16 dicembre 2021 09:45
Le isole Canarie investono sul segmento senior (over 65), oltre che sui turisti della fascia di età compresa tra i 55 e i 64 anni. Su quei viaggiatori cioè che tendono a soggiornare per lunghi periodi presso la stessa destinazione, con una spesa che raddoppia rispetto alla media. L’obiettivo del Ministero del Turismo, Industria e Commercio del Governo delle Isole Canarie è di arrivare ad attrarre ogni anno 200.000 turisti di lungo termine, generando un giro d’affari di 770 milioni di euro.
Il gruppo over 55 e silver, i lavoratori da remoto e gli sportivi professionisti sono i tre principali segmenti del mercato definito “long-stay tourism”, verso il quale le Canarie hanno destinato il prossimo anno un investimento di 1,5 milioni di euro. Il budget 2022 per promuovere l’incoming degli over 55 e silver è di 500.000 euro, ma il progetto ha mosso i primi passi già a dicembre 2021 con un investimento dedicato pari a 250.000 euro.
“Abbiamo avviato una campagna per posizionare le Isole Canarie come destinazione ideale per i viaggiatori over 55 e silver, un segmento incline ad aumentare il periodo di soggiorno e con una capacità di spesa più elevata rispetto alla media dei turisti” dichiara il ministro del turismo Yaiza Castilla, sottolineando come l’economia legata alla fascia silver rappresenti il 25% del Pil in Europa e più del 45% del consumo mondiale,
A medio termine, la nuova strategia messa in atto dalle Canarie punta ad aumentare il numero di turisti over 55 e silver del 50% rispetto al dato 2019, passando quindi da 131.600 a 200.000 visitatori all’anno. Inoltre, il piano prevede di promuovere l’estensione dei soggiorni medi (49,58 notti nel 2019) e, quindi, la spesa media complessiva (383 milioni di euro nel 2019).
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[post_content] => "Alpitour ha avuto un andamento ulteriormente positivo nel periodo, confermando come il miglioramento di redditività registrato nello scorso esercizio possa essere considerato strutturale e il livello attuale di raccolta ordini è tale da consentire la previsione di un risultato estremamente positivo per tutto l’esercizio in corso". E' il commento contenuto nella semestrale dell'azionista di maggioranza del gruppo torinese. Il consiglio di amministrazione di Tamburi Investment Partners ha infatti approvato la relazione finanziaria a chiusura del secondo trimestre dell'anno lo scorso 30 giugno, avendo parole lusinghiere per il principale operatore turistico italiano.
A fronte di tale evoluzione, Tip conferma anche il rallentamento delle attività legate alla possibile vendita di Alpitour, "data la bontà dei risultati in corso e il rafforzamento delle prospettive positive". Novità anche in merito ad Asset Italia, il veicolo tramite cui la società di Giovanni Tamburi controlla la stessa Alpitour e il produttore italiano di tessuti di alta gamma Limonta: "I soci di Asset Italia - si legge nella semestrale -, tra cui Tip, hanno deciso di prorogare di un anno l’originario termine della prospettata integrazione di Asset Italia in Tip, inizialmente previsto entro luglio 2024, al fine di definire la modalità tecnica più opportuna per dare esecuzione a un percorso alternativo a esito del quale i soci di Asset Italia divengano soci di singoli veicoli dedicati rispettivamente all’investimento in Alpitour e Limonta o, comunque, soci diretti o indiretti delle società target in cui Asset Italia ha investito".
A livello generale, Tamburi Investment Partners ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile netto consolidato pro forma di oltre 34 milioni di euro, comprensivi di 21,6 milioni di plusvalenze, rispetto ai 64,7 milioni al 30 giugno 2023, che comprendevano 45,4 milioni di plusvalenze. Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2024 è di circa 1,43 miliardi, in linea con gli 1,44 miliardi al 31 dicembre 2023.
