18 April 2024

Garana, Spagna, sul dopo Covid-19: “Turismo più sostenibile e volano di sviluppo”

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Pronta a riaprire i propri confini al turismo internazionale tra meno di un mese (1° luglio), la Spagna guarda avanti: “Se è ancora presto per identificare cambiamenti radicali e duraturi conseguenti alla crisi Covid-19 – afferma Isabel Garaña, direttrice dell’Ente spagnolo del turismo a Milano – certamente l’industria turistica del nostro paese è parte della soluzione. Questa situazione deve spronarci a rafforzare e scommettere il doppio sulla sostenibilità e a fare del turismo un volano di sviluppo e coesione sociale. Un garante della salvaguardia dell’ambiente e un motore per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazione Unite”.

Tutte le destinazioni spagnole “entro fine giugno avranno completato la riapertura (“desescalada”) in conformità a quanto previsto sul Piano per la transizione a una nuova normalità e, salvo un’evoluzione negativa dell’andamento della pandemia, saranno tutte aperte per ricevere turisti, sia nazionali che internazionali, per questo motivo si stanno anche riattivando i mezzi di trasporto. L’iter è iniziato lo scorso 11 maggio revocando le restrizioni sui voli fra le isole, primo passo per la ripresa totale dei collegamenti domestici. Anche la rete internazionale sta gradualmente recuperando il livello di normale di attività e in particolare dallo scorso 19 maggio sono ripresi i collegamenti aerei e marittimi (escluse le navi da crociera), con l’Italia”.

“Noi siamo per una apertura graduale, coordinata e non discriminatoria tra zone con la stessa situazione epidemiologica, cioè non solo per paesi ma per regioni. Questo ci permetterà di riattivare gli arrivi dai nostri mercati turistici emissori in Europa, tra cui quello italiano, che per noi è molto importante poiché rappresenta il quarto mercato turistico di provenienza dei turisti in Spagna; e negli ultimi anni segna una consolidata tendenza ascendente”.

Secondo i dati dell’Istituto nazionale di statistica spagnolo, nei primi tre mesi del 2020 il Paese ha registrato 10,6 milioni di arrivi, -25,6% rispetto al 2019; i turisti provenienti dall’Italia sono stati 552.745, -33,4%. “Ci troviamo in un momento di cambiamento e di incertezza, fare previsioni su quando si ricupererà totalmente il settore è azzardato, ciò che è appropriato è gettare solide basi per la ripresa. In questa ottica si sta realizzando tutto il lavoro per normalizzare i protocolli applicabili ai diversi comparti del settore turismo in Spagna. L’obiettivo è garantire la sicurezza dei turisti sia in arrivo che in partenza”.

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