24 novembre 2022 09:56
Per la Val d’Ega, nel cuore delle Dolomiti, si preannuncia come una stagione sciistica eccezionale, che si aprirà come da tradizione in notturna il 25 novembre 2022.
Se agli impianti che servono il leggendario Ski Center Latemar si aggiunge quest’anno l’avveniristica seggiovia “Campanil” di Pampeago, dotata di 29 seggiole da 6 posti ciascuna, la nuova pista “Zanggen II” a Obereggen va ad arricchire un autentico parco giochi degli sport sulla neve che, tra Obereggen e Carezza, conta già 90 km di piste, 3 circuiti da slittino, 2 snowpark e 1 nightpark, tanti sentieri per escursioni e ciaspolate in un candido panorama fiabesco e 160 km di tappeti bianchi per il fondo.
Tra le sorprese della stagione in arrivo, è prevista la possibilità di avventurarsi anche in inverno sul Sentiero delle Stelle che collega gli Astrovillaggi di S. Valentino in Campo e Collepietra, per immergersi nei segreti del firmamento e dell’universo in un abbraccio di montagne innevate.
L’area di Carezza alza il sipario su quello che si conferma uno dei teatri invernali più amati dalle famiglie il 26 novembre. Ad attendere le piccole star di sci e snowboard con genitori al seguito, c’è il risultato di una formula magica data dalla moltiplicazione di 13 impianti di risalita per 40 km di piste perfettamente preparate (55% blu – 30% rosse – 15% nere), alle quali vanno assommati 1 Snowpark con Family Fun Line & Kids Line, 3 parchi per bambini e
1 miniclub con assistenza ai bambini, la pista da slittino “Hubertus”, quella a tema “Re Laurino”
e il percorso leggende “Re Laurino”.
Obereggen si presenta dal canto suo come un’esplosione di emozione e piacere, che mette a disposizione dei patiti della neve 48 km di piste di tutte le difficoltà servite da 18 impianti di risalita, snowpark e un’offerta gastronomica originale e di qualità, per un’esperienza moderna su sci, snowboard e slittino in uno scenario dal fascino eterno. Due parchi per bambini e 1 Miniclub, 4 piste da slittino e la mitologica Apline Coaster non fanno che aumentare la portata dell’offerta.
Ed è proprio al calar del sole che l’area sciistica prepara come di consueto l’anteprima di stagione il 25 novembre, per poi aprire ufficialmente le danze il giorno successivo. Se Il rifugio Oberholz e l’alpine club LOOX incarnano il lato più sofisticato di questa perla di montagna che parla la lingua del design, sciatori e snowboarder di ogni misura ed età troveranno pane per i loro denti all’interno dello Ski Center Latemar, eletto da skiresort.de migliore area sciistica al mondo.
Per cominciare col piede giusto la stagione, Dolomiti Super Première – valida dal 26 novembre al 24 dicembre 2022 – offre una giornata gratuita ogni 4, che diventano due nel caso di permanenze di 8 giorni. La proposta copre alloggio e skipass, senza contare che anche le scuole di sci e i noleggi mettono sul piatto corsi e attrezzature a prezzi incredibilmente vantaggiosi.
Due comprensori a misura di bambino non potevano poi far mancare pacchetti pensati per le famiglie delle nevi. Dall’8 al 28 gennaio e dal 19 marzo al 16 aprile 2023, Obereggen For Families offre ai piccoli sciatori l’opportunità di muovere i primi passi sugli sci, di divertirsi con l’Orso Bruno e di svagarsi su due piste da slittino, volando su tre fun slopes e sbizzarrendosi in due parchi ammantati di bianco. Inclusi nel prezzo di 1400 euro, 7 pernottamenti in MP/B&B/APP, 6 giorni Skipass Fiemme-Obereggen, Skipass gratuito per bambini sotto gli 8 anni, 6 giorni di noleggio sci e attrezzatura per bambini, 1 giorno di noleggio gratuito di una slitta e ingresso gratuito a “Brunoland”.
Il comprensorio di Re Laurino risponde con Carezza All Family, valida dal 7 al 15 gennaio, dal 28 gennaio al 4 febbraio e dal 4 al 19 marzo 2022. L’offerta di 7 pernottamenti comprende alloggio e skipass gratuito per tutti i bambini sotto gli 8 anni e il 30% di sconto per i bambini fino a 16 anni, 6 giorni di Skipass Fassa-Carezza.