L'anno corrente "continua a essere strano e poco decifrabile - conclude il documento gettando uno sguardo verso il futuro -: l'economia, almeno nei paesi cosiddetti occidentali, continua a rallentare, mentre i mercati finanziari sono ai massimi. In effetti i 7 trilioni di dollari di aiuti pubblici erogati negli Stati Uniti, a seguito del periodo pandemico, continuano ad avere effetti fortemente distorsivi sulle Borse. E anche se il resto del mondo ha potuto beneficiare di contributi ben più limitati, l'effetto guida di Wall Street, sperimentato ormai da decenni, sta facendo sì che anche molti altri mercati, in particolare quelli europei, ne seguano i trend".
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[post_content] => E' decisamente positivo il bilancio post Campionati europei di calcio per il turismo incoming in Germania, come mostrano i dati dell'Ufficio Federale di Statistica e gli studi commissionati dall'Ente Nazionale Germanico per il Turismo.
Con 10,7 milioni il numero di pernottamenti di stranieri in hotel e pensioni con almeno dieci posti letto nel luglio 2024 è stato superiore del 4,5% rispetto alle cifre comparabili dell'anno precedente. Da gennaio a luglio 2024, il turismo in entrata ha registrato 48,2 milioni di pernottamenti, più 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il recupero rispetto al 2019 raggiunge il 94,9%.
Mentre le 40 partite del Campionato europeo di calcio a giugno hanno garantito risultati superiori alla media in tutte e dieci le città ospitanti, anche le successive undici partite del turno a eliminazione diretta, svoltosi a luglio, hanno attirato i tifosi dei rispettivi paesi.
Secondo le analisi di Mkg Consulting, l'occupazione alberghiera tedesca durante il mese di luglio 2024 è stata del 71,6%, con un aumento di 2,3 punti percentuali rispetto al luglio 2023. Con 108,80 euro per camera e notte, i ricavi medi sono aumentati del 9,7% rispetto all'anno precedente. Negli hotel di categoria superiore l'occupazione è aumentata in misura maggiore rispetto al segmento economico.
«Uefa Euro 2024 è stato un successo straordinario in termini sportivi, sociali ed economici e ha svolto un ruolo chiave nel posizionare la Germania come destinazione accogliente, varia e ospitale - ha commentato Petra Hedorfer, presidente del Consiglio esecutivo del German National Tourist Board -. Secondo il Gntb Travel Industry Expert Panel, circa un quarto dei tour operator internazionali con attività in Germania ha aggiunto nuove offerte di viaggio ai propri programmi specificamente per i Campionati europei. Il 35% ha dichiarato che la richiesta di questi prodotti era alta o molto alta. E le aspettative dei tifosi non sono state deluse: secondo uno studio di Nielsen Sports, il 97% dei possessori di biglietti internazionali ha dichiarato che tornerebbe in Germania e il 79% consiglierebbe un viaggio nella città in cui ha assistito alla partita».
Secondo Nielsen Sports, il principale fornitore mondiale di dati sull'audience e sui tifosi per gli eventi sportivi, il 44% dei possessori di biglietti per UEFA EURO 2024 proveniva dall'estero. Lo studio conferma anche l'effetto economico: nel complesso, il Campionato europeo di calcio ha generato effetti diretti, indiretti e indotti per un totale di 7,44 miliardi di euro, mentre il valore pubblicitario derivante dalla visibilità sui media di tutto il mondo è stimato in 571 milioni di euro.
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[post_content] => Tariffe in calo, almeno sino alla fine dell'anno, ma la flessione non sarà a doppia cifra, come previsto all'inizio dell'estate: è questa la stima di Michael O'Leary, ceo del gruppo Ryanair, espressa durante l'assemblea degli azionisti del vettore.
«Pensiamo che sarà a una sola cifra» ha dichiarato il ceo ripreso da Rté News, aggiungendo che si prevede un calo tra il 5% e il 10% per il secondo trimestre (quindi tra luglio e settembre). «È ancora troppo presto per dirlo, perché molto dipende da quali saranno le prenotazioni successive, a fine settembre e inizio ottobre».
