22 December 2025

Commissione europea: ecco le mosse per far ripartire il turismo

La Commissione europea farà un passo fondamentale per evitare il collasso dell’industria del turismo. Ha in programma di approvare oggi, mercoledì 13 maggio, i criteri che dovrebbero guidare una ripartenza in tre fasi. Tale piano sarà accompagnato da una serie di linee guida per l’eliminazione dei controlli alle frontiere, i trasporti, il turismo e la protezione dei consumatori.

Il documento dell’esecutivo comunitario, stabilisce una tabella di marcia per avanzare dalla situazione attuale, classificata come fase 0, a una soppressione generalizzata delle limitazioni e dei controlli alle frontiere all’interno dell’Unione europea, battezzata come fase 2. Con questo, intende salvare, almeno in parte, la stagione turistica estiva.

Il documento afferma che «le restrizioni di viaggio e i controlli alle frontiere dovrebbero essere gradualmente ritirati in tutta l’Ue se gli sviluppi epidemiologici mantengono l’attuale tendenza positiva». Allo stesso modo, esorta gli Stati membri a rafforzare il coordinamento per evitare di generare confusione tra i cittadini.

La mobilità tra paesi che si trovano nella stessa fase, secondo Bruxelles, dovrebbe essere praticamente illimitata, a condizione che i protocolli di sicurezza siano effettivamente applicati in mezzi di trasporto, veicoli a noleggio, imbarcazioni da diporto, alloggi, attrazioni, mostre, eccetera.

Bruxelles ritiene che nella fase 1, verso la quale praticamente tutti gli Stati stanno avanzando, dovrebbe facilitare almeno tutti i viaggi per motivi professionali e persino personali, quando i membri della stessa unità familiare sono distribuiti in diversi Stati. Ma l’obiettivo principale è “che, poiché gli Stati membri riescono a ridurre la circolazione del virus, le restrizioni generalizzate devono essere sostituite da misure più precise”.

Nonostante tutto, avverte che continuerà a dover mantenere misure come il distanziamento sociale. Il suo suggerimento è di fornire informazioni chiare e coerenti a tutti i cittadini europei, probabilmente via sms, ogni volta che un utente di telefonia mobile attraversa un confine.

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L’Italia consolida così la propria posizione tra le destinazioni più scelte in Europa per il soggiorno in albergo, contribuendo in modo determinante alla competitività turistica nazionale e alla tenuta economica dei territori. \r\n\r\nPositivo anche l’indicatore di utilizzo dei posti letto: con un tasso di occupazione netta del 52,4%, gli alberghi italiani superano la media UE del 49,4%, a conferma di una buona capacità di intercettare e fidelizzare la domanda, valorizzando la qualità dell’ospitalità e l’integrazione con l’offerta territoriale. \r\n\r\n“Questi numeri smentiscono l’idea di un’Italia fatta solo di piccoli alberghi marginali”, commenta Nicola Scolamacchia, presidente nazionale di Assohotel Confesercenti. “Il nostro è un grande sistema alberghiero europeo - sottolinea - capillare, radicato nei territori e capace di competere con i principali Paesi competitor. È un patrimonio di ‘piccole imprese, grandi alberghi’ che va riconosciuto e valorizzato come uno degli asset strategici del turismo italiano e dell’economia nazionale”.\r\nAvanguardia\r\n“Crediamo che essere leader nell’ospitalità europea ci autorizzi - prosegue Scolamacchia - quasi imponga, di essere all’avanguardia anche nella normativa di settore, non mutuando necessariamente ciò che altri paesi o l’Europa propone ma anzi offrendo soluzioni basate sulla nostra lunga tradizione ed affermata capacità di attrarre e soddisfare una clientela variegata.”\r\n\r\n“C’è ancora lavoro per far crescere i flussi turistici in Italia - conclude il presidente - così da far corrispondere alla leadership nei posti letto anche quella dei pernottamenti. Come dimostrano i dati più recenti, al nostro Paese non manca di certo l’appeal per attrarre un sempre crescente pubblico internazionale. Occorre tuttavia lavorare per velocizzare l’emissione dei visti turistici – oggi freno per l’incoming da alcuni Paesi -, facilitare la raggiungibilità sia con il sistema aeroportuale sia con la viabilità interna, continuare a incentivare gli investimenti privati, certi che ogni euro di sostegno offerto agli imprenditori che operano nel settore alberghiero si moltiplica e genera un indotto che rimane interamente sul nostro territorio.”","post_title":"Italia grande potenza alberghiera in Europa. 2,3 milioni di posti letto","post_date":"2025-12-16T10:17:46+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1765880266000]}]}}