24 agosto 2021 08:19

Il ministro del turismo Massimo Garavaglia
Il ministro Garavaglia vive in un mondo tutto suo. Ora ne abbiamo le prove. Al Meeting di Rimini ha presentato una situazione rosea del turismo italiano. Una situazione che non riflette minimamente lo stato di profonda crisi di agenzie di viaggio e tour operator del nostro Paese.
“I numeri sono molto buoni, ma essendo un uomo prudente preferisco darli a consuntivo. L’obiettivo è arrivare ai numeri dell’estate 2019 e non ci siamo lontani” ha detto Garavaglia e poi ha continuato: “Ma stiamo già guardando oltre. Adesso, ci interessa la stagione invernale: abbiamo tutte le carte in regola per aprire una nuova stagione invernale serena come questa stagione estiva. Siamo davvero alla ripartenza”. Non si capisce bene a quale ripartenza si riferisca con tutte o quasi le destinazioni estere chiuse o semichiuse.
Per Garavaglia, “oggettivamente, l’Italia è molto più sicura di altri Paesi, basti pensare alla Spagna che ha dovuto fare addirittura i coprifuoco. L’Italia, invece, è ancora tutta in zona bianca, anche se la settimana prossima potrebbe cambiare qualcosa. Ma, di fatto, abbiamo numeri ancora molto positivi”. Su questo punto potremmo anche essere d’accordo con il ministro, ma il punto è un altro: il turismo italiano è sia incoming che outgoing. Fermarsi ad analizzare solo il turismo domestico è un errore, una miopia che il ministro non può più concedersi.
Infine gli hotel, “per gli albergatori non c’è più niente da recriminare: tutto quello che era previsto per questo settore è già stato stanziato – afferma Garavaglia -. Devono ancora essere erogati i finanziamenti che riguardano gli impianti sciistici, pari a 460 milioni di euro: abbiamo già ottenuto l’ok della Ue, ma purtroppo non è stato chiesto prima, per cui il ritardo è dovuto al fatto che il Governo precedente non aveva attivato la procedura. Adesso, dopo l’ok europeo, il decreto è alla Corte dei Conti e, nei suoi tempi tecnici, i fondi per gli impianti saranno finalmente sbloccati”.
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[post_content] => Un’estate che promette il tutto esaurito per il turismo italiano: secondo i dati diffusi da ENIT, Unioncamere e Isnart, sono già prenotate 8 camere su 10 negli alberghi italiani, con picchi che ad agosto toccheranno il 90% e un giro d’affari atteso di 15 miliardi di euro tra giugno e settembre. Crescono in particolare i flussi provenienti dall’estero, Germania, Francia, USA, Svizzera e Canada in testa, e si consolida la tendenza alla destagionalizzazione, con prenotazioni di ottobre già al 50%.
«Il turismo è uno dei principali driver per il nostro Paese, in grado di generare valore sui territori – ha dichiarato Elena Nembrini, direttore generale di ENIT, durante la conferenza di presentazione della ricerca –. Stiamo ottenendo ottimi risultati anche sul fronte dell’allungamento della stagione turistica: le prenotazioni per l’autunno sono in crescita e ottobre segna già un’occupazione del 50%.
Un successo che riguarda sia il sistema alberghiero, con un mercato da 15 miliardi di euro, sia quello aeroportuale, che quest’estate porterà circa 27 milioni di passeggeri per un valore stimato di 10 miliardi. Ma non possiamo più limitarci a contare gli arrivi: serve capire cosa accade nei territori e come migliorare l’esperienza per turisti e residenti».
«L’interesse dei mercati esteri resta alto - ha aggiunto in una nota Ivana Jelinic, amministratore delegato di ENIT - e puntiamo a coniugare attrattività e sostenibilità, come dimostra il nuovo modello scientifico sviluppato con La Sapienza». Accanto ai numeri, infatti, si afferma un’esigenza sempre più urgente: quella di misurare l’impatto del turismo non solo in termini economici, ma anche sociali e ambientali.
