21 gennaio 2022 10:33
La Spezia
Nasce alla Spezia il marchio DeCo, denominazione di origine Comunale per prodotti ed eventi made in La Spezia
Farinata, mesciua, muscoli ripieni fino alla fiera di San Giuseppe: sono alcuni dei prodotti o degli eventi con le caratteristiche di storicità tali che potrebbero ricevere dal comune la denominazione di origine comunale, DeCo: un marchio che identificherà prodotti enogastronomici, artigianali ed eventi tipici della Spezia. L’amministrazione comunale ha nominato una commissione composta da membri esperti in materia, che avrà il compito di proporre autonomamente o valutare istanze di parte del soggetto produttore meritevoli di inserimento nel registro dei prodotti DeCo.
«Il marchio DeCo è uno strumento fortemente identitario – dice l’assessore al Commercio Lorenzo Brogi – e siamo convinti che sarà un volano per la promozione delle eccellenze locali, nonché uno strumento per preservare e diffondere la conoscenza della nostra storia. Con questo marchio potremo inoltre portare avanti altre iniziative collegate, come una fiera dedicata ai prodotti DeCo o itinerari specifici, che valorizzino le nostre eccellenze e le facciano conoscere sempre più nel mondo».
La DeCo istituita con la delibera di consiglio regionale n. 11 del 2018 si propone di promuovere il territorio attraverso le produzioni agroalimentari ed enogastronomiche tipiche e conservare i prodotti che fanno parte della cultura, tutelare le tradizioni storiche, le tipicità locali, ma anche gli eventi e le manifestazioni che caratterizzano il territorio comunale, contribuendo allo sviluppo delle specificità storico culturali che, sempre più attirano l’interesse dei cittadini e dei turisti.
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«La Spezia sta vivendo un significativo sviluppo turistico – spiega il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - I dati sulle presenze continuano a crescere, così come il gradimento espresso dai turisti al termine delle esperienze vissute nel nostro territorio. Questo ci motiva a investire e impegnarci ulteriormente per migliorare i servizi e ampliare l’offerta turistica. Per questo motivo stiamo sviluppando il progetto dell'Area Ligure Apuana, presentato proprio alla fiera: un’iniziativa nata per creare un turismo di rete tra i 66 comuni che hanno aderito al protocollo nelle province della Spezia, Massa-Carrara, Lunigiana e Garfagnana. Si tratta di un patto per lo sviluppo del turismo, che mira a valorizzare i nostri territori e il patrimonio condiviso, così da renderli accessibili ai centinaia di migliaia di visitatori desiderosi di scoprire ed esplorare le nostre bellezze».
La Spezia è una destinazione turistica in costante evoluzione pronta ad accogliere il turismo in tutte le stagioni. In questi anni infatti si è puntato molto alla destagionalizzazione sfruttando come punto di forza il clima mite e la sua conformazione geografica che le permette di far vivere appieno tutto ciò che ha da offrire.
Il progetto è il risultato della cooperazione tra i comuni della provincia della Spezia, della Lunigiana, della Garfagnana e dei comuni di Massa, Carrara e Montignoso, aree storicamente legate da scambi culturali e vie di comunicazione tra mare e montagna, mirato a rafforzare l’attrattività turistica dell’area. La mission è quella di creare una destinazione turistica integrata, valorizzando la diversità del territorio, dal mare alle montagne e borghi storici. Il progetto promuove un turismo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni locali, per offrire esperienze autentiche e immersive.
La vision è di diventare un punto di riferimento turistico a livello nazionale e internazionale, con un’offerta che unisce bellezza paesaggistica ed esperienze culturali, enogastronomiche e outdoor, promuovendo una crescita economica sostenibile e il benessere delle comunità locali.
