2 October 2023

Italia Travel Awards: assegnati a Roma i premi della seconda edizione

[ 0 ]

Si è tenuta ieri a Roma la seconda edizione degli Italia Travel Awards. Ospitato nel suggestivo Acquario Romano, l’evento ha visto l’assegnazione di 36 ambiti premi, durante una serata presentata da Roberta Lanfranchi e animata dalla cantante e performer sudafricana Tia Architto, alias Miss Tia, oltre che da alcune anteprime del musical “Divo Nerone”, in scena dal prossimo giugno nella Capitale. I premi, volti a riconoscere le eccellenze del turismo italiane, sono stati assegnati seguendo le preferenze espresse da agenti di viaggio e viaggiatori sul sito dedicato, che ha contato in questo anno 15 mila registrazioni. Tra i tour operator, Eden viaggi ha vinto il titolo di miglior t.o. in assoluto, Quality Group miglior booking e miglior t.o. tailor made, Veratour miglior villagista, Idee per viaggiare miglior catalogo e pagina fb. Per le compagnie aeree, Emirates ha vinto come miglior vettore e Easyjet come migliore low cost, mentre l’aeroporto Leonardo da Vinci come migliore scalo italiano. Per le agenzie di viaggio, Gattinoni si è assicurato il riconoscimento di miglior network, Albatravel migliore olta e Caesar Tour come migliore adv. Per le destinazioni, hanno vinto: Maldive per il prodotto mare, Italia per la cultura e Australia per l’avventura. Secondo gli agenti di viaggio la migliore destinazioni in assoluto èstata l’Italia, mentre secondo il pubblico gli Stati Uniti. Questi ultimi, in particolare l’associazione Visit Usa, si sono aggiudicati anche il premio per la migliore formazione alle agenzie di viaggio. E poi ancora, Allianz come migliore assicurazione, Amadeus per i gds, Hertz per gli autonoleggi, Msc per le crociere, Gnv e Moby per i traghetti. Alla serata hanno partecipato anche diverse istituzioni come Carola Penna, presidente Commissione Capitolina Turismo, Maria Cristina Selloni direttore del dipartimento Turismo Roma Capitale e Francesco Palumbo direttore Turismo Mibact.

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 453104 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Aprirà il prossimo 27 marzo il diciottesimo resort del gruppo Sri: immerso nella foresta pluviale caraibica il nuovissimo Sandals Saint Vincent and The Grenadines si estende su un’area di 20 ettari. Contraddistinto da sedici nuovi concept culinari e dalle suite più grandi mai realizzate in un resort della catena, il nuovo all-inclusive disporrà di 301 camere. "Questo resort è un sogno che culliamo da oltre due decenni, dal momento in cui abbiamo posato gli occhi su Saint Vincent, Vincy, come affettuosamente la chiamano i suoi abitanti - racconta il presidente esecutivo di Sandals Resorts International, Adam Stewart -. Abbiamo avvertito una sensazione di magia, meraviglia e stupore così tangibile da poterla quasi toccare". Tra le novità f&b, ecco dunque il primo ristorante communal-style del marchio, Buccan: avrà un menù composto da portate di stagione realizzate per essere condivise da chef che lavorano in una cucina a vista; l'Imoro, che nella lingua locale significa verde, è invece un nuovo ristorante grab-and-go, che servirà bowl salutari da gustare in spiaggia. Materiali locali, motivi giocosi e piante tropicali decoreranno il Three Jewels (omaggio alla bandiera di Saint Vincent e Grenadine), un rum-bar che servirà rum dei Caraibi orientali e nuove creazioni alcoliche e analcoliche, il tutto accompagnato dai suoni dei grandi classici della musica del posto. Il Parisol è infine il beach-club e ristorante all'aperto: servirà piatti veloci sulla riva del mare, prima di trasformarsi in locale notturno per cocktail, musica e pittoresche vedute del tramonto. Uno dei punti di forza del nuovo resort è poi la piscina lineare nell’atrio, lunga quasi 92 metri che sembra perdersi nell'orizzonte, costeggiata da cabine e accesso diretto allo Swim-up bar. Di fianco, una seconda piscina a forma di mezza luna invita gli ospiti a rilassarsi e a nuotare sotto il sole di Saint Vincent, mentre la piscina a sfioro del beach club Parisol, si affaccia sulla baia. Costruite sulla riva del fiume, le cabine della Red Lane Spa saranno infine sempre avvolte dal suono dell'acqua che scorre. [post_title] => Aprirà a marzo a Saint Vincent and The Grenadines il diciottesimo resort Sandals [post_date] => 2023-10-02T10:03:11+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1696240991000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 453055 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Segnali positivi per il mondo dei viaggi dall'edizione 2023 del Changing Traveller Report della piattaforma SiteMinder, che raccoglie le risposte di oltre 10 mila viaggiatori a livello globale, Italia inclusa. A livello globale, l’analisi sottolinea infatti il proposito dei consumatori di trascorrere più tempo in viaggio (57%). Sono della stessa opinione anche gli italiani: il 58% afferma di voler viaggiare di più. E quali saranno le mete più ambite? Dopo la pandemia, che ha visto un periodo di revenge travelling in cui la voglia di viaggiare è stata più forte dell’aumento dell'inflazione, anche se caratterizzata da una continua limitazione degli spostamenti all’estero, i risultati mostrano che per l’anno a venire il 42% dei viaggiatori a livello globale desidera partire principalmente per destinazioni internazionali. L’attenzione alle località oltreoceano si conferma anche per gli italiani, quest’anno più che raddoppiata, passando dal 19% del 2022 al 43% del 2023. Per quanto riguarda gli alloggi, il 19% dei nostri connazionali sceglierà di pernottare in un b&b, un dato che supera di gran lunga la media globale pari all’8%, mentre il 25% ha in programma di soggiornare in catene alberghiere o in resort, anche in questo caso, percentuale che si distingue rispetto alla media globale (19%), e il 6% in boutique hotel o strutture di lusso. Tuttavia, l'aumento dei prezzi sta costringendo i consumatori ad adattarsi. E la ricerca mostra come gli italiani siano tra i più colpiti dall’inflazione. L'88% afferma infatti che i rincari avranno un impatto sulla scelta dell'alloggio (rispetto alla media globale dell'80%): il 26% rimarrà perciò nella struttura preferita ma sceglierà una camera più economica; il 