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23 marzo 2012 10:56
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Il gruppo Bravo Net-HPVacanze ricerca agente monomandatario per le regioni Marche, Abruzzo e Umbria per il potenziamento della propria rete commerciale.
Si richiede comprovata esperienza professionale come agente commerciale nel settore turistico e residenza in una delle regioni interessate.
Inviare CV a: marketing@geotn.it
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[post_content] => La Ferrocarril turistica Chihuahua-Pacifico, meglio nota come El Chepe, è una meraviglia ingegneristica con i suoi 656 km di binari, 37 ponti e 86 gallerie. Collega il cuore del Messico all’oceano attraversando paesaggi maestosi scavati nei millenni dai fiumi e sagomati dal vento.
Il percorso “Messico insolito” pensato da Idee per Viaggiare guida il viaggiatore a un incontro con un’area poco esplorata del paese. Si sale a bordo de El Chepe alla stazione di Divisadero e, immersi in un’ambientazione unica, si raggiunge El Fuerte, comune dello Stato messicano nord-occidentale del Sinaloa. Anche El Fuerte, come Creel presso la Barrancas del Cobre, è uno dei Pueblos Magicós del Messico. Fu fondata nel 1563 dal conquistatore spagnolo Francisco de Ibarra, che per primo esplorò le montagne della Sierra Madre Occidentale. Allora la parte nord-nordovest della Repubblica Messicana, nota come la provincia della Nuova Vizcaya/Nuova Biscaglia, era composta dagli stati di Sinaloa e Sonora e anche da Texas, Arizona e California - che dal 1853 sarebbero diventati parte degli Stati Uniti.
Al tempo El Fuerte era un punto di passaggio obbligato per persone e merci che viaggiavano dal nord montagnoso alla costa del Pacifico e verso il centro del Messico. L’idea di costruire una ferrovia che unisse l’Atlantico al Pacifico fu dell’ingegnere civile americano Albert Kinsey Owen, che nel 1880 ottenne la concessione dall'allora presidente del Messico, il generale Manuel González. I lavori durarono quasi 100 anni, attirando operai da tutto il mondo - americani, canadesi, giapponesi, cinesi, australiani, sudafricani e tanti europei; l’incontro con i locali creò un codice genetico nuovo e, si dice, favorì la nascita di individui bellissimi! I responsabili dell'Ente del turismo della regione promuovono El Fuerte con Miches e Topolobampo affacciate sull’oceano, perché l'area va dai monti della Sierra al mare e offre tante opportunità di visita e interessanti sfaccettature storiche. Interessante la presenza del gruppo etnico dei mayo yoreme, costituito oggi da 60mila persone che vivono vicino al Rio Fuerte, hanno una propria lingua e cultura e sorprendono i viaggiatori con le loro danze ancestrali. Coinvolgenti le attività sportive da vivere sul vicino rio Fuerte, popolato da oltre 300 specie di uccelli endemici e adatto al birdwatching.
A El Fuerte si trovano 22 hotel con 600 camere; tra questi il suggestivo Hotel Posada de Hidalgo, una parte del quale si dice abbia ospitato le stanze dove, alla fine del 18°secolo, nacque don Diego de la Vega, meglio noto come EL Zorro. Le camere sono spaziose e antiche, circondate da chiostri fioriti; accattivante la possibilità di incontrare Zorro con la sua Zorra ogni sera all’Happy Hour. Tutta l'area di El Fuerte è facilmente raggiungibile perché connessa dai binari del Ferrocarril El Chepe, da diversi autobus e anche dall'aereo che collega poi Los Mochis a Cabo San Lucas in Baja California.
L’ultima parte del “Messico insolito” di Idee per Viaggiare si svolge proprio nella parte meridionale della Baja California, tra San José del Cabo e Cabo San Luca, che distano solo mezz'ora l’una dall’altra e saranno presto collegate da un rapido tunnel sotterraneo. San José è meta del turismo locale, mentre Cabo San Lucas, con le sue case di design affacciate sul mare e i campi da golf, è la destinazione prediletta dagli stranieri. Al di fuori dei centri abitati il territorio della Baja California è arido e brullo, coperto da una vegetazione bruciata dal sole nei mesi estivi, ma di un verde acceso a novembre. Qui si vive un percorso di scoperta a bordo di jeep che seguono la costa lungo strade sterrate, rivelando un panorama unico. Le onde dell'oceano rotolano verso le spiagge, cavalcate da surfer di ogni provenienza che, attenzione, non bisogna disturbare mentre osservano il mare e aspettano di riconoscere il suono dell'onda giusta.
