Portogallo, nuovo record di arrivi dall’estero nel 2016
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22 febbraio 2017 11:02
Il Portogallo ha chiuso il 2016 con 11 milioni di arrivi dall’estero (+13% sull’anno precedente), secondo i dati preliminari forniti da Statistics Portugal. Per la prima volta il Paese supera quota 10 milioni e archivia il sesto anno consecutivo di crescita. Le entrate totali del settore alberghiero, comprendenti anche quelle generate da turisti portoghesi, ammontano a due miliardi e 900 milioni di euro (+17%). Al primo posto i visitatori dal Regno Unito, seguiti da tedeschi (entrambi + 9,8%) e spagnoli (+8,2%). In Portogallo sono stati aperti negli ultimi due anni circa un centinaio di nuovi hotel e 14 riapriranno a breve dopo una ristrutturazione secondo l’Associazione degli albergatori portoghesi.
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[post_content] => L'aeroporto di Palermo si lascia alle spalle un altro mese di traffico record, con un totale di 833.312 passeggeri, +9,90% rispetto a settembre 2022 (758.259). I voli, invece, 5.710 contro 5.223 del 2022, +9,32%.
Il dato dei primi nove mesi del 2023 vede salire il totale dei viaggiatori a quota 6.316.841, +13.99% sullo stesso periodo del 2022 (5.541.435); nello stesso periodo di voli sono cresciuti del 5,16%.
«I buoni dati di traffico ci danno ormai prossimo e raggiungibile l'obiettivo degli 8 milioni di passeggeri nel 2023, che significa chiudere l'anno con un incremento di poco meno di un milione di viaggiatori - commenta Natale Chieppa, direttore generale di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto -. Un altro risultato record che ha un maggior peso se consideriamo il grande recupero anche dei dati di qualità e gradimento espressi dai passeggeri nell’indagine sulla soddisfazione dei clienti».
Spicca la performance positiva del traffico internazionale, che ha inciso per il 34% sul totale dei transiti di settembre e del 30,67% sull’anno. «La spinta che viene dal traffico aereo deve rendere più urgente e necessario l'adeguamento di tutti i servizi in termini di qualità ed efficienza - dice Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap - L'aeroporto dà il proprio contributo ed è impegnato a fare ancora meglio».
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[post_content] => Confermata l'apertura del primo Casa Cook italiano a Madonna di Campiglio per dicembre 2024, in tempo per il classico slalom di Coppa del Mondo sul canalone Miramonti, a cui gli ospiti della struttura potranno assistere in diretta affacciandosi dalla terrazza panoramica con rooftop bar. Lanciato da Thomas Cook nel 2016, poco prima del collasso del to inglese di tre anni dopo, il marchio Casa Cook è confluito nel gruppo Fosun (che lo ha poi ceduto a Goldman Sachs) insieme allo stesso brand dell’operatore britannico. La novità trentina riguarda ora l’ex hotel Milano, acquisito da Jp Hospitality nel 2022. A gestirlo sarà la white label company austriaca Treasurests Hospitality Group, che con Casa Cook ha siglato un contratto di franchising.
