Summit Hotels amplia il portafoglio strutture
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26 marzo 2008 16:21
Summit Hotels & Resorts ha aggiunto 14 strutture al proprio portafoglio negli ultimi sei mesi. Il brand del Preferred Hotel Group conta il debutto in Italia (con il golf resort Palmerston Etna Gold Resort & Spa) e in California (Westlake Village Inn). Due le new entry in Giappone, oltre ad altre in Messico, Perù e Stati Uniti. Complessivamente sono 3.700 le camere aggiunte al brand Summit «che nel 2007 ha fatto registrare un’ottima performance producendo una crescita del 20% sui ricavi totali degli alberghi affiliati» sottolinea una nota della società.
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[post_content] => “Siamo diventati da poco distributori ufficiali dei parchi Disney e vediamo già il beneficio di questa nomina, essendo oggi il riferimento delle adv in Italia per il mondo della celebre casa produttrice a stelle e strisce: una preziosa occasione per noi che stiamo crescendo sempre di più. Solo nel tailor made, l’anno scorso abbiamo registrato il fatturato totale raggiunto nel 2019”. Così Maurizio Casabianca, chief commercial & operations officer di Going, apre alle prossime novità. Su Disney il to è fornitore di ogni servizio: dal biglietto d’ingresso al soggiorno in hotel.
Tra le nuove opportunità, da segnalare è pure il volo diretto in partenza da maggio che collegherà Roma Fco a Denver: "Rappresenterà un’occasione per trascorrere una o due notti nella città e scoprire una realtà fatta di architettura e design, cultura, musica, arte". In Bmt si è parlato pure di un Giappone diverso, fatto di itinerari innovativi per intercettare viaggiatori che hanno esigenze differenti dal turista classico; che amano approfondire, conoscere e vivere nuove esperienze: “Abbiamo il prodotto basico, il più venduto, ma anche la possibilità di mettere a disposizione contenuti più specifici”.
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di Elisa Biagioli
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[post_content] => Novità in casa Shedir Collection che nomina Silvia Collepardi nuova chief commercial officer. La manager avrà il compito di guidare la strategia commerciale del gruppo, incrementando la crescita dei ricavi e ottimizzando le partnership globali. Silvia Collepardi porta con sé un un'esperienza consolidata nel settore dell’ospitalità di lusso internazionale. Nel suo ultimo incarico prima di approdare in Shedir Collection, è stata vice president of sales & marketing presso Atmosphere Hotels & Resorts. Prima ancora ha lavorato per l'agenzia di comunicazione specializzata in ospitalità Quevis, come business development manager, nonché per l'Outrigger Konotta Maldives, in qualità di director of sales & marketing.
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La Shedir Collection attualmente vanta un portfolio di sei proprietà, di cui cinque a Roma, che include i capitolini hotel Vilòn, Maalot, Umiltà 36, Palazzo Roma e Palazzo Shedir, nonché il Capri Tiberio Palace.
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Pietro Diamantini, direttore Business Alta Velocità, racconta in occasione di BMT gli ultimi impegni del vettore, sottolineando il valore del ruolo della distribuzione: «Le agenzie oggi hanno la possibilità di costruire pacchetti attraverso le nostre iniziative - continua -. Abbiamo attivato collaborazioni con musei, concerti, eventi sportivi, che possono essere integrati in un'esperienza più ampia, senza contare alla capillarità dei nostri collegamenti sul territorio grazie anche agli impegni portati avanti con l'intermodalità. L'invito è a pensare a noi come a un alleato in grado di supportarli nella costruzione di esperienze sempre più complete».
I riflettori del vettore sono puntati sul turismo, con un'anticipazione: «Presto annunceremo il collegamento in continuità per le isole Eolie - spiega - probabilmente con la compagnia Alilauro, con cui rinnoveremo l'accordo per i viaggi integrati treno+nave con le isole campane, Ischia, Procida e Capri».
Il mercato leisure ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni nei piani di Trenitalia. «Nel 2018 il Frecciarossa era prevalentemente utilizzato per i viaggi d'affari - ricorda Diamantini -, ma attualmente il mercato leisure rappresenta la maggioranza dei nostri viaggiatori. Questo incremento è attribuibile anche all'aumento dei turisti internazionali, in particolare dal Nord America e dalla Cina». Ma non mancherà un'attenzione nuova al segmento business e a quello bleisure: «Per le imprese stiamo offrendo delle iniziative di walfare per i dipendenti. Permetteremo di unire il business con il piacere attraverso offerte dedicate ai lavoratori, che potranno portare con sé fino a 6 persone. Se prima si riducevano i treni nel weekend, adesso dobbiamo immaginare di aumentarli, creando delle opportunità per le esigenze di tutti, lavoratori e non».
Obiettivo internazionalizzazione
L’internazionalizzazione è un altro pilastro della strategia di Trenitalia. «Dal primo aprile ripartirà la rotta Milano-Parigi – annuncia Diamantini – e da giugno attiveremo un nuovo collegamento interno tra Parigi e Marsiglia con il nostro treno di punta». L’espansione proseguirà nei prossimi anni: «Entro la fine del 2026 lanceremo i collegamenti da Roma e da Milano per Monaco di Baviera».
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[post_content] => E' operativo il nuovo Tivoli Kopke Porto Gaia Hotel. Situato sulla sponda sud del fiume Douro, nella città di Vila Nova de Gaia, nasce dalla ristrutturazione delle storiche cantine Kopke e si sviluppa su una proprietà di 20 mila mq, distribuita su terrazze che richiamano i vigneti. La proprietà, l'ottava del brand portoghese di casa Minor nel paese lusitano, è suddivisa in tre aree, Vintage, Tawny e White, organizzate attorno a una cantina di vino Porto Kopke ristrutturata, che fa parte integrante della tenuta e sarà presto aperta agli ospiti.
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[post_content] => Julien Mattei è il nuovo chief investment officer di a&o Hostels. In precedenza, ha ricoperto il ruolo di investment director presso The Social Hub (ex The Student Hotel) e ha lavorato nella gestione degli investimenti presso Norges Bank Investment Management, l'ente che amministra il fondo sovrano norvegese Government Pension Fund Global. Con 15 anni di esperienza nel settore dello sviluppo immobiliare in tutta Europa, Mattei collaborerà con il team di esperti di real estate e finanza di a&o Hostels.
"Stiamo continuando la nostra espansione in Europa e vediamo opportunità particolarmente interessanti in posizioni strategiche, soprattutto nella conversione di hotel e uffici", dichiara lo stesso Mattei. Con quattro nuove aperture dall'estate 2024, a&o Hostels sta vivendo in effetti uno dei periodi più dinamici dei suoi 25 anni di storia. Il portfolio è aumentato grazie alle acquisizioni e attualmente l’azienda gestisce 42 strutture in 11 Paesi europei, di cui 19 di proprietà, che rappresentano il 45% del totale. Grazie al supporto delle società a monte del gruppo, StepStone Group e Proprium Capital Partners, a&o Hostels dispone di circa 500 milioni di euro per finanziare la sua ulteriore espansione in Europa.
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[post_content] => Dopo 24 anni di storia, Italy Family Hotels ha scelto di aggiornare il marchio per esemplificare anche visivamente la sua identità e i suoi valori guida. Il nuovo logo Italy Family Hotels – In vacanza, in famiglia è stato rivisto nella grafica e parzialmente nei colori e vuole parlare ai genitori, ma anche ai più piccoli. Saltare di felicità: questo è il concept sul quale è stato sviluppato, con richiamo al gioco del salto della corda, divertimento che unisce generazioni di bambini. Inalterato rimane l’abbraccio fra le lettere, a significare il calore e la coesione della famiglia, pronta però sempre a evolvere e a cambiare. Il nuovo logo è un primo passo all’interno di un generale processo di aggiornamento del concept e dei messaggi anche visuali che verrà portato avanti durante il corso dell’anno.