Salendo verso nord si raggiunge il Cabo Pulmo National Park: l’area marina protetta più estesa al mondo dove rilassarsi al sole, fare escursioni in canoa o immersioni con maschere e pinne per ammirare flora e fauna sottomarine. In particolare, tra gennaio e marzo, si possono ammirare nove specie di balene che arrivano dall’Artico nelle lagune della Baja California per dare alla luce i piccoli e insegnargli a vivere.Punto di riferimento per l'accoglienza è l'hotel El Ganzo di San José del Cabo, a soli 20’ dall’aeroporto. El Ganzo si rivela all'ospite in uno stile casual-luxury che si sviluppa a partire da un concept basato su arte, musica comunità e sostenibilità. È stato definito un sogno, un’utopia, caratterizzata da camere luminose e di design, dalla ricca offerta gastronomica curata dal 2018 dallo chef esperto Carlos Peregrina Serralde, dalle piscine del bel rooftop e del giardino e dalla vicina Beach at El Ganzo.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => La United States Civil Aviation Authority (FAA) ha deciso di estendere per altri tre anni l'autorizzazione della Boeing a rilasciare certificazioni per i progetti dei suoi aeromobili e per i processi di produzione.
Secondo View from the Wing, un portale online dedicato all'aviazione, la decisione è stata presa con scarsa pubblicità a maggio, consentendo a Boeing di rilasciare le certificazioni per conto della FAA. In altre parole, le funzioni di supervisione del governo, che garantiscono che i processi di produzione e la progettazione garantiscano la sicurezza, saranno svolte da Boeing stessa anziché da funzionari pubblici, e il rapporto sarà presentato alla FAA.
Verifiche
L'autocertificazione non rientra in un processo di degrado dei controlli; ha iniziato a essere implementata nel 1956. È una pratica presente in innumerevoli settori e in molti paesi, e non riguarda solo l'aviazione. Richiede che ingegneri, o qualsiasi altro specialista qualificato, firmino e certifichino il rispetto di un processo o di un livello di qualità, senza che lo Stato stesso debba verificarlo.
Tuttavia, nei momenti critici del disastro della Boeing, si affermò che una delle ragioni della crisi era che lo Stato aveva smesso di svolgere il suo ruolo di controllo e aveva finito per delegare quasi tutto al produttore stesso.
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[post_content] => [caption id="attachment_491904" align="alignleft" width="300"] Uno scatto storico del Club Med Cefalù, il resort più longevo: inaugurato nel 1957, oggi fa parte della gamma Club Med Exclusive Collection[/caption]
Giugno 2025 segna l'avvio delle celebrazioni per il 75º anniversario di Club Med: fondato nel 1950 dall’imprenditore Gérard Blitz, e successivamente affiancato da Gilbert Trigano, Club Med ha rivoluzionato il concetto di vacanza inventando il modello allinclusive, un’idea pionieristica e rivoluzionaria per il turismo dell'epoca, che ha trasformato il modo di viaggiare in tutto il mondo.
A 75 anni dalla sua nascita - il primo villaggio aprì i battenti sull'isola di Maiorca - Club Med oggi conta in portfolio 68 Resort Premium e della gamma Exclusive Collection
L’esperienza di vacanza all inclusive e cashless dell'operatore è iniziata con l’utilizzo di collane di perline come mezzo di scambio per beni e servizi. Ispirate alle ghirlande di fiori polinesiane, le perline colorate hanno eliminato la necessità di altri metodi di pagamento. Oggi, quelle collane si sono evolute in braccialetti digitali, che consentono pagamenti senza contanti e garantiscono l’accesso alle camere e agli armadietti per lo sci senza dover portare chiavi o carte aggiuntive.
«Il nostro 75º anniversario è una celebrazione dello spirito pionieristico e la resilienza di Club Med nel corso degli anni - commenta Anne Browaeys, ceo di Club Med Emea e Nord America -. Dall’invenzione della vacanza all inclusive nel 1950, ci siamo continuamente reinventati per continuare a offrire un’esperienza di eccellenza ai nostri clienti. Abbiamo recentemente completato una trasformazione verso l’alto di gamma e stiamo costantemente implementando nuove innovazioni digitali e sostenibili. Ringraziamo i nostri clienti fedeli, passati e presenti, così come i nostri preziosi partner commerciali, per il loro supporto in questi 75 anni. Qualunque sarà il futuro di Club Med come brand, continueremo a onorare il nostro scopo originario di felicità e lo spirito di libertà».