In generale, O'Leary ha affermato che l'attività continua a crescere bene, con circa 200 milioni di passeggeri previsti per quest'anno. La grande sfida, ha rimarcato, è quella legata alle consegne dei nuovi velivoli: La low cost attende infatti «50 aeromobili entro aprile 2025, in tempo per l'estate, ma probabilmente saranno solo tra i 40 e i 45 (...). La sfida principale è se riusciranno a certificare il Max 800 in tempo per la nostra prima consegna nella primavera del 2027. Lo speriamo - ha affermato -. Se non arriveranno, la crescita della compagnia aerea sarà un po' più lenta».
Per quanto riguarda il recente appello affinché gli aeroporti limitino a due il numero di bevande alcoliche vendute ai passeggeri, per far fronte ai crescenti livelli di comportamento indisciplinato sui voli operati da tutte le compagnie aeree, ha affermato che non si tratta di una proposta irragionevole.
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[post_content] => Si conferma il momento positivo di Idee per Viaggiare che, dopo aver chiuso a fine ottobre lo scorso esercizio a quota 107 milioni di euro di fatturato, prevede per quest'anno un ulteriore incremento del 15% - 17% di ricavi e marginalità. "Le stime sono persino superiori a quanto immaginavamo al termine del primo semestre - racconta il ceo dell'operatore capitolino, Danilo Curzi -. Merito di un trend positivo che riguarda non solo i meri numeri economici ma anche la visibilità sul mercato del nostro marchio. Sono cresciute in particolare le richieste dalle agenzie, dopo che qualche mese fa abbiamo scelto di ridurre il plafond di partner trade. Una scelta difficile ma necessaria, per garantire la qualità del nostro servizio su livelli ottimali, che ha evidentemente pagato".
A trainare le performance di IpV è stato soprattutto l'advance booking: "Merito delle agenzie che hanno ben compreso come prenotare in anticipo significhi poter accedere a un ventaglio di prodotto più ampio e magari spuntare qualche tariffa più competitiva. Non credo però che la variabile prezzi sia stata determinante. Per noi, che abbiamo uno scontrino medio di poco inferiore ai 4 mila euro, ritengo più che altro si tratti di un'evoluzione culturale dei viaggiatori italiani. Il fenomeno cominciava per la verità a essere già in parte evidente prima del Covid, ma negli ultimi anni è davvero esploso. Tanto che anche per il prossimo esercizio stiamo registrando un ulteriore incremento compreso tra il +15% e il +20%".
A livello di destinazioni l'Oriente è stato il principale protagonista della crescita. "A cominciare dalla Cina, che pur essendo all'anno di debutto con noi (dopo l'acquisizione di Chinasia, ndr) ha già raggiunto la quinta-sesta posizione della nostra programmazione per volumi complessivi. E' inoltre proseguita l'incredibile ascesa del Giappone ormai seconda meta del nostro portfolio grazie in particolare sia ai nostri tour esclusivi Iter Experientia, sia ai self drive, magari con estensioni mare in Thailandia, Maldive, Emirati, Indonesia e Polinesia. Nel secondo semestre abbiamo registrato un buon incremento pure dal Vietnam, sia come destinazione singola, sia in abbinamento con la Cambogia e tutta l'Indocina. Bene poi l'Indonesia d'estate, in primis Bali. Si confermano quindi i volumi sugli Usa, che rimangono la nostra destinazione numero uno, mentre è finalmente riapparso il Perù dopo un periodo non positivo. E' uscita invece fuori dai radar la Giordania, a causa della crisi israelo-palestinese".