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[post_content] => Non ci siamo. La questione passaporti non si risolve. Anzi, peggiora. E' sempre più difficile averne uno in tempi ragionevoli: dieci mesi di attesa a Venezia, quasi otto a Bolzano, sette a Cagliari, solo per avere l’appuntamento in questura; in sei città su 17 non è stato nemmeno possibile prenotare l’appuntamento: Bologna, Genova, Milano, Pordenone, Potenza e Torino. A un anno dalla prima rilevazione, Altroconsumo ha aggiornato l’inchiesta relativa ai passaporti. E i risultati sono allarmanti. Non solo la situazione non è migliorata; i tempi in molte città si sono persino allungati. Uniche eccezioni positive: Perugia, dove il primo appuntamento è addirittura il giorno dopo, e Pescara.
Il ministro Santanché esulta per il progetto Polis. Ma così com'è serve a poco
Ora però arriva la novità del progetto Polis: da questo mese di dicembre le Poste italiane sono abilitate a erogare i passaporti. La novità è stata salutata dal governo, e più in particolare dal ministro Santanché, come una soluzione che "va ad affrontare in maniera strutturale una problematica, quella del rilascio dei passaporti, che ha pesato molto nei mesi scorsi. Come sempre affrontiamo pragmaticamente i problemi a cui cerchiamo di fornire soluzioni strutturali e durature nel tempo a favore degli italiani”. Bene, si dirà. Almeno è un tentativo. Ma c'è un però. E non di poco conto. Come bene evidenziato dalla ricerca Altroconsumo, i veri guai sono nelle grandi città. Perché è lì che si forma un imbuto difficilmente superabile. Il fatto è che il progetto Polis è attivo solamente nei comuni con meno di 15 mila abitanti. In quelle località, cioè, dove il problema passaporto non c'è. O se c'è, è minimo. Sembra una battuta di qualche genio della comicità. Invece è tutto vero.
In termini di costi in Europa peggio dell'Italia fa solo il Portogallo
Tornando alla ricerca Altroconsumo: non solo i tempi di attesa sono lunghissimi, ma anche i costi risultano molto elevati per le tasche dei cittadini. Il passaporto italiano è tra i più costosi in Europa, anche quello per i minori che ha una durata più breve. In Italia, infatti, fare o rinnovare il passaporto costa 116 euro. Gli italiani spendono quasi il quadruplo degli spagnoli (30 euro) e quasi il doppio dei tedeschi (60 euro). Comunque, molto di più di francesi (86 euro), inglesi (82,50) e olandesi (77,87 euro). Solo il Portogallo fa peggio di noi, visto che da loro il passaporto costa 65 euro ma ha una validità di soli cinque anni, con un costo annuo (13 euro) che è di poco superiore a quello del passaporto italiano (11,60 euro).
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Non solo formazione ma anche informazione, introducendo temi di natura ambientale che mirano a far capire, soprattutto alla generazione Z, di cosa c'è bisogno per un approccio professionale a trecentosessanta gradi. «Il mondo ci sta a cuore, e quello dei nostri bambini e ragazzi ancora di più - spiega il socio fondatore Andrea Skizzo Mulargia -. Da questa premessa nasce un lavoro importante che darà vita ad una collana di libri illustrati dedicati all’infanzia in cui questi temi verranno veicolati da personaggi creati ad hoc. Il primo volume è dedicato al “Cestiguro”, un canguro che si trasforma in cestiguro perché - attraverso il suo marsupio che funge da cestino - aiuta a pulire il mondo”. Un altro aspetto molto importante sul quale la società lavora è quello del “BEN’ESSERE” mentale».
«L'animatore oggi è un professionista a tutti gli effetti, a cui si chiede il massimo rendimento, pertanto deve essere tutelato anche da un punto di vista umano e psicologico, dal momento che il suo ruolo lo porta a stare con i turisti molte ore al giorno regalando buon umore e intrattenimento - precisa la responsabile delle risorse umane Elena Usilla - E’ assolutamente fisiologico che ci siano momenti in cui si ha bisogno di fermarsi e parlare con qualcuno per questo durante gli eventi formativi viene dedicato un ampio spazio di condivisione con il supporto di psicologi professionisti che supportano l’attività».
L'estate 2023 ha registrato ottimi risultati, i ragazzi selezionati e inseriti nei vari villaggi sono stati più di 700 e hanno dimostrato di essere in grado di mettere in campo quelle competenze che vengono trasmesse loro durante le 'Factory', le giornate dedicate alla formazione che sono una full immersion in quelle che saranno le attività da svolgere una volta che si entrerà a lavorare in una struttura ricettiva.
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[post_content] => È partito ieri da Milano il roadshow invernale di Italo dedicato alle agenzie di viaggio. Una campagna, la Winter Cash, che vuole essere una provocazione: “Siamo molto generosi con le agenzie”.
Circa 250 adv, fra le top producer, saranno presenti nelle 4 tappe di Milano, Bologna, Roma e Napoli.
