Going rinnova il sito
9 dicembre 2008 10:57
Nuovo brand, nuova brochure e infine nuovo sito: Going sta rilanciando la propria offerta attraverso un sistema integrato rivolto alla rete distributiva e al cliente finale. In particolare, il restyling del sito www.going.it ha seguito una logica che consente la massima fruibilità agli utenti, dividendosi in una sezione informativa e in una di servizi.
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[post_content] => Un’autostrada sui laghi: un’immagine suggestiva ma concreta di come la collaborazione fra Trenord e Navigazione Laghi, attiva da tempo e da poco rinnovata, stia incontrando il favore dei viaggiatori, promuovendo una mobilità turistica sempre più integrata.Nei primi nove mesi del 2025, 52.000 viaggiatori (+43% circa rispetto al 2024) hanno scelto le proposte treno + battello per scoprire le bellezze dei laghi di Como, Garda e Maggiore. Dati che confermano il crescente interesse per un binomio vincente che ottimizza il tempo libero.
La sinergia tra le due società rappresenta un esempio concreto di come innovazione e sostenibilità possano trasformare la mobilità turistica, riducendo l’impatto ambientale e valorizzando il patrimonio naturale dei laghi del Nord Italia, tra le principali attrazioni del Paese. Località che, pur presentando limiti di accesso, risultano oggi più facilmente raggiungibili e visitabili, senza l’obbligo di uso dell’auto.
Con 760.000 passeggeri al giorno e una rete di 2.000 km, Trenord conferma la crescita del turismo ferroviario e il proprio impegno verso il territorio.«Nel 2025 circa 9 milioni di passeggeri hanno viaggiato con Trenord nei weekend o nei mesi estivi verso mete turistiche, e oltre 109.000 hanno scelto i nostri pacchetti Gite in treno – ha dichiarato Leonardo Cesarini, direttore commerciale Trenord – Quasi la metà ha optato per le formule treno + battello ( di cui il 48% stranieri n.d.r) confermando come il trasporto pubblico sia oggi un driver fondamentale del turismo».
Cesarini ha inoltre annunciato l’ampliamento dell’offerta con nuovi itinerari turistici, la promozione digitale tramite il tour operator Discovera, e l’integrazione con la rete ferroviaria nazionale e con Malpensa in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, occasione unica per valorizzare anche le località meno note.Molto atteso il passaggio della fiaccola olimpica lungo le vie d’acqua lariane (1° febbraio, arrivo a Lecco dopo passaggio in Valtellina, Ronco, Ardenno, Morbegno e Colico. Passaggi anche a Mandello del Lario , Abbadia Lariana, s sul ramo comasco del lago di Como tra Varenna, Menaggio e Bellagio;3 arrivo a Como in arrivo da Bergamo, con transiti a Seregno, Meda e Cantù, Cernobbio).
Navigazione Laghi: un 2025 oltre i 12 milioni di passeggeri
Il 2025 è anche l’anno dei record per Navigazione Laghi: superati i 12 milioni di passeggeri ( di cui 6 sul solo Lago di Como, ndr) e varata la centesima imbarcazione, la Ambrosiana, a propulsione ibrida elettrica-diesel. L’azienda ha investito nel refitting dei mezzi, nell’ammodernamento dei pontili, nella riqualificazione dei cantieri con pannelli fotovoltaici. Oltre 7 milioni di euro destinati alla digitalizzazione di biglietterie e servizi informativi. «Totem multilingua, QR code e pagamento a bordo renderanno l’esperienza di viaggio più smart e accessibile – ha spiegato Pietro Marrapodi, Gestore Governativo dell’Ente Navigazione Laghi – La collaborazione tra vettori è essenziale: trasporto su rotaia e su acqua sono strumenti efficaci per una mobilità integrata, capace di valorizzare le comunità lacustri e sostenere le economie locali».
Favorevole all’impegno pubblico-privato anche il senatore Alessandro Morelli, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha sottolineato:«La partnership tra Mit, Regione Lombardia, Trenord e Navigazione Laghi è un modello virtuoso di lavoro di squadra verso la destagionalizzazione dell’offerta turistica. L’obiettivo è alleggerire il 4% delle aree colpite da overtourism e valorizzare il restante 96% delle località ancora poco conosciute, generando uno sviluppo economico e sociale diffuso e inclusivo».