20% invece ridurrà la durata del soggiorno. Nonostante ciò, l'85% dei viaggiatori italiani è disposto a spendere di più per ottenere una sistemazione di qualità. Secondo il 76% degli intervistati il rapporto qualità-prezzo è peraltro uno dei tre motivi principali per cui tornerebbe in una struttura (nove punti percentuali in più rispetto alla media globale). L’attenzione ai prezzi e alla qualità coincide inoltre con le nuove necessità: quasi tre italiani su quattro affermano di avere esigenze diverse in fatto di alloggi rispetto all’ultimo anno. Lo spazio per la famiglia e gli amici è ciò che i viaggiatori del Bel Paese desiderano di più (30%), mentre per il 28% è più importante ora rispetto all'anno scorso che la struttura ricettiva offra opzioni di benessere o di cura personale. Quando si tratta di unire viaggio e lavoro, invece, il numero di persone intenzionate a farlo è sceso marginalmente dal 31% dell'anno scorso al 29% di quest'anno. Infatti, il 71% staccherà davvero la spina: mantenendo la stessa durata di vacanze, quasi il 35% dei viaggiatori si concederà una vera pausa senza lavorare; circa il 22% opterà, invece, per un soggiorno più lungo, anche in questo caso senza svolgere alcuna attività professionale, e non lavorerà neanche il poco meno 15% che ridurrà la durata del soggiorno. “La ricerca scatta una fotografia del viaggiatore italiano di oggi, desideroso sì di viaggiare ma con un’attenzione al budget - spiega Simone Portaluri, regional manager per l’Italia di SiteMinder -. Il trend del revenge travelling, evidenziato nella scorsa edizione del Changing Traveller Report, ha portato a nuovi desiderata dei viaggiatori. Dopo lo stop obbligato dalla crisi sanitaria seguito dal voler viaggiare a ogni costo, gli italiani stanno pianificando in maniera più ponderata le proprie trasferte dando priorità a mete straniere (difficili o impossibili da raggiungere nel periodo del Covid), al benessere e alla comodità, nonché valutando con attenzione le spese e gli extra. I risultati hanno infatti sottolineato che, sebbene nel complesso il viaggiatore italiano sia leggermente meno propenso a spendere in loco, è più probabile che possa optare per un trattamento termale (il 28% contro il 23% a livello globale) e che scelga la disponibilità di un parcheggio in struttura (il 25% contro il 20%)”.   [post_title] => Report SiteMinder: tra gli italiani cresce la voglia di viaggiare ma con un occhio ai costi [post_date] => 2023-09-29T13:11:22+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1695993082000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 453057 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Se il debutto dello scorso marzo, a Urbino, aveva suscitato interesse e curiosità, la seconda tappa del Travel Open Today Hospitality svoltasi il 27 settembre in Piemonte, esattamente nel Canavese, ha conquistato per la suo format innovativo e l’efficacia del confronto diretto tra le imprese turistiche e fornitori di servizi d’eccellenza. Ultimo nato fra gli incontri professionali ideati dal gruppo Travel in partnership con start up turismo e Assoturismo, il workshop di formazione ha aperto una tre giorni organizzata dal Consorzio operatori turistici Valli del Canavese per operatori e imprese dell’ospitalità. Evento che ha visto il supporto e la partecipazione di regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Turismo Torino e provincia, Enoteca regionale dei vini della provincia di Torino, Camera di commercio di Torino, Strada reale dei vini torinesi, Canavese 2030, comune di San Giorgio Canavese, pro loco di San Giorgio Canavese  Le eleganti sale di Villa Malfatti, dimora storica Adsi , per la prima volta sede di un evento del settore, hanno visto fornitori di servizi, prodotti, start up, aziende leader nel campo della domotica, wellness & fitness, Impiantistica, Revenue Management, logistica, software hHouse & booking presentare possibilità e soluzioni su misura nell’ottica di una migliore gestione delle strutture ricettive e di una maggiore soddisfazione dell’ospite. In ottobre i Travel Open Today Hospitality si terranno ad Agerola, sulla costiera Amalfitana ( il 19), Messina (il 24), Agrigento (il 26) e a Ragusa (il 27). In novembre, tappa ad  Alassio (il 14),  La Spezia il 15) Pisa (il 16), Castrocaro (il 21),  Viterbo (il 28), Latina (il 30) Ultimo appuntamento del 2023 a Ostia il 4 dicembre. [post_title] => Grande interesse per il Travel Open Day Hospitality nel Canavese [post_date] => 2023-09-29T13:10:44+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1695993044000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 453046 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => In attesa di scoprire i risultati del 2023 (anche se qualcuno come Alpitour, IpV e Quality hanno già svelato in parte le carte con mani più che buone, ndr), Pambianco ha elaborato la top 10 dei tour operator italiani del 2022 per fatturato totale (anno solare e anno fiscale, a seconda dei casi, ndr). A dominare la classifica, non sorprendentemente, è Alpitour la cui divisione to ha totalizzato 868 milioni di euro, seguita da Veratour (181 milioni) e Quality (111 milioni). Appena al di sotto del podio troviamo quindi Idee per Viaggiare (97 milioni) e poi Nicolaus Tour (95 milioni) e Ota Viaggi (82 milioni). In settimana piazza c'è Futura Vacanze (75 milioni), tallonata da Boscolo Tours (61 milioni) e da Alidays (60 milioni). A chiudere la top 10 infine Imperatore Travel World (58 milioni). In generale, rivela lo studio Pambianco, anche se il turismo ha ripreso a correre e il mercato del tour operating nel 2022 ha avuto una ripresa evidente nel giro d’affari (+106% sul 2022), è anche vero che è arrivato a valere ancora solo il 70% di quanto fatturava nel 2019. Un motivo è sempre legato alla sosta pandemica: il 2022  ha infatti scontato ancora nei risultati la coda delle problematiche Covid con i primi tre mesi dell’anno soggetti a diverse chiusure e impossibilità di partenze, soprattutto per quanto riguarda la parte outgoing. Analizzando le performance del 2022, le percentuali di crescita più elevate anno su anno, sono dunque proprio quelle di due operatori, Quality Group e Alidays, che hanno una proposta di destinazioni quasi completamente