14 novembre 2016 12:05
Un semplice portale b2b dedicato esclusivamente alle agenzie di viaggio che intendono organizzare, sfruttando i servizi di un celebre dmc mauriziano, soggiorni a Mauritius, Rodrigues e Reunion.
Si chiama IndianOcean4you, è pronto al debutto sul mercato tricolore ed è guidato da una vecchia conoscenza del tour operating nostrano, ovvero Stefano Bardile, ex Azemar e Alke Viaggi e prima ancora product manager nell’Hotelplan dei tempi d’oro.
«La passione e il desiderio di continuare nel mio lavoro sono sempre stati elementi presenti nella mia quotidianità» racconta Bardile che in questa avventura è al fianco di Christian Lefevre, proprietario di uno dei più noti dmc mauriziani. 
«Si tratta di un portale b2b dedicato alle agenzie di viaggio che intendono organizzare soggiorni a Mauritius, Rodrigues e Reunion, destinazioni sulle quali ho lavorato duramente e seriamente per tanti anni, che conosco profondamente e meritano di essere promosse e vendute con enfasi e insistenza».
Il portale non vuole essere una semplice piattaforma di prenotazione ma anche un «luogo nel quale sarà possibile parlare e confrontarci sulle bellezze del luogo che il turista può e deve godere – prosegue Bardile -. Oggi nel mercato c’è di tutto e di più, ma credo che ci sia ancora lo spazio per un vero lavoro di nicchia, di pochi numeri ma di alta qualità nella consulenza. Saremo al fianco delle agenzie prima, durante e dopo la vacanza: per ogni cliente, IndianOcean4you non si limiterà a raccogliere la prenotazione bensì a seguirlo attivamente e fisicamente sul posto».
Le strutture ricettive proposte saranno poco conosciute dai circuiti più battuti con l’intento di lasciare nel turista-viaggiatore «l’essenza del luogo e dei suoi abitanti».
Le agenzie potranno decidere autonomamente il proprio mark up, usufruendo dei servizi del portale in totale libertà, dal pacchetto completo a una semplice escursione.
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L’interesse costante dei viaggiatori italiani testimonia la capacità del Paese di mantenere viva la proprio attrattiva attraverso un’offerta diversificata, che spazia dalla cultura urbana alle eccellenze enogastronomiche, fino all'outdoor e all’avventura, garantendo sempre nuove sfumature e opportunità di scoperta anche per i repeaters.
Proprio nei giorni scorsi è partita la nuova campagna di South African Tourism con il claim “Come Find Your Joy!”: sviluppata in collaborazione con l'agenzia creativa sudafricana Avatar, la campagna prevede uno spot che mette in luce talenti locali come il musicista Zakes Bantwini e lo chef Wandile Mabaso, sulle note della colonna sonora realizzata dall'artista Vusi Mahlasela. Il video illustra la varietà del Paese e invita gli spettatori a riscoprire il Sudafrica “attraverso gli occhi di un bambino”. Fascino, riconnessione e gioia ritrovata sono al centro di questo viaggio.
La campagna si rivolge a chi ama l’avventura e cerca esperienze significative e benessere, nonché ai viaggiatori desiderosi di vivere esperienze culturali arricchenti e memorabili.
Attraverso incontri autentici, paesaggi mozzafiato, una fauna selvatica straordinaria e un ricco panorama culturale, ogni esperienza risveglia i sensi. Avventurarsi nel bush, esplorare la biodiversità marina o sperimentare il calore della popolazione sono tutti momenti che risvegliano emozioni a lungo sopite, in attesa di essere riscoperte.
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Una famiglia con due figli che decide di trascorrere una settimana in villeggiatura a cavallo di Ferragosto (dal 9 al 16 agosto) in un hotel a 3 stelle spende, prenotando in questi giorni, un minimo di 1.030 euro a Rimini, 1.498 euro a Riccione, 1.512 euro a Milano Marittima – spiega Assoutenti –.
Selezione fra regioni
Chi opta per la Toscana, deve mettere in conto una spesa minima sopra i 1.600 euro a Lido di Camaiore e Viareggio, che diventano 2.226 euro se si sceglie Marina di Pietrasanta. Prezzi diversificati in Liguria: se a Rapallo per la stessa settimana di villeggiatura bastano 1.610 euro, il costo per la famiglia “tipo” presa in esame si impenna a 3.551 euro andando a Santa Margherita Ligure.