L'hotel Milano è il primo albergo sorto sul posto negli anni Sessanta, nonché il diciassettesimo progetto alberghiero realizzato da Jp Hospitality, guidato dagli imprenditori viennesi Daniel Jelitzka e Reza Akhavan. Il loro obiettivo è quello di conferire una nuova individualità agli hotel storici per preservare la loro esistenza ed eredità. E tutto ciò va oltre il semplice impegno per un uso consapevole delle risorse: “Preservare l’autentico e incrementare il bello: la nostra filosofia porta ogni volta, tra i partner di progetto, un ulteriore valore aggiunto di significato”, afferma Jelitzka
Per Jelitzka, Madonna di Campiglio è una meta da visitare in ogni stagione: “Perché si tratta di una infrastruttura sciistica come a Kitzbühel o Zermatt, estremamente variegata sia d’estate sia d’inverno, con un fascino speciale che la rende unica tra tutte le principali destinazioni”. Sfruttando al massimo i 2.900 metri quadrati di superficie di Casa Cook Madonna di Campiglio, si potrà contare su 50 camere e suite, senza la necessità di aggiungere un solo metro quadrato di cemento. Per Lukas Euler-Rolle, managing partner di Jelitzka, questo rappresenta un punto centrale, che ne sottolinea anche l'impegno all'interno del Jp Investors Club: “Progetti di investimento di successo, che si pongono l'obiettivo di coniugare responsabilità ecologica ed economica, richiedono una fase di valutazione più attenta, ma generano poi effetti più sostenibili. Non sorprende, quindi, che l'amore per la natura permeerà completamente l'hotel dalla A alla Z. L'interior design mirerà a coniugare l'eredità degli anni Sessanta con uno stile di vita contemporaneo, utilizzando abbondantemente legno, marmo e cemento, e offrendo un'esperienza culinaria di lusso. Il tutto in un ambiente che saprà promuovere mindfulness e relax".
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[post_content] => Archiviato agosto con un record di turisti nel mese di agosto (74.000 presenze tra italiani e stranieri segnando un +3% rispetto al 2022), anche settembre per la città di Genova si sta rivelando un mese particolarmente positivo per il comparto, grazie anche al Salone Nautico Internazionale che ha chiuso con 118.269 visitatori, +13,9% dello scorso anno.
«Genova sta segnando una svolta storica dal punto di vista turistico e i numeri di questo settembre lo stanno dimostrando – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. Il Salone Nautico, manifestazione indissolubilmente legata alla nostra città, è stata la ciliegina sulla torta e ha sancito ancora una volta l’importanza della destagionalizzazione del nostro turismo. Questo salone non ha rappresentato soltanto un’ulteriore spinta per l’indotto del settore alberghiero ma anche per i ristoranti e tutte le nostre attività commerciali».
L’anno scorso Genova ha superato, per la prima volta, i 2 milioni di presenze. Nel 2023 invece nei primi sette mesi i turisti che sono venuti a soggiornare nel capoluogo ligure sono già un milione 300.000, con una crescita dell’11% rispetto al 2022 da record, dovuto alla crescita dei visitatori stranieri. Dall'1 al 17 settembre Genova ha avuto 115.600 presenze già in linea con lo stesso periodo dello scorso. Mentre gli italiani sono rimasti invariati (660.000 come lo scorso anno), le presenze straniere infatti sono cresciute di ben 130.000 unità.
«Siamo orgogliosi di questi dati - aggiunge il sindaco di Genova Marco Bucci -, Genova risulta sempre più attrattiva dal punto di vista turistico. I numeri confermano la vivacità della nostra città e sono il frutto di un grande lavoro effettuato da tutte le istituzioni. Dopo un’estate di altissimo livello anche in questi primi giorni di autunno le vie di Genova sono piene di turisti affascinati dalle sue bellezze. Il Salone Nautico ha portato ancora una volta la nostra città al centro dei flussi turistici mondiali. Sarà solo l’inizio, le prossime settimane e i prossimi mesi saranno ricchi di appuntamenti imperdibili. I numeri registrati fino ad oggi rappresentano solo un punto di partenza: Genova e la Liguria dimostrano di essere sempre più apprezzate«.
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[post_content] => Sono molti gli eventi enogastronomici più appetitosi da vivere con Visit Emilia, la Terra dello Slow Mix tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia.
Così, la stagione dei tartufi e dei funghi, delle castagne e dell’uva che si fa vino, diventa l’occasione ghiotta per sperimentare le eccellenze della Food Valley partecipando a manifestazioni, fiere e rassegne originali, seguendo gli itinerari del gusto tracciati da Visit Emilia.
