8 febbraio 2021 11:27
Max Laudadio con un servizio su Striscia la Notizia ha denunciato alcune incongruità sui ristori alle agenzie di viaggio, e lo ha fatto in modo parziale, intervistando cioè alcuni agenti, il presidente di Aiav, Fulvio Avataneo e Flamina Santarelli, direttore generale del Mibact. Tralasciando quindi le organizzazioni che sono impegnate giornalmente a lavorare con il Mibact. Ne è uscito un quadro non molto chiaro. Infatti nel servizio si evidenziano alcune anomalie, che riguardano sia i mancati ristori che dei pagamenti ad agenzie che non ne avevano diritto.
Dopo il servizio tutte le associazioni di categoria hanno protestato, per la parzialità con il quale è stato condotto, per le ipotesi di reato che sono state ventilate verso quelle aziende che hanno ricevuto i ristori senza averne il diritto.
«Il servizio di Max Laudadio nella trasmissione televisiva Striscia la Notizia, infanga l’intera categoria delle agenzia di viaggio» così ha dichiarato Ivana Jelinic, presidente Fiavet.
«Un servizio televisivo, che di giornalistico ha molto poco, che scredita il settore delle agenzie di viaggio proprio mentre stiamo lavorando per garantire alle imprese nuovi ristori» ha detto a sua volta Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti. Alle proteste si sono uniti il presidente di Fto Franco Gattinoni e quello di Astoi Pier Ezhaya.
Capisco la loro reazione, ma in punta di diritto, se c’è qualcosa che in questi pagamenti non è andata bene, non è importante chi fa la denuncia. Io non dico che abbia ragione Avataneo. Dico solamente che se dovessero essere vere le varie malversazioni, ha fatto bene a metterle in evidenza. Se non fossero vere, ne pagherà le conseguenze, come accade in ogni stato di diritto.
D’altra parte il direttore generale del Mibact è stata molto chiara: «Per ora abbiamo erogato i fondi, in un secondo momento faremo i controlli». E cosa c’è di male? Quale discredito butta sulle agenzie di viaggio una cosa del genere? Chi ha lavorato con onestà sarà premiato. Chi non ha lavorato con onestà sarà punito. Del resto in ogni categoria della nostra struttura produttiva, e non dico solo del turismo, ma di tutto il sistema produttivo, esistono i “furbetti del quartierino”, non si può far finta che non ci siano. Ci sono ovunque. In Europa, negli Usa, nel mondo, perché non nel turismo italiano?
L’unico vero errore del servizio è quello di non aver dato voce alle associazioni che in questi mesi hanno lavorato fianco a fianco con il Mibact. Questo è un passo falso molto grave per una trasmissione di denuncia. Le inchieste, piccole o grandi che siano, si fanno ascoltando tutte le parti in causa, e non solo quelle che rafforzano le tesi di chi fa l’inchiesta.
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«I numeri sono più che soddisfacenti – spiega l’amministratore di Snav Giuseppe Langella - E’ stata un’estate tutto sommato positiva che si è prolungata fino all’inizio dell’autunno grazie all’aspetto climatico che ha favorito le vacanze settembrine. Ottimi i risultati raggiunti sia sulla linea che collega Ancona alla Croazia che sulle linee che collegano Napoli alle Isole Eolie, alle Pontine e alle isole del Golfo partenopeo».
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Una persona del popolo si chiederebbe in quale paese o in quale bolla viva il ministro Santanché. Il governo di cui lei fa parte non è la locomotiva di niente. Non riesce a combattere il cartello del petrolio per cui la benzina ha raggiunto prezzi folli (2,80 euro al litro in autostrada. Cifra mai raggiunta in nessuna epoca).
Anche il turismo
Non ci sono politiche di welfare sufficienti a redistribuire equamente il reddito. Si tratta di un governo, per stessa ammissione del premier, che non ha la forza di imporsi sulle grandi multinazionali che non fanno altro che far salire i prezzi a discapito della popolazione. E soprattuto non è finanziariamente stabile. Tutt'altro. Per chiarimenti rivolgersi al ministro dell'economia Giorgetti.
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[post_content] => Chissà cosa stanno pensando in Lufthansa nell'apprendere che dovrà assorbire 250 lavoratori da tempo licenziati da Alitalia e che il Tribunale del lavoro di Roma ha ordinato che siano reintegrati dall'Ita e ora acquistati da Lufthansa, anche se l'operazione è ancora in attesa di ratifica?
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Ridiscutere l'accordo
Secondo la stampa romana, il problema diventerebbe serio se l'azienda dovesse reintegrare i 1.147 lavoratori che negli ultimi due anni hanno avviato procedimenti a Roma o Milano contro l'azienda che li ha licenziati. Tra l'altro per questi dipendenti che hanno già una pena, è stato stabilito che debbano riscuotere gli arretrati di questi anni.