Una buona accoglienza ha ricevuto anche la novità IdeeMix: format speciale dedicato a combinazioni sorprendenti: "E' un prodotto che ci ha ripagato soprattutto in termini comunicativi, contribuendo alla nostra immagine di tour operator creativo. Tra le sinergie di maggior successo, segnalerei quelle tra Francia e Usa, Messico o Maldive, grazie ai buoni collegamenti da Parigi, nonché quelle tra Spagna e Repubblica Dominicana o Stati Uniti. Senza dimenticare alcune liaison più azzardate come quelle tra Scozia, le Bahamas o il Sud America, grazie soprattutto ai voli British. Credo che il complimento migliore a questo riguardo l'abbiamo ricevuto da un nostro competitor: gli è piaciuta così tanto la formula, che ha ammesso di volercela copiare".
Per il futuro, IpV sta quindi pensando a un consolidamento del prodotto, "stiamo ragionando su una seconda esclusiva alle Maldive", mentre proseguono gli investimenti in tecnologia per l'ottimizzazione dei processi. "In cantiere abbiamo infine moltissime iniziative e attività commerciali - conclude Curzi -. Sempre un po' fuori dagli schemi e con lo spirito frizzante che ci contraddistingue".
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[post_content] => L'anno finanziario 2023 - 2024 non si è ancora concluso ma in Alpitour si pensa, come naturale che sia, già al prossimo esercizio, al via il prossimo 1° di novembre. E i numeri, al momento, sono più che confortanti. I ricavi tour operating sono infatti in crescita di oltre il 20% rispetto al pari periodo dell'anno scorso. "Il trend riguarda tutti i nostri tre pillar - spiega il direttore commerciale trade del gruppo Alpitour, Alessandro Seghi -: mainstream e specialties sono attorno al +20%, mentre il seamless viaggia a circa +28%. E il raffronto lo stiamo facendo con le settimane pre-conflitto israeliano-palestinese. Quindi con un momento che era già particolarmente positivo. Certo, bisogna capire quanta parte di questo risultato è dovuto al continuo incremento delle vendite in advance booking e quanta invece a uno sviluppo strutturale. L'anticipo delle prenotazioni è infatti un fenomeno in crescita ormai da quattro stagioni consecutive".
A tutto ciò si affianca un corrispondente rafforzamento del last minute, con l'andamento delle vendite ancora ben sostenuto per settembre su settembre e per ottobre su ottobre: "Stiamo recuperando quanto abbiamo perso tra aprile e giugno. La domanda ormai si sta spalmando lungo l'intero arco dell'anno: crescono advance booking e sotto data; arretra un po' quello che sta nel mezzo", sottolinea Seghi, confermando quanto molti protagonisti dell'industria dei viaggi stanno riscontrando orami da parecchio tempo.
Per quanto riguarda il 2024, a trainare le performance di Alpitour per la pacchettistica (mainstream e seamless) è stato soprattutto l'East Africa (Kenya, Zanzibar e Madagascar), così come molto bene sono andate Capo Verde e le Canarie. Ha invece sofferto un po' il corto raggio: mare Italia e Baleari in primis; in parte la Grecia, dove ha continuato a pesare il contraccolpo del fenomeno incendi dell'anno precedente. "Relativamente al prodotto itinerari, la parte del leone l'ha fatta invece sicuramente l'Oriente, Giappone e Thailandia su tutti. Ma anche gli Emirati ci hanno dato soddisfazioni, così come la Turchia, su cui stiamo proprio ora lavorando per aumentare l'offerta di tour".
Un capitolo a parte merita infine l'Egitto, da sempre prodotto best seller di Alpitour. Inutile nascondere che la destinazione ha subito gli effetti della crisi israelo-palestinese, con una certa ripresa registrata da aprile - maggio in avanti: "Ora Sharm e Marsa Alam sembrano decisamente più toniche, ma anche per loro vale il discorso advance booking - conclude Seghi -. In generale alcune tipologie di clientela si stanno riavvicinando all'Egitto. Mi riferisco soprattutto agli individuali, attratti anche dalla competitività dei prezzi, che sono scesi dopo il picco della stagione record 2022 - 2023. Ripresa più lenta invece per i gruppi, in particolare per le crociere sul Nilo".