outgoing. Questi erano stati tra i più penalizzati negli anni di stop e sono quelli in maggiore rimbalzo sul 2021. Per quanto riguarda invece i to che sono più legati al prodotto interno, cioè che commercializzano maggiormente le mete di vacanza italiane, le crescite sono state meno ingenti ma questi operatori avevano avuto modo di risalire nel turnover già nel 2021, anno nel quale gli italiani avevano fatto ferie quasi al 100% in Italia. [post_title] => Alpitour, Veratour, Quality: il podio dei to per fatturato nel 2022 secondo Pambianco [post_date] => 2023-09-29T12:45:01+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1695991501000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 453030 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Riceviamo da Cesare Foà, presidente di AdvUnite la seguente lettera e volentieri la pubblichiamo. «Un collega ha chiesto un parere su una mail ricevuta da una compagnia aerea Iata. E' lecito chiedere un minimo di fatturato per poter emettere, con loro, la biglietteria? E la licenza Iata a cosa serve? Perché si paga l'iscrizione alla Iata? Per avere un servizio con il quale non si può parlare ma solo seguire le loro indicazioni. Qualsiasi osservazione è sbagliata. Perché certamente la volontà è di avere pochi codici Iata, avere dei consolidatori in barba al libero mercato. Ma c' altro: per essere agenzia Iata si paga un’affiliazione. L’idea è avere pochi codici Iata funzionanti. Quindi è meglio avere grossi volumi di affari che pagano overcommission, che prendono importi maggiori dai gds, a fronte di un libero mercato. Ora le domande sono tre. In un libero mercato una compagnia aerea può impedire l'emissione dei suoi biglietti a un'agenzia per la poca produttività? Silenzio La seconda domanda è come mai c'è un latente silenzio da parte di tutti? La terza, è meglio avere un grosso contenzioso o tanti piccoli eventuali contenziosi? Probabilmente non siamo in un libero mercato, non è importante avere tanti piccoli imprenditori ma poche grosse realtà e tutto questo va in contrasto con le compagnie low cost che non vogliono le ota, le grosse agenzie, ma vorrebbero il rapporto con le piccole agenzie. Un intervento da parte della magistratura sarebbe auspicabile per capire le normative in essere ma certamente non lo può fare una piccola agenzia a cui quest'intervento legale costerebbe troppi soldi nei tre gradi di giudizio». Cesare Foà   [post_title] => Foà (AdvUnite): le agenzie dovrebbero ribellarsi al dominio della Iata [post_date] => 2023-09-29T10:51:16+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( [0] => in-evidenza ) [post_tag_name] => Array ( [0] => In evidenza ) ) [sort] => Array ( [0] => 1695984676000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 452998 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Ventimiglia presenta le prime linee guida del Piano Strategico per lo sviluppo turistico della città e lancia il suo nuovo marchio, primo passo di un sistema integrato di azioni di marketing e comunicazione che promuoveranno la destinazione, la sua immagine e i suoi valori. Valorizzare ulteriormente il litorale e le spiagge, tra le più suggestive della Liguria, rendendole ancora più accessibili; guardare sempre più all’entroterra, puntando sullo sviluppo dell’outdoor e sulla sistemazione e promozione dei sentieri escursionistici e del patrimonio naturalistico del territorio; mettere in rete e a sistema il ricco patrimonio culturale, storico e museale; interpretare l’enogastronomia come patrimonio in grado di supportare una nuova vocazione turistica sempre più diversificata; usare come volano le progettualità in atto. Questi, in sintesi, gli elementi su cui puntare per rendere Ventimiglia e il suo comprensorio una destinazione nuova, fruibile tutto l’anno grazie alle particolari condizioni climatiche e a un’offerta diversificata che spazia dal balneare d’estate a well-being e workation in tutte le stagioni. «Quella dello sviluppo turistico per la nostra Città è una sfida ambiziosa e coraggiosa, che richiede impegno, tempi lunghi e un approccio graduale, ma che dobbiamo cogliere adesso, cercando il necessario equilibrio con i bisogni e le attuali emergenze sociali e, anzi, sfruttando il turismo come leva per ripensare e ridisegnare le traiettorie di sviluppo della nostra città – commenta Serena Calcopietro, Assessore al Turismo del Comune di Ventimiglia – Il nostro indirizzo strategico avrà un tratto comune: la sinergia. Sinergia all’interno della destinazione, facendo sistema tra pubblico e privato, coinvolgendo operatori economici e terzo settore, attori turistici e comunità locale, ma anche all’esterno, con i territori limitrofi, cominciando a ragionare in ottica di comprensorio, per diventare, insieme, più attrattivi e competitivi». Dal Piano Strategico per il Turismo discenderà un piano di azioni di marketing e comunicazione per posizionare e promuovere Ventimiglia sul mercato turistico, a partire da un’identità di marca forte. Il segno grafico del logo, che si inscrive nella forma della V iniziale di Ventimiglia, è composto da elementi modulari che richiamano la conformazione del paesaggio e del territorio, la sinuosità della costa, ma anche delle valli e dei rilievi, il ritmo delle onde. L’incontro tra il mare, il cielo e i monti si ritrova inoltre nella scelta dei colori, nella sfumatura verde-azzurra che rimanda alla natura e al benessere. Ad accompagnare il segno grafico, c’è infine il pay off “Ventimiglia Porta d’Italia | Porte d’Italie”, che richiama il libro “Alla porta occidentale d’Italia”, guida storica e artistica della Riviera di Ponente dedicata da Edward e Margaret Berry allo zio Clarence Bicknell, matematico ed esperto botanico, che, incantato da questi luoghi, vi si stabilì per studiarne la flora locale. Il city brand di Ventimiglia restituisce così l’immagine di una città di confine, ma in continuità “fisica” con la vicina Costa Azzurra e con l’immediato entroterra. A partire dalle linee di indirizzo del piano strategico e dalla nuova immagine coordinata, nei prossimi mesi sarà sviluppato ex novo un portale turistico, dinamico e innovativo, strumento fondamentale per fornire informazioni complete sulla destinazione, posizionandola sul mercato turistico, e piattaforma di atterraggio per tutte le future azioni di comunicazione e promozione. Il Piano Strategico e il relativo Piano di Marketing e Comunicazione per lo sviluppo turistico di Ventimiglia fanno parte del “Servizio di progettazione di piano strategico integrato per lo sviluppo turistico della destinazione Ventimiglia e relativa realizzazione dei servizi di marketing, promozione, comunicazione, digitalizzazione, accoglienza ed informazione turistica” assegnato attraverso apposito bando di gara dal Comune di Ventimiglia a DEDE Destination Design, rete di imprese composta da Itur, Ideazione e Studiowiki.   [post_title] => Ventimiglia, un nuovo marchio per promuovere la destinazione [post_date] => 2023-09-29T10:37:02+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1695983822000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 453015 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Sarà presente con la forza vendite  e con la divisione marketing al completo il broker assicurativo Spencer&Carter alla prossima fiera di Rimini. “Dopo il successo della scorsa edizione, abbiamo deciso di riconfermare la nostra presenza all'evento romagnolo – commenta il direttore commerciale, Massimiliano Masaracchia –. Nonostante la lieve flessione di mercato nel mese di luglio arriviamo a Rimini con un pre-consuntivo che registra un incremento del 50% rispetto al preventivo di budget e siamo fiduciosi che, anche quest’anno, la kermesse riminese possa essere un’opportunità importante per creare nuovi rapporti con il trade, oltre a rafforzare quelli già esistenti”. Il lavoro sul territorio, che ha visto un particolare contributo degli area manager responsabili di Lombardia, Toscana, Puglia e Sicilia, ha infatti consentito al broker assicurativo di aumentare del 60%, rispetto all’anno precedente, i codici aperti con agenzie di viaggio e tour operator, veri partner commerciali con i quali sviluppare un prodotto sempre più in linea con le esigenze del cliente finale. Anche quest’anno, infine, giovedì 12 ottobre presso l’Embassy ristorante e bar di Rimini, le attività di incontro e networking proseguiranno con la Clikki Night dj set e cocktail bar: una serata speciale organizzata da Spencer&Carter che prevede una cena su invito e, dalle ore 23, ingresso open per tutti gli amici della travel industry. Per partecipare al oarty basterà passare allo stand 210-130 ubicato nel padiglione A3 per ritirare l'invito. [post_title] => Spencer&Carter alla fiera di Rimini con una crescita del 50% rispetto al preventivo di budget [post_date] => 2023-09-29T10:21:58+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1695982918000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 452954 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_452457" align="alignleft" width="300"] Aljoša Ota, direttore per l’Italia dell’Ente sloveno per il turismo[/caption] La Slovenia è il paese del mondo a cui sono state assegnate più stelle Verdi Michelin per numero di abitanti. Un primato particolare, che certifica ancora una volta il ruolo da protagonista giocato dal Cuore Verde d’Europa nello scenario enogastronomico mondiale. Michelin, il marchio più influente e prestigioso in ambito gastronomico a livello globale, ha pubblicato la quarta edizione della Guida Michelin Slovenia, quella del 2023, da cui emerge uno scenario di creatività, audacia, sostenibilità e altissima qualità. Con 120 anni di attività alle spalle, la Guida Michelin garantisce visibilità al paese quale destinazione turistica unica, contribuendo alla promozione di esperienze gastronomiche autentiche e irripetibili. Le stelle Michelin indicano quei ristoranti che offrono, secondo le valutazioni degli ispettori Michelin, esperienze gastronomiche di alto livello. I criteri di valutazione sono cinque: la qualità degli ingredienti, le tecniche di cottura, l’armonia dei sapori, la personalità degli chef e le emozioni che sono in grado di trasmettere con la loro cucina, oltre alla coerenza del menù offerto, verificata durante diverse ispezioni. «Un giorno straordinario per la gastronomia slovena – sottolinea Aljoša Ota, direttore per l’Italia dell’Ente sloveno per il turismo, che commenta – Non potremmo essere più orgogliosi dei nostri chef, portabandiera d’eccellenza di un paese che riflette, anche nella cucina, i valori di attenzione e responsabilità nei confronti dell’ambiente che portiamo avanti anche come Ente del Turismo. Pertanto, oltre ai fantastici pluristellati Hiša Franko e Milka, ci teniamo a sottolineare le meravigliose 7 stelle Verdi, riconoscimento del grande impegno profuso per una cucina sostenibile ed eco-responsabile. La Slovenia si conferma, in quest’ambito, ancora una volta un paese guida in Europa». [post_title] => Slovenia: primato mondiale di stelle Verdi Michelin per la ristorazione [post_date] => 2023-09-28T15:38:29+00:00 [category] => Array ( [0] => estero ) [category_name] => Array ( [0] => Estero ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1695915509000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 452870 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => 160 i buyer stranieri si sono dati appuntamento al Centro Fieristico di Arezzo per scoprire e portare in giro per il mondo la destinazione Toscana. La 15a edizione di Buy Tuscany, l'evento b2b con agenda appuntamenti organizzato da Toscana Promozione Turistica per favorire l'incontro tra domanda e offerta regionale, ha visto la completa riapertura dei mercati e la riattivazione dei voli intercontinentali. All’organizzazione della manifestazione ha collaborato anche Fondazione Arezzo InTour (la Destination Management Organization dell’Ambito Arezzo) in particolare per la logistica e la cura delle iniziative di visita sul territorio. L’attenzione di Toscana Promozione Turistica si è rivolta prima di tutto ai paesi target individuati nel suo programma operativo (Francia, Svizzera, Regno Unito, Benelux, Germania, USA), per i quali sono state attivate “antenne” ed elaborati specifici piani di comunicazione per rilanciare l’informazione sulla Toscana verso i media esteri. Grazie alla selezione di partner commerciali di tour operator esteri portata avanti da Toscana Promozione Turistica nel corso degli ultimi anni, agli incontri B2B del 26 settembre 