significative, in quanto un'infrastruttura aeroportuale competitiva stimola lo sviluppo di altre attività legate al turismo, al commercio e ai servizi».   [post_title] => Aeroporto Catania, Masterplan 2030: investimenti per 600 mln e obiettivo 20 mln di passeggeri [post_date] => 2024-10-24T09:25:00+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729761900000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 476917 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Il team di ViA(E) per Viaggiare costruisce affinità tra esperienze turistiche, dai prodotti di Casa Martini ai beni artistici del progetto Bormida Gotica. Creatività, divertimento e passione trasformano una visita in occasione di conoscenza e approfondimento mai banale e sostenuta da una forte ricerca di coinvolgimento delle capacità sensoriali oltre che di attività squisitamente ludiche. Vi(A)E ha abbinato sette prodotti Martini a 40 experience, dal parapendio al tour in auto storica, dalla cerca dell’oro a quella del tartufo, dalla raccolta della lavanda alla cena in barca, da vivere tra Piemonte, Liguria e Lombardia. Le Martini cocktail experience, guidate da esperti Ambassador, consentono di carpire i segreti della preparazione di un perfetto Martini Negroni Cocktail, di un Americano e del Martini Fiero&Tonic ma anche di giocare con la gamma di note aromatiche degli estratti e dei distillati, creare l’equilibrio del proprio vermouth e portarlo a casa per un’esperienza da condividere con gli amici. Il fiume Bormida unisce Piemonte e Liguria e traccia un’ideale via del Gotico che attraversa i comuni di 4 province: paesi di rara bellezza architettonica, artistica e culturale, paesaggi perfetti per attività outdoor e specialità agricole ed enogastronomiche da provare. Bormida Gotica è un progetto culturale, un itinerario in Val Bormida puntellato di beni architettonici che custodiscono bellissimi affreschi tardo gotici, dai quali è scaturita l’offerta ideata dal team di ViA(E). Basta farsi guidare dai sensi ispirati dai santi raffigurati negli affreschi, sfidandosi a riconoscerli per inequivocabili simboli: i santi Lucia (occhi), Agata (seni), Apollonia (denti), Rocco (cane), Antonio Abate (campanella) e i sensi vista, tatto, gusto, olfatto e udito. Cinque proposte combinano la fruibilità dei beni architettonici con i dettagli degli affreschi e la trasposizione in esperienze: dalle chiese alle escursioni, al wellness, ai laboratori con i local e alle esperienze di charme. Coppie, camperisti, famiglie, outdoor addicted: a ciascuno la sua proposta di viaggio per vivere una santa esperienza. ViA(E) per un’Economia delle Relazioni ViA(E) per viaggiare è un progetto di successo che, entrato nel quinto anno di attività, coinvolge oltre 40 enti pubblici e privati di Piemonte, Liguria, Lombardia, Toscana e Sardegna. Il suo team di tour operator produce quotidianamente esperienze e pacchetti turistici (oltre 150 a catalogo!) commercializzati da una rete di oltre 2.100 agenzie di viaggio in Italia e all’estero. Il mercato di riferimento è prevalentemente B2B, ma alcune proposte in esclusiva, come la Cerca dell’oro, sono disponibili anche B2C. ViA(E) è un grande catalogo di prodotti turistici ideati dai tour operator elaborando i risultati del workshop MirrorMood, un modello di partecipazione che verifica la vocazione turistica di un territorio e sollecita l’interazione tra i soggetti locali perché siano protagonisti e ispiratori di esperienze autentiche. ViA(E) è una forma ibrida tra DMO e DMC, un cluster dove i diversi player sono riuniti secondo obiettivi specifici; è lo strumento di promo-commercializzazione al servizio dei territori che vogliono diventare o riposizionarsi come destinazione. Economia delle Relazioni è il processo che pone l’offerta turistica esperienziale come prima fase del lavoro e la sviluppa perché sostenibilità e fruibilità dei luoghi siano principi cardini, e il beneficio del cittadino ospitante e la felicità del turista abbiano pari valore. Per maggiori informazioni scrivere a: commerciale@viaeperviaggiare.it [gallery ids="476920,476921,476922,476923,476924,476925"] [post_title] => ViA(E): risvegliare i sensi giocando con un cocktail di