22 December 2025

Crociere: gli europei crescono del 49%. Vago: «La politica Ue ci dia una mano»

VagoLa Cruise Lines International Association (Clia) ha annunciato il dato record secondo il quale 6,6 milioni di europei sono andati in crociera nel 2015, 200.000 passeggeri in più rispetto all’anno precedente, rappresentando un aumento del 3%. Dal 2008, il mercato delle crociere europeo è cresciuto di un impressionante 49%, dimostrando sia la resistenza dell’industria alla crisi economica che il valore stesso che fornisce una vacanza in crociera. Questo dato ammonta a una crescita media annua pari al 6% negli ultimi sette anni. Infatti, secondo le ricerche dell’industria, nei dieci anni dal 2004 al 2014, le vacanze in crociera a livello globale sono cresciute più velocemente in termini di popolarità rispetto alle vacanze a terra a livello globale di un margine del 20%. Questa settimana al Seatrade Cruise Global in Fort Lauderdale (Florida, Stati Uniti), Kerry Anastassiadis, ad di Celestyal Cruises e associato dell’executive committee di Clia Europe ha commentato sui risultati. «I dati diffusi oggi confermano che l’industria crocieristica europea è in gran forma – afferma Anastassiadis -. La crociera è una scelta fantastica per le vacanze e ogni anno sono sempre di più le persone che si rendono conto del gran valore e delle esperienze fantastiche offerte dalla vacanza in crociera. Questo ci sta aiutando a emergere come la scelta di vacanza più attraente e, essendo un industria giovane che rappresenta una piccola fetta dell’ampia scelta delle vacanze disponibili, la nostra opportunità di crescita in Europea e altrove nel mondo non ha limiti». «Sebbene l’industria crocieristica sia pronta a continuare la sua espansione in Europa, stiamo affrontando una serie di sfide comuni che devono essere affrontate per assicurare che il settore continui a crescere», afferma Pierfrancesco Vago, executive chairman di Msc Crociere e chairman di Clia Europe. «Per assicurare la nostra crescita futura lanciamo un appello ai decisori politici europei affinché continuino ad impegnarsi per garantire un ambiente favorevole al business. In particolare, abbiamo bisogno del loro supporto per riformare l’attuale Visa Code in modo da poter incoraggiare più turisti stranieri a visitare l’Europa. Inoltre, l’industria crocieristica necessita di un implementazione più uniforme della legislazione ambientale e della riforma portuale dell’Ue in tutto il continente per impedire che emergano barriere operative in acque europee». Nel 2015 il mercato crocieristico italiano si è collocato al terzo posto in Europea con 810.000 crocieristi, dopo la Germania (1.813.000) e il Regno Unito e Irlanda (1.789.000), detenendo il 12% della quota di mercato europea. Tuttavia, il 2015 ha registrato un calo nel numero di passeggeri italiani del 4% rispetto al 2014. Il mercato italiano come destinazione continua ad essere dominato dal Mediterraneo con il 75% dei passeggeri nel 2015. Francesco Galietti, National Director di Clia Italy, afferma: «Se da un lato il mercato crocieristico sta crescendo ad un passo straordinario a livello europeo e a livello globale, l’Italia sta soffrendo. Siamo il terzo mercato crocieristico d’origine più importante in Europa, però il calo dello scorso anno del 4% conferma quanto sia importante trovare una rotta alternative per le navi da crociera a Venezia, che rappresenta il home-port crocieristico più importante del Mediterraneo. Clia si è sempre espressa apertamente alle istituzioni italiane. Circa una settimana fa le istituzioni locali e i rappresentanti commerciali delle comunità Adriatiche hanno firmato una lettera aperta promossa da Clia per lanciare un appello al Governo Italiano affinché trovi una soluzione per Venezia e per l’Adriatico: i dati diffusi oggi ribadiscono quanto dia ancora di più urgente la nostra richiesta».

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