Tra le colline di Parma, dove gli 8 Musei del Cibo invitano a vivere storie e sapori di prodotti tipici come il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro, il Museo del Parmigiano Reggiano e il Museo del Culatello, dal 15 ottobre al 19 novembre 2023 si celebra la Festa del Tartufo Nero di Fragno, occasione per visitare anche il borgo di Calestano. In Val Taro, invece, il 21 e 22 e poi il 28 e 29 ottobre si tiene la 10° Fiera del Tartufo di Bedonia, un altro appuntamento imperdibile per gli amanti del diamante della terra. Gli appassionati di formaggio possono approfittare della rassegna Caseifici Aperti il 7 e l’8 ottobre 2023.Il viaggio nel gusto continua poi, in Bassa Parmense, dove è il maiale il protagonista della riuscita rassegna November Porc, che si svolge dal 3 al 26 novembre nelle terre del Culatello, tra Sissa, Polesine Parmense, Zibello e Roccabianca.
I sapori d’autunno inondano di profumi anche gli splendidi castelli dell’Emilia, come il Castello di Paderna a Pontenure (PC), che il 7 e l’8 ottobre apre i suoi cortili e il suo grande parco per I Frutti del Castello. Restando nel territorio, che può vantare filari preziosi di vigneti lungo la Strada dei Vini e dei Colli Piacentini, si brinda con la Fiera dei Vini di Piacenza Expo dal 18 al 20 novembre, la mostra mercato delle produzioni vitivinicole italiane. Anche lo splendido abitato medievale di Vigoleno, tra i Borghi più Belli d’Italia, invita ad assaporare calici d’autore e il tipico Vin Santo nella manifestazione Vinoleno d’inverno, il 18 e il 19 novembre. A Piacenza, il nettare degli dei non è solo il vino, ma anche il miele: dal 27 al 29 ottobre 2023 si tiene Apimell.
I più golosi devono visitare Castel San Giovanni l’11 e 12 novembre per deliziarsi con Cioccolandia, che chiama a raccolta i maître chocolatiers. A Bobbio, un altro spettacolare borgo emiliano che affascina con il suo Ponte del Diavolo, il 10 dicembre si celebra la Sagra della Lumaca, inoltre, è da non perdere la Croccantata del 17 dicembre, che metterà alla prova gli artigiani del tipico dolce bobbiese a base di mandorle e zucchero.
La stagione del foliage è l’occasione per assaporare i tipici “ciccioli” durante la Festa d’Autunno dei Ciccioli Balsamici di Albinea, che si terrà il 28 e il 29 ottobre 2023, in un’alchimia di sapori e degustazioni, tra cui non mancherà l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. C’è un comune, inoltre, dove i norcini si sfidano per creare il miglior Cicciolo d’Oro: l’appuntamento è a Campagnola Emilia il 3 dicembre. Sull’Appennino Reggiano si spandono gli aromi delle castagne, celebrate a Cinquecerri Ventasso il 14 ottobre e a Cervarezza il 15 ottobre con la Festa della Castagna. A Marola, nel comune di Carpineti, il frutto d’autunno è festeggiato con una storica 59° edizione l’8, il 15 e il 22 ottobre, con uno scenografico padellone da record. Inoltre, il 15 ottobre è la data sia della Festa del Marrone del Faieto a Casina, sia di quella di Felina, a Castelnovo ne’ Monti, dove svetta la Pietra di Bismantova. A Cavola di Toano, invece, è il gioiello della terra a far ingolosire i visitatori con la 35° Festa del Tartufo nelle domeniche del 12 e del 19 novembre.
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[post_content] => E' boom di visitatori italiani a Malta che sorpassano, per volume di arrivi, i britannici, tradizionalmente primo mercato per l'arcipelago. Lo scorso luglio è stata infatti registrata la migliore performance dell'Italia in questo mese, con 64.697 turisti e un aumento del 15,7% rispetto al luglio 2022. Anche la durata del soggiorno cresce, superando ogni record raggiungendo una media di 6,4 notti a persona per un totale di 411.420 notti, sempre nel solo luglio, mese che ha segnato una spesa totale italiana di 46,8 milioni di euro, per un aumento del 16,9% rispetto al 2022.