esperienze [post_date] => 2024-10-23T15:45:50+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio [1] => informazione-pr ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio [1] => Informazione PR ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729698350000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 477473 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_477484" align="alignleft" width="300"] Uno scorcio di Forte dei Marmi[/caption] Una transazione di circa 40 milioni di euro. E' quanto la Emaar Properties ha speso per acquisire uno dei più prestigiosi indirizzi di Forte dei Marmi: il 5 stelle da 46 camere Grand Hotel Imperiale insieme allo stabilimento balneare privato Remo Beach. Situata a 200 metri dal mare, la struttura è dotata inoltre di zona relax, spa, spazi fitness, sauna, bagno turco, piscina esterna e parcheggio coperto. A vendere, rivela La Repubblica, il family office russo Luxury Hotel Development, che a sua volta aveva acquisito l'albergo tre anni fa per 35 milioni, affidandone la gestione a Panoram Hotel Management (che opera anche Palazzo Castri a Firenze). Guidata dal fondatore e presidente  Mohamed Ali Alabbar, Emaar Properties è uno dei principali attori real estate degli Emirati, avendo tra l'altro sviluppato progetti quali il Burj Khalifa e il Dubai Mall. Stando alle voci in circolazione, la struttura toscana potrebbe andare incontro a un restyling light in vista della prossima estate, prima di un intervento più strutturale in calendario finita la stagione calda. Panoram Hotel Management dovrebbe invece continuare a essere il gestore dell'albergo. [post_title] => Il Grand Hotel Imperiale di Forte dei Marmi passa nelle mani di Emaar Properties [post_date] => 2024-10-23T14:39:25+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1729694365000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "aeroporto isola delba semaforo verde per lallungamento della pista" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":69,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":2813,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477555","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_477556\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Gianbattista La Rocca, ad Italo[/caption]\r\n\r\nImportante restyling per la scenografica Lounge Italo Club di Milano Centrale. Situata al piano superiore, dall’alto della sua vetrata, la lounge offre una suggestiva vista sui binari, assistenza ai passeggeri in partenza, ospitality da parte della biglietteria; uno spazio di comfort dove poter attendere il treno utilizzando i servizi dedicati, wi-fi, quotidiani e ristorazione servita. L’ingresso alla lounge è consentito previo pagamento, solo se in possesso di un biglietto di prima classe o superiore, o attraverso le carte dedicate al leisure e al business, le consumer ItaloPiù Privilege e Privilege Plus e le Corporate Premium, Privilege e Privilege Plus.\r\n\r\nIl rinnovamento della lounge, aperta da Italo nel 2016, si inserisce in una strategia più ampia avviata ormai da tempo dalla società con focus su consolidamento e ampliamento dei servizi e intermodalità. Come già avvenuto per la lounge di Roma e come avverrà per le altre lungo la penisola, le lounge fanno parte di quel valore aggiunto di customer satisfaction, che pone il viaggiatore al centro delle scelte. La scorsa settimana sono cominciati i collegamenti con l’estero. Si arriva a Venezia Mestre in treno e in connessione con il bus si prosegue per Lubiana e Zagabria, con un unico biglietto. Si aprono le porte verso nuovi mercati.\r\n\r\nPresente all’evento, insieme a numerosi vip, l’ad di Italo, Gianbattista La Rocca: «Italo rappresenta il primo gruppo intermodale in Europa. Oggi serviamo tutta Italia con i treni e con i bus di Itabus. E da poco abbiamo debuttato all’estero. Continuiamo ad investire per arricchire la nostra offerta che, con l’ingresso di Msc nell’azionariato Italo, si è ulteriormente arricchita, grazie alle sinergie con Snav, Gnv e Msc Crociere. Vogliamo offrire un servizio esteso e capillare, mettendo in connessione tra loro le grandi città, le località di provincia, i porti e gli aeroporti in modo intuitivo e con un solo click. Per questa ragione stiamo lavorando ad una piattaforma che integri tutti questi servizi, ampliando al contempo la nostra rete di partner, per offrire un catalogo sempre più ampio e variegato di servizi pre e post viaggio. Investimenti e implementazioni che hanno alla base anche un notevole sviluppo tecnologico dei nostri sistemi, che stiamo sempre più affinando anche grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale».\r\n\r\n«Stiamo puntando molto sul mercato business, verso una clientela alto spendente che richiede valori aggiunti e assistenza - ha sottolineato il direttore vendite, Marco De Angelis -. Le lounge offrono funzionalità e comfort. A dicembre ne apriremo una anche a Bologna. Siamo attenti agli orari dei treni, rinforzando la frequenza sulle tratte ad alta percorrenza (Roma, Torino, Venezia) con treni ogni mezz’ora e ogni ora. Inoltre, con l’arrivo dei nuovi treni amplieremo il network su nuove direttrici mentre l’intermodalità ci permette di servire in bus quelle destinazioni non raggiungibili in treno».\r\n\r\nQuanto alle agenzie di viaggio, «sono partner di grande valore: 2700 quelle codificate, di cui 250 top performer. Su tutta la rete, Italo impiega 11 sales che seguono le agenzie e 5 il corporate. Un’importante rete di vendita che può contare su una flotta di 51 treni, di cui 26 evo e 25 agv, su 53 città con 118 frequenze al giorno. Per quanto riguarda invece l’ingresso di un terzo operatore, lo consideriamo un fattore positivo, la concorrenza non può che far bene al viaggiatore, come già avvenuto a suo tempo con l’arrivo di Italo».\r\n\r\n[gallery columns=\"2\" ids=\"477559,477560\"]","post_title":"Inaugurata la nuova lounge Italo Club nella stazione di Milano Centrale","post_date":"2024-10-24T13:58:06+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["gianbattista-la-rocca","italo","marco-de-angelis"],"post_tag_name":["Gianbattista La Rocca","Italo","Marco De Angelis"]},"sort":[1729778286000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477523","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_477524\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Da sinistra, l'ambasciatore Mourad Bourehla e il direttore dell'ufficio del turismo, Karim Jatlaoui[/caption]\r\n\r\nTunisia ospite d'onore della serata a tema \"La diplomazia culinaria\", nella più ampia cornice del Festival della Diplomazia a Roma. «La diplomazia culinaria è uno strumento potente di scambio e avvicinamento tra i popoli. Essa supera le barriere linguistiche e culturali creando ponti tra le nazioni attraverso la condivisione di tradizioni culinarie - osserva l'ambasciatore della Repubblica Tunisina Mourad Bourehla -. Uno degli esempi più emblematici di questa diplomazia è l'iscrizione del cous cous, piatto nazionale del Magreb, nella lista del patrimonio culturale immateriale  dell'Unesco, nel dicembre 2020, su domanda congiunta di Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania.\r\n L'iscrizione intitolata \"Conoscenze, know-how e pratiche relative alla produzione al consumo di cous cous\" illustra la sua capacità di unire popoli e tradizioni  e di essere un elemento di comunione e cooperazione tra gli stati. «In sintesi, conclude l'ambasciatore, la diplomazia culinaria attraverso le iniziative come quella dell'Unesco, non solo rafforza la preservazione del patrimonio locale ma anche i legami tra i paesi. Il cous cous, oltre a rappresentare un piatto, è un simbolo di diversità, solidarietà e  dialogo tra le civiltà. E' la prova che la gastronomia trascende differenze e tensioni, dimostrando che gli elementi che uniscono sono più forti di quelli che ci dividono».\r\n\r\nTunisia multicolore\r\n«La facilità e la varietà dei collegamenti sia aerei che marittimi rendono il paese molto vicino all'Italia - ricorda Karim Jatlaoui, direttore dell'ente del turismo tunisino in Italia -. La nostra ricettività conta oltre 900 strutture, sempre più diversificate, dall'hotel classico alla dimore di charme all'agriturismo. La capacità ricettiva raggiunge i 350.000 posti letto con un un numero di turisti nel 2023 di 10 milioni ed entrate pari a 3 miliardi di euro.