9 December 2023

Halldis, affitti brevi: cresce la richiesta per locazioni a medio-lungo periodo

[ 0 ]

Vincenzo Cella

A scriverla in questo modo pare una contraddizione in termini: nel mercato degli affitti brevi cresce la domanda per locazioni a medio-lungo termine (ossia oltre i 30 giorni). Ma è un fenomeno reale che la società specializzata Halldis ha evidenziato in uno studio ad hoc condotto su un campione di 500 appartamenti distribuiti tra Bologna, Firenze, Roma e Milano. Le prenotazioni per i soggiorni mid-long term dal 2021 al 2022 sono infatti cresciute di oltre il 30%

Nel dettaglio, a Bologna sono passate da sei a 15, a Firenze da otto a 46, a Roma da 28 a 117 a Roma e a Milano da 39 a 143. Interessante il dato relativo alla durata media che dal 2021 al 2022 diminuisce alquanto nel caso di Bologna (da 149 a 60 giorni), in modo moderato a Milano (da 129 a 125) e a Roma (da 104 a 100), mentre aumenta leggermente a Firenze (da 78 a 84). Dall’altra parte l’adp (average daily price, prezzo medio giornaliero) cresce in modo apprezzabile a Firenze (da 67 a 86 euro), in maniera modesto a Milano (da 93 a 95) e a Roma (da 85 a 87) e a un ritmo più sostenuto a Bologna (da 32 a 57 euro).

“L’incremento della richiesta di soggiorni di lungo-medio termine – afferma Vincenzo Cella, managing director Halldis – va di pari passo con la ripresa del settore degli affitti brevi in generale. E il fatto che le dinamiche tra durata media e prezzi si incrociano in modo coerente, con le prime che si riducono seppur di poco e i secondi che sempre in modo lieve maggiorano, indicano che questa tendenza sarà duratura. Ciò implica per noi gestori professionali la necessità di mettere a punto un modus operandi dedicato, che integri e vada oltre quello per gli short rental (da meno di 30 giorni al solo weekend): un cliente che vuole una casa in affitto per un mese e più, necessita per esempio di un insieme di dotazioni più completo rispetto a quello di chi vi dimora il fine settimana. Anche i portali della distribuzione su cui ci appoggiamo sono differenti, spesso specifici e dedicati: è quindi necessaria una relazione particolare tra noi property manager e i canali.”

Michele Diamantini,

“Il Covid – aggiunge Michele Diamantini, ceo di Halldis – ha rappresentato un momento di pausa per il settore, ma la ripresa cui assistiamo, con un 2022 superiore ai dati pre-pandemici, dimostra che la formula degli affitti brevi ha margini di crescita notevoli. La richiesta di affitti di medio-lungo termine riflette il nuovo modo di vivere e lavorare: dallo smart working all’affermarsi del fenomeno del cosiddetto bleisure travel (dall’unione di business e leisure); il fatto cioè che un professionista decida di lavorare alcuni periodi dell’anno in un Paese straniero e porti con sé la famiglia, così da conciliare lavoro, relax e turismo di qualità. A maggior ragione ci saranno sempre più da un lato la necessità di una gestione professionale degli immobili e delle proprietà, dall’altro la richiesta di abitazioni costruite e arredate per queste finalità, magari completate da parti comuni, servizi per le attività sportive delle famiglie e gli interessi culturali di ciascuno. Tale tendenza si verificherò non solo nei centri storici delle nostre città, ma in località secondarie, sui laghi o montagne minori: un ambito nel quale spesso sono censite molte delle seconde case. È auspicabile pensare anche a forme flessibili di durata tra short e mid-long term, a tutto vantaggio dei proprietari.”

Condividi



Articoli che potrebbero interessarti:

Array ( [0] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 457669 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_457670" align="alignleft" width="300"] L' Anantara Palais Hansen Vienna Hotel Foto di Stephan Huger[/caption] Minor Hotels, la società madre dei brand di hotel di lusso Anantara, Tivoli e Elewana Collection, allarga il portafoglio con l'Anantara Palais Hansen Vienna Hotel che sarà inaugurato a marzo 2024 e risponde alla strategia del Gruppo di espandersi in Europa. La struttura, che sarà inaugurata sotto il brand Anantara a marzo del prossimo anno, conterà 152 camere e suite arredate in stile classico e disposte su tre piani, tra cui una suite presidenziale di 270 metri quadrati, la più grande della capitale austriaca. L'offerta gastronomica includerà un ristorante stellato Michelin, la cucina regionale del Wintergarten, l'elegante Lobby Lounge & Bar e la Cigar Lounge. Dieci sale per ricevimenti al piano terra e al mezzanino renderanno l'hotel un luogo ideale per riunioni ed eventi, mentre la sala da ballo sarà la location perfetta per ospitare cene di gala, matrimoni e conferenze per un massimo di 265 persone. Non mancheranno una piscina coperta, un centro fitness e una spa. L'Anantara Palais Hansen Vienna Hotel sarà sottoposto a un'importante ristrutturazione, durante la quale verrà introdotta la suite completa dei servizi ed esperienze firmate Anantara. A partire dalla fine del 2024 e per tutto il 2025, i lavori riguarderanno le camere e le suite, la lobby, gli spazi per le riunioni, i ristoranti e i bar. Inoltre, l’attuale spa sarà rinnovata e riproposta come Anantara Spa, combinando le tradizioni del benessere europee e asiatiche. "Siamo entusiasti di portare il marchio Anantara a Vienna, indiscusso centro culturale dell'Austria e una delle capitali mondiali della musica. L'Anantara Palais Hansen Vienna Hotel offrirà un'esperienza impareggiabile di lusso, eleganza e ospitalità nel cuore di una delle città più belle d'Europa. Questo è un traguardo emozionante sia per Minor Hotels che per Anantara, che conferma la nostra strategia di espansione delle proprietà e brand in tutto il continente." Dillip Rajakarier, CEO of Minor Hotels [post_title] => Minor Hotels arriva in Austria con il Palais Hansen Vienna Hotel [post_date] => 2023-12-07T11:28:23+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1701948503000 ) ) [1] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 457660 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Sono circa 600 milioni nel Nord America (Stati Uniti e Canada) e 400 milioni in Europa i viaggiatori che potrebbero essere facilitati dal servizio di luggage storage (deposito bagagli), creando i presupposti per un’opportunità di mercato significativa. Considerando il numero medio di bagagli per turista e il prezzo medio per il deposito, il mercato potenzialmente disponibile ammonterebbe infatti a 4,8 miliardi di euro nel Nord America e 3 miliardi in Europa. In Italia in particolare, anche grazie all’elevato volume di turisti internazionali, il valore potenziale stimato è pari a 400 milioni di euro, circa il 15% del totale europeo. Un servizio che negli ultimi anni ha registrato una notevole crescita di popolarità, evidenziata dall’andamento delle ricerche online, aumentate del 60% rispetto al periodo pre-pandemico. Tra i fattori alla base di questo successo, si sottolinea la diffusione di piattaforme operanti nel mercato degli affitti brevi: appartamenti e case vacanza non sempre dispongono dello spazio necessario alla custodia dei bagagli. [post_title] => In Italia il turismo del "deposito bagagli" vale 400 milioni di euro [post_date] => 2023-12-07T11:11:06+00:00 [category] => Array ( [0] => enti_istituzioni_e_territorio ) [category_name] => Array ( [0] => Enti, istituzioni e territorio ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1701947466000 ) ) [2] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 457598 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_444973" align="alignleft" width="300"] Francesco Varni[/caption] Un rebranding che nasce dall'esigenza di estendere il proprio concetto di benessere olistico oltre la parola Terme. Cambia il proprio nome uno dei principali protagonisti dell'offerta benessere italiana, che diventa Qc Spa of Wonders. Un passo importante, in linea con un'ambiziosa strategia di espansione che, dopo New York, guarda sempre di più anche oltre confine. All'orizzonte, racconta al Sole 24 Ore il ceo corporate activities and development del gruppo, Francesco Varni, c'è in particolare la realizzazione di un campus che sorgerà l'anno prossimo nella zona ovest di Milano. Oltre a una spa e a un hotel, comprenderà pure il nuovo quartier generale della compagnia. Dalla scorsa estate è inoltre aperto il cantiere in collaborazione con Cdp per la riqualificazione del palazzo delle Terme Berzieri di Salsomaggiore. Qui verrà inaugurato un centro Qc nel primo trimestre del 2025. All'estero, invece, dove Qc Spa of Wonders è già presente in Francia e appunto a New York, il gruppo vanta al momento due ulteriori progetti nell'Ile-de-France, ma sta valutando anche una location a Londra e punta a espandersi ulteriormente negli Usa. Previsto pure un ampliamento del centro di New York. Qc stima infine di chiudere il 2023 con una fatturato totale di 150 milioni di euro. [post_title] => Qc Terme cambia nome e diventa Spa of Wonders [post_date] => 2023-12-06T12:43:50+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1701866630000 ) ) [3] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 457574 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Profitti e Iata. La Iata rivede al rialzo le aspettative di profitto delle compagnie aeree per il 2023. E stima un piccolo aumento anche per il 2024. L'associazione delle compgnie aeree prevede che il settore registrerà un utile netto collettivo di 23,3 miliardi di dollari per il 2023, più che raddoppiando le sue aspettative per l'anno in corso rispetto a sei mesi fa. A giugno la Iata aveva infatti previsto un profitto di poco inferiore ai 10 miliardi di dollari per l'anno in corso. Per il 2024 viene poi stimato un ulteriore, lieve aumento dei profitti del settore a 25,7 miliardi di dollari.  Si tratta di un ritorno al profitto per il settore nel suo complesso, dopo tre anni consecutivi di perdite durante la pandemia. Il negativo del 2022 era stato di 3,8 miliardi di dollari. «La velocità della ripresa è stata straordinaria, ma sembra anche che la pandemia sia costata all'aviazione circa quattro anni di crescita. A partire dal 2024 le prospettive indicano che possiamo aspettarci modelli di crescita normali sia per i passeggeri che per le merci» ha commentato il direttore generale, Willie Walsh. 100 miliardi di dollari Il miglioramento delle proiezioni di profitto deriva dall'aggiornamento di quasi 100 miliardi di dollari nelle aspettative di fatturato: nelle previsioni di giugno, veniva citato un fatturato del settore di poco superiore agli 800 miliardi di dollari, ma ora si punta ad un fatturato complessivo delle compagnie aeree di 896 miliardi di dollari. In particolare, viene prevista una performance particolarmente positiva per l'Asia-Pacifico: le compagnie aeree di questa regione raggiungano quasi il pareggio quest'anno e un piccolo profitto - 1,1 miliardi di dollari - per l'anno prossimo. Resteranno invece complessivamente in rosso nel 2024 le compagnie aeree africane e latinoamericane. Le compagnie aeree nordamericane continuano a trainare i profitti del settore, con stime di utile per il 2023 di 14,3 miliardi di dollari - 3 miliardi in più rispetto alle previsioni di giugno - e un profitto simile anche nel 2024. In Europa si prevedono infine utili per 7,7 miliardi di dollari, mentre per la regione del Medio Oriente il profitto collettivo si attesterà quest'anno sui 2,6 miliardi di dollari. [post_title] => Profitti al rialzo per le compagnie aeree, quest'anno e nel 2024 [post_date] => 