18 gennaio 2022 12:08
Gabriel Escarrer
Gabriel Escarrer, ceo di Meliá Hotels International, è “convinto” che il gruppo si lascerà alle spalle le perdite quest’anno. In un’intervista concessa al giornale economico spagnolo El Economista, l’imprenditore afferma che «quest’anno vedremo un utile netto».
La catena ha avuto un Ebitda positivo dallo scorso giugno e, inoltre, ha evitato di consumare cash in tutti questi mesi, con la sola eccezione di dicembre per l’impatto di Omicron.
Escarrer riconosce che «manca ancora una percentuale molto rappresentativa del cliente internazionale, ma il comportamento dei mercati interni, soprattutto in Europa e Messico-Usa, è stato spettacolare».
«Il segmento delle vacanze Meliá si riprenderà molto presto, e intendo per tutto l’anno, mentre per il segmento urbano, che dipende maggiormente dal cliente internazionale e dai congressi, convegni e fiere e delle aziende e del lavoro faccia a faccia, ci vorrà un altro anno», prevede. In breve, stima che il RevPAR totale raggiungerà i livelli pre-pandemia nel 2023.
Nonostante il miglioramento operato dal gruppo, Escarrer chiarisce che «il dividendo non tornerà fino a quando il debito non scenderà ai livelli del 2019. Non lo vedremo quest’anno o il prossimo anno», avverte.
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[post_content] => "La più grande espansione del network internazionale nella storia di United Airlines": così Patrick Quayle, vicepresident senior della compagnia aerea statunitense definisce l'operativo per l'estate 2025 che prevede l'inserimento di 11 rotte, compresi i voli per otto nuove città.
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[post_content] => Il sindaco di Messina, Federico Basile, ha colto l’occasione del TTG Travel Experience di Rimini per raccontare a Travel Quotidiano il crescente ruolo strategico della città e della sua provincia come destinazione turistica d’eccellenza in Sicilia. Durante l'evento, Basile ha illustrato i successi ottenuti negli ultimi due anni grazie a un lavoro di promozione capillare, che ha consentito di attrarre un numero sempre maggiore di visitatori e di aumentare la permanenza media dei turisti nel territorio.
Un territorio unico che fa sistema
"Messina è la porta della Sicilia - esordisce Basile - una destinazione che si propone non solo come città accogliente, ma come punto di riferimento per un comprensorio vasto e variegato". Il territorio messinese comprende oltre 108 comuni che collaborano attivamente per valorizzare un’offerta turistica che spazia da località iconiche come Taormina, le Isole Eolie, la Valle d’Agrò, Milazzo, Capo d’Orlando e la zona ionica. “È un patrimonio unico – aggiunge – che vede Messina come centro e motore di un sistema integrato che ogni giorno diventa più attrattivo.”
Un turismo più stanziale e consapevole
Il primo cittadino ha poi evidenziato i risultati ottenuti dagli impegni messi in campo per trattenere i visitatori più a lungo sul territorio, offrendo esperienze autentiche, ad alto valore aggiunto. "Il turismo nella provincia di Messina sta diventando sempre più stanziale - spiega il sindaco -, con un aumento delle presenze importante, anche del 30/40 per cento rispetto agli anni scorsi". Questo cambiamento è il risultato di un’offerta diversificata, che va oltre il crocierismo, grazie alla programmazione di eventi culturali, religiosi e di spettacolo. "Sono dati che ci spingono a continuare a investire per migliorare ulteriormente l’offerta e i servizi".
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L’amministrazione sta lavorando alla creazione di una rete di servizi che non si fermi alla sola città di Messina. "Stiamo riaprendo tanti siti che erano chiusi, rendendoli accessibili in maniera gratuita e migliorando l’esperienza complessiva per chi visita il nostro territorio - prosegue il sindaco -. La partecipazione al TTG di Rimini è l'opportunità che stiamo cogliendo per presentare i nuovi progetti in corso e avviare contatti con operatori internazionali interessati a promuovere Messina all’estero".
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[post_content] => Un quadro desolante e preoccupante quello delineato da Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, durante il suo intervento all’evento di apertura del TTG Travel Experience 2024, intitolato “The Year of Veritas. Scelte imprenditoriali e strategie di sviluppo fra intelligenza generativa e sensibilità crescenti”. Gattinoni, imprenditore di lungo corso nel settore del turismo, ha messo in luce le difficoltà strutturali che affliggono il comparto, denunciando la presenza di operatori abusivi e una normativa che penalizza chi lavora nel rispetto delle regole.
“Si parla tanto di tecnologia e di intelligenza artificiale - spiega -; io ho la fortuna di essere un imprenditore che, partendo da zero, ha costruito una grande azienda e presiede una delle maggiori associazioni del Turismo organizzato italiano Noi investiamo tanti soldi in tecnologia, ma sono tutte risorse nostre, perché gli aiuti non ci sono oppure, quando ci sono, implicano procedure troppo complesse e spesso finiscono ai più furbi”.
“Nonostante i nostri investimenti, rimaniamo azzoppati da lacci, lacciuoli, complicazioni italiane ed europee – rincara Gattinoni –. E di questo beneficiano soltanto le grandi piattaforme internazionali e gli abusivi che nell’era del digitale prosperano come non mai. Per fare un esempio, se voglio vendere un pacchetto viaggio, io devo avere un direttore tecnico, un fondo di garanzia, una copertura assicurativa professionale, una licenza, una squadra di persone alle mie dipendenze e devo pagare tutte le tasse in Italia. Poi scopro che chiunque fa illegittimamente il mio stesso mestiere senza questi oneri”.
Il presidente Fto ha puntato il dito contro “la piattaforma estera che paga un decimo delle mie tasse, l’associazione improvvisata che non garantisce i propri clienti, l’influencer che non risponde al fisco, ma anche la compagnia aerea che, nonostante le centinaia di fallimenti degli ultimi anni, non dispone di un fondo di garanzia”.
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[post_content] => Allungare la durata media del soggiorno e rafforzare la comunicazione che vuole promuovere non solo la capitale Budapest ma anche regioni limitrofe: questo l’impegno 2025 di Máté Terjek, responsabile sviluppo mercato Italiano, soagnolo e Uk di Visit Hungary.
“L’obiettivo è quello di spostare la percezione di una Budapest vista come veloce city break di due giorni, per arrivare a soggiorni di 4 giorni”. In parallelo “diamo maggiore visibilità a due regioni, quella del lago Balaton e quella del Tokaj, che offrono uno spaccato di tutti i punti di forza della destinazione, dall’offerta culturale a quella termale, passando dallo sport e dal mondo del vino”.
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Un cambio radicale, dovuto purtroppo anche a circostanze drammatiche, ma che ha inevitabilmente aumentato nella clientela la consapevolezza dell’importanza di coperture adeguate. Per il broker milanese tutto ciò si è tradotto in un 2024 eccezionale: “Mentre il mercato assicurativo in generale registra una crescita di quasi il 24%, noi abbiamo raggiunto punte del +36%. Mi basti dire che alla fine del primo semestre eravamo già del 7% sopra ai livelli totali toccati nel 2023”.
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[post_content] => Il mercato italiano ha mostrato una forte ripresa post-pandemia ed è diventato uno dei mercati prioritari di Visit Finland. Grazie all'aumento dei collegamenti aerei tra l'Italia e vari aeroporti finlandesi, il 2024 ha già portato risultati eccellenti in termini di arrivi e pernottamenti.
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