\r\nUno dei nostri punti di forza è certamente la diversità di paesaggi su una distanza non superiore a 400 km: dal deserto alle montagne al mare, dove solo il 7% delle nostre coste è sfruttato.\r\n\r\nAccontentiamo ogni tipo di viaggiatore per la quantità dei prodotti offerti -  dal turismo balneare a quello colturale a quello del benessere: disponiamo di  59 centri di thalassoterapia distribuiti in diverse località turistiche che operano con i più alti standard internazionali  e che ci vede al secondo posto dopo la Francia.\r\n\r\nAbbiamo scelto un percorso di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e stiamo lanciando  una nuova destinazione al Sud della Tunisia.  A livello naturalistico troviamo 27 riserve naturali e 17 parchi naturali, tra cui quello di Ichkeul, che nel 1980 è stato inserito nella lista del patrimonio mondiale».\r\n\r\n(Quirino Falessi)","post_title":"Tunisia multicolore: focus sulla gastronomia per un prodotto sempre più composito","post_date":"2024-10-24T10:54:57+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1729767297000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477514","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":" \r\n\r\n“Sono grato a Forbes Italia per avermi inserito in questa speciale classifica. La menzione va condivisa con i miei colleghi, veri protagonisti della nostra storia. Un grande ringraziamento va anche agli agenti di viaggio, i quali ci hanno accompagnato in questo percorso di crescita: professionisti dai quali cerco di apprendere e che ogni giorno mi stimolano a immaginare il futuro, senza mai perdere di vista il presente.” Queste le parole di Davide Catania, ceo e fondatore di Alidays Travel Experiences, inserito nella lista dei 100 top manager da Forbes Italia, una delle più autorevoli pubblicazioni economiche a livello internazionale.\r\n\r\nLa classifica valuta diversi fattori tra cui le performance, l'innovazione e l'impatto delle scelte aziendali nel settore di riferimento. \"Per noi l'importanza della tecnologia a servizio della consulenza, gli investimenti costanti in strumenti innovativi come la piattaforma per la progettazione del viaggio Alyda e il recente approccio al mondo dell’Ai sono punti di forza consolidati - conclude Catania -. Cerchiamo di mettere a disposizione delle persone, che per me costituiscono il vero valore, quella che è una tecnologia volta a creare esperienze che siano memorabili e che permettano ai nostri clienti di partire per un viaggio che fa stare bene”.","post_title":"Davide Catania di Alidays tra i 100 top manager di Forbes Italia","post_date":"2024-10-24T10:19:12+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1729765152000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477450","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Con Saboris Antigus 2024 la Sardegna si scopre gastronomicamente gemellata con Creta.\r\n\r\nLa Trexenta e il Sarcidano, regioni storiche della Sardegna centro meridionale, organizzano infatti un weekend di appuntamenti alla vigilia del debutto della nuova edizione di Saboris Antigus, il ciclo di \"incontri di cibi e di persone\", in cui verrà indagato e celebrato il legame tra la cultura sarda e quella cretese: un legame nuovo, scoperto proprio in questi giorni, ma che ha evidentemente origini lontane.\r\n\r\nTeatro di questa due giorni di connessione interculturale saranno Nurri (25 ottobre) e Selegas (26 ottobre): qui il cibo si farà mezzo di racconto, veicolo di costruzione di legami e strumento di relazione tra territori apparentemente lontani.\r\n\r\nCreta - che è stata anche eletta Regione Europea della Gastronomia per il 2026 - condivide infatti con la Sardegna non solo il ricco patrimonio culturale e archeologico, ma anche una vocazione agricola e cerealicola d'eccellenza che ha permesso nei secoli di costruire una tradizione culinaria che ha moltissimi punti in comune con quella sarda.\r\n\r\nIl Chodro cretese (in greco, χόνδρο), ad esempio (un prodotto tipico della cucina locale, una sorta di pasta realizzata con latte acido e grano grosso) ricorda moltissimo la fregula sarda, rivelando una fortissima e antichissima connessione tra le due tradizioni gastronomiche. Ci sono poi i tipi di pane, ma anche prodotti come le lumache e l'olio d'oliva, di cui entrambe le isole possono vantare una produzione storica d'eccellenza.