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Si lavora sulle connessioni. Con l’ingresso in flotta di Itabus, l’intermodalità, l’introduzione di tratte di trano + bus, è la novità più importante. I 100 bus di Itabus (acquisita lo scorso maggio) si sommano ai 51 treni di Italo per offrire una rete sempre più capillare.
Dopo il lancio estivo su mete al alta vocazione turistica come Sicilia, Puglia, Calabria e Campania, partiranno per l’inverno i collegamenti neve su Cortina e Courmayeur e regioni che hanno grande richiesta di trasporto come Abruzzo, Marche e Basilicata. Saranno implementati i servizi notturni per ottimizzare i tempi di viaggio tra le grandi città del centro nord e le regioni meridionali. Viene mantenuta ancora per la stagione invernale Pompei e Sorrento, mete a grande richiesta del turismo internazionale. Dal 10 dicembre Italo farà tappa a Pavia, Voghera e Tortona, sulla tratta Genova – Milano - Napoli e 2 nuovi servizi quotidiani per Brescia. Italo passa così da 54 a 62 città collegate.
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«Con l’inaugurazione del Como Alpina Dolomites, che si affianca nella Penisola al Castello del Nero, saliamo a cinque indirizzi nel Vecchio continente – racconta il pr director della compagnia, Brett Perkins -. Fino a poco tempo fa la nostra offerta era concentrata in Asia, ora ci stiamo rifocalizzando sull’Europa ma il nostro ceo, Olivier Jolivet, non finisce mai di sorprenderci. Non mi stupirebbe per esempio se presto ci fosse qualche novità in Giappone o negli Stati Uniti. Quel che è certo, al momento, è che l’anno prossimo faremo sicuramente un altro annuncio ma è ancora presto per svelare qualcosa di più».
Difficile però che il gruppo Como riesca a mantenere il ritmo di espansione del 2023, anno che ha visto anche l’inaugurazione del Metropolitan Singapore. «Sebbene recentemente ci siamo aperti ai contratti di management, che a oggi riguardano proprio la nuova struttura di Singapore e il Como Laucala Island a Fiji, rimaniamo infatti una società a conduzione familiare che detiene la proprietà diretta della maggior parte delle proprie strutture. Non perseguiamo perciò uno sviluppo fine a se stesso, ma cerchiamo di trovare ogni volta le strutture più adatte al nostro concept».
Realizzato in collaborazione con la designer Paola Navone, il Como Alpina Dolomites è il primo resort ski-in, ski-out della compagnia. La struttura, con apertura annuale, sarà dotata di 60 camere, a cui si aggiungono tre ristoranti «e la nostra tradizionale Shambala spa, che sarà uno dei centri benessere più grandi delle Alpi». Ma gli investimenti italiani di Como non si sono limitati alle Dolomiti. Il Castello del Nero ha infatti visto sempre quest'anno la realizzazione del podere San Filippo, situato a circa 20-25 minuti dal resort originario. «È una struttura dotata di 22 appartamenti da uno a tre camere con piscina inclusa – prosegue Perkins -. L’idea è quello di farlo diventare presto una sorta di mini-resort indipendente. Abbiamo inoltre aperto Villa San Giulia: una proprietà di quattro camere a pochi passi sempre da Castello del Nero. Prenotabile solo in esclusiva è dotata di una mini-Shambala spa, con la possibilità di beneficiare anche dei servizi a domicilio dello chef della proprietà toscana. Il prossimo anno è infine in programma l’inaugurazione di un ulteriore ristorante chiamato Olive Grove».
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[post_content] => Volotea cresce dalla base di Venezia con l'apertura, dal prossimo 4 aprile, di una nuova rotta per Tolosa, con due frequenze alla settimana, il giovedì e la domenica, e un’offerta complessiva di circa 13.600 posti in vendita. Il vettore rafforza, così, la sua presenza presso il Marco Polo per il 2024, con un incremento del +16% in termini di capacità rispetto al 2023.
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«Con questo nuovo collegamento - ha dichiarato Valeria Rebasti, international market director di Volotea - non solo i turisti veneti potranno viaggiare facilmente verso Tolosa, la “città rossa” del sud della Francia, ma allo stesso modo, tutti i viaggiatori di Tolosa potranno organizzare un fine settimana in una delle città italiane più famose e romantiche al mondo»
Venezia ricopre da sempre un ruolo primario nelle attività di Volotea: scelta nel 2012 come prima base operativa a livello europeo, la compagnia ha operato ad oggi più di 59.000 voli e trasportato più di 6,6 milioni di passeggeri. Questa nuova rotta conferma ancora una volta lo stretto legame tra Volotea e il Veneto, sostenendo il flusso di turisti incoming e l’economia locale. A testimonianza di questa sinergia anche le numerose iniziative promosse da Volotea sul territorio, come il restauro della balconata sansoviniana di Palazzo Ducale, affacciata su Piazza San Marco, e il contest #Volotea4Veneto, pensato per promuovere, tutelare e valorizzare le bellezze artistiche locali.