2023-12-06T11:40:16+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( [0] => topnews ) [post_tag_name] => Array ( [0] => Top News ) ) [sort] => Array ( [0] => 1701862816000 ) ) [4] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 457567 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Condivisione di contratti con i fornitori, dmc e corrispondenti locali, oltre a una rinnovata sinergia in ambito incoming. Rafforzare le partnership su scala internazionale per affrontare con successo un mercato sempre più complesso e sfidante: è questo l’obiettivo per il 2024 di King Holidays, tour operator presente sul mercato italiano dal 1992, facente capo alla holding Wamos Group, che, oltre all'operatore capitolino, comprende operatori del calibro di Wamos Air, Wamos Circuitos, Pullmantour, Mapa Group Travel, con Mapa Plus e Premium Incoming, Top Atlantico, Geo Star, Pegasus, Pegatour e Nautalia (circa 200 agenzie di proprietà), per un fatturato totale di oltre 1,2 miliardi di euro. “La nostra forza è poter contare su un know-how e un’esperienza tutta italiana, avendo alle spalle una grande multinazionale del turismo, che ci garantisce il potere contrattuale, la forza e la flessibilità necessari a fronteggiare le sfide imposte dall’attuale contesto geopolitico ed economico - spiega il direttore commerciale King Holidays, Roberto Minardi -. In quest’ottica, da alcuni mesi abbiamo rafforzato le relazioni internazionali con Mapa Group Travel: uno degli operatori più importanti della nostra holding, con cui condividiamo la specializzazione nei tour culturali di qualità e la doppia anima di operatori incoming e outgoing. Questo ci sta già permettendo di migliorare la competitività del prodotto, senza scendere a patti con l’identità e la vocazione del nostro brand”. “I risultati ottenuti negli ultimi mesi – prosegue Minardi – ci indicano che siamo sulla buona strada. Chiuderemo il 2023 su livelli superiori del 15% rispetto al 2019, nonostante la flessione del Medio Oriente, che per noi rappresenta una componente importante della programmazione. Rafforzando la collaborazione con i nostri partner internazionali, intendiamo continuare a crescere e migliorarci in professionalità, competenze e competitività a vantaggio di tutte le agenzie di viaggio che continuano a darci fiducia”. [post_title] => King Holidays rafforza le relazioni internazionali. Si comincia dagli spagnoli di Mapa Group [post_date] => 2023-12-06T11:03:49+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( [0] => nofascione ) [post_tag_name] => Array ( [0] => nofascione ) ) [sort] => Array ( [0] => 1701860629000 ) ) [5] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 457515 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => [caption id="attachment_457516" align="alignleft" width="300"] Il presidente dell’associazione, Luciano Pareschi[/caption] L’associazione Parchi permanenti italiani – Federturismo Confindustria si è appellata nei giorni scorsi alla Commissione Europea e ha promosso un’interrogazione parlamentare per valutare la legittimità della normativa italiana che regola i sistemi di biglietteria automatizzata, alla luce della disciplina sulla libera concorrenza nel mercato interno dell’Unione.   Normativa che, secondo stime al ribasso, genererebbe ogni anno perdite per 15 milioni di euro in termini di mancati introiti da biglietteria, per un danno totale di oltre 100 milioni di euro, considerando anche i ricavi ancillari, legati ad esempio alla ristorazione e al merchandising, a favore dei parchi negli altri paesi europei. [caption id="attachment_457517" align="alignleft" width="300"] Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’Associazione[/caption] Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’associazione Parchi Permanenti Italiani, dichiara: “Si tratta di una normativa senza eguali in Europa che deve essere sottoposta a una profonda semplificazione. Impone vincoli tecnici e formali tali da rendere di fatto impossibile ai parchi italiani la distribuzione dei biglietti sulle piattaforme e-commerce internazionali, alcune delle quali vendono oltre 120 milioni di biglietti di parchi nel mondo ogni anno. Oltre ai mancati introiti, rileviamo un danno competitivo, perché i parchi degli altri paesi europei possono avvalersi di questo canale distributivo. Non è quindi possibile competere a parità di condizioni con le imprese degli altri Stati membri”. Il problema è noto ed è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate: tra le norme più restrittive, il limite di 10 biglietti per singola transazione online e l’obbligo di certificare l’intero processo di vendita attraverso il sistema “opt-in”, ovvero l’inserimento di un codice ricevuto via SMS per confermare l’acquisto, che, oltre a limitare le potenzialità di vendita, offre una pessima esperienza di acquisto. “Sarà interessante conoscere le valutazioni della Commissione, chiamata a esprimersi entro sei settimane – aggiunge il presidente dell’associazione, Luciano Pareschi – soprattutto in riferimento all’impossibilità per i parchi italiani di competere in Europa. Il nostro è un paese a vocazione turistica: ci sono parchi con oltre il 30% di clientela straniera che è abituata ad acquistare i biglietti online prima della partenza sulle piattaforme e-commerce. Tra inflazione, tassi di interesse alle stelle e continui investimenti in innovazione, l’industria italiana dei parchi non può essere penalizzata nelle sue potenzialità di crescita”. Con l’interrogazione parlamentare si vuole stimolare le istituzioni italiane ad affrontare finalmente in modo oggettivo i limiti di una normativa secondaria, nata per limitare il fenomeno del secondary ticketing, ed erroneamente applicata anche al settore dei parchi, che non è