Dopo le semplici capanne sulla spiaggia di Maiorca, nel 1956 Club Med inaugurò il suo primo Resort sci: Club Med Leysin, nelle Alpi svizzere. Oggi il brand vanta 23 Resort sulla neve in tutto il mondo, distribuiti tra Europa, Nord America e Asia. La clientela italiana dei Resort in montagna è composta soprattutto da famiglie, con una percentuale del 68%.
I festeggiamenti includono il lancio di una campagna globale dal titolo “75 Anni di L’Esprit Libre”. Una creatività che rende omaggio alla mentalità pionieristica che ha forgiato l’identità del brand sin dal 1950 e che celebra l’essenza della libertà e dell’espressione di sé. Al centro della campagna, un film emozionale fonde insieme immagini d’archivio inedite e visual contemporanei, sfumando i confini tra passato, presente e futuro. La narrazione rende omaggio alla storia di Club Med e al suo spirito senza tempo di libertà e continua reinvenzione.
Nel 2026 il debutto in Sudafrica
In prospettiva, il 2026 segnerà un nuovo traguardo il to, con l’apertura di Club Med South Africa Beach & Safari, il primo resort del brand in Sudafrica. La struttura offrirà un’esperienza unica che unisce mare e safari, e sorgerà lungo la North Coast del Paese, chiamata “Dolphin Coast”. Qui gli ospiti potranno godere di panorami unici su spiagge incontaminate e numerose attività acquatiche. Durante il soggiorno, sarà possibile partire per un autentico safari alla scoperta della fauna locale in una riserva dei Big Five, raggiungibile con un breve volo o tragitto via terra dall’area costiera.
[post_title] => Club Med festeggia i suoi primi 75 anni: dai primi villaggi al posizionamento up-level
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[post_content] => Nile Air, al giro di boa del primo anniversario della rotta Milano Bergamo - Il Cairo, rafforza la capacità offerta con l'aggiunta di un quarto volo settimanale, operativo ogni giovedì dal prossimo 26 giugno e fino al 25 settembre 2025.
Il collegamento viene operato con Airbus A320, configurato con 8 posti in business class e 156 in economy class. La compagnia aerea privata egiziana - che vola verso 58 destinazioni in otto Paesi, offre pasti gratuiti a bordo e una franchigia bagaglio da 30 chilogrammi.
Nelle scorse settimane Nile Air è stata protagonista di un'iniziativa promossa da Global Gsa (agente generale di Nile Air in Italia) in collaborazione con Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Milano Bergamo, che ha rappresentato un momento di aggregazione e promozione territoriale volto a valorizzare la rotta verso Il Cairo: un torneo di calcetto a 5 organizzato presso il centro sportivo di Mozzo (Bergamo).
L’evento ha coinvolto quattro squadre provenienti da diverse città del Nord Italia – tra cui Bergamo, Saronno, San Donato Milanese e Verona – in un contesto sportivo e conviviale.
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[post_content] => Kuwait Airways ha accolto in flotta il primo dei nove A321neo ordinati ad Airbus, che rientra nella strategia di rinnovo della compagnia aerea che prevede la modernizzazione della flotta per favorire la crescita.
L'A321neo di Kuwait Airways è dotato di una cabina spaziosa con 166 posti suddivisi in due classi: 16 posti full-flat in classe business che offrono un comfort superiore e 150 posti in classe economica progettati per migliorare lo spazio dei passeggeri. I passeggeri potranno godere della cabina Airspace, che offre un'atmosfera più tranquilla e rilassante, con illuminazione personalizzabile e sistemi di intrattenimento e connettività in volo di ultima generazione.
L'A321neo integra la flotta esistente di A320neo e A330neo del vettore, consentendo una maggiore flessibilità ed efficienza operativa attraverso tutto il network. La gamma e la capacità dell'A321neo lo rendono ideale per le rotte regionali e di medio raggio, compresi i servizi stagionali verso le destinazioni dell'Asia meridionale e dell'Europa.
Kuwait Airways opera attualmente una flotta di nove Airbus A320neo e sei A330neo di ultima generazione.
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[post_content] => C'è ottimismo in casa Ita Airways, con l'approvazione del progetto di bilancio 2024 che porta con sé una serie di indicatori positivi. In primis, l'ebit che con 3 milioni di euro rappresenta il primo positivo della compagnia, nonché un traguardo centrato in anticipo rispetto alle previsioni del Piano industriale (e senza i benefici delle sinergie con il Gruppo Lufthansa) grazie a performance operative e commerciali positive.