Il 2025 è iniziato nel solco della crescita per il consorzio, che a oggi conta 153 hotel certificati distribuiti in 17 regioni e 77 località in Italia, al mare, in montagna e al lago. Negli ultimi cinque anni Italy Family Hotels ha visto aumentare in maniera importante sia il numero degli associati, sia il volume di richieste generate: i soci sono passati dai 103 del 2019 ai 145 alla fine del 2024 (153 oggi), per una crescita del 40,7%. Anche la diffusione territoriale si è sviluppata: se nel 2019 il consorzio era presente in 13 regioni italiane, a oggi lo è in 17 di queste, inclusa la new entry Basilicata, con il Sira Resort e il Castroboleto Village di Nova Siri. Dal 2019 al 2024, poi, le richieste di soggiorno prodotte da Italy Family Hotels per gli associati sono più che raddoppiate, passando da 140 mila a quasi 300 mila all’anno. Nei primi mesi del 2025, infine, le stesse richieste sono ulteriormente aumentate del 33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
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“Vogliamo portare il nostro brand ad avere una posizione importante all'interno del panorama dell'ospitalità in Italia - spiega il presidente e socio fondatore di Bzar hotels, Filippo Ribacchi -. Grazie al nostro modello di business, garantiamo a molte strutture indipendenti un futuro, supportandole negli investimenti per migliorare la loro offerta. Per tutto il 2025 prevediamo di continuare questo sviluppo, con investimenti importanti che ci portano a una previsione di fatturato sopra ai 65 milioni di euro”.
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[post_content] => Rilancio estivo per Air France sul mercato Italia: durante la summer - che decollerà il prossimo 30 marzo - la compagnia effettuerà oltre 8.000 voli da 14 aeroporti italiani, rispetto agli otto collegati durante l’inverno, grazie al ritorno dei voli stagionali da Bari, Cagliari, Catania, Olbia, Palermo e Verona.
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[post_content] => In linea con un turismo sempre più inclusivo, la Valle d’Aosta sta orientando sempre più la propria offerta puntando alla naturale verticalità di un territorio che vanta ben 4 cime over 4000m e panorami unici in Italia, fra i quali la scenografia del Monte Bianco che si ammira dallo Skyway, già considerata l'ottava meraviglia del Mondo. Senza dimenticare cultura e storia: dall’area megalitica nel cuore di Aosta, museo open air dove si ripercorrono 6000 anni di storia della regione, al Forte di Bard, vedetta all’imbocco della Valle che ora accoglie un grande centro culturale ed espositivo.
“Nel 2024, abbiamo sfondato i 4 milioni di presenze: 50% italiano e 50% straniere in inverno, quota quest’ultima, del 40% in altre stagioni - dichiara Giulio Grosjacques, assessore regionale al turismo, sport e commercio (nella foto) -. Oggi, oltre al Regno Unito e ai paesi francofoni, da sempre nostri mercati prioritari, stiamo aprendoci alla Scandinavia e a Paesi, come gli Usa, che stanno crescendo “spontaneamente” e al momento transitano in Valle d’Aosta all’interno di tour più ampi”.
Per trasformarsi da tappa in destinazione a pieno titolo, si sta diversificando un’offerta che a bassa, media ed alta quota possa intercettare discipline outdoor alla portata di tutti “A bassa e media quota si snodano passeggiate, gite in mountain bike o a cavallo su 5.000 km di sentieri e mulattiere in parte fruibili, in parte in via di adeguamento della segnaletica e messa in sicurezza nei tratti di proprietà privata. Da mezza costa fino ai 1330 metri d’altitudine molto battuto è il Cammino Balteo che si dipana fra vigneti, pascoli, prati e che consente piacevoli intermezzi gastronomici”. Vini sempre più apprezzati, frutto di una viticultura eroica che caratterizza le terrazzate scoscese del fondovalle e i quattro prodotti Dop della Valle: lo Jambon de Bosses, un prosciutto crudo le cui origini risalgono al 1397; la fontina, nel 2016 inserita dal Wall Street Jourmal tra i 26 formaggi del mondo da consigliare; il lardo di Arnad e il fromadzo, particolarità casearia prodotta in un unico caseificio della regione.
Le Alte Vie, censite, segnalate scandite da soste in rifugi e bivacchi oltre che attrazioni per i turisti più esperti sono ribalta di gare mondiali di trail in quota. “Seguita in streaming nei Cinque Continenti, il Tor des Géants è un appuntamento tra più importanti del circuito mondiale – spiega Grosjacques - .Ogni anno, in settembre, vi partecipano 2500 appassionati da tutto il mondo che per una settimana si sfidano sul tracciato tradizionale di 330 km o sul percorso di 450 km che vede autentici campioni inerpicarsi fra i ghiacciai”. Un evento che consolida la visibilità internazionale della Valle d’Aosta e che rappresenta un significativo indotto, considerando che oltre agli atleti, che necessitano di periodi di acclimatamento, in valle soggiornano famiglie e sostenitori al seguito.
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