soggetto a bagarinaggio e rivendita a prezzo maggiorato. Una disciplina che al momento ha l’unico effetto di limitare le vendite e i flussi di ospiti stranieri nei parchi divertimento italiani. [post_title] => I parchi permanenti si rivolgono all'Europa per concorrenza sleale [post_date] => 2023-12-05T12:54:37+00:00 [category] => Array ( [0] => mercato_e_tecnologie ) [category_name] => Array ( [0] => Mercato e tecnologie ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1701780877000 ) ) [6] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 457490 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Prosegue la crescita del Melià Milano, la prima struttura del gruppo spagnolo nata a Milano nel 2001 che, insieme a Palazzo Cordusio Gran Melià, al Me Milan il Duca e all’InnSide Milano Torre Galfa, rappresenta la vetrina della compagnia nel capoluogo lombardo. Milano è diventata una destinazione leisure oltreché business e legata ai grandi eventi e ai congressi. Per questo il Melià Milano si è trasformato per rispondere alle nuove esigenze del suo cliente e racconta una storia ricca di calore umano. Un’accoglienza che è uno dei plus fondamentali offerti da un hotel dove la banchettistica in primo luogo e poi la ristorazione, il bar e le colazioni garantiscono un terzo del fatturato. Il racconto ci riporta a un momento difficile, che è però servito a dare un’identità al ristorante Mamì, storie di cucina italiana. "Durante i mesi del lockdown lo staff del Melià Milano è sempre rimasto in contatto - racconta il general manager Luca Barion -. Il nostro team di cucina è composto da uno chef, due sous-chef e una pasticciera provenienti da diverse regioni italiane. In una delle nostre call settimanali abbiamo deciso di fare un contest realizzando dei piatti della tradizione, rivisitati in una formula attuale. Tutti hanno partecipato con entusiasmo e diverse idee sono entrate nel menù del Mamì. Quando la compagnia ci ha informati che sarebbero partiti i lavori di ristrutturazione e la zona f&b sarebbe diventata strategica, spostando il bar e il ristorante verso la hall, abbiamo pensato di rinnovare la proposta del nostro ristorante interno. Memori del nostro contest, abbiamo studiato la ricca piazza gastronomica di Milano". "Ci siamo resi conto che la scelta più trasgressiva era quella di fare un ristorante di cucina italiana - prosegue quindi Barion -. Ed è stata la scelta giusta. Per gli ospiti interni ed esterni. È la cucina della mamma 2.0, perfetta anche per il concetto tanto in voga dello storytelling: in Italia ogni paese e città ha il suo storytelling gastronomico, che il personale di sala condivide volentieri con gli ospiti. Inoltre la cucina italiana, dove non si butta nulla, è un esempio di sostenibilità. Oggi il 70% degli ospiti del Mamì sono clienti esterni. Ora pensiamo a nuovi progetti per continuare ad arricchire la sua proposta e gli ottimi risultati dimostrano che anche nel ristorante dell’albergo si può mangiare bene. È nata una nuova cultura della ristorazione e la ricca concorrenza dell’area in cui si trova il Melià, fra San Siro e City Life, fa alzare l’asticella!». [post_title] => Melià Milano: quando l’evoluzione gastronomica diventa identità [post_date] => 2023-12-05T11:46:45+00:00 [category] => Array ( [0] => alberghi ) [category_name] => Array ( [0] => Alberghi ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1701776805000 ) ) [7] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 457485 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Più voli da Palermo per Roma e Milano e un potenziale, futuro sviluppo di rotte internazionali se non addirittura di lungo raggio. Questo l'esito dell'incontro fra l'amministratore delegato di Gesap Vito Riggio, il presidente Salvatore Burrafato e il direttore generale Natale Chieppa con il direttore generale di Ita Airways, Andrea Benassi. Lo comunica la stessa società di gestione dell'aeroporto di Palermo in una nota, spiegando che Benassi ha confermato l’aumento delle frequenze per i collegamenti da e per il capoluogo siciliano con Roma Fiumicino e Milano Linate, anche nel 2024. Inoltre, il direttore generale di Ita non ha escluso, in futuro, una possibile collaborazione con l’aeroporto per quanto riguarda lo sviluppo di flussi di traffico internazionale e intercontinentale. Intanto, l'aeroporto di Palermo ha chiuso il mese di ottobre con l’aumento a doppia cifra del traffico passeggeri: 780.916 passeggeri, +13,2% sul 2022 (689.862) e +27,69% sul 2019 (611.580). Cresce anche la percentuale delle presenze internazionali che tocca il 32% del totale dei passeggeri Tra gennaio e ottobre 2023 l’aeroporto di Palermo totalizza 7.097.757 (quanto fatto in tutto il 2022, ma con due mesi di anticipo), +13,9% sul 2022 (6.231.297) e +17,25% sul 2019 (6.053.548).  Le proiezioni indicano che il 2023 si chiuderà ad oltre 8 milioni di passeggeri transitati dal Falcone Borsellino, pari cioè ad un incremento di poco meno di un milione di passeggeri in un anno. [post_title] => Palermo: la Gesap incontra Ita Airways, più voli per Roma e Milano per il 2024 [post_date] => 2023-12-05T11:22:21+00:00 [category] => Array ( [0] => trasporti ) [category_name] => Array ( [0] => Trasporti ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1701775341000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 456141 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Nel settore delle agenzie di viaggi, Civitatis ha conquistato una solida reputazione come partner ideale per arricchire i viaggi di tutti i tipi di clienti con attività ed esperienze in oltre 160 Paesi del mondo. Con più di 5.000 agenzie di viaggi italiane affiliate e una stabile collaborazione con i principali network del settore, infatti, Civitatis si è guadagnata la fiducia delle agenzie grazie a un vasto catalogo di attività, escursioni, transfer e visite guidate e grazie ad una piattaforma pensata e progettata appositamente per soddisfare le loro esigenze. Per Civitatis l’agente di viaggio è una figura chiave nella distribuzione del prodotto esperienziale, un vero e proprio “artigiano del viaggio”, capace di capire le necessità dei suoi viaggiatori, di organizzare ogni dettaglio del viaggio e condividere la propria esperienza.   Ma cosa spinge le agenzie di viaggio a scegliere Civitatis? Lo abbiamo chiesto direttamente a loro: “La piattaforma è semplice, chiara, veloce e completa”, afferma Elisa di Voglio il Mondo, mentre Francesco di Vacantour sostiene convinto che a fare la differenza è la “professionalità e precisione”. Elena di Frombaritour, invece, dice entusiasta: “È molto facile da usare, ricca di escursioni da proporre e ora ha un vantaggio in più, ovvero si può prenotare e pagare in un secondo momento”. Conclude, infine, Enrica di Passaggio in Volo: “Non importa quanto sia particolare la richiesta del mio cliente, so che in Civitatis la troveró”.   Su Civitatis Civitatis è l'azienda leader nella distribuzione online di attività, escursioni, transfer e visite guidate in italiano in 160 Paesi del mondo. Conta oltre 85.000 attivitm in 3.730 destinazioni. www.civitatis.com/it/agenzie/           [post_title] => Civitatis, il partner ideale per le agenzie di viaggi italiane [post_date] => 2023-12-04T14:50:31+00:00 [category] => Array ( [0] => informazione-pr ) [category_name] => Array ( [0] => Informazione PR ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1701701431000 ) ) ) { "size": 9, "query": { "filtered": { "query": { "fuzzy_like_this": { "like_text" : "halldis affitti brevi cresce la richiesta per locazioni a medio lungo periodo" } }, "filter": { "range": { "post_date": { "gte": "now-2y", "lte": "now", "time_zone": "+1:00" } } } } }, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } } }{"took":69,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":1310,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457669","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_457670\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] L' Anantara Palais Hansen Vienna Hotel Foto di Stephan Huger[/caption]\r\nMinor Hotels, la società madre dei brand di hotel di lusso Anantara, Tivoli e Elewana Collection, allarga il portafoglio con l'Anantara Palais Hansen Vienna Hotel che sarà inaugurato a marzo 2024 e risponde alla strategia del Gruppo di espandersi in Europa.\r\nLa struttura, che sarà inaugurata sotto il brand Anantara a marzo del prossimo anno, conterà 152 camere e suite arredate in stile classico e disposte su tre piani, tra cui una suite presidenziale di 270 metri quadrati, la più grande della capitale austriaca. L'offerta gastronomica includerà un ristorante stellato Michelin, la cucina regionale del Wintergarten, l'elegante Lobby Lounge & Bar e la Cigar Lounge. Dieci sale per ricevimenti al piano terra e al mezzanino renderanno l'hotel un luogo ideale per riunioni ed eventi, mentre la sala da ballo sarà la location perfetta per ospitare cene di gala, matrimoni e conferenze per un massimo di 265 persone.\r\nNon mancheranno una piscina coperta, un centro fitness e una spa. L'Anantara Palais Hansen Vienna Hotel sarà sottoposto a un'importante ristrutturazione, durante la quale verrà introdotta la suite completa dei servizi ed esperienze firmate Anantara. A partire dalla fine del 2024 e per tutto il 2025, i lavori riguarderanno le camere e le suite, la lobby, gli spazi per le riunioni, i ristoranti e i bar. Inoltre, l’attuale spa sarà rinnovata e riproposta come Anantara Spa, combinando le tradizioni del benessere europee e asiatiche.\r\n\"Siamo entusiasti di portare il marchio Anantara a Vienna, indiscusso centro culturale dell'Austria e una delle capitali mondiali della musica. L'Anantara Palais Hansen Vienna Hotel offrirà un'esperienza impareggiabile di lusso, eleganza e ospitalità nel cuore di una delle città più belle d'Europa. Questo è un traguardo emozionante sia per Minor Hotels che per Anantara, che conferma la nostra strategia di espansione delle proprietà e brand in tutto il continente.\" Dillip Rajakarier, CEO of Minor Hotels","post_title":"Minor Hotels arriva in Austria con il Palais Hansen Vienna Hotel","post_date":"2023-12-07T11:28:23+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1701948503000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457660","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Sono circa 600 milioni nel Nord America (Stati Uniti e Canada) e 400 milioni in Europa i viaggiatori che potrebbero essere facilitati dal servizio di luggage storage (deposito bagagli), creando i presupposti per un’opportunità di mercato significativa. Considerando il numero medio di bagagli per turista e il prezzo medio per il deposito, il mercato potenzialmente disponibile ammonterebbe infatti a 4,8 miliardi di euro nel Nord America e 3 miliardi in Europa.\r\n\r\nIn Italia in particolare, anche grazie all’elevato volume di turisti internazionali, il valore potenziale stimato è pari a 400 milioni di euro, circa il 15% del totale europeo. Un servizio che negli ultimi anni ha registrato una notevole crescita di popolarità, evidenziata dall’andamento delle ricerche online, aumentate del 60% rispetto al periodo pre-pandemico.