120 operatori toscani hanno incontrato ben 160 buyer stranieri provenienti da Europa UE ed extra UE, USA, Canada, India, Brasile, Messico, Australia, Nuova Zelanda e Israele. A seguito della riattivazione dei voli intercontinentali provenienti dall’Oriente, sono stati anche invitati buyer da paesi come Giappone, Corea e soprattutto Cina. Buy Tuscany viene realizzato anche grazie al supporto di ENIT che ha curato la presenza di due delegazioni estere, una brasiliana – a seguito di un rapporto di comarketing con TAP Airways che ha offerto il volo ai buyer su Firenze - e una cinese, per rilanciare il turismo da questo paese. [post_title] => Buy Tuscany, 160 buyer stranieri alla 15a edizione dell'evento b2b [post_date] => 2023-09-27T13:16:00+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1695820560000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "italia travel awards assegnati roma premi della seconda edizione" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":76,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":1377,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"453104","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Aprirà il prossimo 27 marzo il diciottesimo resort del gruppo Sri: immerso nella foresta pluviale caraibica il nuovissimo Sandals Saint Vincent and The Grenadines si estende su un’area di 20 ettari. Contraddistinto da sedici nuovi concept culinari e dalle suite più grandi mai realizzate in un resort della catena, il nuovo all-inclusive disporrà di 301 camere. \"Questo resort è un sogno che culliamo da oltre due decenni, dal momento in cui abbiamo posato gli occhi su Saint Vincent, Vincy, come affettuosamente la chiamano i suoi abitanti - racconta il presidente esecutivo di Sandals Resorts International, Adam Stewart -. Abbiamo avvertito una sensazione di magia, meraviglia e stupore così tangibile da poterla quasi toccare\".\r\n\r\nTra le novità f&b, ecco dunque il primo ristorante communal-style del marchio, Buccan: avrà un menù composto da portate di stagione realizzate per essere condivise da chef che lavorano in una cucina a vista; l'Imoro, che nella lingua locale significa verde, è invece un nuovo ristorante grab-and-go, che servirà bowl salutari da gustare in spiaggia. Materiali locali, motivi giocosi e piante tropicali decoreranno il Three Jewels (omaggio alla bandiera di Saint Vincent e Grenadine), un rum-bar che servirà rum dei Caraibi orientali e nuove creazioni alcoliche e analcoliche, il tutto accompagnato dai suoni dei grandi classici della musica del posto. Il Parisol è infine il beach-club e ristorante all'aperto: servirà piatti veloci sulla riva del mare, prima di trasformarsi in locale notturno per cocktail, musica e pittoresche vedute del tramonto.\r\n\r\nUno dei punti di forza del nuovo resort è poi la piscina lineare nell’atrio, lunga quasi 92 metri che sembra perdersi nell'orizzonte, costeggiata da cabine e accesso diretto allo Swim-up bar. Di fianco, una seconda piscina a forma di mezza luna invita gli ospiti a rilassarsi e a nuotare sotto il sole di Saint Vincent, mentre la piscina a sfioro del beach club Parisol, si affaccia sulla baia. Costruite sulla riva del fiume, le cabine della Red Lane Spa saranno infine sempre avvolte dal suono dell'acqua che scorre.","post_title":"Aprirà a marzo a Saint Vincent and The Grenadines il diciottesimo resort Sandals","post_date":"2023-10-02T10:03:11+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1696240991000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"453055","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Segnali positivi per il mondo dei viaggi dall'edizione 2023 del Changing Traveller Report della piattaforma SiteMinder, che raccoglie le risposte di oltre 10 mila viaggiatori a livello globale, Italia inclusa. A livello globale, l’analisi sottolinea infatti il proposito dei consumatori di trascorrere più tempo in viaggio (57%). Sono della stessa opinione anche gli italiani: il 58% afferma di voler viaggiare di più. E quali saranno le mete più ambite? Dopo la pandemia, che ha visto un periodo di revenge travelling in cui la voglia di viaggiare è stata più forte dell’aumento dell'inflazione, anche se caratterizzata da una continua limitazione degli spostamenti all’estero, i risultati mostrano che per l’anno a venire il 42% dei viaggiatori a livello globale desidera partire principalmente per destinazioni internazionali. L’attenzione alle località oltreoceano si conferma anche per gli italiani, quest’anno più che raddoppiata, passando dal 19% del 2022 al 43% del 2023.\r\n\r\nPer quanto riguarda gli alloggi, il 19% dei nostri connazionali sceglierà di pernottare in un b&b, un dato che supera di gran lunga la media globale pari all’8%, mentre il 25% ha in programma di soggiornare in catene alberghiere o in resort, anche in questo caso, percentuale che si distingue rispetto alla media globale (19%), e il 6% in boutique hotel o strutture di lusso. Tuttavia, l'aumento dei prezzi sta costringendo i consumatori ad adattarsi. E la ricerca mostra come gli italiani siano tra i più colpiti dall’inflazione. L'88% afferma infatti che i rincari avranno un impatto sulla scelta dell'alloggio (rispetto alla media globale dell'80%): il 26% rimarrà perciò nella struttura preferita ma sceglierà una camera più economica; il 20% invece ridurrà la durata del soggiorno. Nonostante ciò, l'85% dei viaggiatori italiani è disposto a spendere di più per ottenere una sistemazione di qualità. Secondo il 76% degli intervistati il rapporto qualità-prezzo è peraltro uno dei tre motivi principali per cui tornerebbe in una struttura (nove punti percentuali in più rispetto alla media globale). L’attenzione ai prezzi e alla qualità coincide inoltre con le nuove necessità: quasi tre italiani su quattro affermano di avere esigenze diverse in fatto di alloggi rispetto all’ultimo anno. Lo spazio per la famiglia e gli amici è ciò che i viaggiatori del Bel Paese desiderano di più (30%), mentre per il 28% è più importante ora rispetto all'anno scorso che la struttura ricettiva offra opzioni di benessere o di cura personale.