\r\n\r\nQueste e altre affinità verranno raccontate durante un’esperienza di ascolto e condivisione, in cui verranno coinvolti alcuni chef cretesi che, insieme ai loro colleghi sardi, dimostreranno ai fornelli questa antica similitudine tra le due isole, accompagnati da un antropologo del cibo.\r\n\r\nA raccontare le specialità e la cultura cretesi saranno una serie di ospiti d'eccezione: la chef Sevasti Krasanaki; Eleni Maragkaki, promotrice dell'identità gastronomica cretese nel mondo e Haris Roditakis, presidente dell'Associazione di promozione e sviluppo territoriale Ploigos, che ha curato la candidatura di Creta a Regione Europea della Gastronomia per il 2026.\r\n\r\nL'obiettivo del gemellaggio, oltre a costruire una connessione interculturale e a comprendere meglio analogie e differenze tra due tradizioni isolane che, come già detto, sembrano avere molto in comune, è anche quello di costruire una solida interrelazione tra i due territori, per costruire in futuro una serie di attività congiunte di promozione e di scambio, di cui questo primo appuntamento rappresenta un modello di riferimento e un punto di partenza.","post_title":"Sardegna e Isola di Creta, gemellaggio gastronomico per Saboris Antigus 2024","post_date":"2024-10-24T10:10:35+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1729764635000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477459","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Una vacanza nella bellezza e nella storia, nello charme e nella natura. Ma soprattutto nell’arte e nella cultura. È questa la proposta di Ville Castelli Dimore: un itinerario alla scoperta del fascino senza tempo del Veneto, con una particolare attenzione al patrimonio artistico delle dimore storiche che arricchiscono il territorio, sia in centro città che nei piccoli borghi.\r\n\r\nPadova, detta anche Urbs picta grazie al ciclo di affreschi del XIV secolo, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, è la prima tappa dell’itinerario culturale proposto da Ville Castelli Dimore. A pochi passi dalla Cappella degli Scrovegni, capolavoro di Giotto, sorge infatti Palazzo Mantua Benavides, un’antica dimora nobiliare del Cinquecento. Un’atmosfera di pace ed eleganza in centro città, ma anche un viaggio nella storia. Il palazzo mette a disposizione infatti alcune suite di charme, ognuna con arredi unici e preziosi, e raffinati appartamenti attrezzati con tutti i comfort, dove trascorrere una vacanza all’insegna dell’arte e della bellezza.\r\n\r\nLa pittura rinascimentale è protagonista anche a Villa Roberti, a una ventina di chilometri, meta ideale per una visita in giornata. Situata a Brugine in provincia di Padova, questa villa cinquecentesca permette di apprezzare in particolare gli affreschi di Giambattista Zelotti e Paolo Veronese che impreziosiscono il salone principale.\r\n\r\nL’arte e lo stile di Giovanni Battista Zelotti si ritrova anche nei sei magnifici saloni, completamente affrescati, che compongono il piano nobile dell’affascinante Castello del Catajo di Battaglia Terme (Pd). Da visitare in zona, anche il Castello di San Pelagio a Due Carrare, che ospita il Museo del Volo in memoria del volo su Vienna di Gabriele d’Annunzio, che qui ha dimorato.\r\n\r\nTappa obbligata Villa Emo Capodilista a Selvazzano Dentro (PD), altro gioiello dei Colli Euganei, progettata e affrescata da Dario Varotari, allievo del Veronese. Qui l’arte incontra il sapore, grazie alle degustazioni dell’ottimo vino della storica cantina La Montecchia.\r\n\r\nL’itinerario veneto di Ville Castelli Dimore nella cultura, nell’arte e nella bellezza prosegue verso Vicenza, la città del Palladio che qui ha realizzato alcuni dei suoi capolavori, tra cui il bellissimo Teatro Olimpico.\r\n\r\nAlle porte della città si trova la settecentesca Villa Valmarana ai Nani che offre agli amanti dell’arte un'esperienza esclusiva: dormire sotto i magnifici affreschi di Giandomenico Tiepolo. La villa custodisce infatti al suo interno uno dei più importanti cicli pittorici del ‘700 affrescati da due dei maggiori artisti dell’epoca: Giambattista Tiepolo e il figlio Giandomenico.