È su questo fronte che ENIT ha lanciato, in collaborazione con l’Università La Sapienza, un nuovo modello scientifico per il monitoraggio e la gestione sostenibile dei flussi, coordinato e presentato da Elena Di Raco, market research e statistics manager di Enit, insieme ai docenti della Sapienza Fabiola Sfodera, prof.ssa associata presso il dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale, Antonio Renzi, prof. ordinario di Economia e gestione delle imprese e di Cristina Simone, prof.ssa dipartimento Management. Roma è la prima città-pilota di questo approccio.
I numeri dell'Isnart
Le prime stime relative all’estate in corso registrano numeri più che positivi: dall'indagine svolta da ISNART per Unioncamere ed ENIT, illustrata da Paolo Bulleri, dirigente area per la Ricerca
economica e sociale sui fenomeni turistici e culturali, risultano già prenotate 8 camere su 10, con picco previsto ad agosto. Per quanto riguarda le prenotazioni alberghiere, il volume d’affari stimato tra giugno e settembre è pari a 14,7 miliardi di euro. Le prenotazioni superano quelle del 2019, ultimo anno di riferimento prima della pandemia, con vendite anticipate già vicine all’80% per il mese di agosto, destinate a salire nelle prossime settimane fino ad almeno il 90% di saturazione nel periodo di massima affluenza. Buoni anche i dati per luglio (70% di prenotazioni) e settembre (60%).
Gli operatori del sistema ricettivo italiano segnalano vendite anticipate consistenti per tutte le principali destinazioni estive: per agosto risultano già prenotate il 77,4% delle camere al mare, il 76,6% in montagna, il 71,9% nelle città d’arte e il 75,5% nelle aree interne legate al turismo green.
Positivo anche il trend per l’autunno: a fine giugno si registrava già il 43% di prenotazioni per soggiorni nel mese di ottobre, con punte del 51% nelle località termali e del 47% nelle città d’arte. Un segnale importante, che conferma l’attrattività del nostro Paese e la crescente capacità di destagionalizzare, offrendo esperienze turistiche lungo tutti i dodici mesi dell’anno.
«Quanto alla sostenibilità - aggiunge Bulleri - solo un operatore su 10 si dice preoccupato per l’impatto dei flussi: per la grande maggioranza il fenomeno è gestibile, a conferma che la vera sfida non è la crescita del turismo, ma la sua gestione in chiave sostenibile».
Il Giubileo e la ridistribuzione dei flussi
Il Giubileo conferma il proprio effetto positivo sui flussi turistici: l’evento sta offrendo una vetrina di rilievo anche per le regioni limitrofe, in particolare Marche e Umbria, da sempre protagoniste nel turismo religioso. Nei primi sei mesi del 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024, la crescita delle vendite nelle tre regioni, Lazio, Marche e Umbria, è stata del +30%, con picchi vicini al +50% in Umbria, spinta con ogni probabilità dalla forza attrattiva dell’asse Roma-Assisi, apprezzato anche sul mercato internazionale.
Con l’Italia ancora una volta in cima alle preferenze di turisti italiani e stranieri, le imprese ricettive si dimostrano pronte ad affrontare la sfida della sostenibilità. Solo il 10% degli operatori intervistati segnala criticità nella gestione della domanda in linea con i principi della sostenibilità economica e sociale, mentre il restante 90% si dichiara in grado di affrontare anche i picchi stagionali senza comprometterne l’equilibrio.
Proprio sul fronte della sostenibilità, ENIT S.p.A. e l’Università La Sapienza di Roma hanno presentato un nuovo modello scientifico di misurazione dell’impatto turistico, con un primo focus dedicato alla città di Roma. «Roma è stata scelta come città pilota per questo progetto, ed è una scelta che ci onora – ha dichiarato Carlotta Baccaro, responsabile Grandi eventi, Turismo e Moda del Comune di Roma –. Abbiamo aderito con entusiasmo, perché oggi più che mai è necessario comprendere l’effetto reale del turismo sui territori, sulle persone e sulla qualità dell’esperienza. Per questo stiamo lavorando su due livelli: da un lato la capacità di attrarre eventi di grande richiamo, come quello che parte domani con Dolce&Gabbana, che per la prima volta sfileranno nella Capitale; dall’altro la necessità di ridefinire i percorsi urbani, spingendo il visitatore oltre il centro storico e promuovendo una nuova Roma, più autentica, più diffusa, più sostenibile».
