7 novembre 2018 10:50

Alessandro Seghi
Come già anticipato da questa agenzia, dal 1° novembre 2018 i due tour operator Press Tours spa e Swan Tour spa sono confluiti in un’unica società che prende il nome di Press & Swan spa, che riporta alla direzione tour operating del gruppo e partecipata al 100% da Alpitour spa. La responsabilità di questa nuova realtà viene affidata ad Alessandro Seghi, amministratore delegato di Press & Swan spa. La nuova società riunisce al suo interno l’offerta dei due brand, ridisegnando anche il perimetro delle proposte secondo un criterio di specializzazione che intende distinguere il raggio d’azione: Swan Tour commercializza soluzioni di vacanza di corto e medio raggio, mentre Press Tours offre prodotti charter e linea di lungo raggio. Per l’occasione Press Tours ha anche realizzato un restyling del logo, modificando anche leggermente il nome, con la volontà di avere un’immagine più fresca e contemporanea, senza rinunciare agli elementi distintivi che l’hanno caratterizzata in questi anni. Con la creazione di Press & Swan spa si avvia una nuova fase di sviluppo per i due marchi, che stanno immettendo sul mercato importanti novità a livello di programmazione e format. Dal punto di vista organizzativo, la nuova società Press & Swan spa avrà due sedi operative: una collocata a Milano e una a Roma, in continuità con il passato. Il nuovo assetto introduce anche un percorso di integrazione che si concluderà nelle prossime settimane, quando l’intero sistema commerciale, gestionale ed amministrativo sarà unificato. Con l’inizio del mese di novembre è infine stato lanciato un contratto commerciale unico che mira a sostenere la crescita anche attraverso sistemi di incentivazione sulla prenotazione anticipata.
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Confindustria Alberghi esprime pieno sostegno al regolamento approvato dal Consiglio comunale di Firenze sulle locazioni turistiche brevi. Una misura che va nella direzione giusta per tutelare l’identità della città, la qualità dell’offerta turistica e l’equilibrio tra residenti e visitatori.
“Firenze compie una scelta coraggiosa, rispondendo con responsabilità a un’esigenza concreta del territorio. Di fronte a uno sviluppo incontrollato degli affitti brevi che rischia di svuotare i centri storici e snaturare le città, il Comune ha deciso di intervenire per preservare l’autenticità del tessuto urbano e garantire un turismo sostenibile – dichiara Elisabetta Fabri, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.”
La decisione di Firenze arriva dopo la sentenza n. 2928/2025 del Consiglio di Stato che ha annullato un provvedimento simile adottato dal Comune di Sirmione, ponendo limiti alle possibilità di intervento degli enti locali. Tuttavia, la scelta del capoluogo toscano rappresenta un’importante presa di posizione in difesa della città, dei suoi abitanti e della sua attrattività.
“Riconosciamo che a livello nazionale sia stato già fatto molto e senza gli interventi previsti sino ad oggi la situazione sarebbe rimasta allo stallo, ma occorre un ulteriore passaggio. Auspichiamo in una norma nazionale che, laddove necessario, fornisca strumenti ai Sindaci per regolamentare il fenomeno in base alle specifiche esigenze del territorio, anche alla luce della disponibilità dei dati monitorati dalla Banca Dati Strutture Ricettive e dal Codice Identificativo Nazionale – prosegue la Presidente Fabri.”
“Non siamo per il turismo a tutti i costi, ma per un turismo sostenibile che nutra le nostre città. Preservare la vivibilità del Paese è un dovere verso i cittadini e verso il settore stesso. Le destinazioni di successo sono quelle capaci di offrire autenticità, relazioni umane e scambio culturale tra residenti e viaggiatori in un contesto servito da infrastrutture e servizi adeguati. Dobbiamo invece contrastare il fenomeno della desertificazione perché l’attrattività e la sostenibilità dei nostri centri dipendono da un equilibrio virtuoso che rende possibile l’incontro e apre il dialogo tra abitanti e visitatori.
Un legame che fa del turismo di qualità un motore di crescita, capace di arricchirci attraverso l’incontro tra culture diverse, un valore che non possiamo permetterci di perdere. Senza questo scambio e senza la vita quotidiana dei quartieri, le città perdono la loro anima e il fascino autentico della dolce vita, tanto apprezzato nel mondo – conclude la Fabri.”
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Sono alcuni degli impegni messi in evidenza dalla compagnia aerea, come spiegato ieri in un incontro a Roma dal presidente Marc Bourgade, e dall'amministratore delegato Gaetano Intrieri; incontro che ha visto la partecipazione del presidente dell'Enac, Pierluigi Di Palma ed è stato occasione per presentare la rivista di bordo, Dolcevita, un nome che evoca il prestigio del Made in Italy e che farà rivivere l’atmosfera e l’accoglienza ottimizzando l’esperienza di volo.
Il vettore ha chiuso il bilancio 2023 con ricavi per circa 131 milioni di euro (+415% rispetto al 2022), un ebitda di 9,7 milioni (+1160% rispetto al 2022). L’utile prima delle imposte si è attestato a 6,9 milioni di euro, + 3284% (pari a 33 volte il risultato registrato nel 2022.
«Aver dato lavoro a tante persone in cassaintegrazione è stata la mia mission» ha dichiarato Intrieri, evidenziando non solo la crescita dell'azienda ma anche il suo impatto sociale positivo. La recente acquisizione di una compagnia regionale in Romania segna un significativo avanzamento nel percorso di crescita dell'azienda, che si prevede supererà i due milioni di passeggeri nel 2024. «Spero che entro fine anno si possa arrivare a contare su 400 dipendenti, dando sempre priorità a chi proviene dalla cassa integrazione, per cogliere le loro esperienze professionali».
Aeroitalia è pronta a valorizzare anche la collaborazione con il trade, attraverso una credit card riservata che verrà presentata a maggio nel corso di una convention rivolta alle 3.000 agenzie di viaggi che già operano col vettore. Focus anche sul traffico bt con una card per le aziende, il Corporate Pass, con una serie di vantaggi tra web check-in, scelta gratuita del posto, cambi data, priorità all’imbarco, check in gratuito in aeroporto.
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