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[post_content] => Si chiuderà vicino a quota 230 milioni di euro il 2024 di Quality. Lo rivela il direttore commerciale, Marco Peci, che conferma anche per il gruppo torinese la forte polarizzazione dei tempi di prenotazione su advance booking e last minute: "L'anno è sostanzialmente iniziato già a ottobre 2023. Sino a fine marzo, metà aprile i volumi del booking erano in crescita del 30%. Successivamente abbiamo registrato un rallentamento. Da metà giugno siamo poi ripartiti con buoni incrementi, tanto che al momento stiamo al +14% in termini di fatturato. Tutto considerato dovremmo finire l'anno con una crescita dei ricavi attorno al 10%-12%, mentre il numero dei passeggeri trasportati dovrebbe salire dell'8%".
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[post_content] => Prenderà il via all'inizio del 2025 la costruzione del terminal 5 dell'aeroporto Changi di Singapore, il cui progetto era stato annunciato sin dal 2013, in un momento di boom della domanda di viaggi e successivamente interrotto a causa della pandemia di Covid-19, che ha portato anche a un ripensamento del suo concetto di design.
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[post_content] => Continuano gli sforzi delle compagnie di crociere per rendere le proprie navi sempre più sostenibili. Lo certifica l'ultima edizione del Global cruise industry environmental technologies and practices della Clia. In particolare, già oggi 147 navi sono predisposte per l’elettrificazione a terra (cold ironing), pari al 52% delle unità e il 61% in termini di posti letto. Rispetto al 2023 sono 27 navi in più, con un aumento del 23%, che diventa del 167% se paragonato al 2018. L’impegno è arrivare al 100% entro il 2035. Attualmente, però, solo 35 dei porti in cui fanno scalo le navi da crociera dispongono di un attracco con banchine elettrificate (altri 22 porti hanno gli stanziamenti e 16 stanno pianificando i lavori).
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[post_content] => E' la rinnovata Allure of the Seas la grande novità europea di Royal Caribbean International per il 2025. La nave, attualmente in fase di restyling e ampliamento grazie a un investimento di 130 milioni di dollari, debutterà a Barcellona la prossima estate, per crociere con destinazione Provenza, Firenze - Pisa, Roma, Palma di Maiorca e altro ancora. La Allure sarà dotata di oltre 35 ristoranti e bar, inclusi alcuni nuovi format di successo come il Pesky Parrot tiki bar, inaugurato quest'anno in occasione del lancio a luglio della Utopia of the Seas, o il trio di scivoli The Perfect Storm, Rinnovate anche le piscine in stile resort e ampliata l'offerta di cabine, tra cui le nuove suite Ultimate Panoramic con vista a 200 gradi sul mare.
La novità arriva dopo un ottimo 2024 per il mercato italiano, racconta l’associate vice president Emea region di Royal Caribbean International, Gianni Rotondo, "trainato da una domanda consistente proveniente sia dai repeater, sia da nuova clientela. Oltre che dalle crociere in partenza da Roma e Ravenna, gli ospiti tricolori sono stati attratti anche dalle importanti new entry di quest'anno, la Icon e la Utopia of the Seas, capaci di spingere tutto l'ampio ventaglio dei nostri prodotti". Sempre per il mercato tricolore, da segnalare è anche il rinnovo della partnership con l'Eurovision Song Contest, che il prossimo anno si terrà a Basilea, in Svizzera. Per l'occasione, nel 2024, Rcl aveva proposto ben quattro crociere ad hoc.
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Bocche ancora cucite invece sulla nuova classe Discovery annunciata dal ceo di Royal Caribbean International, Michael Bayley, lo scorso luglio. Al momento si sa solo che includerà con ogni probabilità unità di dimensioni più piccole rispetto alle precedenti, in grado di attraccare in un numero maggiore di porti. "E' qualcosa su cui stiamo effettivamente lavorando, ma in questo momento non sono in grado di aggiungere ulteriori informazioni - conclude Rotondo -. Posso invece dire che abbiamo recentemente confermato gli ordini per ulteriori tre unità della classe Icon e per una della Oasis".
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