Per arrivare ai 2.681 euro di Baja Sardinia, 2.870 euro di Golfo aranci, e un minimo di 3.015 euro a San Teodoro, numeri che confermano come la Sardegna vanti le tariffe più elevate d’Italia sul fronte delle strutture ricettive.
I traghetti
La stessa famiglia presa in esame che decide di muoversi via mare con auto al seguito spende, senza cabina e partendo l’8 agosto, ritorno 16 agosto, 1.343 sulla tratta Civitavecchia-Olbia, 1.363 euro sulla Genova-Porto Torres, 1.197 euro per la Livorno-Olbia, 1.005 euro per il collegamento Civitavecchia-Porto Torres, 678 per andare da Napoli a Palermo e ritorno. Per le tratte monitorate – denuncia Assoutenti – le tariffe risultano in aumento in media del +9,7% rispetto lo stesso periodo del 2024.
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Non solo overwater bungalow quindi, ma una destinazione da tempo votata alla sostenibilità, che post pandemia vuole ritagliarsi un nuovo ruolo, diventando attrattiva per diversi segmenti di mercato – anche in questo caso, oltre lo stereotipo della meta da viaggio di nozze.
Lo spiega Jean Marc Mocellin, ceo di Tahiti Tourisme, in questi giorni in missione in Italia (insieme a Gina Bunton, chief international operations officer e Verly Atae, international promotion manager) per rinsaldare e ampliare i rapporti con i tour operator e anticipare il lancio della nuova campagna “Feel what we feel” in the Islands of Tahiti.
«Obiettivo della campagna è quello di riposizionare la percezione della destinazione, concentrandoci sulla cultura, sulla popolazione e sulle esperienze da poter vivere affinché i visitatori possano realmente sentire cosa significa per noi vivere un giorno dopo l’altro a Tahiti”. E se è vero che “meravigliose spiagge e lagune si trovano in tanti angoli del mondo, quel che fa la differenza qui sono la gente e la loro ospitalità».
Nello specifico, dopo il focus 2023 sulla nautica, la campagna 2024 punterà i riflettori sulle soluzioni di soggiorno oltre i classici resort, come l'affitto di case vacanza (Feel at home in a vacation rental") e sul segmento Lgbtq+.
Un’immagine rinnovata che per essere colta appieno dai viaggiatori necessita anche del contributo del trade: «Stiamo incontrando i tour operator italiani, allargando le collaborazioni a realtà orientate al segmento culturale, discovery, avventura. Oltre quindi quelle specializzate sulle proposte per honeymooners che, nel caso del mercato Italia rappresentano l’80% degli arrivi». Per questo a fine aprile un fam trip a Tahiti vedrà raggiungere l’arcipelago proprio operatori che non hanno mai programmato prima la destinazione.
Una strategia di sviluppo, quella da qui al 2027 che vede anche un limite al numero di arrivi nell’arcipelago «fissato a 280.000 turisti all’anno: dato che potrebbe essere raddoppiato nell’arco dei 15 anni successivi, incentivando in parallelo i visitatori a raggiungere altre isole, oltre alle cinque o sei più note e frequentate. Isole dove uno sviluppo turistico mirato contribuirebbe a far sì che i giovani restino su queste isole senza trasferirsi a Tahiti in cerca di lavoro».
I numeri 2023
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Il 2023 è stato un anno record per gli arrivi, «che con 261.813 visitatori ha superato i risultati 2019 (236.642) ed è in crescita del +20% sul 2022». Numeri in termini assoluti ‘ridotti’ certo, ma la Polinesia è e vuole restare una «boutique destination, non una meta di massa».
Nord America e Francia si confermano i mercati principali con il 76,5% del totale, rispetto al 61% del 2019; l’Europa, Francia esclusa, rappresenta solo l’11% degli arrivi «e vogliamo aumentare questa quota, come quella degli italiani che l’anno scorso sono stati 5.747 (meno 2% sul 2022) con un sesto posto nella classifica globale. Italia che vorremmo riportare, come è stato per un lungo periodo in passato, al terzo posto».
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