Resta in negativo l'ultima riga del bilancio, con una perdita di 227 milioni di euro, che la compagnia spiega essere «significativamente influenzata dagli effetti negativi dell'adeguamento contabile dei debiti e crediti in valuta estera ai tassi di cambio di fine anno, oltre che dagli oneri finanziari associati ai contratti di leasing relativi al piano di ammodernamento e incremento della flotta».
I ricavi totali hanno raggiunto i 3,1 miliardi di euro (+26% sul 2023) di cui 2,7 miliardi di euro derivanti dal business del traffico passeggeri (+26%); i passeggeri trasportai sono stati circa 18 milioni, pari ad un aumento del +19% sul 2023). La quota di fatturato sui voli di lungo raggio è stata pari a 1,36 miliardi di euro, 770 miliardi sui voli domestici e 590 milioni su quelli internazionali. Il load factor medio si è attestato all’81%.
Rotta verso il pareggio di bilancio
«Il bilancio approvato dimostra una notevole crescita di Ita nel 2024, testimoniata dal raggiungimento dell’ebit positivo per la prima volta nella storia della compagnia - afferma Joerg Eberhart, amministratore delegato e direttore generale Ita Airways -. I risultati operativi dell’anno sono frutto del notevole impegno profuso dalle persone di Ita che hanno contribuito in maniera decisiva nel complesso passaggio dalla fase di start up a quella di sviluppo e consolidamento delle attività operative della società. In base a questo solido risultato, è plausibile raggiungere anche un pareggio sostenibile del risultato netto grazie alle sinergie con il gruppo Lufthansa».
A corroborare le stime positive sono poi i dati del primo trimestre 2025, «che registra una crescita dei principali indicatori, con ricavi per circa 600 milioni (+15% sui primi tre mesi del 2024), 3,7 milioni di passeggeri trasportati (+1%) e 81% di load factor (+4 p.p.)».
Commentando i numeri Eberhart ha ricordato che l’obiettivo fissato per Ita corrisponde a quello individuato per tutti i vettori del gruppo Lufthansa e cioè arrivare ad avere un margine ebit di almeno l’8% all’anno. «È con questo dato che una compagnia aerea può crescere e fare investimenti». L'ad ha anche puntualizzato che Ita dovrà aumentare la propria quota di mercato a Roma Fiumicino, passando «dall’attuale 15 al 30%» entro il 2030.
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[post_content] => Via libera al nuovo Piano Industriale 2025-2028 dell’Aeroporto Internazionale dell’Umbria, dopo l'approvazione dell’assemblea dei soci della Sase.
Punti cardine del piano sono l'aumento del traffico passeggeri fino a circa 700.000 transiti annui entro il 2028, per una crescita stimata del +20,76%, e l’attivazione di circa 20 rotte in partenza e in arrivo dal “San Francesco d’Assisi”.
Le opere infrastrutturali, previste nel quadriennio, prevedono un totale di 7.700.000 euro e per il supporto dello sviluppo del traffico aereo sono previsti altri 6 milioni di euro annui. Il piano prevede risultati di esercizio positivi per tutti gli anni considerati.
L'operativo estivo sta intanto entrando a pieno regime: tutte le rotte operate da Ryanair sono già attive, ad eccezione del volo per Brindisi, che decollerà dal 3 giugno.
Transavia ha già inaugurato i voli per Rotterdam, mentre British Airways tornerà a volare su Londra Heathrow a partire dal 3 maggio. Wizz Air ha potenziato i collegamenti da e per Tirana, mentre Hello Fly, dal 7 giugno, collegherà Perugia con Lampedusa e Pantelleria. A completare l’offerta, Aeroitalia riattiverà dal 14 giugno i collegamenti con Olbia e Lamezia Terme.
Proprio in vista dell'estate, sono stati completati i lavori di ampliamento del parcheggio P1. Sono 90 i nuovi stalli realizzati, che portano la capienza del P1 a 165 posti auto e il totale dei parcheggi disponibili presso lo scalo a 785.
Inoltre, per facilitare gli spostamenti da e per l’aeroporto, grazie al nuovo accordo tra Regione Umbria e Busitalia è stato inoltre potenziato il servizio “Airlink”, l’autobus che collega Perugia e Assisi al “San Francesco d’Assisi”. Il servizio, già attivo, garantisce fino a 32 corse giornaliere (andata e ritorno), per un totale di 216 settimanali.
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[post_content] => È stato inaugurato ieri a Roma il primo hotel al mondo del brand Orient Express di casa Accor . Situato in piazza della Minerva 69, nel cuore più antico della città, la struttura, di proprietà del gruppo Arsenale, lo stesso del treno della Dolce Vita, si trova a pochi passi dal Pantheon e a breve distanza a piedi dai monumenti più importanti. L'Orient Express la Minerva dispone di 93 camere, da 25 fino a 235 mq, incluse 36 suite, uniche nel loro genere sia per design sia per dimensioni.