(Federica De Luca)
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[post_content] => Sciopero. Viaggi a rischio oggi per chi vola con easyJet e Volotea: i dipendenti della compagnia spagnola, iscritti al sindacato Uilt-Uil, si fermano infatti dalle 00:00 alle 23:59 di oggi, 14 novembre.
Piloti e assistenti di volo chiedono il riconoscimento della rappresentanza sindacale in azienda e un contratto più equo. "Questa mobilitazione è necessaria per affermare i diritti e la dignità dei lavoratori Volotea, le cui richieste restano inascoltate", ha dichiarato il sindacato in una nota. Ha inoltre avvertito che domani saranno organizzati presidi negli aeroporti principali del Paese.
Quattro ore
Gli assistenti di volo easyJet, rappresentati dal sindacato Usb Lavoro Privato, faranno sciopero per quattro ore, dalle 13 alle 17, per protestare contro le condizioni di lavoro e la mancanza di tutele.
I due vettori prevedono ritardi e cancellazioni, per cui i passeggeri sono invitati a verificare l'operatività del proprio volo con le due compagnie aeree o attraverso il sito Enac: l’Ente nazionale per l'aviazione civile ha stabilito fasce orarie garantite durante gli scioperi: dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21; tuttavia, anche in queste ore i servizi potrebbero registrare ritardi per l'effetto domino dei voli colpiti fuori dalle fasce garantite.
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[post_content] => L'autunno 2025 del Milan Marriott Hotel ha portato con sé il completamento del radicale rinnovo degli spazi congressuali, successivo a quello già avanzato dell'intera struttura alberghiera, che si concluderà a inizio 2026.
Oltre 3.000 metri quadri di spazi per eventi che ne fanno il più grande centro congressi nel centro di Milano per lo storico albergo di viale Washington, che è stato «contemporaneizzato - afferma Pippo Russotti, managing director di Rgh, principale franchisee Marriott in Italia -, ristrutturato anche nello scheletro e cioè con una totale revisione della parte tecnica, che ci consente oggi di proporre servizi moderni e adeguati alla domanda corporate».
Due sale principali «da 400 mq ciascuna e combinabili in un unico spazio da 800 mq - sottolinea Chiara Della Torre, director of business development - con un ampio led wall da 11 per 4 metri, si affiancano a 14 sale modulari e funzionali, ideali per conferenze, riunioni aziendali e occasioni private di ogni genere». Tra queste, anche tre sale di dimensioni più ridotte, «ideali per piccoli meeting da 10-20 persone, con illuminazione naturale.
Ad oggi sono 180 le camere completamente ristrutturate, cui presto si aggiungeranno le mancanti a raggiungere quota 317. «Per allora sarà operativo anche il nuovo ristorante 'Leonardo', nel segno tradizione siciliana della famiglia Russotti - proprietaria dell’hotel - reinterpretata in chiave contemporanea - prosegue Della Torre -. In corso d'opera anche un nuovo club con drink bar e terrazza, aperto non solo agli ospiti ma anche al pubblico esterno».
Una conferma della sempre più marcata vocazione bleisure della struttura: «Questo rinnovo nasce dal desiderio di accompagnare l’evoluzione di Milano e di interpretare le nuove esigenze dei viaggiatori, sia business che leisure - conclude Russotti -. Abbiamo voluto creare un luogo d’incontro e di esperienza, dove design e funzionalità si fondono per accogliere eventi di ogni dimensione e offrire un soggiorno contemporaneo e autentico. L’obiettivo è fare del Milan Marriott Hotel un punto di riferimento per chi cerca un’ospitalità di qualità in una città sempre più internazionale e dinamica».
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[post_content] => L’Mkte, tenutosi la prima settimana di ottobre a Nairobi, ha consentito ai diversi operatori italiani presenti di aggiornare e innovare la propria proposta turistica rispetto alla destinazione.
Oggi il Kenya sta ampliando la propria offerta turistica. L’Mkte l’ha raccontato ai suoi ospiti testimoniando una storia antica fatta di tradizioni, cultura e safari - tanto apprezzata dai viaggiatori - ma anche mettendo in evidenza l’evoluzione del segmento luxury, il wellness con i focus sullo yoga, l’attenzione alla gastronomia rinnovata nel trend afro-fusion dei tanti ristoranti di tendenza di Nairobi e le vivaci città; significativa anche l’apertura al turismo business e mice, dove i momenti lavorativi si completano incontrando la natura; bisogna anche ricordare che il Kenya è stato uno dei primi paesi africani a promuovere i cambiamenti sostenibili, utilizzando le energie rinnovabili e bandendo la plastica. Importante il contributo di alcuni operatori italiani presenti all’expo.