\r\n\r\nTra i fattori alla base di questo successo, si sottolinea la diffusione di piattaforme operanti nel mercato degli affitti brevi: appartamenti e case vacanza non sempre dispongono dello spazio necessario alla custodia dei bagagli.","post_title":"In Italia il turismo del \"deposito bagagli\" vale 400 milioni di euro","post_date":"2023-12-07T11:11:06+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1701947466000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457598","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_444973\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Francesco Varni[/caption]\r\n\r\nUn rebranding che nasce dall'esigenza di estendere il proprio concetto di benessere olistico oltre la parola Terme. Cambia il proprio nome uno dei principali protagonisti dell'offerta benessere italiana, che diventa Qc Spa of Wonders. Un passo importante, in linea con un'ambiziosa strategia di espansione che, dopo New York, guarda sempre di più anche oltre confine.\r\n\r\nAll'orizzonte, racconta al Sole 24 Ore il ceo corporate activities and development del gruppo, Francesco Varni, c'è in particolare la realizzazione di un campus che sorgerà l'anno prossimo nella zona ovest di Milano. Oltre a una spa e a un hotel, comprenderà pure il nuovo quartier generale della compagnia. Dalla scorsa estate è inoltre aperto il cantiere in collaborazione con Cdp per la riqualificazione del palazzo delle Terme Berzieri di Salsomaggiore. Qui verrà inaugurato un centro Qc nel primo trimestre del 2025.\r\n\r\nAll'estero, invece, dove Qc Spa of Wonders è già presente in Francia e appunto a New York, il gruppo vanta al momento due ulteriori progetti nell'Ile-de-France, ma sta valutando anche una location a Londra e punta a espandersi ulteriormente negli Usa. Previsto pure un ampliamento del centro di New York. Qc stima infine di chiudere il 2023 con una fatturato totale di 150 milioni di euro.","post_title":"Qc Terme cambia nome e diventa Spa of Wonders","post_date":"2023-12-06T12:43:50+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1701866630000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457574","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Profitti e Iata. La Iata rivede al rialzo le aspettative di profitto delle compagnie aeree per il 2023. E stima un piccolo aumento anche per il 2024.\r\n\r\nL'associazione delle compgnie aeree prevede che il settore registrerà un utile netto collettivo di 23,3 miliardi di dollari per il 2023, più che raddoppiando le sue aspettative per l'anno in corso rispetto a sei mesi fa. A giugno la Iata aveva infatti previsto un profitto di poco inferiore ai 10 miliardi di dollari per l'anno in corso. Per il 2024 viene poi stimato un ulteriore, lieve aumento dei profitti del settore a 25,7 miliardi di dollari. \r\n\r\nSi tratta di un ritorno al profitto per il settore nel suo complesso, dopo tre anni consecutivi di perdite durante la pandemia. Il negativo del 2022 era stato di 3,8 miliardi di dollari.\r\n\r\n«La velocità della ripresa è stata straordinaria, ma sembra anche che la pandemia sia costata all'aviazione circa quattro anni di crescita. A partire dal 2024 le prospettive indicano che possiamo aspettarci modelli di crescita normali sia per i passeggeri che per le merci» ha commentato il direttore generale, Willie Walsh.\r\n100 miliardi di dollari\r\nIl miglioramento delle proiezioni di profitto deriva dall'aggiornamento di quasi 100 miliardi di dollari nelle aspettative di fatturato: nelle previsioni di giugno, veniva citato un fatturato del settore di poco superiore agli 800 miliardi di dollari, ma ora si punta ad un fatturato complessivo delle compagnie aeree di 896 miliardi di dollari.\r\n\r\nIn particolare, viene prevista una performance particolarmente positiva per l'Asia-Pacifico: le compagnie aeree di questa regione raggiungano quasi il pareggio quest'anno e un piccolo profitto - 1,1 miliardi di dollari - per l'anno prossimo. Resteranno invece complessivamente in rosso nel 2024 le compagnie aeree africane e latinoamericane.\r\n\r\nLe compagnie aeree nordamericane continuano a trainare i profitti del settore, con stime di utile per il 2023 di 14,3 miliardi di dollari - 3 miliardi in più rispetto alle previsioni di giugno - e un profitto simile anche nel 2024.\r\n\r\nIn Europa si prevedono infine utili per 7,7 miliardi di dollari, mentre per la regione del Medio Oriente il profitto collettivo si attesterà quest'anno sui 2,6 miliardi di dollari.","post_title":"Profitti al rialzo per le compagnie aeree, quest'anno e nel 2024","post_date":"2023-12-06T11:40:16+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["topnews"],"post_tag_name":["Top News"]},"sort":[1701862816000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457567","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Condivisione di contratti con i fornitori, dmc e corrispondenti locali, oltre a una rinnovata sinergia in ambito incoming. Rafforzare le partnership su scala internazionale per affrontare con successo un mercato sempre più complesso e sfidante: è questo l’obiettivo per il 2024 di King Holidays, tour operator presente sul mercato italiano dal 1992, facente capo alla holding Wamos Group, che, oltre all'operatore capitolino, comprende operatori del calibro di Wamos Air, Wamos Circuitos, Pullmantour, Mapa Group Travel, con Mapa Plus e Premium Incoming, Top Atlantico, Geo Star, Pegasus, Pegatour e Nautalia (circa 200 agenzie di proprietà), per un fatturato totale di oltre 1,2 miliardi di euro.\r\n\r\n“La nostra forza è poter contare su un know-how e un’esperienza tutta italiana, avendo alle spalle una grande multinazionale del turismo, che ci garantisce il potere contrattuale, la forza e la flessibilità necessari a fronteggiare le sfide imposte dall’attuale contesto geopolitico ed economico - spiega il direttore commerciale King Holidays, Roberto Minardi -. In quest’ottica, da alcuni mesi abbiamo rafforzato le relazioni internazionali con Mapa Group Travel: uno degli operatori più importanti della nostra holding, con cui condividiamo la specializzazione nei tour culturali di qualità e la doppia anima di operatori incoming e outgoing. Questo ci sta già permettendo di migliorare la competitività del prodotto, senza scendere a patti con l’identità e la vocazione del nostro brand”.\r\n\r\n“I risultati ottenuti negli ultimi mesi – prosegue Minardi – ci indicano che siamo sulla buona strada. Chiuderemo il 2023 su livelli superiori del 15% rispetto al 2019, nonostante la flessione del Medio Oriente, che per noi rappresenta una componente importante della programmazione. Rafforzando la collaborazione con i nostri partner internazionali, intendiamo continuare a crescere e migliorarci in professionalità, competenze e competitività a vantaggio di tutte le agenzie di viaggio che continuano a darci fiducia”.","post_title":"King Holidays rafforza le relazioni internazionali. Si comincia dagli spagnoli di Mapa Group","post_date":"2023-12-06T11:03:49+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":["nofascione"],"post_tag_name":["nofascione"]},"sort":[1701860629000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457515","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"\r\n\r\n[caption id=\"attachment_457516\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Il presidente dell’associazione, Luciano Pareschi[/caption]\r\n\r\nL’associazione Parchi permanenti italiani – Federturismo Confindustria si è appellata nei giorni scorsi alla Commissione Europea e ha promosso un’interrogazione parlamentare per valutare la legittimità della normativa italiana che regola i sistemi di biglietteria automatizzata, alla luce della disciplina sulla libera concorrenza nel mercato interno dell’Unione. \r\n \r\nNormativa che, secondo stime al ribasso, genererebbe ogni anno perdite per 15 milioni di euro in termini di mancati introiti da biglietteria, per un danno totale di oltre 100 milioni di euro, considerando anche i ricavi ancillari, legati ad esempio alla ristorazione e al merchandising, a favore dei parchi negli altri paesi europei.\r\n\r\n\r\n[caption id=\"attachment_457517\" align=\"alignleft\" width=\"300\"] Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’Associazione[/caption]\r\n\r\nMaurizio Crisanti, segretario nazionale dell’associazione Parchi Permanenti Italiani, dichiara: “Si tratta di una normativa senza eguali in Europa che deve essere sottoposta a una profonda semplificazione. Impone vincoli tecnici e formali tali da rendere di fatto impossibile ai parchi italiani la distribuzione dei biglietti sulle piattaforme e-commerce internazionali, alcune delle quali vendono oltre 120 milioni di biglietti di parchi nel mondo ogni anno. Oltre ai mancati introiti, rileviamo un danno competitivo, perché i parchi degli altri paesi europei possono avvalersi di questo canale distributivo. Non è quindi possibile competere a parità di condizioni con le imprese degli altri Stati membri”.\r\n\r\nIl problema è noto ed è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate: tra le norme più restrittive, il limite di 10 biglietti per singola transazione online e l’obbligo di certificare l’intero processo di vendita attraverso il sistema “opt-in”, ovvero l’inserimento di un codice ricevuto via SMS per confermare l’acquisto, che, oltre a limitare le potenzialità di vendita, offre una pessima esperienza di acquisto.\r\n\r\n“Sarà interessante conoscere le valutazioni della Commissione, chiamata a esprimersi entro sei settimane – aggiunge il presidente dell’associazione, Luciano Pareschi – soprattutto in riferimento all’impossibilità per i parchi italiani di competere in Europa. Il nostro è un paese a vocazione turistica: ci sono parchi con oltre il 30% di clientela straniera che è abituata ad acquistare i biglietti online prima della partenza sulle piattaforme e-commerce. Tra inflazione, tassi di interesse alle stelle e continui investimenti in innovazione, l’industria italiana dei parchi non può essere penalizzata nelle sue potenzialità di crescita”.\r\n\r\nCon l’interrogazione parlamentare si vuole stimolare le istituzioni italiane ad affrontare finalmente in modo oggettivo i limiti di una normativa secondaria, nata per limitare il fenomeno del secondary ticketing, ed erroneamente applicata anche al settore dei parchi, che non è soggetto a bagarinaggio e rivendita a prezzo maggiorato. Una disciplina che al momento ha l’unico effetto di limitare le vendite e i flussi di ospiti stranieri nei parchi divertimento italiani.","post_title":"I parchi permanenti si rivolgono all'Europa per concorrenza sleale","post_date":"2023-12-05T12:54:37+00:00","category":["mercato_e_tecnologie"],"category_name":["Mercato e tecnologie"],"post_tag":[]},"sort":[1701780877000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457490","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Prosegue la crescita del Melià Milano, la prima struttura del gruppo spagnolo nata a Milano nel 2001 che, insieme a Palazzo Cordusio Gran Melià, al Me Milan il Duca e all’InnSide Milano Torre Galfa, rappresenta la vetrina della compagnia nel capoluogo lombardo. Milano è diventata una destinazione leisure oltreché business e legata ai grandi eventi e ai congressi. Per questo il Melià Milano si è trasformato per rispondere alle nuove esigenze del suo cliente e racconta una storia ricca di calore umano. Un’accoglienza che è uno dei plus fondamentali offerti da un hotel dove la banchettistica in primo luogo e poi la ristorazione, il bar e le colazioni garantiscono un terzo del fatturato. \r\nIl racconto ci riporta a un momento difficile, che è però servito a dare un’identità al ristorante Mamì, storie di cucina italiana. \"Durante i mesi del lockdown lo staff del Melià Milano è sempre rimasto in contatto - racconta il general manager Luca Barion -. Il nostro team di cucina è composto da uno chef, due sous-chef e una pasticciera provenienti da diverse regioni italiane. In una delle nostre call settimanali abbiamo deciso di fare un contest realizzando dei piatti della tradizione, rivisitati in una formula attuale. Tutti hanno partecipato con entusiasmo e diverse idee sono entrate nel menù del Mamì. Quando la compagnia ci ha informati che sarebbero partiti i lavori di ristrutturazione e la zona f&b sarebbe diventata strategica, spostando il bar e il ristorante verso la hall, abbiamo pensato di rinnovare la proposta del nostro ristorante interno. Memori del nostro contest, abbiamo studiato la ricca piazza gastronomica di Milano\". \r\n\"Ci siamo resi conto che la scelta più trasgressiva era quella di fare un ristorante di cucina italiana - prosegue quindi Barion -. Ed è stata la scelta giusta. Per gli ospiti interni ed esterni. È la cucina della mamma 2.0, perfetta anche per il concetto tanto in voga dello storytelling: in Italia ogni paese e città ha il suo storytelling gastronomico, che il personale di sala condivide volentieri con gli ospiti. Inoltre la cucina italiana, dove non si butta nulla, è un esempio di sostenibilità. Oggi il 70% degli ospiti del Mamì sono clienti esterni. Ora pensiamo a nuovi progetti per continuare ad arricchire la sua proposta e gli ottimi risultati dimostrano che anche nel ristorante dell’albergo si può mangiare bene. È nata una nuova cultura della ristorazione e la ricca concorrenza dell’area in cui si trova il Melià, fra San Siro e City Life, fa alzare l’asticella!».","post_title":"Melià Milano: quando l’evoluzione gastronomica diventa identità","post_date":"2023-12-05T11:46:45+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1701776805000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457485","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Più voli da Palermo per Roma e Milano e un potenziale, futuro sviluppo di rotte internazionali se non addirittura di lungo raggio. Questo l'esito dell'incontro fra l'amministratore delegato di Gesap Vito Riggio, il presidente Salvatore Burrafato e il direttore generale Natale Chieppa con il direttore generale di Ita Airways, Andrea Benassi.\r\n\r\nLo comunica la stessa società di gestione dell'aeroporto di Palermo in una nota, spiegando che Benassi ha confermato l’aumento delle frequenze per i collegamenti da e per il capoluogo siciliano con Roma Fiumicino e Milano Linate, anche nel 2024. Inoltre, il direttore generale di Ita non ha escluso, in futuro, una possibile collaborazione con l’aeroporto per quanto riguarda lo sviluppo di flussi di traffico internazionale e intercontinentale.\r\n\r\nIntanto, l'aeroporto di Palermo ha chiuso il mese di ottobre con l’aumento a doppia cifra del traffico passeggeri: 780.916 passeggeri, +13,2% sul 2022 (689.862) e +27,69% sul 2019 (611.580). Cresce anche la percentuale delle presenze internazionali che tocca il 32% del totale dei passeggeri\r\n\r\nTra gennaio e ottobre 2023 l’aeroporto di Palermo totalizza 7.097.757 (quanto fatto in tutto il 2022, ma con due mesi di anticipo), +13,9% sul 2022 (6.231.297) e +17,25% sul 2019 (6.053.548). \r\n\r\nLe proiezioni indicano che il 2023 si chiuderà ad oltre 8 milioni di passeggeri transitati dal Falcone Borsellino, pari cioè ad un incremento di poco meno di un milione di passeggeri in un anno.","post_title":"Palermo: la Gesap incontra Ita Airways, più voli per Roma e Milano per il 2024","post_date":"2023-12-05T11:22:21+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1701775341000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"456141","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Nel settore delle agenzie di viaggi, Civitatis ha conquistato una solida reputazione come partner ideale per arricchire i viaggi di tutti i tipi di clienti con attività ed esperienze in oltre 160 Paesi del mondo.\r\n\r\nCon più di 5.000 agenzie di viaggi italiane affiliate e una stabile collaborazione con i principali network del settore, infatti, Civitatis si è guadagnata la fiducia delle agenzie grazie a un vasto catalogo di attività, escursioni, transfer e visite guidate e grazie ad una piattaforma pensata e progettata appositamente per soddisfare le loro esigenze.\r\n\r\nPer Civitatis l’agente di viaggio è una figura chiave nella distribuzione del prodotto esperienziale, un vero e proprio “artigiano del viaggio”, capace di capire le necessità dei suoi viaggiatori, di organizzare ogni dettaglio del viaggio e condividere la propria esperienza.\r\n\r\n \r\n\r\nMa cosa spinge le agenzie di viaggio a scegliere Civitatis?\r\n\r\nLo abbiamo chiesto direttamente a loro:\r\n\r\n\r\n\r\n“La piattaforma è semplice, chiara, veloce e completa”, afferma Elisa di Voglio il Mondo, mentre Francesco di Vacantour sostiene convinto che a fare la differenza è la “professionalità e precisione”. Elena di Frombaritour, invece, dice entusiasta: “È molto facile da usare, ricca di escursioni da proporre e ora ha un vantaggio in più, ovvero si può prenotare e pagare in un secondo momento”. Conclude, infine, Enrica di Passaggio in Volo: “Non importa quanto sia particolare la richiesta del mio cliente, so che in Civitatis la troveró”.\r\n\r\n \r\n\r\nSu Civitatis\r\n\r\nCivitatis è l'azienda leader nella distribuzione online di attività, escursioni, transfer e visite guidate in italiano in 160 Paesi del mondo. Conta oltre 85.000 attivitm in 3.730 destinazioni.\r\nwww.civitatis.com/it/agenzie/\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Civitatis, il partner ideale per le agenzie di viaggi italiane","post_date":"2023-12-04T14:50:31+00:00","category":["informazione-pr"],"category_name":["Informazione PR"],"post_tag":[]},"sort":[1701701431000]}]}}

Clicca per lasciare un commento e visualizzare gli altri commenti