\r\n\r\nQuando si tratta di unire viaggio e lavoro, invece, il numero di persone intenzionate a farlo è sceso marginalmente dal 31% dell'anno scorso al 29% di quest'anno. Infatti, il 71% staccherà davvero la spina: mantenendo la stessa durata di vacanze, quasi il 35% dei viaggiatori si concederà una vera pausa senza lavorare; circa il 22% opterà, invece, per un soggiorno più lungo, anche in questo caso senza svolgere alcuna attività professionale, e non lavorerà neanche il poco meno 15% che ridurrà la durata del soggiorno.\r\n\r\n“La ricerca scatta una fotografia del viaggiatore italiano di oggi, desideroso sì di viaggiare ma con un’attenzione al budget - spiega Simone Portaluri, regional manager per l’Italia di SiteMinder -. Il trend del revenge travelling, evidenziato nella scorsa edizione del Changing Traveller Report, ha portato a nuovi desiderata dei viaggiatori. Dopo lo stop obbligato dalla crisi sanitaria seguito dal voler viaggiare a ogni costo, gli italiani stanno pianificando in maniera più ponderata le proprie trasferte dando priorità a mete straniere (difficili o impossibili da raggiungere nel periodo del Covid), al benessere e alla comodità, nonché valutando con attenzione le spese e gli extra. I risultati hanno infatti sottolineato che, sebbene nel complesso il viaggiatore italiano sia leggermente meno propenso a spendere in loco, è più probabile che possa optare per un trattamento termale (il 28% contro il 23% a livello globale) e che scelga la disponibilità di un parcheggio in struttura (il 25% contro il 20%)”.\r\n\r\n ","post_title":"Report SiteMinder: tra gli italiani cresce la voglia di viaggiare ma con un occhio ai costi","post_date":"2023-09-29T13:11:22+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1695993082000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"453057","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Se il debutto dello scorso marzo, a Urbino, aveva suscitato interesse e curiosità, la seconda tappa del Travel Open Today Hospitality svoltasi il 27 settembre in Piemonte, esattamente nel Canavese, ha conquistato per la suo format innovativo e l’efficacia del confronto diretto tra le imprese turistiche e fornitori di servizi d’eccellenza.\r\n\r\nUltimo nato fra gli incontri professionali ideati dal gruppo Travel in partnership con start up turismo e Assoturismo, il workshop di formazione ha aperto una tre giorni organizzata dal Consorzio operatori turistici Valli del Canavese per operatori e imprese dell’ospitalità. Evento che ha visto il supporto e la partecipazione di regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Turismo Torino e provincia, Enoteca regionale dei vini della provincia di Torino, Camera di commercio di Torino, Strada reale dei vini torinesi, Canavese 2030, comune di San Giorgio Canavese, pro loco di San Giorgio Canavese\r\n\r\n Le eleganti sale di Villa Malfatti, dimora storica Adsi , per la prima volta sede di un evento del settore, hanno visto fornitori di servizi, prodotti, start up, aziende leader nel campo della domotica, wellness & fitness, Impiantistica, Revenue Management, logistica, software hHouse & booking presentare possibilità e soluzioni su misura nell’ottica di una migliore gestione delle strutture ricettive e di una maggiore soddisfazione dell’ospite.\r\n\r\nIn ottobre i Travel Open Today Hospitality si terranno ad Agerola, sulla costiera Amalfitana ( il 19), Messina (il 24), Agrigento (il 26) e a Ragusa (il 27). In novembre, tappa ad  Alassio (il 14),  La Spezia il 15) Pisa (il 16), Castrocaro (il 21),  Viterbo (il 28), Latina (il 30) Ultimo appuntamento del 2023 a Ostia il 4 dicembre.\r\n\r\n ","post_title":"Grande interesse per il Travel Open Day Hospitality nel Canavese","post_date":"2023-09-29T13:10:44+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1695993044000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"453046","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"In attesa di scoprire i risultati del 2023 (anche se qualcuno come Alpitour, IpV e Quality hanno già svelato in parte le carte con mani più che buone, ndr), Pambianco ha elaborato la top 10 dei tour operator italiani del 2022 per fatturato totale (anno solare e anno fiscale, a seconda dei casi, ndr). A dominare la classifica, non sorprendentemente, è Alpitour la cui divisione to ha totalizzato 868 milioni di euro, seguita da Veratour (181 milioni) e Quality (111 milioni). Appena al di sotto del podio troviamo quindi Idee per Viaggiare (97 milioni) e poi Nicolaus Tour (95 milioni) e Ota Viaggi (82 milioni). In settimana piazza c'è Futura Vacanze (75 milioni), tallonata da Boscolo Tours (61 milioni) e da Alidays (60 milioni). A chiudere la top 10 infine Imperatore Travel World (58 milioni).\r\n\r\nIn generale, rivela lo studio Pambianco, anche se il turismo ha ripreso a correre e il mercato del tour operating nel 2022 ha avuto una ripresa evidente nel giro d’affari (+106% sul 2022), è anche vero che è arrivato a valere ancora solo il 70% di quanto fatturava nel 2019. Un motivo è sempre legato alla sosta pandemica: il 2022  ha infatti scontato ancora nei risultati la coda delle problematiche Covid con i primi tre mesi dell’anno soggetti a diverse chiusure e impossibilità di partenze, soprattutto per quanto riguarda la parte outgoing.\r\n\r\nAnalizzando le performance del 2022, le percentuali di crescita più elevate anno su anno, sono dunque proprio quelle di due operatori, Quality Group e Alidays, che hanno una proposta di destinazioni quasi completamente outgoing. Questi erano stati tra i più penalizzati negli anni di stop e sono quelli in maggiore rimbalzo sul 2021. Per quanto riguarda invece i to che sono più legati al prodotto interno, cioè che commercializzano maggiormente le mete di vacanza italiane, le crescite sono state meno ingenti ma questi operatori avevano avuto modo di risalire nel turnover già nel 2021, anno nel quale gli italiani avevano fatto ferie quasi al 100% in Italia.","post_title":"Alpitour, Veratour, Quality: il podio dei to per fatturato nel 2022 secondo Pambianco","post_date":"2023-09-29T12:45:01+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1695991501000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"453030","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Riceviamo da Cesare Foà, presidente di AdvUnite la seguente lettera e volentieri la pubblichiamo.