\r\n\r\nLa Sala delle Cineserie, con il suo accogliente salotto e bagno privato, è a disposizione per una notte con prima colazione. Per chi desidera rimanere in città per più notti, la Villa mette a disposizione un appartamento situato nell'antico granaio della Foresteria: uno spazio dotato di ogni comfort.\r\n\r\nDa qui, a una ventina di chilometri si trova il Castello di Thiene, prestigiosa dimora quattrocentesca visitabile autonomamente o con guida con il supporto di un percorso fruibile tramite il proprio smartphone.\r\n\r\nA Barbarano Mossano (Vi), su di una collina circondata dai Colli Berici sorge Villa di Montruglio, iniziata da Antonio Pizzocaro intorno al 1680 e completata, tra la fine del Seicento e i primi del Settecento, dall’architetto Francesco Antonio Muttoni con evidenti influenze palladiane.  \r\n\r\nL’itinerario culturale di Ville Castelli Dimore non si limita alle città, ma spazia anche tra i borghi che nascondono piccoli tesori da scoprire. Tra le dolci pendici delle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, patrimonio mondiale dell’Unesco, ad esempio, si trova Cison di Valmarino, uno dei borghi più belli d’Italia. E proprio qui, nella piazza centrale, sorge Villa Marcello Marinelli.\r\n\r\nA pochi minuti dalla villa, si trova l’imponente CastelBrando, immerso in 50 ettari di parco. All’interno si può visitare la Chiesetta di San Martino, prenotare una cena esclusiva sulla terrazza panoramica. Chi ha più tempo può dedicarsi una giornata di completo relax nella Princess SPA di 2.000 mq, tra piscina, area sauna e una suggestiva Private Spa.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Ville Castelli Dimore, tour e soggiorni esclusivi nel Veneto all’insegna dell’arte e della cultura","post_date":"2024-10-24T09:49:47+00:00","category":["incoming"],"category_name":["Incoming"],"post_tag":[]},"sort":[1729763387000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477492","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\r\n\r\n\r\nAmpliamento dei voli, rapporti consolidati con il trade e un'offerta turistica ampia, dedicata alla natura ed esperienze locali. Questi alcuni degli elementi su cui puntano le Seychelles, per cui l'Italia rappresenta il quarto mercato e conferma il buon andamento con circa 15.000 visitatori nel 2024.\r\n\r\n\"Ricordiamo che il 2022 ha avuto risultati incredibili - ha commentato Bernadette Willemin, direttrice marketing di Tourism Seychelles - anche lo scorso anno siamo stati soddisfatti, quindi abbiamo da tempo completamente ripreso le nostre attività,  al momento la stagione 2024 si chiuderà in modo positivo, in linea con il 2023 tenendo conto che prevediamo un aumento per la fine dell'anno in vista delle festività. La destinazione vedrà anche nuove aperture luxury e ristrutturazioni importanti sempre con massima attenzione alla sostenibilità, all'ecoturismo e alle esperienze a contatto con le comunità locali. Puntiamo ad un ulteriore sviluppo grazie anche al maggior numero di voli delle compagnie aeree come Kenya Airways, Ethiopian, Gulf Air, Turkish Airlines, Condor, Aeroflot e altri che permettono maggior collegamenti per gli italiani.\r\n\r\n\"Il mercato italiano è sempre stato estremamente rilevante per le Seychelles e rimane fondamentale, ora stiamo attirando sempre di più viaggiatori alla ricerca di autenticità, proseguiamo le nostre strategie per elaborare nuovi prodotti e gestire i flussi in modo mirato: non solo viaggi di nozze, ma anche proposte per famiglie, eventi e Mice, amanti della natura e a chi cerca esperienze culturali uniche. Da qualche tempo stiamo puntando sulla diffusione della cultura creola o i festival grazie alle esperienze sul territorio e con i locali. Inoltre, oltre ai grandi resort, abbiamo un'offerta per ogni tipo di budget per  piccole strutture per turisti interessati a conoscere e a preservare il patrimonio delle isole\".