6 December 2023

«Insieme per salvare il turismo»: la protesta della filiera oggi a Roma

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Tutte le espressioni della filiera turistica per la prima volta insieme, per chiedere aiuto attraverso un’unica, potente voce. È quello che è successo oggi a Roma, davanti al Ministero dello Sviluppo Economico, dove si sono riunite oltre mille persone: non solo agenzie di viaggio, che hanno dato il via alla manifestazione organizzandosi grazie ad un intenso e veloce tam tam sui social, ma anche tour operator, linee aeree, associazioni.

Tanti i cartelloni preparati per supportare il grido di aiuto in un momento di grande difficoltà del comparto: ‘il peggior virus è l’ignoranza’, ‘grazie per il disastro finanziario’, ‘tutelateci, noi siamo quelli che vi faranno ripartire’.
Travel Quotidiano era al fianco dei manifestanti presenti e ha condiviso sui suoi canali social, in diretta, le richieste di aiuto del settore. Pierluigi Cruciani, titolare dell’agenzia H 24 Travels, reputa insufficienti le disposizioni finora approvate: «Speriamo che con il terzo decreto ci siano dei miglioramenti – afferma -, perché ciò che è stato deciso finora è molto negativo per le agenzie di viaggio».

Enrica Montanucci, titolare della Passaggio in volo e agente di viaggio dal 1983, chiede «credito agevolato, cassa integrazione anche per aziende sotto i 6 dipendenti, sostegno e sgravio delle tasse per almeno 6 mesi». Ricorda, inoltre, l’esigenza di «riportare la gente a credere che l’Italia sia un Paese sano: i numeri non permettono che venga definita una nazione a rischio batteriologico e non danno quindi diritto di chiudere le frontiere. Il ministro degli esteri deve agire ora». Sulla tempestività delle misure richieste si alza un applauso: «Il sostegno serve ora – ribadisce Montanucci – non tra tre mesi, perché a quel punto la metà di noi non ci sarà più».

Ernesto Mazzi, presidente di Fiavet Lazio, focalizza l’attenzione su un problema che riguarda alcuni fornitori, soprattutto  compagnie aeree low cost che non seguono la legge italiana: «Oggi abbiamo bisogno che tutti i nostri fornitori rispettino le direttive previste dai contratti italiani».

Le aziende del turismo si sono ritrovate a vivere situazioni drammatiche negli ultimi 30 anni, dalla guerra del Golfo alle Torri gemelle, senza dimenticare tsunami, naufragi, vulcani e terremoti. Difficile non fare paragoni con il sostegno concesso dalle istituzioni ad altre realtà produttive: «Non abbiamo mai avuto assistenza da parte del Governo – lamenta Montanucci – a differenza di Alitalia oppure di Ilva, che ha 8.000 addetti, contro i nostri 60.000».

Anche Luca Manchi, titolare di Karisma Travelnet, ricorda con una punta di vivo orgoglio come il settore abbia sempre affrontato a viso aperto le difficoltà: «Il Governo ci dia dei provvedimenti di sopravvivenza – commenta -, perché per il resto siamo capaci noi di andare avanti e riorganizzarci, come abbiamo sempre fatto».

Le misure di defiscalizzazione e alleggerimento della pressione fiscale sono necessarie per mantenere i dipendenti.

«Non vogliamo mandare a casa la gente – spiega Guy Luongo, ceo di Ixpira -, abbiamo bisogno di strumenti per resistere. Speriamo di sensibilizzare il Governo a mettere mano al portafoglio, chiedere autorizzazione a Bruxelles e darci un aiuto concreto». Luongo auspica un Piano Marshall per «poter ripianificare la ripartenza, con aiuti finanziari per minimo 3 mesi, ma meglio 6, stop dei muti, cassa integrazione anche per la piccola impresa». Senza queste misure quanto si può resistere? «Al massimo un mese».

Non manca, in strada, una rappresentanza delle aziende che si occupano di turismo scolastico, tra le prime a subire i duri contraccolpi dei provvedimenti presi per il Coronavirus. «Con la sospensione delle gite scolastiche – spiega Ilaria Caminati di Titan Travel – ci siamo trovati ad annullare il lavoro degli ultimi mesi e siamo ora in ginocchio. Ci troviamo costretti a rimborsare i nostri clienti, ma abbiamo già pagato i fornitori per tutti i servizi che erano stati prenotati».

Uno scenario tragico, tratteggiato anche dall’ex ministro del turismo Gian Marco Centinaio, presente in strada al fianco dei manifestanti: «Farò di tutto nelle prossime ore – promette -: incontrerò Franceschini e porteremo una serie di proposte, chiedendo aiuti concreti a breve, medio e lungo termine».

 

Claudiana Di Cesare

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