«Graffiti Travel ha partecipato all’Mkte per conoscere in modo più approfondito il mercato turistico locale, incontrando potenziali partner e prodotti altrimenti non visibili. - ha affermato Vladimiro Farina, gm di Graffiti Travel - Operiamo in Kenya dai primi anni 2000, con itinerari su misura per gruppi e individuali, in particolare per viaggiatori amanti dei fotosafari. Il nostro mercato è cambiato dopo il Covid: oggi vengono richiesti soprattutto viaggi combinati safari/mare e la crescita della domanda impone una conoscenza più profonda dell’offerta locale, portando sul mercato prodotti diversificati, nuove locations e nuove tipologie di viaggio, come un self-drive guidato o pacchetti semplificati per le combo safari/mare. Ogni anno Graffiti Travel organizza dei viaggi itineranti in Kenya con guida e land-cruiser per 80/100 dei suoi clienti. L'introduzione di nuovi pacchetti di viaggio e l'abbassamento della soglia di budget medio raccontata dall’Mkte favorirà l’aumento dei viaggiatori» conclude Farina.
«È stato importante vedere da vicino quello che vendiamo, non solo per quanto riguarda i safari, l'attrazione più importante del Kenya, ma anche per capire le estensioni mare, tanto amate dai clienti italiani. - sottolinea invece Susanna Ingenito, del reparto operativo Africa di Oltremare Tour Operator - L’Mkte mi ha dato la possibilità di incontrare decine di operatori locali e il Famtrip successivo mi ha permesso di scoprire il parco Tsavo, est di Nairobi. Abbiamo viaggiato in treno ed è stata un’esperienza davvero interessante. Ho poi alloggiato al Salt Lick Safari Lodge, dove le camere si trovano su dei piloni e si può ammirare il bush dall’alto, senza invadere gli spazi degli animali che si abbeveravano nelle pozze d’acqua sottostanti. Bellissima anche la baia di Kilifi, un’insenatura da scoprire in barca a vela, immersi nel silenzio e, magari, - conclude Ingenito - ammirando il tramonto».
Interessante, infine, la chiave di lettura offerta da Carlo Dagaradi, tour leader del to Kailas: «Kailas è gestito da specialisti in scienze naturali: geologi, naturalisti ed etologi. Anche noi guide abbiamo una formazione scientifica: io stesso sono un etologo esperto di comportamento animale. Partecipare al Magical Kenya Travel Expo mi ha dato la possibilità di conoscere l’offerta naturalistica del Kenya incontrando specialisti e trovando un to locale con cui lavorare. Insieme metteremo a punto nuovi percorsi che indagano la struttura e organizzazione sociale delle diverse specie del paese. Kailas vorrebbe replicare anche in Kenya le esperienze di scoperta che già offre in Uganda e Tanzania. Ovvero i safari a piedi o il trekking all'interno delle comunità locali e in parchi che non siano toccati dall'overtourism».
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Novità BeOnd dall'aeroporto di Milano Malpensa: da oggi, 12 novembre, la rotta verso le Maldive non effettuerà più uno scalo tecnico a Dubai, ma opererà via Red Sea International Airport, in Arabia Saudita.
La compagnia aerea premium - che ha aperto i suoi primi collegamenti tra Milano e Malé nel luglio del 2024 - ha infatti ottenuto i diritti di traffico sulla nuova tratta verso l'avveniristico aeroporto saudita, inaugurato a fine 2023 con i primi voli domestici, per poi accogliere anche quelli internazionali nel 2024.
Il volo viene operato con un Airbus A321 configurato per accogliere 68 passeggeri, due volte alla settimana (mercoledì e sabato).
Nelle scorse settimane BeOnd ha ripreso i collegamenti da Monaco di Baviera a Malé introducendo anche Dubai, nell'ambito dell'espansione del network invernale.