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“Realizzato l’obiettivo destagionalizzazione e visti i numeri da record che abbiamo registrato quest’anno, non ci resta che dedicarci al turista di qualità, rivolgendoci a quelle nicchie di mercato in cerca di novità, esperienze particolari e ricercate che Malta sa sicuramente garantire” sottolinea Ester Tamasi, direttore VisitMalta Italia.
L’interesse per Malta è confermato dagli operativi dei collegamenti aerei: per l'inverno Ryanair volerà da 12 aeroporti (Bari, Bologna, Cagliari, Milano Bergamo, Milano Malpensa, Napoli, Pisa, Torino, Treviso, Trieste), Ita Airways da Roma Fiumicino mentre AirMalta, ai consueti voli da Roma Fiumicino, Milano Linate e Catania, aggiunge anche l’operativo giornaliero di Milano Malpensa.
VisitMalta parteciperà anche quest'anno alla fiera di Rimini (pad C1 – stand 436) insieme ai seguenti co-espositori: Excelsior Grand Hotel, Robert Arrigo & Sons, SIT Malta, Corinthia Group of Hotels, AX Hotels, Oswald Arrigo Ltd, Event Solutions Malta e Cavalieri Hotel.
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“Siamo nuovamente presenti da un anno in Italia con tante nuove attività e per fare formazione in collaborazione con i to e in particolare con Quality Group – annuncia Josephine Ando trade director Italy di Brand Usa –. Ma soprattutto per far conoscere agli italiani quell’America che gli italiani non conoscono”. Da Brand Usa giunge quindi la proposta di andare alle scoperta delle località meno note degli Stati Uniti, oggi sempre più richieste dalla clientela alla ricerca di nuove esperienze.
“Nella nuova programmazione di America World sono in arrivo le second destination, itinerari e destinazioni meno conosciute – conferma Damien Tamburo, product manager e titolare di America World del Quality Group -. Una tendenza facile da seguire se si tratta di un Paese di 50 stati e dalle soluzioni numerose. Viaggi più naturalistici, enogastronomia, storia e cultura per attrarre i repeaters: quei clienti che hanno già conosciuto certe mete e vogliono approcciarsi a un viaggio diverso e avere un contatto più autentico con le realtà locali”. Diversificazione dell’offerta, insomma, con viaggi più active per instagrammare con foto qualcosa di diverso rispetto alla maggior parte dei viaggiatori e attrarre i giovani.
Tamburo racconta poi di un 2022 molto difficile per gli Stati Uniti. Un momento complicato per la gestione degli alberghi. Una situazione di understuff generalizzata, mancanza di guide, di autisti, di personale alberghiero, dopo i licenziamenti in massa durante il Covid, in cui il traffico domestico però non si è mai fermato, concentrato principalmente nelle grandi città. Alla ripartenza post pandemia molte società di noleggio auto si sono ritrovate senza auto, essendo state costrette a vendere più della metà della flotta. Un grosso problema per la vacanza fly and drive e servizi non soddisfacenti. “Quest’anno sta andando molto meglio. Il problema rimane sulle compagnie aeree, ancora con mancanza di personale e di piloti. Gli americani hanno iniziato a viaggiare all’estero e la loro prima meta è stata proprio l’Italia – afferma Tamburo - I voli sono stati pieni di turisti americani. Questo ha comportato poca disponibilità e prezzi alti”.
“Il turismo americano ha comunque alimentato e ricevuto più traffico in tutto il mondo sia in incoming, sia in outgoing. – sottolinea Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group -. Gli Usa sono tra le destinazioni più vendute e più richieste tra i tour operator. Quest’anno si cercherà di valorizzare quegli stati meno conosciuti e che offrono opportunità di ritorno”.