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Alle spalle un'estate che ha segnato per la destinazione "il ritorno ai livelli pre-pandemici con un +3,5% di pernottamenti nel periodo gennaio-luglio 2023 rispetto al 2019 - afferma Christina Glaeser, direttrice di Svizzera Turismo Italia -. Da notare, però, una crescita soprattutto nei mercati di prossimità oltre a quello domestico mentre mancano ancora gli ospiti provenienti dal lungo raggio".
Con la nuova iniziativa (successiva a quella 2022 dello Swiss Winter Village) la Svizzera punta a far conoscere ai milanesi, specialmente alle nuove generazioni, l’offerta turistica e il patrimonio culturale elvetico attraverso esperienze ludiche, workshop e virtual reality. “La
Svizzera, con il suo territorio ricco di aree verdi, è un enorme playground a misura di famiglia". Non solo le località di montagna ma anche le città svizzere invitano al movimento e all’attività all’aria aperta grazie ai numerosi parchi, alle aree gioco attrezzate e alla rete di sentieri e piste ciclabili. “Proponiamo alle famiglie un turismo slow, rispettoso dell’ambiente e carico di avventura”. Grazie alla vicinanza con la Lombardia e ai frequenti collegamenti in treno “la Svizzera si presta per un weekend fuori porta, per staccare la spina e rigenerarsi nella natura”.
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Grande soddisfazione per Aiav e le sue oltre 1.900 agenzie di viaggi associate, in seguito alla decisione dell’Antitrust di avviare un’istruttoria in merito al possibile abuso di posizione dominante da parte di Ryanair DAC “primo operatore nel trasporto aereo di linea passeggeri nei voli nazionali e da e per l’Italia”.
Secondo quanto si legge nella delibera, l’Autorità ha dato seguito alle “segnalazioni di due associazioni di agenzie di viaggio, Aiav e a Fto, pervenute, rispettivamente, il 10 maggio e il 6 giugno 2023”.
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Fulvio Avataneo, presidente Aiav, dichiara: “Siamo estremamente orgogliosi di questo risultato, frutto di un lavoro di analisi durato 3 mesi – vedi comunicati stampa AIAV del 11/5 e del 19/6 – in collaborazione con diverse agenzie di viaggio che ci hanno fornito i dati e che ringraziamo. Un risultato ancora più evidente se si considera il recente cambio di passo sul decreto legge contro il caro voli. Ci auguriamo che su questo tema il Governo sia incalzante e rigoroso, a beneficio di tutti.
Questa battaglia sta avendo una forte eco sulla stampa nazionale, perché, considerata la posizione dominante del vettore, non tutela solo le agenzie di viaggio, ma guarda anche ai consumatori finali: ai cittadini che per ragioni del tutto legittime scelgono di avvalersi di un intermediario per acquistare il loro volo e ancora di più ai viaggiatori che preferiscono avvalersi di un pacchetto di viaggio organizzato per godendo così delle tutele previste dal Codice del Turismo”.
Nella delibera, infatti, si fa esplicito riferimento al danno che le condotte oggetto di contestazione provocherebbero anche ai consumatori finali: in caso di acquisto tramite intermediari di singoli voli Ryanair o di pacchetti turistici che li comprendono, riceverebbero un’offerta “peggiorativa in termini qualitativi e quantitativi”. Inoltre, “qualora il viaggiatore decida di acquistare separatamente e in autonomia il volo sul sito del vettore – per spuntare condizioni migliori come soggetto non professionista – e in agenzia i restanti servizi turistici (ad esempio alloggio, noleggio auto) non potrà godere della tutela massima che il Codice del Turismo estende a tutti gli altri elementi del pacchetto acquistato”.
L’istruttoria si concluderà entro il 31 dicembre 2024: le parti avranno tempo 60 giorni dalla notifica per chiedere udienza e presentare le proprie istanze.
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[post_content] => Ryanair finisce sotto la lente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha avviato un procedimento per possibile abuso di posizione dominante di natura escludente da parte di Ryanair Dac.
Come riferito da Adnkronos, nel provvedimento viene spiegato come Ryanair «farebbe leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell’offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio - online e offline - e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi».
La condotta
Per l'Antitrust, in particolare, Ryanair «da un lato sembra ostacolare l’acquisto - da parte delle agenzie - dei biglietti aerei direttamente dal proprio sito, dall’altro consente l’acquisto degli stessi alle sole agenzie tradizionali tramite piattaforma gds a condizioni che risulterebbero di gran lunga peggiorative in termini di prezzo, di ampiezza dell’offerta e di gestione post vendita del biglietto».
E ancora: «La condotta di Ryanair, volta a limitare alle agenzie di viaggio la vendita dei biglietti aerei - che in genere sono il primo acquisto effettuato nell’organizzazione di una vacanza e che rappresentano il 'punto di accesso' per la vendita di ulteriori servizi - avrebbe - prosegue la nota dell'Antitrust - effetti non solo sulle agenzie ma anche sui consumatori finali: si determinerebbero infatti condizioni peggiorative sotto il profilo quantitativo e qualitativo e ingiustificate difficoltà nella gestione della prenotazione».
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