\r\n\r\nRafforzata l'intesa con il trade e i tour operator italiani che restano strategici per la commercializzazione della destinazione come conferma Willemin: \"Gli appuntamenti con il b2b sono fondamentali anche per i fornitori e i partner locali che propongono le Seychelles come meta eco-friendly, con programmi di certificazione di sostenibilità  le isole non sono solo mare. Dobbiamo continuare ad investire nella formazione per divulgare  la varietà della nostra offerta attraverso workshop, operazioni di marketing digitale, partecipazione ad eventi internazionali e fiere, ma anche attraverso fam trip ed educational\". \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n","post_title":"L'avanzata delle Seychelles: prodotto ampliato per attrarre target diversificati","post_date":"2024-10-24T09:35:50+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1729762550000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477476","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L'aeroporto di Catania alza il sipario sul Mastarplan 2030, che prevede investimenti per 600 milioni di euro nei prossimi cinque anni: gli interventi includono l'ampliamento del sedime aeroportuale verso Sud-evest e Sud, la realizzazione di una nuova pista di volo lunga 3.000 metri, ristrutturazione del terminal C e realizzazione di due nuovi, A e B..\r\n\r\n«Nel momento in cui ci poniamo l'obiettivo di riformulare e migliorare la viabilità della nostra città - ha dichiarato il sindaco di Catania Enrico Trantino - non possiamo prescindere dal considerare l'aeroporto come una delle infrastrutture più importanti e strategiche. La sua rilevanza per la mobilità e per lo sviluppo economico del territorio è tale da renderlo un punto centrale di qualsiasi pianificazione. Vogliamo capire dove possiamo arrivare, e l'aeroporto di Catania può arrivare a 20 milioni di passeggeri».\r\n\r\n«L'aeroporto è un'infrastruttura cruciale non soltanto per Catania, ma per tutta la Sicilia - ha sottolineato Nico Torrisi, amministratore delegato della Sac, società di gestione dello scalo - la riqualificazione in corso ha l'obiettivo di rendere l'aeroporto più efficiente, moderno e in linea con gli standard internazionali, migliorando così l'esperienza dei passeggeri e l'attrattività del territorio. Questo impatto positivo si estende ben oltre l'aeroporto stesso, favorendo la crescita economica, il turismo e il collegamento tra la Sicilia e il resto del mondo. Le ricadute economiche sono significative, in quanto un'infrastruttura aeroportuale competitiva stimola lo sviluppo di altre attività legate al turismo, al commercio e ai servizi».\r\n ","post_title":"Aeroporto Catania, Masterplan 2030: investimenti per 600 mln e obiettivo 20 mln di passeggeri","post_date":"2024-10-24T09:25:00+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1729761900000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"476917","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Il team di ViA(E) per Viaggiare costruisce affinità tra esperienze turistiche, dai prodotti di Casa Martini ai beni artistici del progetto Bormida Gotica. Creatività, divertimento e passione trasformano una visita in occasione di conoscenza e approfondimento mai banale e sostenuta da una forte ricerca di coinvolgimento delle capacità sensoriali oltre che di attività squisitamente ludiche.\r\n\r\nVi(A)E ha abbinato sette prodotti Martini a 40 experience, dal parapendio al tour in auto storica, dalla cerca dell’oro a quella del tartufo, dalla raccolta della lavanda alla cena in barca, da vivere tra Piemonte, Liguria e Lombardia. Le Martini cocktail experience, guidate da esperti Ambassador, consentono di carpire i segreti della preparazione di un perfetto Martini Negroni Cocktail, di un Americano e del Martini Fiero&Tonic ma anche di giocare con la gamma di note aromatiche degli estratti e dei distillati, creare l’equilibrio del proprio vermouth e portarlo a casa per un’esperienza da condividere con gli amici.\r\n\r\nIl fiume Bormida unisce Piemonte e Liguria e traccia un’ideale via del Gotico che attraversa i comuni di 4 province: paesi di rara bellezza architettonica, artistica e culturale, paesaggi perfetti per attività outdoor e specialità agricole ed enogastronomiche da provare. Bormida Gotica è un progetto culturale, un itinerario in Val Bormida puntellato di beni architettonici che custodiscono bellissimi affreschi tardo gotici, dai quali è scaturita l’offerta ideata dal team di ViA(E).