«Mentre continuiamo a crescere ed espanderci, la passione della Germania per i viaggi leisure premium rende Monaco una tappa naturale del nostro percorso - ha sottolineato Tero Taskila, presidente e ceo di beOnd -. Con la domanda di viaggi curati e interamente in business class in continua crescita, il ritorno di Monaco di Baviera in vista della stagione invernale arriva in un momento in cui stiamo assistendo a un forte aumento delle prenotazioni e a un rinnovato interesse per le destinazioni con clima mite. Dubai e Malé ci consentiranno di soddisfare tale domanda e di ricollegarci con un importante gateway europeo per i viaggiatori invernali».
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Tirana oggi non è più una meta “alternativa”. È la porta d’ingresso di un Paese che si è messo in moto, con voli frequenti dall’Italia e una scena urbana che sorprende chi atterra per la prima volta. Caffè pieni a Blloku, ristoranti nuovi che spuntano a ogni stagione, musei e spazi culturali recuperati. E poi, fuori città, strade che in poche ore portano al mare ionico o verso l’interno, tra Berat e Gjirokastër. In mezzo a tutto questo, il noleggio auto a Tirana è diventato l’opzione più pratica. Non solo perché dà libertà di muoversi. Perché qui gli itinerari cambiano in fretta appena ci si rende conto di quante cose si possono fare in pochi giorni.
Per chi arriva dall’Italia la formula è semplice. Si atterra, si ritira l’auto in aeroporto, si dorme una notte in centro per ambientarsi e la mattina dopo si parte. In due ore si raggiunge Berat. In tre si è nel sud. Se piove verso il mare, si virano le Alpi albanesi. Se il meteo migliora, giù verso la Riviera. Con i mezzi pubblici si può fare, certo, ma si perde ritmo. E spesso si rinuncia a tappe che, in auto, diventano naturali: un pranzo a Krujë salendo dal vecchio bazar, una sosta a Divjakë tra i fenicotteri, una deviazione a Dhërmi al tramonto.
Negli ultimi anni è successo anche altro. Molti italiani non vengono solo in vacanza. Aprono caffè, pizzerie, studi creativi, piccole imprese di servizi. Una quota di pensionati ha iniziato a guardare all’Albania come luogo dove stare più a lungo, per il costo della vita più leggero e la vicinanza all’Italia. Questo si nota anche a Tirana, nei negozi con etichette bilingue, nelle conversazioni al mercato, nelle squadre miste in cantiere. È un flusso che rende la città più familiare per un pubblico italiano, e forse spiega perché il noleggio auto a Tirana non è soltanto il classico servizio da aeroporto, ma un tassello che incastra vita quotidiana e piccoli viaggi.
Dentro questo contesto si è fatta strada una realtà nata proprio qui, con una proposta diversa da quella delle grandi catene. Rent From Locals non è una compagnia tradizionale: è un marketplace che oggi aggrega oltre 5.000 auto messe a disposizione da più di 1000 fornitori locali verificati in tutta l’Albania. Le schede mostrano prezzo, deposito, franchigia e coperture prima del pagamento, senza sorprese al banco. In bassa stagione le categorie economiche partono da circa 7 € al giorno, e la consegna può avvenire in aeroporto (TIA) o in città con orari flessibili, utile per arrivi serali o partenze anticipate. Molti operatori accettano saldo in contanti all’arrivo dopo un piccolo acconto online, e diverse offerte non richiedono carta di credito per la prenotazione. Sul fronte assicurazioni ci sono pacchetti locali SIGAL con opzioni Kasko che arrivano fino al 100% di copertura, così è più semplice scegliere la protezione adatta al tipo di viaggio.
Dettagli che fanno la differenza. Un esempio tipico. Arrivo serale a Tirana, hotel in centro, ritiro dell’auto il mattino dopo per evitare una notte di parcheggio pagato senza usarla. Oppure il contrario. Atterri alle 9, in quaranta minuti sei già in tangenziale, pranzi a Rrogozhinë e nel pomeriggio raggiungi il tuo alloggio sulla costa. Con un marketplace locale è più facile trovare la soluzione che si incastra con il tuo piano voli, senza dover piegare il viaggio agli orari standardizzati.