\r\n\r\n«Un collega ha chiesto un parere su una mail ricevuta da una compagnia aerea Iata. E' lecito chiedere un minimo di fatturato per poter emettere, con loro, la biglietteria? E la licenza Iata a cosa serve?\r\n\r\nPerché si paga l'iscrizione alla Iata? Per avere un servizio con il quale non si può parlare ma solo seguire le loro indicazioni. Qualsiasi osservazione è sbagliata. Perché certamente la volontà è di avere pochi codici Iata, avere dei consolidatori in barba al libero mercato.\r\n\r\nMa c' altro: per essere agenzia Iata si paga un’affiliazione. L’idea è avere pochi codici Iata funzionanti. Quindi è meglio avere grossi volumi di affari che pagano overcommission, che prendono importi maggiori dai gds, a fronte di un libero mercato.\r\n\r\nOra le domande sono tre. In un libero mercato una compagnia aerea può impedire l'emissione dei suoi biglietti a un'agenzia per la poca produttività?\r\nSilenzio\r\nLa seconda domanda è come mai c'è un latente silenzio da parte di tutti? La terza, è meglio avere un grosso contenzioso o tanti piccoli eventuali contenziosi?\r\n\r\nProbabilmente non siamo in un libero mercato, non è importante avere tanti piccoli imprenditori ma poche grosse realtà e tutto questo va in contrasto con le compagnie low cost che non vogliono le ota, le grosse agenzie, ma vorrebbero il rapporto con le piccole agenzie.\r\n\r\nUn intervento da parte della magistratura sarebbe auspicabile per capire le normative in essere ma certamente non lo può fare una piccola agenzia a cui quest'intervento legale costerebbe troppi soldi nei tre gradi di giudizio».\r\n\r\nCesare Foà\r\n\r\n \r\n","post_title":"Foà (AdvUnite): le agenzie dovrebbero ribellarsi al dominio della Iata","post_date":"2023-09-29T10:51:16+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1695984676000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"452998","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Ventimiglia presenta le prime linee guida del Piano Strategico per lo sviluppo turistico della città e lancia il suo nuovo marchio, primo passo di un sistema integrato di azioni di marketing e comunicazione che promuoveranno la destinazione, la sua immagine e i suoi valori.\r\n\r\nValorizzare ulteriormente il litorale e le spiagge, tra le più suggestive della Liguria, rendendole ancora più accessibili; guardare sempre più all’entroterra, puntando sullo sviluppo dell’outdoor e sulla sistemazione e promozione dei sentieri escursionistici e del patrimonio naturalistico del territorio; mettere in rete e a sistema il ricco patrimonio culturale, storico e museale; interpretare l’enogastronomia come patrimonio in grado di supportare una nuova vocazione turistica sempre più diversificata; usare come volano le progettualità in atto. Questi, in sintesi, gli elementi su cui puntare per rendere Ventimiglia e il suo comprensorio una destinazione nuova, fruibile tutto l’anno grazie alle particolari condizioni climatiche e a un’offerta diversificata che spazia dal balneare d’estate a well-being e workation in tutte le stagioni.\r\n\r\n«Quella dello sviluppo turistico per la nostra Città è una sfida ambiziosa e coraggiosa, che richiede impegno, tempi lunghi e un approccio graduale, ma che dobbiamo cogliere adesso, cercando il necessario equilibrio con i bisogni e le attuali emergenze sociali e, anzi, sfruttando il turismo come leva per ripensare e ridisegnare le traiettorie di sviluppo della nostra città – commenta Serena Calcopietro, Assessore al Turismo del Comune di Ventimiglia – Il nostro indirizzo strategico avrà un tratto comune: la sinergia. Sinergia all’interno della destinazione, facendo sistema tra pubblico e privato, coinvolgendo operatori economici e terzo settore, attori turistici e comunità locale, ma anche all’esterno, con i territori limitrofi, cominciando a ragionare in ottica di comprensorio, per diventare, insieme, più attrattivi e competitivi».\r\n\r\nDal Piano Strategico per il Turismo discenderà un piano di azioni di marketing e comunicazione per posizionare e promuovere Ventimiglia sul mercato turistico, a partire da un’identità di marca forte.\r\n\r\nIl segno grafico del logo, che si inscrive nella forma della V iniziale di Ventimiglia, è composto da elementi modulari che richiamano la conformazione del paesaggio e del territorio, la sinuosità della costa, ma anche delle valli e dei rilievi, il ritmo delle onde. L’incontro tra il mare, il cielo e i monti si ritrova inoltre nella scelta dei colori, nella sfumatura verde-azzurra che rimanda alla natura e al benessere. Ad accompagnare il segno grafico, c’è infine il pay off “Ventimiglia Porta d’Italia | Porte d’Italie”, che richiama il libro “Alla porta occidentale d’Italia”, guida storica e artistica della Riviera di Ponente dedicata da Edward e Margaret Berry allo zio Clarence Bicknell, matematico ed esperto botanico, che, incantato da questi luoghi, vi si stabilì per studiarne la flora locale.\r\n\r\nIl city brand di Ventimiglia restituisce così l’immagine di una città di confine, ma in continuità “fisica” con la vicina Costa Azzurra e con l’immediato entroterra.\r\n\r\nA partire dalle linee di indirizzo del piano strategico e dalla nuova immagine coordinata, nei prossimi mesi sarà sviluppato ex novo un portale turistico, dinamico e innovativo, strumento fondamentale per fornire informazioni complete sulla destinazione, posizionandola sul mercato turistico, e piattaforma di atterraggio per tutte le future azioni di comunicazione e promozione.\r\n\r\nIl Piano Strategico e il relativo Piano di Marketing e Comunicazione per lo sviluppo turistico di Ventimiglia fanno parte del “Servizio di progettazione di piano strategico integrato per lo sviluppo turistico della destinazione Ventimiglia e relativa realizzazione dei servizi di marketing, promozione, comunicazione, digitalizzazione, accoglienza ed informazione turistica” assegnato attraverso apposito bando di gara dal Comune di Ventimiglia a DEDE Destination Design, rete di imprese composta da Itur, Ideazione e Studiowiki.