L’apertura dell'hotel segna la rinascita di un palazzo seicentesco, che un tempo accolse viaggiatori e artisti del calibro dello scrittore Stendhal, autore de Le passeggiate romane, ed Herman Melville, celebre per Moby Dick, in cerca d’ispirazione. Restaurato dall’architetto e artista Hugo Toro, l'albergo è stato disegnato in modo da fondere l’eredità romana con una nuova impronta estetica. Ogni camera vuole essere un omaggio all’età d’oro del viaggio, con bauli realizzati su misura, dettagli in legno che evocano i vagoni dell’Orient Express e tessuti pregiati firmati Rivolta Carmignani, gli stessi delle carrozze letto d’un tempo. I corridoi richiamano l’eleganza del treno di lusso, mentre i saloni e gli spazi comuni invitano gli ospiti a un viaggio tra prospettive e trame.
L'hotel ospita inoltre tre proposte gastronomiche: la Minerva bar, situato nella hall, è un angolo di tranquillità nel cuore della vita romana. In apertura al pubblico da maggio 2025, Gigi Rigolatto, situato sulla terrazza panoramica, è il risultato di un concept d’autore firmato da Rikas Hospitality Group e Paris Society. Mimi Kakushi, atteso entro fine anno, è infine un ristorante pluripremiato che porterà gli ospiti nella Osaka degli anni Venti, quando il modernismo occidentale incontrava la tradizione giapponese. Il concept è ancora una volta firmato da Rikas Hospitality Group.
L'Orient Express La Minerva offre anche cinque spazi per eventi: la sala Olimpo da 165 mq impreziosita da undici sculture in marmo di Rinaldo Rinaldi, che rappresentano stagioni, elementi e continenti; la Rinaldi da 54 mq ispirata agli interni dei vagoni d’epoca dell’Orient Express; la Alfieri da 28 mq; la Bernini da 26 mq); e la Galleria da 75 mq adiacente alla Minerva bar al piano terra, con soffitti che richiamano la grande cupola del Pantheon.
“Con questa apertura inauguriamo il primo hotel al mondo firmato Orient Express - sottolinea il ceo di Arsenale Group, Paolo Barletta -. Abbiamo scelto Roma perché rappresenta il punto di incontro ideale tra storia, cultura e ospitalità italiana. Questo debutto, in tandem con i treni della Dolce Vita Orient Express che vede Roma ancora protagonista, conferma la capacità del nostro Paese di attrarre investimenti strategici e rafforza il nostro ruolo come piattaforma di sviluppo del lusso internazionale".
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[post_content] => Svolta per Kenya Airways che per la prima negli ultimi 12 anni archivia un bilancio in utile. La compagnia, focalizzata sul completamento della ristrutturazione del capitale ha infatti centrato nel 2024 un profitto netto di 5,4 miliardi di KShs (41,7 milioni di dollari).
Il ceo del gruppo, Allan Kilavuka, ha dichiarato che la compagnia sta ancora cercando un investitore strategico per garantire la sostenibilità a lungo termine. «La nostra strategia di turnaround - Project Kifaru - sta dando risultati positivi» ha dichiarato, insistendo sul fatto che la compagnia aerea sarebbe un «investimento interessante» per un partner strategico.
Il vettore investe sul rinnovo della flotta - l'anno scorso ha introdotto due velivoli cargo - e nella modernizzazione delle cabine degli aeromobili già operativi. Proprio grazie al Project Kifaru, nel 2o24 le entrate sono aumentate del 6% a 188,5 miliardi di KShs e il profitto operativo è cresciuto di quasi il 60% fino a 16,6 miliardi di KShs.
L'apertura di nuovi collegamenti verso una serie di destinazioni - tra cui Mogadiscio, Eldoret e Maputo - e l'aumento delle frequenze sulle rotte esistenti hanno contribuito alla crescita dei ricavi. «Kenya Airways ha incrementato la capacità del 10% durante l'anno e il numero di passeggeri è aumentato del 4%, mentre il rendimento è rimasto “costante”» spiega una nota ufficiale. Risultati che confermano la «forte vitalità e resilienza operativa» della compagnia aerea, ha osservato il presidente Michael Joseph.
Obiettivo dichiarato del vettore è quello di raddoppiare il numero di passeggeri e le entrate entro il 2030 nonché di aumentare la percentuale di attività cargo al 20% del business complessivo.
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