Sul fronte prezzi, l’effetto è quello che ci si aspetta quando aumenta la concorrenza. In bassa e media stagione si trovano tariffe interessanti. In alta stagione conviene muoversi per tempo e bloccare le categorie più richieste. Anche qui la logica è pratica. Non serve per forza l’auto più grande. Per Tirana, Berat e gli spostamenti principali va benissimo una compatta. Se si hanno in programma colline e tratti più lunghi, un crossover dà un po’ di comfort in più. Le strade sono in miglioramento costante, ma l’andatura reale è spesso più calma di quanto dica la distanza sulla mappa, quindi lasciatevi margine.
Il capitolo assicurazioni merita due righe chiare. Scegliete una copertura che vi faccia guidare tranquilli. Kasko con assistenza stradale, franchigia comprensibile, condizioni scritte in modo leggibile. La forza di una piattaforma che confronta offerte sta proprio qui. Si capisce subito cosa è incluso e cosa no, quali depositi vengono richiesti, quando scatta un eventuale blocco sulla carta, come funziona la riconsegna anticipata se cambiano i piani.
Un’altra cosa che convince è la vicinanza alla scena locale. I fornitori del marketplace non sono entità lontane. Sanno esattamente come si muove il traffico nelle ore di punta, quali sono i parcheggi urbani più sensati, dove fermarsi se si esce da Tirana con il pieno a prezzo corretto. Sono piccoli suggerimenti che accorciano i tempi morti. Vale anche per gli itinerari. Se chiedi dove dormire per spezzare la tratta verso il sud, spesso ti indirizzano su borghi dove non avresti pensato di fermarti.
Per un lettore di un sito di viaggi italiano, e per chi lavora nel settore, ci sono alcuni take-away pratici.
Primo. Prenotate prima nei periodi caldi. Luglio e agosto bruciano disponibilità su classi di auto specifiche, soprattutto per gruppi e famiglie. Bloccare l’auto in primavera evita rincorse delle ultime settimane.
Secondo. Leggete bene i termini. Non tanto perché siano complicati, ma perché qui sono messi nero su bianco in modo chiaro. Capire la franchigia e il deposito prima di atterrare cambia l’umore al banco. E se tutto è già chiaro, il ritiro diventa una formalità.
Terzo. Pensate Tirana come base vera. Non solo passaggio. Una notte prima dell’itinerario e una alla fine vi regalano tempo e leggerezza. L’auto si usa dove serve. Per la città potete anche affidarvi ai taxi o muovervi a piedi nei quartieri centrali, molto più piacevoli negli ultimi anni.
Quarto. Non sottovalutate la spalla di stagione. Maggio e giugno, settembre e inizio ottobre sono mesi ideali. Il meteo regge, la luce è bellissima, le strade sono più libere e la disponibilità di vetture migliore. Se potete scegliere, è il momento giusto per testare l’Albania per la prima volta.
Quinto. Mappe offline e piccole abitudini da road trip. Scaricate gli itinerari sul telefono, segnatevi due o tre distributori affidabili lungo la rotta, fate scorta d’acqua in macchina. Niente di complesso. Solo accortezze che fanno filare il viaggio.
Dentro tutto questo, la startup albanese ha portato un cambio culturale. Ha unito lo spirito pratico del luogo a un’interfaccia pensata per chi vuole decidere in pochi minuti. Ha dato visibilità a tanti operatori locali, spesso con belle storie alle spalle. Ha reso più semplice per chi arriva dall’Italia capire come stanno le cose senza dover telefonare in tre posti diversi. E ha fatto della trasparenza la parola chiave, quella che poi convince a tornare.
Se state progettando un pezzo su Tirana, inserire il noleggio auto non come nota a margine ma come parte del racconto aiuta il lettore a visualizzare il viaggio. È lo strumento che rende possibili deviazioni, pranzi fuori rotta, mezze giornate al mare quando il cielo si apre. È la differenza tra spuntare una lista e costruire un percorso che assomiglia di più a come viaggiamo davvero.
Informazione P.R.
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[post_content] => Torna con un programma rinnovato, dal prossimo 30 novembre e fino al 7 dicembre, la Gran Canaria Bike Week, storica manifestazione cicloturistica dell’isola. L’iniziativa che promuove il turismo attivo coniuga sport, scoperta del territorio e ospitalità, valorizzando in maniera integrata i paesaggi naturali, culturali ed enogastronomici dell’isola.