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[post_content] => Corre l'industria turistica del Brasile: tra gennaio e maggio 2025, gli arrivi internazionali sono aumentati di quasi il 50% rispetto all'anno precedente. La sola Rio de Janeiro, nello stesso periodo, ha accolto oltre 1 milione di visitatori.
Secondo la Banca centrale brasiliana (Bacen), il settore turistico ha attirato 81 milioni di dollari di investimenti diretti esteri nel 1° trimestre del 2025, con un aumento dell'88% rispetto ai 43 milioni di dollari dello stesso trimestre del 2024. La maggior parte di questi investimenti è stata destinata ai trasporti (63 milioni di dollari) e alla cultura e al tempo libero (13 milioni di dollari).
Lo scorso anno il settore turistico brasiliano ha attratto investimenti esteri per 360 milioni di dollari, con un aumento del 40% rispetto ai 257 milioni di dollari ricevuti nel 2023. Complessivamente, tra il 2023 e il 2024, il Paese ha accumulato 617 milioni di dollari di guadagni in valuta estera legati al turismo.
L'impennata degli investimenti ha coinciso con una forte ripresa dei flussi turistici. Tra gennaio e maggio 2025, gli arrivi internazionali a Rio de Janeiro sono aumentati del 52,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. La città ha accolto 1.032.537 turisti stranieri, di cui 130.546 nel solo mese di maggio, mese che ha visto un balzo in avanti dei visitatori a causa dell'imponente concerto di Lady Gaga sulla spiaggia di Copacabana. I numeri di quel mese rappresentano un aumento del 55,2% rispetto a maggio 2024.
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«Il turismo brasiliano sta vivendo un momento senza precedenti a livello globale - ha dichiarato il presidente di Embratur, Marcelo Freixo -. Nel 2025, gli arrivi turistici internazionali stanno crescendo del 50%, mentre le Nazioni Unite per il Turismo prevedono una crescita globale di appena il 3-5%. Stiamo vedendo più turisti che mai, e stanno esplorando una gamma più diversificata di destinazioni, il che aiuta a guidare lo sviluppo regionale e la creazione di posti di lavoro».
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[post_content] => Non si arresta l'andamento negativo dei flussi turistici verso gli Stati Uniti: gli ultimi dati elaborati dal National Travel and Tourism Office indicano che nel mese di giugno i visitatori provenienti da oltreoceano sono diminuiti del 3,4% rispetto all'anno precedente.
Con 2,8 milioni di viaggiatori stranieri a giugno, la cifra rappresenta solo l'80% dei livelli del 2019. Il dato relativo all'estero esclude i visitatori provenienti da Canada e Messico.
Lo scorso mese, tra i 20 principali mercati in entrata, 11 hanno registrato una flessione: l'Ecuador, la Corea del Sud e l'Australia hanno registrato le diminuzioni più significative, con un calo rispettivo del -14,1%, -10,7% e -10,2%. Anche gli arrivi dall'Europa occidentale - una delle principali regioni di provenienza degli Stati Uniti - sono diminuiti del -2,5% a giugno.
Tutti i Paesi scandinavi hanno registrato una diminuzione a doppia cifra. Non sorprende in particolare che il numero di danesi sia in caduta libera dopo la recente posizione degli Stati Uniti sulla Groenlandia. Gli arrivi dalla Danimarca sono diminuiti del -17,8%. Anche i turisti provenienti da Norvegia, Svezia e Finlandia sono crollati rispettivamente del -13,9%, -12,8% e -12,7%.
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Ad essere in controtendenza sono invece i risultati di Italia e Spagna, che a giugno hanno fatto registrare un incremento dei visitatori rispettivamente del +3,4% e del +2,1%.
Il dato a consuntivo del primo semestre 2025 evidenzia un totale di 15,92 milioni di visitatori stranieri negli Stati Uniti, pari ad una flessione dell'1,2% rispetto allo stesso periodo del 2024.
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[post_content] => Il tour operator Going punta allo sviluppo tecnologico e lancia Dynamiko, nuova piattaforma Realizzata su tecnologia SaaS (software as a service), la personalizzazione proposta alle agenzie di viaggio si distingue per tre aspetti: un pricing molto competitivo, la selezione dei fornitori e del prodotto, l’assistenza sia tecnica B2B sia attraverso un customer care H24/7su7 rivolto al cliente finale (dell’agenzia). Ma soprattutto l’aggiornamento continuo secondo le offerte e le stagionalità.
Dynamiko by Going riserva prezzi al netto sul quale la distribuzione setta il proprio mark up. Si tratta di un canale “dinamico” per definizione, con tariffe che variano secondo la disponibilità. Tra i servizi utili a comporre il pacchetto-vacanza - hospitality, trasporti e trasferimenti, autonoleggio, opzione “multidestinazione” -, non mancano le assicurazioni: si parte da una polizza medico-bagaglio basica, sulla quale si possono aggiungere ulteriori garanzie, ad esempio la tutela di annullamento-viaggio.
«Ci teniamo ad ampliare le modalità di collaborazione con i distributori, consapevoli della loro capacità e voglia di ingaggio e di interazione con i loro viaggiatori – argomenta Maurizio Casabianca, chief commercial & operations officer di Going -. Abbiamo cercato di distinguerci includendo i nostri fornitori selezionati, mettendo a disposizione della distribuzione accordi preferenziali e la qualità di Going, che rispecchia il posizionamento upscaled nell’ambito del prodotto tailor made».
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[post_content] => Un progetto allo studio ormai da anni che potrebbe vedere la luce entro fine 2025: è quello del visto turistico unificato per i sei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg) - Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrein, Kuwait e Oman - che semplificherebbe gli spostamenti dei viaggiatori nella regione.
Attualmente, gli Emirati Arabi offrono il visto all'arrivo a 85 Paesi e ai 5 Paesi del Ccg. Anche il Qatar e l'Oman offrono il visto d'arrivo gratuito, a seconda della durata del soggiorno, ai cittadini di circa 100 nazionalità. I visitatori di Bahrain, Kuwait e Arabia Saudita devono richiedere un visto elettronico. Il Kuwait è l'ultimo a fornire un visto elettronico di 90 giorni, disponibile dal 1° luglio 2025.
Il nuovo sistema di visti del Ccg, che ricalca il visto europeo di Schengen, consentirà ai viaggiatori di spostarsi liberamente tra i sei Stati membri con un unico permesso di ingresso. L'obiettivo è quello di incentivare il turismo regionale, incoraggiare soggiorni più lunghi e posizionare il Golfo come destinazione turistica collettiva globale.
Come riporta Travelmole, l'iniziativa rappresenterebbe un passo fondamentale per realizzare le strategie di diversificazione turistica della regione. Semplificando i viaggi transfrontalieri, il blocco spera di attirare un maggior numero di visitatori internazionali promuovendo itinerari multi-paese. I viaggiatori potrebbero organizzare, ad esempio, un viaggio che inizia a Dubai, prosegue a Muscat e termina a Riyadh, senza la necessità di richiedere visti separati.
Secondo i dati pubblicati lo scorso dicembre dal Centro statistico del Ccg, nel 2023 i sei paesi del Golfo hanno accolto circa 68,1 milioni di turisti internazionali. Una cifra che rappresenta un aumento del 42,8% rispetto al 2019. Le entrate totali del turismo internazionale nei Paesi del Ccg sono aumentate del 28,2% alla fine del 2023 rispetto al 2019. Le entrate hanno raggiunto i 110,4 miliardi di dollari.
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[post_content] => Biglietti domestici gratuiti per le destinazioni meno note del Giappone: è questa l'ultima delle iniziative che mirano a contrastare l'overtourism a Tokyo, ideata da Japan Airlines per i viaggiatori stranieri provenienti da una selezione di Paesi.
Il turismo in Giappone ha registrato una forte crescita negli ultimi anni: nel 2024 il Paese accoglierà 37 milioni di visitatori, con un impressionante aumento del 47% rispetto all'anno precedente. Allo stesso tempo, Tokyo sta registrando un numero record di turisti internazionali, che la rendono la prima destinazione turistica del Giappone, con i conseguenti disagi legati all'overtourism.
Per alleviare questa pressione, Jal e il governo giapponese hanno unito i loro sforzi per offrire ai turisti internazionali voli gratuiti di sola andata per destinazioni come Hokkaido, Okinawa e Osaka quando prenotano un volo internazionale per il Giappone. Complessivamente, la compagnia aerea offre voli di sola andata per 64 destinazioni in Giappone, compresi luoghi che potrebbero essere trascurati o considerati troppo difficili da raggiungere.
Destinazioni lontane come Sapporo, sull'isola settentrionale di Hokkaido, o Naha, sull'isola meridionale di Okinawa, diventano ora più facilmente accessibili, rendendole più attraenti per visitatori che prima, molto probabilmente, non le avrebbero prese in considerazione.
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[post_content] => Mega investimento per l'aeroporto di Londra Heathrow che stanza fino a 10 miliardi di sterline per ampliare la capacità di trasporto passeggeri, che aumenterà di 10 milioni all'anno entro il 2031.
E' questo l'obiettivo è al centro della sua commerciale 2027-2031, presentata di recente all'Autorità per l'aviazione civile. Il principale scalo londinese spiega che ciò comporterebbe tariffe per i passeggeri attorno ad una media di 33,26 sterline, in altri termini una crescita a due cifre rispetto all'attuale tariffario concordato.
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Thomas Woldbye, ceo dell'aeroporto di Heathrow, ha dichiarato: «Stiamo facendo buoni progressi nella nostra strategia di diventare un aeroporto straordinario, essendo diventato quest'anno il grande aeroporto più puntuale d'Europa. Per competere con gli hub globali, dobbiamo investire. Il nostro piano quinquennale offre il servizio migliore che i passeggeri si aspettano e sblocca la capacità di crescita che le compagnie aeree desiderano. Inoltre, questi investimenti privati creeranno posti di lavoro e favoriranno la crescita nazionale».
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Si è concluso venerdì scorso a Roma, presso la sede di Unioncamere, il IV Summit nazionale sull’economia del mare – Blue Forum. Al centro del confronto, la necessità di un nuovo approccio strategico per valorizzare il potenziale della Blue Economy italiana, in vista della pianificazione marittima nazionale 2026–2028.
Durante i tre giorni di lavori, è emersa l'urgenza di costruire una governance più chiara, fondata su semplificazione normativa, investimenti mirati, innovazione tecnologica e valorizzazione del capitale umano. I dati del XIII Rapporto nazionale sull’economia del mare 2025 a cura di Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne - Unioncamere – OsserMare, parlano chiaro: 232.841 imprese, oltre un milione di posti lavoro, e un valore aggiunto pari all’11,3% del PIL. Numeri che confermano il peso crescente del comparto, in particolare nel Mezzogiorno.
“Dobbiamo riconoscere al mare un ruolo centrale nelle strategie economiche nazionali,” ha affermato Giovanni Acampora, presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina, mentre Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ha evidenziato come il settore abbia registrato una crescita del 2% nel numero di imprese tra il 2022 e il 2024, a fronte di un calo generale del 2,4%.
Il ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci ha ricordato l’importanza della nuova struttura di governo dedicata al mare, mentre Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha definito la Blue Economy “un asset strategico al pari della space economy.” Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo ha sottolineato come “l’Italia sia la terza economia blu d’Europa: ora dobbiamo trasformare questo primato in leadership concreta,” e Raffaele Fitto, vice presidente della Commissione ruropea, ha ribadito l’impegno dell’Ue per uno sviluppo marittimo sostenibile attraverso il Pnrr e riforme strutturali.
(pmf)
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[post_content] => Nuove destinazioni in Africa e Centro America per Creo: si tratta di Uganda, Ruanda, Costa Rica e Panama, che vanno a consolidare la proposta che ruota attorno ad esperienze autentiche, sostenibilità operativa e partnership locali selezionate.
La nuova programmazione in Uganda - in collaborazione con il fornitore locale Destination Jungle - offre tour collettivi e privati in veicoli 4x4 da 6 posti con tettuccio apribile, sul modello di quanto già consolidato in Tanzania e Kenya. «In Uganda la natura parla al cuore: qui puoi guardare negli occhi un gorilla di montagna tra le nebbie dei suoi monti, seguire gli scimpanzé nella foresta, perderti nelle savane punteggiate di acacie e incontrare tribù che custodiscono tradizioni antiche. Un viaggio in Uganda non è solo una destinazione, è un'emozione che resta per sempre» afferma Mattia Giorgi, pm & booking di creo.
I tour collettivi, di carattere internazionale, prevedono la possibilità di aggiunta di guida parlante italiano con supplemento, mentre per i tour privati tale opzione è disponibile su richiesta. Il permesso per l’incontro con gorilla e scimpanzé è già incluso nella quota del tour, così come l’accesso a contenuti informativi dettagliati su trekking, clima, bagagli, usanze locali e molto altro, accessibili tramite le note automatiche nel sistema.
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«Con l’ingresso di queste nuove destinazioni vogliamo ampliare la nostra capacità di raccontare il mondo attraverso viaggi costruiti con rigore, passione e attenzione al dettaglio. L’Uganda rappresenta oggi una delle esperienze naturalistiche più intense a livello globale, mentre Costa Rica e Panama rispondono perfettamente a una domanda crescente di turismo consapevole, vario e avventuroso. La nostra visione rimane quella di offrire prodotti su misura, in grado di coniugare emozione, organizzazione e autenticità» cconclude Giovanni Guardabassi, pm e booking creo.
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Stiamo ottenendo ottimi risultati anche sul fronte dell’allungamento della stagione turistica: le prenotazioni per l’autunno sono in crescita e ottobre segna già un’occupazione del 50%.\r\n\r\nUn successo che riguarda sia il sistema alberghiero, con un mercato da 15 miliardi di euro, sia quello aeroportuale, che quest’estate porterà circa 27 milioni di passeggeri per un valore stimato di 10 miliardi. Ma non possiamo più limitarci a contare gli arrivi: serve capire cosa accade nei territori e come migliorare l’esperienza per turisti e residenti».\r\n\r\n«L’interesse dei mercati esteri resta alto - ha aggiunto in una nota Ivana Jelinic, amministratore delegato di ENIT - e puntiamo a coniugare attrattività e sostenibilità, come dimostra il nuovo modello scientifico sviluppato con La Sapienza». 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Roma è la prima città-pilota di questo approccio.\r\nI numeri dell'Isnart\r\nLe prime stime relative all’estate in corso registrano numeri più che positivi: dall'indagine svolta da ISNART per Unioncamere ed ENIT, illustrata da Paolo Bulleri, dirigente area per la Ricerca\r\neconomica e sociale sui fenomeni turistici e culturali, risultano già prenotate 8 camere su 10, con picco previsto ad agosto. Per quanto riguarda le prenotazioni alberghiere, il volume d’affari stimato tra giugno e settembre è pari a 14,7 miliardi di euro. Le prenotazioni superano quelle del 2019, ultimo anno di riferimento prima della pandemia, con vendite anticipate già vicine all’80% per il mese di agosto, destinate a salire nelle prossime settimane fino ad almeno il 90% di saturazione nel periodo di massima affluenza. 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