E' quindi previsto un road show per tutta Italia per far conoscere il Kentuchy e il Massachusetts attraverso la degustazione di cocktail con un po’ di sapori americani. I parchi nazionali rimangono il grosso business dei viaggi in Usa insieme alle grandi città: Miami, New York, Los Angeles, San Francisco, New Orleans, Charleston e Savannah (considerate le due città più belle d’America). Presto una nuova programmazione di America World raccoglierà le città e i luoghi più belli degli Usa, quelli meno visitati dagli italiani, in collaborazione con Brand Usa. Continua infine sul sito la formazione Accademy di Quality Group dedicata agli agenti di viaggio.
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Secondo i dati resi noti dall'Istituto Nazionale di Statistica (Ine) il numero di visitatori di agosto è praticamente raddoppiato nell'ultimo decennio in quello che è tradizionalmente il mese più affollato dell'anno per il turismo.
Il numero è stato anche superiore di quasi il 10% rispetto allo stesso mese del 2019, prima dunque della pandemia, e nonostante le problematiche legate al caldo e agli incendi che quest'estate hanno coinvolto il Portogallo, come anche altri paesi del Mediterraneo.
Complessivamente, nei primi otto mesi del 2023, gli arrivi sono aumentati di quasi il 22% rispetto a un anno fa e di circa l'11% rispetto allo stesso periodo del 2019, raggiungendo i 12,3 milioni.
I visitatori provenienti dalla Spagna hanno rappresentato la quota maggiore degli arrivi totali in agosto, seguiti da quelli provenienti da Francia e Gran Bretagna. Fino al 2019 il comparto del turismo contribuiva per quasi il 15% al prodotto interno lordo del paese.
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[post_content] => Segnali positivi per il mondo dei viaggi dall'edizione 2023 del Changing Traveller Report della piattaforma SiteMinder, che raccoglie le risposte di oltre 10 mila viaggiatori a livello globale, Italia inclusa. A livello globale, l’analisi sottolinea infatti il proposito dei consumatori di trascorrere più tempo in viaggio (57%). Sono della stessa opinione anche gli italiani: il 58% afferma di voler viaggiare di più. E quali saranno le mete più ambite? Dopo la pandemia, che ha visto un periodo di revenge travelling in cui la voglia di viaggiare è stata più forte dell’aumento dell'inflazione, anche se caratterizzata da una continua limitazione degli spostamenti all’estero, i risultati mostrano che per l’anno a venire il 42% dei viaggiatori a livello globale desidera partire principalmente per destinazioni internazionali. L’attenzione alle località oltreoceano si conferma anche per gli italiani, quest’anno più che raddoppiata, passando dal 19% del 2022 al 43% del 2023.
Per quanto riguarda gli alloggi, il 19% dei nostri connazionali sceglierà di pernottare in un b&b, un dato che supera di gran lunga la media globale pari all’8%, mentre il 25% ha in programma di soggiornare in catene alberghiere o in resort, anche in questo caso, percentuale che si distingue rispetto alla media globale (19%), e il 6% in boutique hotel o strutture di lusso. Tuttavia, l'aumento dei prezzi sta costringendo i consumatori ad adattarsi. E la ricerca mostra come gli italiani siano tra i più colpiti dall’inflazione. L'88% afferma infatti che i rincari avranno un impatto sulla scelta dell'alloggio (rispetto alla media globale dell'80%): il 26% rimarrà perciò nella struttura preferita ma sceglierà una camera più economica; il 20% invece ridurrà la durata del soggiorno. Nonostante ciò, l'85% dei viaggiatori italiani è disposto a spendere di più per ottenere una sistemazione di qualità. Secondo il 76% degli intervistati il rapporto qualità-prezzo è peraltro uno dei tre motivi principali per cui tornerebbe in una struttura (nove punti percentuali in più rispetto alla media globale). L’attenzione ai prezzi e alla qualità coincide inoltre con le nuove necessità: quasi tre italiani su quattro affermano di avere esigenze diverse in fatto di alloggi rispetto all’ultimo anno. Lo spazio per la famiglia e gli amici è ciò che i viaggiatori del Bel Paese desiderano di più (30%), mentre per il 28% è più importante ora rispetto all'anno scorso che la struttura ricettiva offra opzioni di benessere o di cura personale.
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