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[post_content] => «Siamo molto preoccupati della nuova Direttiva europea» così esordisce Stefano Corbari presidente di Fiavet Lazio.
«Ci preoccupa parecchio anche sei dettagli non sono ancora confermati. Però l’aria che tira non è molto buona. Noi come Fiavet nazionale abbiamo già inviato una lettera all’Unione europea preparata anche dal nostro legale, Federico Lucarelli. In cui facciamo presente una serie di dubbi e di preoccupazioni. Ci sembra anche strana questa accelerazione in questo momento di elezioni europee.
Ma qualcuno vi ha risposto?
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Due domande: i famosi 39 milioni stanno arrivando. Qual è la salute delle associazioni del turismo?
Per quanto riguarda i famosi 39 milioni, posso dire che la prima tranche è partita. Quindi stanno arrivando. Nell'associazione Fiavet Lazio, ma anche nelle altre regionali siamo ritornati a livelli di tesseramento pre pandemici. Durante la pandemia e anche dopo le associazioni sono state importanti e questo si è capito. Le associazioni si sono date da fare. Io penso che si è tornati a capire l’importanza dell’aspetto associativo. Quello che vorrei io come tutti i miei colleghi che lavorano nelle associazioni è un maggiore impegno di tutti. Noi come federazione ci stiamo muovendo in molte direzioni. C’è un grande ritorno della formazione, per esempio, con un sacco di ore dedicate a questa attività. Quindi maggiore richiesta e maggiore formazione.
Territorio
Vi vedono crescere agenzie incoming in mdo forse caotico. E' una nostra impressione o è cosdì?Incoming
Penso che ci siano molte agenzie incoming nuove, ma anche agenzie di vecchia generazione che hanno aperto ma divisione incoming. Questo porterà una saturazione del mercato nel medio periodo. Ma credo che questo sia un percorso naturale. Dopo la saturazione chi ha le basi solide rimarrà. E poi quersto rinnovamento dell'incoming locale dà molto spazio al territorio. Del resto noi come federazione abbiamo sempre spinto per promuovere anche le altre provincie, e queste nuove agenzie incoming agiscono proprio questo ambito, accendendo riflettori su territori ancora poco conosciuti. La cosa che dobbiamo promuovere è lo sviluppo dei fornitori locali. Ne beneficiano sia i colleghi che i territori.
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[post_content] => Un portale pensato per le agenzie ma dedicato ai viaggiatori che, grazie a questo approccio pienamente b2c2b, possono ora creare tutto da soli, con verifica in tempo reale delle disponibilità, per poi finalizzare soltanto la prenotazione. E' il nuovo sito di Kibo, che l'operatore biellese ha ufficialmente presentato in occasione della recente operazione di rebranding. l’idea è quella di creare il proprio viaggio ideale in autonomia, secondo le proprie preferenze. Grazie ai diversi filtri di destinazione, data, luogo di partenza, il sistema propone viaggi in linea con ciò che si desidera.
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[post_content] => Una nuova spedizione e una nuova realtà, quella di un paese lontanissimo dal turismo di massa, sorto dalle acque dell’antico oceano di Theti. E' il Mangystau, santuario archeologico a cielo aperto del Kazakistan, la new entry 2024 di Viaggia con Carlo. L’itinerario di nove giorni, con partenza unica dal 4 al 12 maggio, ruota attorno all’esplorazione attenta del territorio, con tempi dovutamente concessi all’ammirazione: sempre presente la parte dedicata al trekking tra uno spostamento e l’altro in 4x4; si tratta di un’avventura che per essere perfetta ha bisogno di poco, come i pernottamenti in tende mobili, l’unico modo per addormentarsi ai piedi delle Tiramisu Hills, mentre il tramonto accende le sfumature di bianco e caffè. Incluso nel programma, Bozzhira con i suoi canyon e il paesaggio lunare.
“Sentire la grandezza delle misteriose, silenziose necropoli, così come delle moschee sotterranee, attraversare i luoghi dove passavano le carovane e assistere alla rara bellezza della natura: tutto questo è l’essenza del Mangystau” commenta Carlo Mamberto, che in occasione di questa prima partenza, accompagnerà personalmente la spedizione. Ma tutto il Kazakistan è oggi meta emergente, tanto che Viaggia con Carlo con Viaggigiovani.it già prevedono un’altra partenza analoga a questa in tarda estate e un’ulteriore novità ai primi di agosto: il Kazakistan in combinata con l’Uzbekistan.
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