1 luglio 2010 14:53
Nuovi itinerari per il Maharajas’ Express, primo treno indiano di lusso che da settembre consentirà di scoprire anche l’India del Nord con i programmi Jewel of India e Splendor of India, della durata rispettivamente di 3 giorni/2 notti e 4 giorni/3 notti. I due nuovi tour su rotaia debutteranno a luglio del prossimo anno e, partendo entrambi da Delhi, condurranno i passeggeri tra Agra, Gwalior, la rosa Jaipur e Khajuraho, patrimonio Unesco. Dal prossimo gennaio verrà lanciato invece l’itinerario Royal Sojourn, che in 8 giorni/7 notti toccherà Delhi, Agra, Fatehpur Sikri, Ranthambore, Kota, Bundi e Jaipur, e si affiancherà ai già collaudati tour Princely India, Royal India e Classical India, che in autunno verranno ritoccati in un’ottica di ottimizzazione dei tempi di viaggio. Il Maharajas’ Express dispone di 23 carrozze, tv e internet in cabina, due eleganti ristoranti, un bar esotico con scelta di birre, vini e liquori, sala d’aspetto con bar, sala giochi, boutique.
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I voli verso l’aeroporto internazionale Oliver Reginald Tambo partiranno da Madrid ogni lunedì, mercoledì e venerdì alle ore 15:05 e saranno operati con Boeing 787 Dreamliner: gli aeromobili dispongono di una classe Business, con sedili trasformabili in letti di due metri e un’offerta gastronomica a bordo firmata dallo chef Martín Berasategui.
Il collegamento con Johannesburg apre numerose opportunità per i passeggeri europei: la città sudafricana rappresenta infatti il principale hub aereo del continente, da cui è possibile raggiungere le principali destinazioni locali e quelle dei Paesi limitrofi di grande interesse turistico, come Namibia o Botswana. Allo stesso tempo, costituisce una porta d’accesso ideale per scoprire la ricchezza paesaggistica del Sudafrica.
Oltre a Johannesburg, nel 2026 Air Europa aggiungerà nuovi collegamenti nel continente africano: durante la stagione estiva verranno ripristinati i voli per Marrakech e Tunisi e, per la prima volta, sarà attivata la rotta verso Tangeri. A queste novità si aggiungeranno, sempre a giugno, l’inaugurazione del Madrid- Ginevra, l’aumento delle frequenze su alcune tratte europee e il rafforzamento della rete domestica.
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[post_content] => Una Scuola di Volo nazionale targata Ita Airways: questa l’iniziativa strategica lanciata dalla compagnia e dedicata alla formazione di nuovi piloti per il trasporto aereo commerciale che mira a coinvolgere tutte le regioni italiane attraverso una collaborazione strutturata con le amministrazioni locali.
La Scuola di volo Ita Airways si fonda su principi di meritocrazia, qualità e trasparenza, garantendo un accesso equo alla formazione e valorizzando il talento come leva di sviluppo per l’intero sistema Paese.
L’iniziativa punta a formare piloti e personale tecnico altamente qualificati secondo i più elevati standard internazionali, sostenendo al contempo l’occupazione giovanile e la crescita professionale nei territori.
Elemento centrale del progetto è il coinvolgimento delle Regioni, chiamate a manifestare il proprio interesse a ospitare la Scuola di Volo e a valutare congiuntamente con Ita Airways le modalità di realizzazione dell’iniziativa, nel rispetto del quadro normativo di riferimento. Il progetto potrà inoltre integrarsi con strumenti di finanziamento pubblico, inclusi fondi regionali, nazionali ed europei, con l’obiettivo di garantire sostenibilità economica e accessibilità alla formazione nel medio-lungo periodo.
“Con la Scuola di Volo Ita Airways vogliamo costruire un progetto di lungo periodo al servizio del sistema Paese, capace di valorizzare il merito, investire sui giovani e rafforzare le competenze aeronautiche italiane”, ha dichiarato Joerg Eberhart, ad e direttore generale del vettore.