Organizzata dal Comune di San Bartolomé de Tirajana e da DG Eventos, con il sostegno del Cabildo di Gran Canaria, dell’Assessorato al Turismo delle Isole Canarie, Promotur - Isole Canarie Latitudine da Vivere e di diversi comuni dell’isola, la manifestazione prevede sette tappe che attraversano l’intera geografia insulare: dalle aree rurali del sud-est, ai rilievi montuosi del centro, fino alla vegetazione rigogliosa del nord. Un format che conferma il potenziale di Gran Canaria come destinazione ideale per il cicloturismo 12 mesi l’anno.
La settimana si aprirà con la TotalEnergies Gran Fondo Pico de las Nieves, con partenza da Arucas e due modalità di partecipazione: Gran Fondo e Artenara. La prova regina prevede la celebre ascesa al Pico de las Nieves (125 km e 3.324 m di dislivello positivo) con tre tratti cronometrati.
Dunas Hotels & Resorts si conferma hotel ufficiale dell’evento, presso l’Hotel Suites & Villas by Dunas, sede della cerimonia di premiazione del 7 dicembre. I partecipanti che prenotano nell'hotel ufficiale potranno beneficiare dell’iscrizione gratuita ai pacchetti Pack Settimanale o Pack Weekend.
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[post_content] => Dopo la sua partecipazione al World Travel Market di Londra, Quito Turismo, dopo Amsterdam ha portato a Milano e Roma il suo tour europeo di promozione turistica “Siéntete el Centro del Mundo – Europa 2025" per poi proseguire verso Parigi e Madrid. L’obiettivo: rafforzare la presenza della capitale ecuadoregna nei principali mercati turistici europei, puntando su esperienze culturali, gastronomiche e sostenibili. Il roadshow ha registrato il tutto esaurito di agenzie di viaggio e operatori interessati a conoscere l’offerta della destinazione.
«La nostra missione è promuovere Quito come capitale dell’esperienza autentica in Ecuador», spiega Julio Fuentes, rappresentante marketing e promozione di Quito Turismo. «Siamo qui per far conoscere non solo la città, ma anche le esperienze che la circondano: dalle Ande alla foresta amazzonica, dalla “foresta nebulosa” alle Galápagos».
Il profilo del viaggiatore italiano
Nel 2024 oltre 9.000 turisti italiani hanno visitato la capitale, e 19.000 l’Ecuador nel suo complesso. L’Italia rappresenta oggi il sesto mercato europeo per Quito, un bacino in crescita nonostante l’assenza di collegamenti diretti: i flussi arrivano soprattutto via Madrid o Amsterdam grazie ai voli di Iberia, Air Europa, Klm e Avianca (via Bogotá).
Il soggiorno medio dei viaggiatori italiani varia tra le due e le tre settimane, con combinazioni che includono Quito, le Galápagos e itinerari nella foresta amazzonica o lungo l’Avenida de los Volcanes. «L’Italia ha grande potenziale di crescita. Stiamo riprendendo la promozione dopo alcuni anni di pausa, con nuove iniziative, collaborazioni e attività media per aumentare la presenza di Quito sul mercato italiano».
I dati del 2025 sono in linea con i trend precedenti ma l’obiettivo è far crescere le presenze italiane: fino a settembre, ha spiegato Fuentes, sono state circa 8.000 solo a Quito. «Per il 2025 pensiamo di chiudere intorno a 9.500, e per il 2026 puntiamo a 11.000 o 12.000 visitatori. È un obiettivo ambizioso, ma siamo ottimisti».
Esperienze tra cultura e biodiversità
Quito offre un mix unico di patrimonio storico e natura e molti primati. Tra i patrimoni Unesco, le Galapagos sono state il primo sito Unesco al mondo, come il centro storico di Quito, considerato anche il meglio conservato dell’America Latina. La cittadina concentra oltre 500 anni di storia, e può vantare il monumento iconico della “Mitad del Mundo” a latiturine "000" che segna il passaggio dell’Equatore.
La destinazione promette di offrire ai viaggiatori più curiosi molte esperienze diverse: dal soft trekking a cultura e svago, ma anche enogastronomia, con degustazioni di cacao, caffè e agave, il distillato locale simile alla tequila a feste tradizionali. Tra i gioielli ancora poco conosciuti, c’è la foresta pluviale: una delle cinque aree più biodiversificate al mondo, raggiungibile in meno di due ore dalla capitale e habitat di oltre 540 specie di uccelli e dell’orso andino, quello che ha ispirato il celebre “Paddington Bear”.
