27 July 2024

Lido di Venezia: il 13 maggio riapre lo storico Ausonia Hungaria

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Il 13 maggio, l’Ausonia Hungaria, uno dei simboli dell’ospitalità veneziana, al Lido, riaprirà i battenti per una nuova stagione all’ombra di  una storia ultracentenaria. Il Lido di Venezia, 12.5 km di isola larga 700 metri, è la parte balneare della “Serenissima Repubblica Marinara”. Un tempo  qui albergava un’ospitalità quasi nascosta, discreta e di livello, tanto che, ancor oggi, la Mostra del Cinema, uno degli eventi planetari più importanti per la “settima arte” ha qui il proprio palcoscenico, voluto dalla  Ciga hotel, nel 1932, un evento che rappresenta un mondo a parte, qui, alle porte di Venezia.

Oggi, uno dei testimoni  di un’epoca passata resta proprio l’Ausonia Hungaria hotel, con il suo essere del tutto art decò immortale, sviluppato da un progetto dell’architetto Nicolò Piamonte.
L’hotel,  dopo l’acquisizione da parte del gruppo veneziano Russo, è rinato con un appeal del tutto immutato. Il doppio nome è stato concepito come Hungaria, in onore degli ospiti ungheresi che affollavano il Lido, al tempo dell’apertura, cui fu aggiunto alla fine degli anni ’20 Ausonia, l’antico nome del nostro Paese.

La storia narra che l’hotel fu inaugurato nel 1907 e nel 1913 il ceramista di Bassano, Luigi Fabris, ner ricoprì la facciata, come oggi la vediamo, con 800mq di maiolica policroma di diverse dimensioni e tipologie, con motivi vegetali color ocra e aqua, frutti, ghirlande e fiori, putti e figure muliebri, a rappresentare Venezia e l’Ungheria che, idealmente, si uniscono per dare vita a questa mirabolante realizzazione artistica.  Guerre e varie vicissitudini annebbiarono  l’essenza del prestigioso albergo fino al  2007, quando “tornò a nuova vita” grazie alla lungimiranza di Teodoro Russo, artefice del restauro della struttura e delle 7mila piastrelle della decorazione.

L’originale struttura nacque verso la fine dell’800 come villino, a due piani, dal profilo arrotondato e, come viene riportato sul Gazzettino di Venezia, “in soli 4 mesi fu ampliato” fino a diventare l’hotel che è tornato ad essere oggi, dopo una fase di decadenza e oblio.
Erano i tempi in cui nasceva la moda balneare regalando al Lido un’importante fase di sviluppo.

Oggi è un 5 stelle lusso, che tutt’ora conserva il proprio fascino intatto, con un restiling, a cura di SImone Micheli, delle abitazioni che mantengono uno stile sobrio ma funzionale e arredato con mobili di design.
Le 60 stanze di cui dispone sono divise in 10 “Cozy”, 24 Superior, 13 de luxe, 12 Junior suite e, su tutte, l’avvolgente Amazing suite, all’ultimo piano della torre.

Daniele Del Zotto, general manager

Nel 2018, l’hotel si arricchisce di un’altra grande opera esterna: il muro più grande d’Europa (400 mq) di piastrelle in vetro di murano ad opera di Joe Tilson, una lettura moderna che si sposa perfettamente con la classicità dell’originaria facciata cui fa da contraltare.
Il centro benessere, che non può mancare, qui, ha un notevole lignaggio. «Abbiamo un accordo con il governo thailandese per ospitare terapiste diplomate al nostro Lanna Gaia wellness centre – spiega Daniele Del Zotto, general manager – il che pone la nostra spa ad un livello superiore, perché è importantissimo l’investimento nell’alta professionalità delle operatrici della Lanna Thai Academy di Bangkok».

Oltre ad essere luogo di soggiorno, l’Ausonia Hungaria, è oggi anche luogo di ritrovo per il quale utilizza, bar e ristorante, gli spazi sovrastati dal meraviglioso sfondo di maioliche e vetro di Murano, che si ritrovano nella carta da parati delle stanze, realizzata da foto di Maurizio Marcato, raffiguranti le facciate.
Due sono i bar all’interno dell’hotel: The Mode e il 28.5, due centri pulsanti della “social attitude”.
The Mode è il bar-ristorante che propone un food concept nativo, appunto, con le ghiottonerie della Laguna e una cucina italiana arricchita di passione innovativa e contemporanea, aperta anche ai visitatori. La colazione nell’Orangerie, al Natyve, al piano terra della struttura, rappresenta un impagabile rito per iniziare al meglio la giornata, mentre il 28.5, con una fantastica vista sulla laguna, si trova sulla terrazza panoramica; qui è possibile cenare o gustare un cocktail, nel perfetto stile “rooftop”.

La piscina all’aperto dà un tocco di intimità a pochi passi dal viale principale, ma in un ambiente salvaguardato dal clamore.
E poi, a ricordare il cinema, arte ispiratrice, tanti oggetti ad esso legati sparsi per gli angoli dell’hotel e una galleria fotografica nei corridoi con le foto dell’Archivio della Biennale, a celebrare momenti iconici del cinema a memoria imperitura dello splendore del Lido.

 

 

 

 

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