27 July 2024

Via Francigena, dalla Toscana la proposta di un coordinamento stabile

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La via Francigena toscana prova a ripensare se stessa e la Regione, cinque anni dopo la firma della convenzione siglata nel 2020 per gestirla, propone un nuova organizzazione, con un momento annuale di confronto a partire dai quattro comuni capofila (con Monteriggioni candidato ad esserne il coordinatore) e la valorizzazione  del terzo settore, portato a sintesi e rappresentato da un’associazione regionale.

La proposta arriva direttamente dal presidente Eugenio Giani e dall’assessore al turismo Leonardo Marras.

«La Regione Toscana crede molto nella valorizzazione della via Francigena e nel progetto “Comuni in cammino” – afferma il presidente Eugenio Giani – Dal 2009 la Regione ha investito oltre venti milioni di euro sulla via Francigena, per percorrerla in sicurezza a piedi, in  bicicletta o a cavallo. E’ un modo diverso, suggestivo, per conoscere la nostra regione e riscoprirne storia e tradizioni: un progetto, quello del ‘camininar lento’, a cui teniamo molto e sono contento che lo scorso dicembre siano finalmente stati sbloccati i fondi statali per la candidatura della strada come patrimonio Unesco. La Toscana è capofila, in questo progetto, delle altre sette regioni italiane coinvolte».   

La Francigena, con i suoi mille e settecento chilometri da Canterbury in Inghilterra a Roma ed altri mille e trecento nel suo proseguimento ideale fino a Santa Maria di Leuca in Puglia, è da trent’anni un itinerario culturale riconosciuto dal Consiglio europeo.  Cinque stati e sedici diverse regioni coinvolte, circa centocinquanta tappe tra i venti e trenta chilometri l’una. Un crogiolo di culture e territori.  

Il 2024 è un compleanno importante e nel 2025 ci sarà il Giubileo, anche se quella religiosa non è la sola dimensione del cammino come, ugualmente è stato sottolineato stamani, non solo di prodotto turistico si tratta: un turismo lento e sostenibile.  La strada è qualcosa di più ed attraversa la Toscana per quasi quattrocento chilometri. Passa per i territori di trentanove comuni, con quattro  amministrazioni capofila (Fucecchio, Lucca, Siena e Pontremoli) a rappresentare altrettante sezioni in cui si divide.  

«Ebbene – aggiunge l’assessore Marras – serve un momento di sintesi e confronto annuale. Serve anche una responsabilizzazione di tutte le amministrazioni comunali e i soggetti coinvolti. Le varie sezioni della Francigena toscana devono poter dialogare fra loro». La Regione, che fino ad oggi ha finanziato la Francigena con 120 mila euro l’anno, non fa passi indietro, ma auspica un momento di confronto stabile: per programmare meglio all’inizio di ogni anno strategie ed interventi.

«E la nostra proposta  – prosegue Marras – è di affidare al Comune di Monteriggioni il ruolo di coordinamento tra i Comuni capofila, attorno ad un tavolo dove ci sia anche il terzo settore, rappresentato da un’associazione regionale che raccolga le varie realtà, e la Regione naturalmente, con i rappresentanti di giunta e Consiglio regionale”».

Ma quello della nuova governance pubblica e del ruolo e rappresentanza del terzo settore sono solo due dei cinque punti del manifesto che l’assessore lancia e che battezza come il manifesto di Monteriggioni 2024.  «C’è anche lo sviluppo di nuove iniziative in vista del Giubileo 2025 – racconta -. C’è la ricerca di finanziamenti statali, ad esempio sull’ippovia, e l’approvazione, entro il 2024, di una legge sui cammini». 

 

 

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