\r\n\r\n ","post_title":"Ventimiglia, un nuovo marchio per promuovere la destinazione","post_date":"2023-09-29T10:37:02+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1695983822000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"453015","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Sarà presente con la forza vendite  e con la divisione marketing al completo il broker assicurativo Spencer&Carter alla prossima fiera di Rimini. “Dopo il successo della scorsa edizione, abbiamo deciso di riconfermare la nostra presenza all'evento romagnolo – commenta il direttore commerciale, Massimiliano Masaracchia –. Nonostante la lieve flessione di mercato nel mese di luglio arriviamo a Rimini con un pre-consuntivo che registra un incremento del 50% rispetto al preventivo di budget e siamo fiduciosi che, anche quest’anno, la kermesse riminese possa essere un’opportunità importante per creare nuovi rapporti con il trade, oltre a rafforzare quelli già esistenti”.\r\n\r\nIl lavoro sul territorio, che ha visto un particolare contributo degli area manager responsabili di Lombardia, Toscana, Puglia e Sicilia, ha infatti consentito al broker assicurativo di aumentare del 60%, rispetto all’anno precedente, i codici aperti con agenzie di viaggio e tour operator, veri partner commerciali con i quali sviluppare un prodotto sempre più in linea con le esigenze del cliente finale.\r\n\r\nAnche quest’anno, infine, giovedì 12 ottobre presso l’Embassy ristorante e bar di Rimini, le attività di incontro e networking proseguiranno con la Clikki Night dj set e cocktail bar: una serata speciale organizzata da Spencer&Carter che prevede una cena su invito e, dalle ore 23, ingresso open per tutti gli amici della travel industry. Per partecipare al oarty basterà passare allo stand 210-130 ubicato nel padiglione A3 per ritirare l'invito.","post_title":"Spencer&Carter alla fiera di Rimini con una crescita del 50% rispetto al preventivo di budget","post_date":"2023-09-29T10:21:58+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1695982918000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"452954","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_452457\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Aljoša Ota, direttore per l’Italia dell’Ente sloveno per il turismo[/caption]\r\n\r\nLa Slovenia è il paese del mondo a cui sono state assegnate più stelle Verdi Michelin per numero di abitanti. Un primato particolare, che certifica ancora una volta il ruolo da protagonista giocato dal Cuore Verde d’Europa nello scenario enogastronomico mondiale. Michelin, il marchio più influente e prestigioso in ambito gastronomico a livello globale, ha pubblicato la quarta edizione della Guida Michelin Slovenia, quella del 2023, da cui emerge uno scenario di creatività, audacia, sostenibilità e altissima qualità.\r\n\r\nCon 120 anni di attività alle spalle, la Guida Michelin garantisce visibilità al paese quale destinazione turistica unica, contribuendo alla promozione di esperienze gastronomiche autentiche e irripetibili. Le stelle Michelin indicano quei ristoranti che offrono, secondo le valutazioni degli ispettori Michelin, esperienze gastronomiche di alto livello. I criteri di valutazione sono cinque: la qualità degli ingredienti, le tecniche di cottura, l’armonia dei sapori, la personalità degli chef e le emozioni che sono in grado di trasmettere con la loro cucina, oltre alla coerenza del menù offerto, verificata durante diverse ispezioni.\r\n\r\n«Un giorno straordinario per la gastronomia slovena – sottolinea Aljoša Ota, direttore per l’Italia dell’Ente sloveno per il turismo, che commenta – Non potremmo essere più orgogliosi dei nostri chef, portabandiera d’eccellenza di un paese che riflette, anche nella cucina, i valori di attenzione e responsabilità nei confronti dell’ambiente che portiamo avanti anche come Ente del Turismo. Pertanto, oltre ai fantastici pluristellati Hiša Franko e Milka, ci teniamo a sottolineare le meravigliose 7 stelle Verdi, riconoscimento del grande impegno profuso per una cucina sostenibile ed eco-responsabile. La Slovenia si conferma, in quest’ambito, ancora una volta un paese guida in Europa».","post_title":"Slovenia: primato mondiale di stelle Verdi Michelin per la ristorazione","post_date":"2023-09-28T15:38:29+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1695915509000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"452870","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"160 i buyer stranieri si sono dati appuntamento al Centro Fieristico di Arezzo per scoprire e portare in giro per il mondo la destinazione Toscana. La 15a edizione di Buy Tuscany, l'evento b2b con agenda appuntamenti organizzato da Toscana Promozione Turistica per favorire l'incontro tra domanda e offerta regionale, ha visto la completa riapertura dei mercati e la riattivazione dei voli intercontinentali.\r\n\r\nAll’organizzazione della manifestazione ha collaborato anche Fondazione Arezzo InTour (la Destination Management Organization dell’Ambito Arezzo) in particolare per la logistica e la cura delle iniziative di visita sul territorio.\r\nL’attenzione di Toscana Promozione Turistica si è rivolta prima di tutto ai paesi target individuati nel suo programma operativo (Francia, Svizzera, Regno Unito, Benelux, Germania, USA), per i quali sono state attivate “antenne” ed elaborati specifici piani di comunicazione per rilanciare l’informazione sulla Toscana verso i media esteri.\r\nGrazie alla selezione di partner commerciali di tour operator esteri portata avanti da Toscana Promozione Turistica nel corso degli ultimi anni, agli incontri B2B del 26 settembre 120 operatori toscani hanno incontrato ben 160 buyer stranieri provenienti da Europa UE ed extra UE, USA, Canada, India, Brasile, Messico, Australia, Nuova Zelanda e Israele. A seguito della riattivazione dei voli intercontinentali provenienti dall’Oriente, sono stati anche invitati buyer da paesi come Giappone, Corea e soprattutto Cina.\r\n\r\nBuy Tuscany viene realizzato anche grazie al supporto di ENIT che ha curato la presenza di due delegazioni estere, una brasiliana – a seguito di un rapporto di comarketing con TAP Airways che ha offerto il volo ai buyer su Firenze - e una cinese, per rilanciare il turismo da questo paese.","post_title":"Buy Tuscany, 160 buyer stranieri alla 15a edizione dell'evento b2b","post_date":"2023-09-27T13:16:00+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1695820560000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti