22 December 2025

R Collection: una storia che arriva in Val d’Aosta, per vivere la destinazione oltre le stagioni

Prosegue il percorso di crescita di R Collection Hotels, fondato dalla famiglia Rocchi, che oggi accoglie i propri ospiti in dieci hotel. La visione del gruppo rappresenta una sorta di fusione tra tradizione e innovazione e ogni struttura ha una propria identità e una forte connessione con il territorio. Paolo Remedi, da otto anni maître degli hotel R Collection racconta che il padre di Franco Rocchi, attuale presidente del gruppo, diversificò la sua attività passando dal settore tessile a quello alberghiero, coinvolgendo i tre figli e i numerosi nipoti.

L’inizio fu l’Hotel Royal Victoria, 4 stelle sul lago di Como a Varenna e, sempre a Varenna, il Villa Cipressi (4 stelle). Poi sono arrivati gli alberghi di Milano, il Mentana, il City Life Poliziano, quindi il King Varedo, in Brianza (tutti a 4 stelle). Sul lago di Como ci sono anche il Regina Olga (4 stelle) a Cernobbio e il Grand Hotel Victoria (5 stelle lusso) a Menaggio, mentre sulla riviera Ligure, a Rapallo, c’è il Grand Hotel Bristol Portofino Coast (5 stelle).

«Rocchi ha sempre avuto una passione per la montagna – afferma Remedi -. A fine 2023, nel giro di dieci giorni, ha aggiunto in portfolio il Montana Lodge&Spa a La Thuile (in gestione, ndr) e il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc (acquisizione diretta, ndr)». I due hotel a 5 stelle hanno avviato la stagione a dicembre dello stesso anno e nel 2024 sono entrati a far parte del network Preferred Hotels&Resorts. L’idea è quella di rafforzare la presenza del gruppo nel settore dell’ospitalità montana di alta gamma. Il Montana Lodge&Spa è ideale per gli amanti dello sport con 152 chilometri di piste su due comprensori riuniti: quello di La Thuile in Italia e quello di La Rosière in Francia. Con le sue 55 camere, è simile a un grande chalet di design, dove si può anche vivere un’esperienza di benessere nelle vasche della spa affacciata sulle montagne e dove gustare la ricca proposta di chef Alessandro Gioè: un “viaggio culinario alla riscoperta dei sapori tipici alpini” che privilegia la produzione del territorio e segue una logica di zero-sprechi con una cucina circolare. Grande pure l’attenzione alla proposta vinicola, come accade in ciascun hotel del gruppo.

Il Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc è invece una struttura moderna, completamente rinnovata, che si trova a soli sette minuti a piedi dal centro di Courmayeur. Con le sue 72 camere distribuite in tre blocchi ai piedi del monte Bianco, offre all’ospite un’esperienza sportiva nel vicino comprensorio sciistico e garantisce momenti di benessere nella spa, le cui dimensioni saranno raddoppiate nel corso dell’anno, aggiungendo due piscine esterne. La proposta gastronomica affidata all’executive chef Alessandro Giordano mette in primo piano il pesce di mare e tagli di carne innovativi.

«Mentre La Thuile conquista chi ama sciare, camminare e cerca il relax, Courmayeur ha un appeal completamente diverso – sottolinea Claudio Coriasco, general manager di entrambe le strutture -. A Courmayeur c’è lo struscio, la  vita sociale e ci sono tutti i negozi che si possono trovare in via Montenapoleone a Milano. Ora ha anche riaperto il traforo del monte Bianco e si può raggiungere Chamonix in 20 minuti. Una vacanza nel Montana Lodge&Spa e nel Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc mette insieme tante anime. Sono due turismi diversi che possono essere collegati grazie al servizio di elicotteri ecocompatibili Helops, che offriamo ai nostri ospiti per muoversi tra i due hotel. Inoltre entrambe le strutture hanno a disposizione diversi spazi per il mice. In questo mestiere dobbiamo dare dei risultati: avere delle persone felici che ti scelgono e ti riscelgono. Franco Rocchi è un imprenditore che sta realizzando un progetto ben preciso ed è anche attento al benessere di chi lavora per lui. Portiamo avanti un progetto welfare per i dipendenti: se si è motivati e si sta bene non si cerca un altro impiego. È bello essere parte delle 1.046 persone che lavorano per un gruppo in espansione».

Quanto alla stagionalità degli hotel, conclude Coriasco, «tutto dipende da quanto nevica. Resteremo aperti fino a Pasqua, quando le temperature si alzano e la neve si scioglie, per poi riaprire a inizio giugno, al termine delle scuole. L’estate si conclude a settembre. Noi non vorremmo chiudere, perché gli ospiti ce lo chiedono, ma anche il paese deve restare aperto! Stiamo cercando di cambiare i paradigmi. Visto il cambiamento climatico oggi Francia e Svizzera promuovono l’autunno: noi aspettiamo di beneficiare dell’onda lunga che sta partendo da loro per proporre un modo nuovo di vivere la montagna, oltre che sugli sci».

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