Le Regioni interessate potranno inviare la propria manifestazione di interesse entro il 23 gennaio 2026. Ita Airways metterà a disposizione competenze, know-how e organizzazione per la gestione della Scuola, con l’obiettivo di creare un modello formativo di riferimento per il settore aeronautico italiano ed europeo.
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Il gruppo Carnival archivia un esercizio finanziario da record. Come riporta Shippingitaly, l’utile netto è stato pari a 2,76 miliardi di dollari, in aumento del 44,1% e i ricavi hanno raggiunto la quota di 26,62 miliardi, con un aumento del 6,4% sull’esercizio 2024 . L’utile operativo ha segnato il valore record di 4,48 miliardi di dollari (+25,4%). Anche il numero di passeggeri imbarcatisi nell’esercizio 2025 sulle navi del gruppo ha raggiunto un nuovo record di 13,7 milioni di unità (+1,5%).
Decisivo l’ultimo trimestre, in cui il gruppo crocieristico statunitense ha registrato ricavi pari a 6,33 miliardi di dollari, valore che è il più elevato di sempre. Il nuovo record relativo al trimestre settembre-novembre è tale anche relativamente ai soli ricavi derivanti dalla vendita delle crociere e a quelli prodotti dalle vendite a bordo delle navi i cui valori si sono attestati rispettivamente a 4,05 miliardi (+5,2%) e 2,28 miliardi di dollari (+9,3%).
Verso il futuro
«Guardando al futuro, siamo ben posizionati per superare i rendimenti record del 2025. Manteniamo il nostro tasso di occupazione più alto per il prossimo anno, con circa due terzi prenotati a prezzi più elevati (a valuta costante). Di fatto, abbiamo raggiunto prezzi storicamente elevati (a valuta costante) sia per il Nord America che per l’Europa - ha spiegato l’amministratore delegato di Carnival Corporation, Josh Weinstein -. Negli ultimi tre mesi, abbiamo raggiunto volumi di prenotazioni record per le partenze del 2026 e del 2027. Inoltre, i volumi di prenotazioni sono continuati a crescere dal Black Friday al Cyber Monday, superando persino i solidi livelli dell’anno precedente, il che è un indicatore favorevole per la stagione delle onde».
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[post_content] => Bilancio più che positivo per Volver Tour Operator, specializzato su viaggi di gruppo, ma anche su turismo scolastico ed incoming Liguria. L’operatore chiuderà il 2025 con una crescita costante, raggiungendo gli 8 milioni di euro di vendite in soli 4 anni, considerato che nel 2021 il bilancio era stato pari a zero.
Alla base della crescita del t.o fondato da Giada Marabotto c’è una spiccata lungimiranza ma anche tanto dinamismo, passione ed entusiasmo, elementi che caratterizzano tutto il team dell’azienda che punta sempre ad innovare, adattarsi e mantenere alta la qualità dei servizi.
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Accanto al core business, Volver ha ampliato il lavoro sui progetti europei, organizzando eventi e fornendo consulenza a enti italiani e stranieri. Nello specifico Giada Marabotto è business coach e consulente d’impresa in ambito turistico, con focus su marketing, innovazione e soft skills. È anche socia di Luxforsale, hub immobiliare del lusso.
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Maria Carniglia
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Due destinazioni in una “come nessun’altra in Europa”. Non solo patrimonio culturale, antico e moderno, Atene e l’Attica, meta tipicamente mediterranea, offrono una riviera balneabile equiparabile alle isole Egina, Agistri, Salamina, Poros, Hydra, Spetses, Kythera-Antikythera, Methana, parte della sua grande regione metropolitana, meta dalle numerose attività ed escursioni: sport, benessere e outdoor, dal mare alla montagna, tutto in pochi chilometri.
«Atene e la sua regione Attica sono una destinazione unica. City break e long weekend durante tutto l’anno, speciale in estate come in primavera. L’esperienza della Pasqua greca è bellissima - spiega Maria Terranova, key account manager Italia di Aegean -. Si parte dall’Italia con doppia carta d’imbarco per proseguire dall’aeromobile ai mezzi pubblici».
La venticinquenne Aegean assicura un collegamento diretto sulla vivace Atene a solo un’ora e dieci, due ore di volo dai 10 principali aeroporti italiani. Quattro voli stagionali da Olbia, Palermo, Catania e Pisa e sei che operano tutto l’anno da Milano,Venezia Bologna, Firenze Roma e Napoli. Milano e Roma collegano anche Salonicco. L’aeroporto di Atene, terminal unico, si divide in zona Schengen e non. Lo scalo mette inoltre a disposizione la figura del connection ambassador che accoglie e aiuta i viaggiatori dei voli internazionali in transito.
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Anna Morrone
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Un traguardo ben chiaro all’orizzonte e la consapevolezza di voler restare un gruppo italiano capace di conservare la propria identità: il presidente di Th Group, Graziano Debellini, analizza il 2025, «un anno di passaggio, che ha posto le basi per il salto di fatturato e margini previsto nel 2026».
L’ambizione è quella di arrivare nel 2030 ai 400 milioni di euro di fatturato e ai 40 milioni di Ebitda e il percorso è tracciato. «La prima verifica sul futuro sarà quella della Borsa – spiega Debellini -. Già nel 2025 abbiamo investito gettando le basi per un nuovo balzo».
A un anno da “Campo Base 24” il manager sottolinea come la fase di riflessione prima di puntare alla vetta possa dirsi conclusa: «Quest’anno abbiamo investito sulla struttura, costruendo una squadra in grado di affrontare le battaglie del 2026».
Gli obiettivi all’orizzonte
Diversi gli obiettivi individuati. In primo piano la consapevolezza di poter giocare un ruolo da leader sulla montagna, «una posizione che ci siamo guadagnati per completezza di prodotto e competitività dell’offerta. Con la riapertura del Th Borca di Cadore - Parc Hotel Des Dolomites abbiamo aggiunto un’ulteriore tessera al mosaico di un’offerta che ci consente di coprire tutte le stagioni integrando mare e montagna».
Un secondo driver di sviluppo riguarda il prodotto città d’arte. «Abbiamo cominciato da Assisi, Roma e Peschiera, proponendo location di pregio. Senza alcuna pretesa di fare concorrenza ai grandi marchi dell’hotellerie presenti nelle città (ma anche nei borghi minori), puntiamo a sviluppare un nuovo prodotto che sia marcatamente esperienziale».
Terzo filone al centro della crescita è Baobab, «un esempio virtuoso di tour operator che, grazie alla grande capacità di Alessandro Gandola e della sua squadra, ha saputo scalare in breve tempo le vette del tour operating producendo risultati straordinari. Non ci sono limiti allo sviluppo di prodotti, anche su scala internazionale, che ci portino ad un ampliamento della clientela. Baobab è già fra i primi marchi in Italia sull’Egitto e a breve avremo ulteriori allargamenti nel portfolio delle gestioni». Mediterraneo, Africa, ma anche India o Maldive sono fra le aree che potrebbero esprimere il maggior potenziale.
Infine, il prodotto mare, «che in casa Th Group rappresenta una realtà già importante. Attualmente procura circa il 20% del fatturato ma vorremmo ampliare l’offerta selezionando le location più ambite». In arrivo l’annuncio di novità importanti, propedeutiche a una crescita «sana e profittevole, che ci consenta di puntare su prodotti vincenti».
Nessuna preclusione sullo sviluppo extra Italia, che potrebbe riguardare location in montagna o al mare. «La nostra è una posizione di apertura e ricerca. Non poniamo limiti alla crescita, anche se deve sempre essere oggetto di attenta valutazione».
Il bilancio 2025
Intanto, Debellini e soci si preparano ad archiviare un 2025 che dovrebbe portare a un fatturato vicino ai 300 milioni di euro. «Al di là dell’incremento dei numeri, siamo cresciuti in reputazione, brand awareness e soddisfazione del cliente – spiega il presidente -. E abbiamo proceduto alla ristrutturazione di tutti i comparti del gruppo per affrontare il 2026 con grinta». Una grinta che ha nel prezzo dinamico e nella flessibilità dell’offerta due preziosi alleati: «Grazie al prezzo dinamico riusciamo a ottimizzare i riempimenti e a salvaguardare una crescita più ordinata e strategica. L’elasticità della durata dei soggiorni, che non coprono più solo le tradizionali 7 notti, ci consente poi di riuscire a incrociare il massimo numero di clienti».
Su un dato Debellini è certo: «Sul fronte prezzi, non serve svendere, ma è necessario un innalzamento costante dell’asticella della qualità».
E avvicinandosi al giro di boa dei 50 anni di attività del brand, Debellini traccia un bilancio positivo. «Grazie a soci come Cdp Equity e Isa abbiamo avuto modo di crescere mantenendo inalterato il nostro dna. Un dna che ha nel capitale umano e nella crescita attraverso la formazione i suoi elementi centrali». Sotto questo aspetto, «anche i fondi dovrebbero essere più prudenti e pazienti, senza voler puntare sempre e solo ai numeri a tutti i costi».
Il futuro dell'hospitality
Ma il presidente si spinge oltre, e traccia una panoramica dell’hospitality in Italia. «Dovrebbe essere il frutto di un’orchestra che suona insieme, un risultato difficile da raggiungere per varie ragioni. Innanzitutto, l’estrema parcellizzazione dell’offerta, con circa 34.000 hotel attivi, rende difficile la collaborazione. Ma soprattutto, il turismo viene ancora considerato come un comparto di “serie B”, Occorrerebbe unire le forze e guardare con più stima, attenzione e collaborazione un settore fondamentale per la nostra economia, che esprime grandi potenzialità di sviluppo per tutto il territorio».
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[post_content] => Volotea continua a investire sugli aeroporti della Toscana: dal 21 settembre 2026 decollerà il Firenze-Oviedo, capitale delle Asturie, mentre dal 6 novembre 2026 partirà il Pisa-Tolosa. Entrambe le rotte saranno operate con due frequenze settimanali, lunedì e venerdì, ha fatto sapere la compagnia aerea spagnola.
Firenze è lo scalo in cui nel 2023 la compagnia ha aperto una delle sue sette basi operative in Italia. Nel 2026 «la compagnia rafforzerà ulteriormente le attività presso l’aeroporto fiorentino con un secondo aeromobile e nuovi collegamenti internazionali per un totale di 17 rotte». A Pisa con l’aggiunta della francese Tolosa salgono a tre le destinazioni servite da Volotea, dopo Nantes e Olbia.
«Con i voli per Oviedo e Tolosa rafforziamo l'impegno sulla Toscana. Francia e Spagna rappresentano mercati strategici» commenta Valeria Rebasti, international market director del vettore.
«Due rotte che rafforzano la connettività internazionale dei nostri scali e confermano la solidità della collaborazione con Volotea» aggiunge una nota di Toscana Aeroporti.
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[post_content] => Corsica Sardinia Ferries ha predisposto investimenti pari a quasi 30 milioni, che comprendono il refitting delle navi in chiave di transizione energetica e un piano industriale di rinnovo della concessione per le banchine del porto di Vado Ligure, che prevede, tra l’altro, l’installazione di un impianto di cold ironing destinata alle unità della compagnia, che già utilizzano questa modalità negli scali francesi di Tolone e Sete.
A spiegare i progetti è Sébastian Romani, ad della compagnia presieduta da Pierre Mattei. Im un'intervista riportata dal Sole 24Ore, per quanto riguarda la concessione di Vado, Romani spiega: «ci è stata appena rinnovata per due anni».
«Intendiamo chiedere - prosegue Romani - di poter stare su quelle banchine per altri 25 anni. Il nostro progetto prevede, tra l’altro, di investire per creare una shore connection nel porto di Vado e realizzare il cold ironing., con un investimento, solo per quello, di 4 o 5 milioni di euro».
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Per poter alimentare elettricamente le navi da terra, peraltro, occorre che queste abbiano a bordo i dispositivi per consentire l’operazione. E questo è un altro versante su cui si concentrano gli sforzi della Corsica Sardinia Ferries. «Stiamo stiamo facendo investimenti importanti per adattare le nostre unità alla transizione energetica; la nostra flotta conta oggi 10 navi e abbiamo già impegnato risorse su metà di questa, per dotarla della presa per collegare le navi elettricamente alla banchina. Per realizzare questo sistema ci vogliono 1,5 milioni di euro d’investimento per ogni nave. E siccome l’altra metà della flotta sarà pronta entro fine 2026, parliamo di 15 milioni complessivi».