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[post_content] => Un accordo in esclusiva per il mercato italiano. E’ la grande novità del gruppo Atmosphere. Sarà ufficialmente annunciato a breve e riguarderà uno degli undici resort maldiviani della compagnia. L’Italia sta infatti diventando sempre più importante per questa realtà emergente, che ha appena annunciato anche un ambizioso sviluppo in India dedicato però prevalentemente al mercato domestico (11 gli hotel in pipeline, con il primo in apertura a Calcutta a dicembre, ndr). “Ci siamo aperti alla Penisola solo nel 2018, ma il nostro Paese è già nella top 10 per volumi generati”, spiega Silvia Collepardi, vice president sales & marketing di due dei brand del gruppo: il lifestyle dal target giovane Colors of Oblu e il marchio eponimo Atmosphere Hotels & Resorts (il terzo è il luxury Osen Collection).
L’obiettivo è ambizioso ed è quello di portare l’Italia nella top 5, in linea con quella che è già la posizione del nostro mercato per la destinazione Maldive presa nel suo complesso. Le proprietà del gruppo sono ancora dotate di un numero non elevatissimo di personale parlante italiano, ma l’idea è quella di aumentarne progressivamente l’entità, soprattutto per gli indirizzi più appetibili per il nostro mercato, quali lo stesso Atmosphere Kani Fushi e l’Oblu Aila Fushi. “La presenza degli italiani è tuttavia già forte a livello di management - sottolinea Silvia Collepardi -. Oltre a me, è italiano infatti il direttore commerciale per il Sud Europa, José Gregorio Manzo, così come la general manager dell’Osen Reserve Boli Fushi, Monica Coppetta, la vice president operations India e gm della nuova proprietà di Calcutta, Luisa Lalli, nonché la biologa marina Giorgia Maggioni, che segue le attività di coral reservation”.
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[post_content] => Il mercato delle case vacanza in Italia continua a crescere. Nel primo trimestre 2024 la richiesta di case vacanze di lusso sale quasi del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con l’Italia che si posiziona al terzo posto in Europa per notti vendute dopo Francia e Spagna.
Di pari passo procede la crescita di GECO VACATION RENTALS, la nuova sfida che va ad ampliare l’attività di Geco nell’ambito delle strutture extra alberghiere, con le migliori proposte per affitti di ville, case vacanze e appartamenti con un’offerta diversificata e la capacità di soddisfare qualsiasi esigenza di distribuzione nel settore hospitality.
Nel 2024 GECO VACATION RENTALS ha registrato un incremento del 150% rispetto all'anno precedente. L’obiettivo di Geco è distinguersi per l'eccellenza nella cura degli ospiti e nella valorizzazione delle proprietà e del territorio.
Molti i fattori che hanno contribuito a questa importante crescita, in primis l’ampio portafoglio di proprietà in nuove località turistiche. Oggi, infatti, più di 800 strutture sul territorio nazionale hanno sposato la filosofia di GeCo, 100 delle quali sono ville extra lusso e tenute di pregio che rispondono alle esigenze di una clientela top alla ricerca del massimo comfort.
Tra i punti di forza 'integrazione di nuove piattaforme tecnologiche che ha semplificato il processo di prenotazione, migliorando l'esperienza utente e aumentando il tasso di conversione. Attraverso una piattaforma tecnologica all’avanguardia e un channel manager che collega i principali portali, tutte le strutture nel portfolio di GECO VACATION RENTALS vengono distribuite su diversi canali, dal sito web, ad oltre 80 portali online dedicati al mondo delle case vacanze a più di 200 Tour Operator e Agenzie specializzate che collegandosi alla piattaforma possono finalizzare prenotazioni istantanee.
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«Il bilancio è positivo per tutti i servizi storici dell’azienda, sul mercato da 15 anni – commenta Marco Zanella, general manager di Geco – però il settore del Vacation Rentals è quello che sta crescendo maggiormente ed è il filone sul quale l’azienda si sta concentrando. Attualmente la copertura sull’Italia è buona ma puntiamo ad allargarci in altre aree. I nostri punti di forza sono l’assistenza capillare e poter contare su persone che rappresentano in toto l’azienda».
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[post_content] => Il sindaco di Messina, Federico Basile, ha colto l’occasione del TTG Travel Experience di Rimini per raccontare a Travel Quotidiano il crescente ruolo strategico della città e della sua provincia come destinazione turistica d’eccellenza in Sicilia. Durante l'evento, Basile ha illustrato i successi ottenuti negli ultimi due anni grazie a un lavoro di promozione capillare, che ha consentito di attrarre un numero sempre maggiore di visitatori e di aumentare la permanenza media dei turisti nel territorio.
Un territorio unico che fa sistema
"Messina è la porta della Sicilia - esordisce Basile - una destinazione che si propone non solo come città accogliente, ma come punto di riferimento per un comprensorio vasto e variegato". Il territorio messinese comprende oltre 108 comuni che collaborano attivamente per valorizzare un’offerta turistica che spazia da località iconiche come Taormina, le Isole Eolie, la Valle d’Agrò, Milazzo, Capo d’Orlando e la zona ionica. “È un patrimonio unico – aggiunge – che vede Messina come centro e motore di un sistema integrato che ogni giorno diventa più attrattivo.”
Un turismo più stanziale e consapevole
Il primo cittadino ha poi evidenziato i risultati ottenuti dagli impegni messi in campo per trattenere i visitatori più a lungo sul territorio, offrendo esperienze autentiche, ad alto valore aggiunto. "Il turismo nella provincia di Messina sta diventando sempre più stanziale - spiega il sindaco -, con un aumento delle presenze importante, anche del 30/40 per cento rispetto agli anni scorsi". Questo cambiamento è il risultato di un’offerta diversificata, che va oltre il crocierismo, grazie alla programmazione di eventi culturali, religiosi e di spettacolo. "Sono dati che ci spingono a continuare a investire per migliorare ulteriormente l’offerta e i servizi".
Reti di servizi e nuovi progetti per il futuro
L’amministrazione sta lavorando alla creazione di una rete di servizi che non si fermi alla sola città di Messina. "Stiamo riaprendo tanti siti che erano chiusi, rendendoli accessibili in maniera gratuita e migliorando l’esperienza complessiva per chi visita il nostro territorio - prosegue il sindaco -. La partecipazione al TTG di Rimini è l'opportunità che stiamo cogliendo per presentare i nuovi progetti in corso e avviare contatti con operatori internazionali interessati a promuovere Messina all’estero".
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[post_content] => Bilancio in positivo per il turismo alla Spezia. Da gennaio a settembre i dati evidenziano un aumento del 16% delle notti trascorse in città e, di conseguenza, degli incassi derivanti dalle imposte di soggiorno.
«Questo dato conferma la crescita del turismo della nostra città - commenta il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - già avvenuto significativamente nel 2023, ed è un altro passo avanti verso la destagionalizzazione del flusso turistico, considerato il significativo incremento anche fuori dal periodo estivo. Inoltre è la prova che La Spezia, anno dopo anno, sta diventando una meta scelta dai turisti e non più una città di passaggio, grazie alle sue bellezze naturali, al patrimonio culturale e ai numerosi eventi organizzati durante tutto l’anno. L’Amministrazione sta mettendo in campo diversi progetti per l’ampliamento dell’offerta turistica del territorio, come il progetto dell’Area Ligure Apuana, che lega 66 comuni nel predisporre una rete intensificando i legami tra i territori con progetti che possano valorizzare il patrimonio naturale, culturale, enogastronomico e molto altro».
La città negli ultimi anni ha avuto visibilità di livello internazionale, con l’organizzazione di manifestazioni sportive come i Campionati Italiani Assoluti di Atletica e di Scherma, partecipando a eventi di livello mondiale come la Bit di Milano o il TTG di Rimini.
In particolare questo risultato è soprattutto il frutto di un progetto molto ampio portato avanti che ha visto il recupero della storia locale con il progetto 'La Spezia Forte', che include la Batteria Valdilocchi, il Rifugio Antiaereo Quintino Sella, il Parco delle Mura e il Parco della Rimembranza, ovvero luoghi ogni anno molto frequentati da cittadini e turisti, il potenziamento dei Servizi Culturali e dei Musei Civici con il restyling del Camec realizzato in sinergia con la Fondazione Carispezia e recentemente inaugurato con la partecipazione di oltre mille persone, una mostra di altissimo livello al Museo Lia, inoltre il turismo nautico, quello esperienziale, l’outdoor e molto altro.
«I dati positivi di questi nove mesi - aggiunge Peracchini - ci motivano a continuare su questa strada e ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo successo, dai cittadini agli operatori del settore turistico, al personale del Comune, il cui impegno è fondamentale per rendere La Spezia sempre più accogliente e attrattiva».
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[post_content] => Un quadro desolante e preoccupante quello delineato da Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, durante il suo intervento all’evento di apertura del TTG Travel Experience 2024, intitolato “The Year of Veritas. Scelte imprenditoriali e strategie di sviluppo fra intelligenza generativa e sensibilità crescenti”. Gattinoni, imprenditore di lungo corso nel settore del turismo, ha messo in luce le difficoltà strutturali che affliggono il comparto, denunciando la presenza di operatori abusivi e una normativa che penalizza chi lavora nel rispetto delle regole.
“Si parla tanto di tecnologia e di intelligenza artificiale - spiega -; io ho la fortuna di essere un imprenditore che, partendo da zero, ha costruito una grande azienda e presiede una delle maggiori associazioni del Turismo organizzato italiano Noi investiamo tanti soldi in tecnologia, ma sono tutte risorse nostre, perché gli aiuti non ci sono oppure, quando ci sono, implicano procedure troppo complesse e spesso finiscono ai più furbi”.
“Nonostante i nostri investimenti, rimaniamo azzoppati da lacci, lacciuoli, complicazioni italiane ed europee – rincara Gattinoni –. E di questo beneficiano soltanto le grandi piattaforme internazionali e gli abusivi che nell’era del digitale prosperano come non mai. Per fare un esempio, se voglio vendere un pacchetto viaggio, io devo avere un direttore tecnico, un fondo di garanzia, una copertura assicurativa professionale, una licenza, una squadra di persone alle mie dipendenze e devo pagare tutte le tasse in Italia. Poi scopro che chiunque fa illegittimamente il mio stesso mestiere senza questi oneri”.
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Gattinoni ha espresso quindi un forte senso di frustrazione per il peso della burocrazia italiana ed europea e le normative in costante mutamento, che non permettono al settore turistico di tenere il passo con l’innovazione e le dinamiche globali. "Così è veramente troppo faticoso – conclude il presidente Fto –. E se è difficile per me, pensate alle migliaia di piccoli imprenditori che rappresentano l’anima del turismo italiano”.
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Per Natale Innsbruck tornerà a sedurre grandi e piccini con la nuova edizione dei Mercatini e la magia di Lumagica Park in un’atmosfera resa ancora più brillante grazie al maestoso albero di Natale di cristallo Swarovski. In collaborazione con l’Innsbruck Tourismus, il colosso del cristallo, partner d’eccezione, aggiungerà nuove emozioni all'esperienza natalizia dal parco di Wattens con il mondo di cristallo Swarovski, a soli 15 minuti da Innsbruck. Come da consuetudine, il Natale del capoluogo tirolese, avvolto nel suo manto nevoso, si riempirà di luci, suoni di campane, presepi viventi e mercatini tipici della tradizione austriaca. Il Carillon della Pace e 48 campane, musical, cori, processioni e sfilate di angeli del periodo natalizio culmineranno poi nelle proposte di Capodanno.
I sette mercatini di Natale giunti alla 51° edizione, avvolgeranno la città di profumo del vin brulé, tesori artigianali e trenino di Gesù Bambino. Tra le vie del centro storico il Tettuccio d’Oro è il mercatino icona dell’avvento, al 51° anniversario. La Kiebachgasse, a dicembre si trasforma nel vicolo delle favole con i personaggi delle storie più amate che, dall’alto di facciate, balconi e cuspidi, osservano i passanti. Il Mercatino di Marktplatz, giunto al suo 30° anniversario, ospita in piazza un carosello d’altri tempi e il maestoso e scintillante albero di Natale Swarovski alto 14 metri unico nel suo genere. Maria-Theresien-Straße, una delle vie più eleganti della città, ospita un mercatino moderno e cosmopolita dove, dal 25 novembre al 6 gennaio con stand ricchi di idee regalo, creazioni di design, specialità innovative e installazioni luminose moderne in un'atmosfera raffinata. A Wilten, un quartiere ricco di storia, dal 25 novembre al 21 dicembre, in uno scenario pittoresco, si svolge un mercatino caratterizzato da cori, canti popolari e artigianato dalle tradizioni secolari. Nel quartiere di St. Nikolaus, dal 24 novembre al 23 dicembre, un piccolo mercatino sull'Inn, accoglie i visitatori con calore e autenticità tra luci soffuse, prodotti fatti a mano e una vasta scelta di dolci natalizi. Il quartiere Hungerburg, raggiungibile con la funicolare dal centro di Innsbruck, ospita un mercatino a 860 metri di altezza che, dal 25 novembre al 23 dicembre, offre prodotti tipici tirolesi e anche una vista mozzafiato sulla città illuminata a festa.
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“La ripresa di arrivi internazionali non si arresta - spiega Stephanie Schennach, marketing manager di Innsbruck Tourismus - La stagione estiva, ha registrato un incremento di flussi turistici maggiore rispetto all’anno precedente, originati dalle vacanze estive e dalla voglia di vivere l’outdoor tra montagne e laghi tirolesi”.
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[post_content] => Il cibo è da tempo immemore un tema importante nella vita delle persone. Ma mai come oggi consapevolezza e attenzione alla qualità sono state così diffuse: «Viene controllata molto la provenienza e la certificazione: si richiede sempre più spesso che provenga da coltivazioni controllate o biologiche», spiega Giulio Picchi.
Ma c’è anche sempre più attenzione nel proporre varianti creative per soluzioni gluten free o vegetariane e vegane, al di là e oltre la classica pasta al pomodoro. «Anche da parte nostra – prosegue il ceo del gruppo Cibrèo, da 35 anni protagonista del mondo f&b fiorentino tra tradizione e innovazione, catering, eventi e formazione -. Noi ne siamo particolarmente felici, perché abbiamo sempre sostenuto che molte delle ricette toscane tra le più gustose siano naturalmente vegetariane. I nostri locali ne sono pieni ed è un piacere vedere l’apprezzamento del pubblico su proposte attente alle esigenze di tutti: intolleranti, allergici o che semplicemente manifestano delle preferenze».
Accanto a questo trend, si affianca anche la richiesta di formulazioni food più elastiche e plasmabili su soluzioni che vedono protagonisti pure il beverage. «Con cocktail classici, per esempio, mixology d’autore o wine pairing più sofisticati, che possano abbinarsi a un cibo con più varietà ma in quantità più ridotte, per creare esperienze fortemente sensoriali capaci di andare oltre il pranzo o la cena di quattro/cinque portate».
A fronte di tale evoluzione, sta cambiando ed è cambiato anche il profilo e il ruolo dello chef: «Non si può più essere semplicemente un cuoco – conferma Picchi -. Altrimenti sarebbe impossibile trasformare il proprio cibo in idee e messaggi per il mondo. Attraverso le proprie creazioni uno chef, che è uomo e cittadino del mondo, può infatti essere il veicolo di un messaggio fondamentale e necessario per l’alimentazione di domani; uno chef deve essere anche un ambasciatore della biodiversità, della tutela dell’ambiente e della protezione della cultura, dove risiedono la tradizione e la storia. Non solo: uno chef di domani dovrà sempre tenere presente le più importanti tematiche dei giorni di oggi: cambiamento climatico, sprechi, risparmio delle risorse, in modo da consegnare un suo messaggio di cultura dietro ogni piatto e ogni idea».
Il Cibrèo in pillole
La storia di Cibrèo inizia nel 1979, quando il giovane chef fiorentino Fabio Picchi apre il Cibrèo ristorante e l’attigua trattoria nel quartiere di Sant’Ambrogio a Firenze, dando loro il nome di un piatto antico della cucina locale. La sua proposta culinaria è in controtendenza ma si rivela presto profetica per l’uso ecologicamente etico delle materie prime. È allora che nasce l’idea di una cucina quanto più possibile a filiera corta, sempre al passo con le stagioni, che non rinuncia mai al suo valore culturale ed estetico.
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[post_content] => "Destinazione Napoli" debutta al TTG Travel Experience di Rimini: un nuovo brand e una DMO. L'obiettivo è quello di delineare le strategie future per rafforzare ulteriormente Napoli una delle città più visitate d’Italia e che detiene il primato per numero di arrivi internazionali.
Per consolidare la posizione sui mercati esteri, il Comune di Napoli si è dotato di uno strumento strategico quale la DMO (Destination Management Organization) per la progettazione, la realizzazione e la gestione dei servizi tipici, nonché, in ottica strategica e integrata, delle azioni di marketing, promozione, digitalizzazione e sviluppo di prodotti necessari alla valorizzazione della destinazione turistica. A questo fine è nato un accordo quadro tramite l’RTI composta da CoopCulture e SL&A.
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«A Napoli abbiamo realizzato un’installazione fissa pensata 'per fare il giro del mondo' - aggiunge l’Assessora al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, Teresa Armato - attraverso le esperienze dei turisti che scattano un selfie per i social per testimoniare la loro esperienza napoletana. Nel logo sono raffigurati alcuni dei principali simboli della napoletanità: da Maradona, al murales di San Gennaro, al cibo. Ci sono anche immagini delle stazioni della metropolitana di Napoli, affascinanti e futuristiche. Il nostro logo, inoltre, si trova davanti al porto 'aperto' della città, apposta per dare il benvenuto a chi arriva a Napoli dal mare».
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A questo fine è nato un accordo quadro tramite l’RTI composta da CoopCulture e SL&A.\r\n\r\n«Con questa iniziativa anche una Capitale come Napoli, vero gigante nell’immaginario e nel desiderio dei turisti italiani e sempre più anche stranieri, si dota di una organizzazione di destinazione che si muove su standard mondiali - spiega il Project Leader della DMO Stefano Landi -\r\n\r\nQuesto brand è rappresentato da un'installazione permanente situata in Piazza Municipio, concepita per sintetizzare la complessità e la ricchezza culturale di Napoli. Il progetto, promosso dall'Assessorato al Turismo, mira a offrire ai visitatori una visione distintiva e coinvolgente della città, sottolineando il suo fascino unico. \r\n«A Napoli abbiamo realizzato un’installazione fissa pensata 'per fare il giro del mondo' - aggiunge l’Assessora al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, Teresa Armato - attraverso le esperienze dei turisti che scattano un selfie per i social per testimoniare la loro esperienza napoletana. Nel logo sono raffigurati alcuni dei principali simboli della napoletanità: da Maradona, al murales di San Gennaro, al cibo. Ci sono anche immagini delle stazioni della metropolitana di Napoli, affascinanti e futuristiche. Il nostro logo, inoltre, si trova davanti al porto 'aperto' della città, apposta per dare il benvenuto a chi arriva a Napoli dal mare».\r\nIl logo, infatti, è una fusione di arte e identità, con lettere che narrano le mille sfaccettature di Napoli: dalla passione per il calcio alle meraviglie sotterranee, dalla street art ai capolavori culinari.","post_title":"Destinazione Napoli, nuovo brand e DMO per consolidare la posizione sui mercati stranieri","post_date":"2024-10-09T12:06:58+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1728475618000]}]}}