\r\n\r\nBasta farsi guidare dai sensi ispirati dai santi raffigurati negli affreschi, sfidandosi a riconoscerli per inequivocabili simboli: i santi Lucia (occhi), Agata (seni), Apollonia (denti), Rocco (cane), Antonio Abate (campanella) e i sensi vista, tatto, gusto, olfatto e udito. Cinque proposte combinano la fruibilità dei beni architettonici con i dettagli degli affreschi e la trasposizione in esperienze: dalle chiese alle escursioni, al wellness, ai laboratori con i local e alle esperienze di charme. Coppie, camperisti, famiglie, outdoor addicted: a ciascuno la sua proposta di viaggio per vivere una santa esperienza.\r\n\r\nViA(E) per un’Economia delle Relazioni\r\n\r\nViA(E) per viaggiare è un progetto di successo che, entrato nel quinto anno di attività, coinvolge oltre 40 enti pubblici e privati di Piemonte, Liguria, Lombardia, Toscana e Sardegna. Il suo team di tour operator produce quotidianamente esperienze e pacchetti turistici (oltre 150 a catalogo!) commercializzati da una rete di oltre 2.100 agenzie di viaggio in Italia e all’estero. Il mercato di riferimento è prevalentemente B2B, ma alcune proposte in esclusiva, come la Cerca dell’oro, sono disponibili anche B2C.\r\n\r\nViA(E) è un grande catalogo di prodotti turistici ideati dai tour operator elaborando i risultati del workshop MirrorMood, un modello di partecipazione che verifica la vocazione turistica di un territorio e sollecita l’interazione tra i soggetti locali perché siano protagonisti e ispiratori di esperienze autentiche.\r\n\r\nViA(E) è una forma ibrida tra DMO e DMC, un cluster dove i diversi player sono riuniti secondo obiettivi specifici; è lo strumento di promo-commercializzazione al servizio dei territori che vogliono diventare o riposizionarsi come destinazione. Economia delle Relazioni è il processo che pone l’offerta turistica esperienziale come prima fase del lavoro e la sviluppa perché sostenibilità e fruibilità dei luoghi siano principi cardini, e il beneficio del cittadino ospitante e la felicità del turista abbiano pari valore.\r\n\r\nPer maggiori informazioni scrivere a: commerciale@viaeperviaggiare.it\r\n\r\n[gallery ids=\"476920,476921,476922,476923,476924,476925\"]","post_title":"ViA(E): risvegliare i sensi giocando con un cocktail di esperienze","post_date":"2024-10-23T15:45:50+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio","informazione-pr"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio","Informazione PR"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1729698350000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"477473","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_477484\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Uno scorcio di Forte dei Marmi[/caption]\r\n\r\nUna transazione di circa 40 milioni di euro. E' quanto la Emaar Properties ha speso per acquisire uno dei più prestigiosi indirizzi di Forte dei Marmi: il 5 stelle da 46 camere Grand Hotel Imperiale insieme allo stabilimento balneare privato Remo Beach. Situata a 200 metri dal mare, la struttura è dotata inoltre di zona relax, spa, spazi fitness, sauna, bagno turco, piscina esterna e parcheggio coperto.\r\n\r\nA vendere, rivela La Repubblica, il family office russo Luxury Hotel Development, che a sua volta aveva acquisito l'albergo tre anni fa per 35 milioni, affidandone la gestione a Panoram Hotel Management (che opera anche Palazzo Castri a Firenze).\r\n\r\nGuidata dal fondatore e presidente  Mohamed Ali Alabbar, Emaar Properties è uno dei principali attori real estate degli Emirati, avendo tra l'altro sviluppato progetti quali il Burj Khalifa e il Dubai Mall. Stando alle voci in circolazione, la struttura toscana potrebbe andare incontro a un restyling light in vista della prossima estate, prima di un intervento più strutturale in calendario finita la stagione calda. Panoram Hotel Management dovrebbe invece continuare a essere il gestore dell'albergo.","post_title":"Il Grand Hotel Imperiale di Forte dei Marmi passa nelle mani di Emaar Properties","post_date":"2024-10-23T14:39:25+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1729694365000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti