23 luglio 2020 10:16
«La digitalizzazione è una delle richieste fondamentali del turista che va in qualsiasi parte del mondo». Questo in sintesi il pensiero di Dario Franceschini sul turismo e sui turisti. Poi ha proseguito: «Il turista vuole il WiFi, la banda larga, dei servizi di accoglienza turistica online – ha detto Franchescini -. Per questo abbiamo previsto negli anni scorsi un tax credit per aiutare la digitalizzazione delle strutture ricettive. Dobbiamo andare avanti e insistere su questo, con una gamma di prodotti infinita, digitale, che può aiutare i turisti nell’organizzare il viaggio, nel visitare un museo o nello scegliere un albergo».
Bastano queste quattro frasi per capire definitivamente che il buon Dario di turismo non capisce niente. Non sa cosa sia la struttura di fondo del turismo, nazionale e internazionale, non vede gli scenari di background, non considera il sistema del turismo organizzato. Per lui i turisti arrivano perché hanno voglia di arrivare e tanto basta. E quando arrivano vogliono il wifi. Gli è sufficiente questo. Il resto è zero.
Ora comprendiamo in modo più chiaro i motivi per cui il turismo organizzato, cioè agenzie di viaggio e tour operator, organizzazioni che portano i turisti in giro per il mondo, e quindi anche in Italia, non ha avuto pressocchè nulla dal Decreto rilancio. E’ evidente: se per Franceschini il sistema del turismo organizzato non esiste perché prevedere dei fondi o degli strumenti fiscali, o altro? Ciò che non esiste non c’è e se non c’è è inutile prenderlo in considerazione. Con buona pace di Burgio, di Astoi, della Jelinic, di Serra, dei network, di Gattinoni eccetera eccetera eccetera. Rassegnatevi: voi non esistete.
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[post_content] => “La sentenza del Tar Piemonte ci deve spingere a riflettere e intervenire su una situazione nella quale non è garantita l’effettiva tutela dei viaggiatori e delle agenzie di viaggio che li rappresentano”. Lo osserva Franco Gattinoni, presidente della Federazione turismo organizzato di Confcommercio, a commento della sentenza del Tribunale amministrativo regionale piemontese secondo cui non è vincolante e obbligatorio un tentativo di conciliazione prima di proporre ricorso in sede giurisdizionale nelle controversie riguardanti gli indennizzi forfettari riconosciuti dal Regolamento CE 261-2004 in caso di negato imbarco sul volo, cancellazione dello stesso o ritardo prolungato.
“L’attuale processo di conciliazione non è efficace – prosegue Gattinoni – per la carenza di conciliatori rispetto alle domande presentate, ma anche per il ruolo del mediatore stesso che non richiede evidenze documentali alle compagnie aeree per giustificare eventuali circostanze straordinarie e, non ultimo, per l’atteggiamento di alcuni vettori che non rispondono o per l’assenza di altri dalla piattaforma Conciliaweb. Senza dimenticare cavilli pretestuosi come l’onere della presentazione della carta d’imbarco, nonostante sia una informazione già disponibile alla compagna”.
“Conciliaweb sarebbe anche un buono strumento, ma la mole di reclami rende spesso i pochi mediatori non proattivi nella ricerca di uno sbocco. Così, di frequente ci si limita a ratificare il mancato accordo tra le parti”, aggiunge il presidente Fto.
Vettori senza pec
Poi precisa: “Se si tratta di compensazioni pecuniarie, è inutile un tentativo di conciliazione su cifre stabilite dal regolamento comunitario, in assenza di un ruolo attivo e un potere effettivo del mediatore per verificare eventuali circostanze straordinarie. Peraltro, se la compagnia nega tale diritto già in fase stragiudiziale, per quale motivo il passeggero è tenuto a ripetere la procedura dopo il reclamo dinanzi a Conciliaweb? È chiaro che il vettore non cambierà idea. Per quanto riguarda invece gli oneri di riprotezione, la mediazione potrebbe essere utile”.
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“Non è accettabile che vi siano vettori che volano in Italia sprovvisti di pec e che acquisiscono reclami tramite form sui loro siti, moduli che non possono costituire prove legali per un eventuale procedimento. Così come sarebbe utile – conclude il presidente Fto – che le eventuali sanzioni di Enac scaturissero da controlli più rapidi e automatizzati e non fossero legate soltanto all’iniziativa del malcapitato viaggiatore. Ricordiamo, non a caso, che negli Usa è stato appena introdotto l’obbligo di rimborso automatico per cancellazioni e ritardi”.
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In Finlandia, la sauna rappresenta molto più di un semplice momento di benessere: è un'autentica immersione nella cultura locale, una rinascita per corpo e mente.
Visit Finland ha selezionato le saune più curiose che non solo rappresentano la quintessenza del relax, ma promettono anche di vivere avventure indimenticabili.
La Skysauna a Helsinki offre un'esperienza unica. Situata all’interno di una delle cabine dell’iconica SkyWheel, la ruota panoramica che sorge nel centro storico di Helsinki, questa straordinaria sauna può ospitare fino a cinque persone e offre corse da cinque a sette minuti. Qui anche la pausa per rinfrescarsi è memorabile: si può scegliere se godersi il fresco sulla terrazza, in una lounge privata o se rilassarsi in una vasca idromassaggio con vista.
In Lapponia, Pyhäpiilo Sauna World offre la possibilità di rilassarsi all’interno di una sauna costruita interamente con neve e ghiaccio. Questa fusione di caldo e freddo non solo è un piacere fisico, ma stimola anche il rilascio di ormoni della felicità, rendendo l’esperienza un vero toccasana per corpo e mente.
A Ylläs, nella magica Lapponia finlandese, esiste una sauna pure all’interno di una cabinovia. Sorvolando panorami artici mozzafiato, gli ospiti possono immergersi nel caldo abbraccio di un’autentica sauna finlandese, per momenti di puro benessere a oltre 700 metri di altitudine. Questa cabinovia accoglie fino a quattro persone alla volta e offre tre tour di circa 20 minuti. Durante i percorsi, non ci si può esimere dal fare una doccia rigenerante o semplicemente rilassarsi davanti al caminetto e nella vasca idromassaggio, il tutto mentre ammira il meraviglioso paesaggio innevato.
Situata nel vivace porto occidentale di Helsinki, l’ex nave da guerra della Marina finlandese, Vartiovene 55 (motovedetta 55), offre un'esperienza sauna senza pari. Questa storica imbarcazione è stata trasformata in un’esclusiva nave da crociera, dotata di una gamma di servizi pensati per rendere ogni evento indimenticabile. Gli ospiti possono rilassarsi nella sauna, divertirsi in uno spazio dedicato ai barbecue in compagnia e immergersi nella vasca idromassaggio d'acqua riscaldata, apertta tutto l’anno.
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[post_content] => EasyJet festeggia i suoi primi 100 milioni di passeggeri trasportati da e per l’aeroporto di Milano Malpensa, dove opera dal 1998 e dove oggi basa 22 aerei - inclusi i nuovi Airbus Neo (A320 e A321) - che volano verso 71 destinazioni in 22 paesi.
Dati che consolidano la posizione di Malpensa come principale aeroporto della compagnia nell'Europa Continentale per numero di passeggeri trasportati ma anche per numero di aeromobili basati. Nella sola estate 2024 da e per lo scalo lombardo sono partite circa 5 milioni di persone.
Milano Malpensa rappresenta anche il cuore del training di piloti e assistenti di volo della compagnia basati in Europa, dal 2019 è infatti operativo un centro di addestramento che ogni anno forma oltre 6.000 persone.
«Questo traguardo dimostra ancora una volta il ruolo strategico di Milano per easyJet - ha sottolineato Lorenzo Lagorio, ceo di easyJet Italia -. Siamo molto orgogliosi di questo successo, che conferma il nostro continuo impegno verso Malpensa e la città di Milano, su cui continuiamo a puntare con fiducia per il futuro».
«Questo risultato conferma la lungimiranza della collaborazione instaurata in questi anni dai due partner, grazie alla quale è stato costruito un forte network che consente al territorio un elevato livello di connettività» - ha aggiunto Luigi Battuello, chief commercial officer di Sea.
Per celebrare questo traguardo, easyJet ha deciso di premiare il viaggiatore che si è aggiudicato il 100 milionesimo biglietto: accolto nell’area partenze, è stato condotto lungo un “orange carpet” predisposto per l’occasione, al termine del quale ha ricevuto un coupon per due biglietti omaggio e ha firmato una targa commemorativa con l’impronta delle proprie mani, insieme alla compagnia e all’aeroporto.
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[post_content] => Czech Airlines esce di scena, dopo aver effettuato il suo ultimo volo tra Parigi e Praga, chiudendo così una storia lunga oltre cento anni: con la totale integrazione nel Gruppo Smartwings il codice di volo “OK” cesserà di esistere, e d'ora in poi la compagnia volerà con il codice “QS”.
In pratica Czech Airlines sospenderà i voli come compagnia aerea indipendente, diventando un altro marchio nel portafoglio del gruppo Smartwings.
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[post_content] => Iberia conferma l'andamento positivo: la domanda rimane forte nei principali mercati in cui opera come America Latina, Nord Atlantico e Ue. Nel primo semestre dell'anno, ultimo dato disponibile, la compagnia spagnola ha trasportato più di 12,6 milioni di passeggeri, il 10,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2023, con un load factor medio dell'86,6% e con un +14% della capacità complessiva.
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Nel 2024 abbiamo immesso sul mercato circa 2,9 milioni di posti, superando le cifre del 2023 (+9%) e del 2019 (17%). La multifrequenza giornaliera che offriamo nella maggior parte delle città italiane - spiega Giraud- permette ai nostri passeggeri di connettersi in modo agevole e semplice con la nostra rete di oltre 140 destinazioni, in particolare con quelle a lunga distanza -18 destinazioni in America Latina e 9 negli Stati Uniti-, e domestici, che raggiungono un totale di 45. L'America Latina è il nostro mercato più importante, soprattutto Argentina e Brasile. Quest'anno segnerà un record, superando ampiamente i 5,3 milioni di posti tra le due regioni, con una crescita del 16,4% rispetto all'anno scorso e di oltre il 20% rispetto ai dati pre-pandemia del 2019».
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Una transazione di circa 40 milioni di euro. E' quanto la Emaar Properties ha speso per acquisire uno dei più prestigiosi indirizzi di Forte dei Marmi: il 5 stelle da 46 camere Grand Hotel Imperiale insieme allo stabilimento balneare privato Remo Beach. Situata a 200 metri dal mare, la struttura è dotata inoltre di zona relax, spa, spazi fitness, sauna, bagno turco, piscina esterna e parcheggio coperto.
A vendere, rivela La Repubblica, il family office russo Luxury Hotel Development, che a sua volta aveva acquisito l'albergo tre anni fa per 35 milioni, affidandone la gestione a Panoram Hotel Management (che opera anche Palazzo Castri a Firenze).
Guidata dal fondatore e presidente Mohamed Ali Alabbar, Emaar Properties è uno dei principali attori real estate degli Emirati, avendo tra l'altro sviluppato progetti quali il Burj Khalifa e il Dubai Mall. Stando alle voci in circolazione, la struttura toscana potrebbe andare incontro a un restyling light in vista della prossima estate, prima di un intervento più strutturale in calendario finita la stagione calda. Panoram Hotel Management dovrebbe invece continuare a essere il gestore dell'albergo.
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[post_content] => Con un totale di 5.130 visitatori tra gennaio e settembre, pari ad una crescita del +6,3%, l'Italia si conferma primo mercato europeo per numero di arrivi sulle isole di Tahiti (alle spalle della Francia).
“Siamo concretamente impegnati a stimolare gli arrivi dall’Italia tramite tutte le nostre attività di comunicazione e marketing e attraverso le collaborazioni in atto con tour operator e agenzie di viaggi - sottolinea Matteo Prato, ceo di Tourism Hub che rappresenta Tahiti Tourisme in Italia -. Il messaggio chiave che stiamo posizionando sul mercato, insieme a tutti i nostri partner, è quello di allontanarsi da uno stereotipo di Polinesia Francese come destinazione solo per honeymooners, che è ormai superato. Le parole chiave della strategia sono: varietà, esperienze e differenziazione.
Le modalità per vivere un viaggio ne Le Isole di Tahiti sono molto più di quello che ci si aspetta, partendo dai viaggi in catamarano, fino alle crociere tra le isole, ma anche soggiorni in guesthouse e in case vacanze. Un’offerta sempre più ampia e diversificata che invita a scegliere anche una periodicità diversa da quella più tradizionale della nostra estate e itinerari sulle isole che hanno una popolarità meno diffusa rispetto alle più iconiche Moorea e Bora Bora, e che invece sono promessa di paradisi inaspettati”.
Prossimi appuntamenti in calendario per l'ente del turismo, “Incontra Le Isole di Tahiti”, una tre giorni dedicati al trade, ai media e al consumatore finale dal 21 al 23 novembre a Milano. Ma anche nuove campagne ed eventi in collaborazione con i tour operator italiani e un fam trip dedicato agli agenti di viaggio Tahiti Specialist.
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[post_content] => Sono tre i nuovi aeroporti internazionali che verranno aperti nel breve termine in Groenlandia: si comincia dalla capitale, Nuuk, che per la prima volta sarà raggiungibile con velivoli più grandi, provenienti direttamente da Stati Uniti ed Europa.
Questo è il primo di tre progetti il cui costo complessivo supera gli 800 milioni di dollari. Attualmente chi desidera volare oltreoceano deve prima viaggiare a bordo di piccoli aerei a elica da 35 posti che decollano e atterrano da una pista asfaltata situata a oltre 300 km a nord fino al remoto ex aeroporto militare di Kangerlussuaq, per poi passare a un aereo più grande. Costruito dagli americani durante la Seconda Guerra Mondiale, Kangerlussuaq è attualmente una delle due sole piste in Groenlandia sufficientemente lunghe per i grandi aeromobili.
Ma dalla fine di novembre, per la prima volta, gli aerei di grandi dimensioni potranno atterrare a Nuuk, grazie a una nuova pista più lunga e a un nuovo terminal. E dal 28 novembre, da Copenaghen partiranno voli diretti per Nuuk, che trasporteranno più di 300 passeggeri; la prossima estate, inoltre, United Airlines aprirà un collegamento diretto da New York.
Nel 2026 verrà aperto un secondo aeroporto internazionale nella destinazione turistica più popolare della Groenlandia, la città di Ilulissat, 350 miglia a nord di Nuuk; seguirà quindi un nuovo aeroporto regionale a Qaqartoq, la più grande città del sud della Groenlandia.
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[post_content] => Secondo le ultime analisi di Sojern, le intenzioni di viaggio per le vacanze natalizie 2024 mostrano un calo significativo nelle prenotazioni di voli domestici, con un -39% rispetto al 2023.
Questo trend si riflette in tutta Europa, con una diminuzione del 14% dei viaggiatori continentali che scelgono l'Italia come destinazione. Nonostante questo, gli arrivi internazionali a lungo raggio continueranno a bilanciare la flessione, mantenendo comunque il mercato domestico come principale per il turismo italiano.
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Gli italiani che si spostano in aereo per Natale, con ogni probabilità lo fanno per andare a trovare amici e parenti. Infatti, guardando alla classifica delle ricerche per la prenotazione alberghiera, sono gli statunitensi al primo posto con il 33,8% di share, seguiti dagli italiani al 19.1%.
La classifica momentanea delle città italiane più gettonate per la scelta di hotel a Natale vede Roma al primo posto con quasi un turista su due che sceglie un albergo nella città eterna (48,4%) seguita da Milano, Firenze e Venezia.
Nella classifica delle città più amate, Roma si posiziona il primo posto, al 32,8% delle preferenze all’atto della prenotazione del volo, seguita da Milano, al 27,4%. Venezia si trova al terzo posto con un distacco importante: si posizione infatti al 6,7% delle preferenze. Il momento felice della Sicilia di questa estate prosegue facendo posizionare Catania al 5,6% delle preferenze. Entrata nell’immaginario statunitense, anche grazie alla popolarissima serie tv White Lotus, la Sicilia sta avendo uno sviluppo turistico importante nel mercato Usa, tanto che, dalla prossima estate, si apriranno nuovi collegamenti con l’isola dagli Stati Uniti.
Nel quadro europeo e medio orientale la classifica delle città più amate cambia. Per questi viaggiatori Londra è al primo posto, seguita da Dubai e Parigi. Milano e Roma si trovano in decima e in undicesima posizione.
“Le costanti indagini di Sojern – afferma Luca Romozzi, senior international director destination Sojern - ci permettono di avere un quadro dell’attenzione rivolta all’Italia come destinazione, un quadro che muta di minuto in minuto, e che noi costantemente seguiamo adattando tempestivamente le campagne di marketing attraverso un approccio multicanale integrato dall’Intelligenza Artificiale. Questo consente di orientare e personalizzare le scelte per ottimizzare gli investimenti degli hotel e delle DMO”.
Con più di 10.000 clienti nel mondo, 300 integrazioni nei sistemi di prenotazioni, 100 sistemi integrati con compagnie travel, 350 milioni di profili di viaggiatori analizzati ogni mese, Sojern riesce a fornire soluzioni nel marketing digitale. Oltre ai dati macro sulle destinazioni, ottiene risposte rilevanti per gli hotel di qualsiasi dimensione. In più, è talmente certa del risultato, che ha lanciato anche in Italia il “Pay on stay”: è Sojern stessa a finanziare la spesa iniziale della campagna di marketing, facendo pagare l’albergatore solo dopo che il suo cliente, attirato dalla campagna, ha terminato il suo soggiorno in hotel.
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Avete proprio ragione noi del turismo organizzato non esistiamo…..ma ci tocca pagare con le nostre tasse lo stipendio di questa persona che da tempo ha dimostrato la sua completa incompetenza e oltre tutto un ministro che ci hanno imposto, almeno qualcuno lo avesse votato……..sono davvero amareggiata e schifata da questo comportamento e la finisco qui perché diventerei scurrile!
che dire?? a Franceschini nulla. E’ inutile e lo si sapeva da sempre. Ma voglio dire qualcosa a Lorenza Bonaccorsi vice-ministra: Lorenza non ti nascondere e non accettare e subire diktat dal Ministro se sei una politica e persona coerente e corretta devi reagire e mantenere le promesse o dimetterti. Io e tanti di noi abbiamo avuto fiducia in te. Del Francecscchini, anche ministro del turismo, abbiamo da sempre saputo che non potevamo fidarci ma di te ci fidiamo ancora. Dacci qualche segnale e batti tanti colpi.Aspettiamo tutti una tua reazione.
CHE SCHIFO!! POVERI NOI CHE CI AFFANNIAMO DALLA MATTINA ALLA SERA. LUI I VIAGGI NON LI ORGANIZZA, HA TUTTO GRATIS ALLE NOSTRE SPALLE O TASCHE.
NON SERVONO LE AGENZIE DI VIAGGIO O I PULLMAN G.T. LUI I VIAGGI LI FA CON LE AUTO BLU A SPESE NOSTRE E LE VACANZE FUORI DALL’ITALIA . NESSUNO DEVE SAPERE…….
Il ministro Franceschini deve immediatamente andare a casa prima che faccia fallire tutto il comparto del turismo. Ha già fatto troppo danno.
Siamo nelle mani di orde barbare e ignoranti gli unici che viaggiano a carico della spesa pubblica e rimborsati profumatamente.Turismo è risorsa essenziale in Italia ma loro sono “snart” cominciate a studiare arte storia geografia e soprattutto economia!!!!!!!bocciato Franceschini
Per ben 20 anni ho lavorato in agenzie viaggio costatato che il sistema è cambiato..molti si prenotano da soli i viaggi su internet, airnob, booking.com..ecc.. É chiaro che avere oggi un agenzia di viaggi vuol dire reinventarsi..diversificando l’offerta..con nicchie di mercato esclusive.. Perché nn fare ad es..incaming.specifico del propio territirio?? Perché nn creare itinerari turistici ma abbinati allo sport, alla cultura, a tour enogastrinomici, naturalistici e quant’altro??? É possibile che in Italia si venda solo ciò che é già noto?? Aprite nuovi orizzonti, nuovi paesi… L’Italia é così bella che ogni angolo ci si può creare di tutto..nel piccolo.. È possibile che tutti vogliono vendere le solite località?? Il problema è solo uno..l’investimento..il quale nostro paese nn fa.e.nn aiuta l’imprenditoria..nn agevola questo nuovo imput.. Perché invece di criticare, proponete e vi battete x far ripartire l’Italia tutta..e nn la solita Firenze., Venezia, e cc…???