Romani chiarisce che attualmente i cold ironing possono utilizzarlo nei porti francesi di Tolone e Sète. «Tolone è il nostro home port in Francia mentre a Sète facciamo meno toccate, anche se abbiamo aumentato un po’ le rotazioni, perché l’anno scorso il traffico è stato interessante».
Il restyling dei traghetti
Tornando alle navi, alcune saranno sottoposte, sempre in chiave green, anche a interventi di restyling «Il che significa cambiare le pale delle eliche per rendere una nave più efficiente e ridurre le emissioni. Pure in questo caso, si tratta di investimenti importanti, perché bisogna cambiare tutto il sistema di automazione del passo e il costo è pari a circa 1,5 milioni di euro a nave. Per ora abbiamo fatto quest’intervento sulla Pascal Lota. Abbiamo potuto misurare i risultati, che sono stati soddisfacenti, quindi abbiamo deciso di farlo su due altri ferry tra il 2026 e il 2027».
Intanto, la compagnia ha acquisito una nuova unità nella flotta, la Stena Vision (già equipaggiata per il cold ironing), acquistata dalla svedese Stena Line, che sarà ribattezzata Mega Serena, dopo un intervento di refitting presso i cantieri San Giorgio del porto, a Genova.
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Quanto ai risultati previsti per il 2025, Romani si dice «molto soddisfatto. Il traffico è in linea con l’anno scorso: a fine anno arriveremo a 3,5 milioni di passeggeri trasportati. Sarà lo stesso numero del 2024, con la differenza, però, che quest’anno non operiamo più sull’Elba. Dunque, senza operare su quella destinazione, abbiamo ottenuto lo stesso numero di passeggerei, il che significa che abbiamo avuto incrementi su tutte le altre linee».
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[post_content] => Il gruppo Nicolaus amplia il portfolio delle strutture in Italia e aggiunge dall'estate 2026 anche il Valtur Sardegna Eos Costa Rei. Si tratta di un’acquisizione strategica, funzionale ad arricchire l'offerta del gruppo con prodotti di qualità nell’area del Sud Italia.
Con questa acquisizione il gruppo Nicolaus aggiunge un importante tassello al proprio percorso di sviluppo nell’area, confermando la volontà di investire in Sardegna, attraverso i brand Valtur e Nicolaus Club tramite progetti di lungo periodo.
Il progetto di ristrutturazione
Tra i prodotti della destinazione più conosciuti e ambiti dal mercato, la struttura inaugura con Valtur un nuovo percorso di evoluzione orientato a un concept di vacanza più contemporaneo. Il progetto prevede, infatti, un importante piano di valorizzazione che prenderà avvio dalla ristrutturazione di alcune camere, con l’obiettivo di dare vita a un prodotto upscale, distintivo e unico nel panorama dell’ospitalità del Sud Sardegna, capace di coniugare autenticità, lifestyle e qualità dell’esperienza.
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Location unica
Il Valtur Sardegna Eos Costa Rei si distingue per una posizione mare straordinaria, con affaccio diretto sulla spiaggia di Piscina Rei, celebre per le sue acque e resa unica dalla presenza di una colonia di fenicotteri rosa. Tra gli elementi di pregio, lo stile architettonico, con edifici in pietra immersi in un parco privato di 3 ettari.
«Con l’ingresso del Valtur Sardegna Eos Costa Rei, non solo arricchiamo la nostra offerta in una delle destinazioni più strategiche del Mare Italia, prima destinazione in assoluto all’interno della nostra offerta per numerosità di prodotti, ma accogliamo una struttura di grande valore, molto apprezzata dalla distribuzione e dai clienti, che si inserisce perfettamente nel nostro piano industriale che punta a plasmare progetti di ampio respiro, in cui ci sia un coinvolgimento diretto del gruppo nella costruzione su più fronti dell’offerta per poter esprimere al meglio la nostra filosofia votata a un prodotto upper upscale» commenta Paola Coccarelli, direttrice prodotto del gruppo Nicolaus.
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