Ospitalità e sostenibilità
L’offerta ricettiva combina boutique hotel ospitati in antiche dimore coloniali e nuove strutture contemporanee come il Go Quito Hotel, recentemente inaugurato. In crescita anche le esperienze di turismo comunitario nelle aree rurali e nella foresta, con pernottamenti presso famiglie locali.
«Molti dei nostri visitatori cercano esperienze immersive e sostenibili, che permettano di entrare in contatto con la comunità e con la natura. È un segmento in forte espansione, soprattutto tra i viaggiatori europei dai 25 ai 35 anni, ma anche tra gli over 50 che cercano comfort e autenticità», osserva Fuentes.
Eventi e stagionalità
Quito, grazie al suo clima equatoriale, è visitabile tutto l’anno. Tra gli appuntamenti più significativi, la Settimana Santa, che unisce processioni religiose e tradizioni ancestrali, e le Fiestas de Quito, da fine novembre a inizio dicembre, che celebrano la fondazione della città con concerti e attività culturali.
«Per noi questo roadshow rappresenta l’inizio di una nuova fase di promozione nel mercato italiano ed europeo – conclude Fuentes –. L’interesse riscontrato ci conferma che Quito può diventare una delle capitali sudamericane di riferimento per un turismo sostenibile e d’esperienza».
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[post_content] => Il ministero del turismo e il ministero dei trasporti hanno pubblicato la circolare congiunta che stabilisce linee guida operative per il settore delle unità da diporto e i servizi turistici collegati, al fine di garantire una regolamentazione chiara e coerente per l’utilizzo commerciale delle imbarcazioni, in linea con i decreti legislativi 23 maggio 2011 n. 79 e 18 luglio 2005 n. 171.
La circolare, disponibile sul sito web istituzionale del ministero del turismo, chiarisce i diritti e i doveri degli operatori del settore, favorendo la trasparenza e la sicurezza nelle operazioni di noleggio e locazione, ed evidenzia l’importanza della mediazione tra armatori e utenti, specificando che le agenzie di viaggio possono operare come intermediari senza assumere responsabilità dirette nella navigazione.
Le autorità competenti sono chiamate a garantire il rispetto delle normative, facilitando i controlli sulle unità in navigazione e assicurando che la documentazione di bordo sia sempre in regola.
“Abbiamo raggiunto un risultato importante ascoltando ancora una volta le esigenze del settore. Questo è un passo fondamentale per promuovere un turismo sostenibile e responsabile, che rispetti le normative e tuteli le imprese e la sicurezza di tutti gli utenti” commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè.
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Il roadshow ha registrato il tutto esaurito di agenzie di viaggio e operatori interessati a conoscere l’offerta della destinazione.\r\n«La nostra missione è promuovere Quito come capitale dell’esperienza autentica in Ecuador», spiega Julio Fuentes, rappresentante marketing e promozione di Quito Turismo. «Siamo qui per far conoscere non solo la città, ma anche le esperienze che la circondano: dalle Ande alla foresta amazzonica, dalla “foresta nebulosa” alle Galápagos».\r\nIl profilo del viaggiatore italiano\r\nNel 2024 oltre 9.000 turisti italiani hanno visitato la capitale, e 19.000 l’Ecuador nel suo complesso. L’Italia rappresenta oggi il sesto mercato europeo per Quito, un bacino in crescita nonostante l’assenza di collegamenti diretti: i flussi arrivano soprattutto via Madrid o Amsterdam grazie ai voli di Iberia, Air Europa, Klm e Avianca (via Bogotá).\r\nIl soggiorno medio dei viaggiatori italiani varia tra le due e le tre settimane, con combinazioni che includono Quito, le Galápagos e itinerari nella foresta amazzonica o lungo l’Avenida de los Volcanes. «L’Italia ha grande potenziale di crescita. Stiamo riprendendo la promozione dopo alcuni anni di pausa, con nuove iniziative, collaborazioni e attività media per aumentare la presenza di Quito sul mercato italiano».\r\nI dati del 2025 sono in linea con i trend precedenti ma l’obiettivo è far crescere le presenze italiane: fino a settembre, ha spiegato Fuentes, sono state circa 8.000 solo a Quito. «Per il 2025 pensiamo di chiudere intorno a 9.500, e per il 2026 puntiamo a 11.000 o 12.000 visitatori. 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