12 ottobre 2023 09:45
“Staremo a vedere quali piani ha per noi la Casa Madre”: Steffen Harbarth, ceo di Air Dolomiti, risponde così alla domanda su una prossima, ulteriore crescita del raggio d’azione della compagnia aerea all’interno del gruppo Lufthansa.
“In flotta abbiamo oggi 19 Embraer: 17 E195 e due E190, e non escludiamo un futuro, ulteriore ampliamento. Siamo cresciuti in termini di macchine e capacità negli ultimi anni e parallelamente abbiamo aumentato il personale presente negli uffici e in volo. La nostra sta diventando una struttura sempre più ampia ed articolata che necessita di una organizzazione pianificata. Non possiamo che augurarci una continuazione di questo percorso per il 2024″.
Intanto Air Dolomiti, tra gennaio e agosto 2023 ha trasportato “1.900.634 passeggeri, con un load factor di 72,9%. Gli obiettivi sono molteplici, abbiamo in corso una grande campagna di reclutamento con relative assunzioni dal punto di vista del personale e sono appena state pubblicate le nostre tratte per la winter”.
Qui a Rimini il vettore incontra il trade con una novità sostanziale: dalla metà di settembre, infatti, il prodotto Air Dolomiti è accessibile attraverso Ndc: “Si tratta di un grande passo di allineamento con le altre compagnie aeree del Gruppo. I nostri voli sono ora distribuiti e venduti attraverso il canale Ndc dalle agenzie di viaggio attraverso la piattaforma Sprk, l’interfaccia web-based gratuita disponibile per i partner con un numero Iata valido”.
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Saranno più di cinque milioni i turisti (vale a dire quanti pernotteranno perlomeno una notte in una struttura, alberghiera e/o extra-alberghiera che sia) di cui 3,7 milioni gli italiani e 1,3 gli stranieri. In numero superiore ai 20 milioni si muoveranno nel periodo (in auto, in treno, in aereo, in nave) per gite di un giorno o anche pernottamenti in seconde case o in casa di parenti e amici.
I turisti stranieri arriveranno prevalentemente da Francia, Germania, Spagna, Regno Unito gli europei, da Usa, Canada e Cina gli extra-europei.
Tra le mete prevalgono le città e i borghi d’arte, tallonati dalle località di montagna. In crescita sostenuta le attività esperienziali, in particolare nei laboratori artigianali della Penisola.
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[post_content] => L'aeroporto di Verona ha raggiunto oggi i 4 milioni di passeggeri registrati da gennaio: un risultato arriva dopo mesi di crescita costante del traffico, con il 2024 che si era chiuso con 3,7 milioni di passeggeri, +8% rispetto all’anno precedente.
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Forte spinta al traffico di lungo raggio è data da Air France con il suo collegamento per Parigi esteso anche al periodo invernale che, attraverso l’hub di Charles De Gaulle, garantisce un’ampia offerta di voli in prosecuzione su tutto il suo network internazionale. Senza dimenticare il contributo di Ryanair e Wizz Air.
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[post_content] => Bilancio più che positivo per Volver Tour Operator, specializzato su viaggi di gruppo, ma anche su turismo scolastico ed incoming Liguria. L’operatore chiuderà il 2025 con una crescita costante, raggiungendo gli 8 milioni di euro di vendite.
Alla base della crescita del t.o fondato da Giada Marabotto c’è una spiccata lungimiranza ma anche tanto dinamismo, passione ed entusiasmo, elementi che caratterizzano tutto il team dell’azienda che punta sempre ad innovare, adattarsi e mantenere alta la qualità dei servizi.
«L’azienda non è un insieme disordinato di attività – commenta Giada Marabotto - è una struttura con competenze verticali. Il team va dai 22 ai 60 anni, con figure specializzate su segmenti diversi. Oggi conta 10 persone negli uffici di Genova e Savona e molte collaboratrici da remoto».
Le principali linee di business sono i viaggi di gruppo – silver, luxury, active e tematici – con proposte che vanno dai tour con influencer allo yoga, dalla cultura al trekking, dalla letteratura all’enogastronomia. È in forte sviluppo anche l’offerta per gruppi al femminile, in coerenza con un team composto al 100% da professioniste.
Anche il turismo scolastico, settore storico per Volver, continua a crescere.
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Maria Carniglia
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Una nuova, avveniristica sede per il gruppo Msc. L'ultima iniziativa del gruppo capitanato da Gianluigi Aponte riguarda infatti la trasformazione della ex clinica San Michele di Piano di Sorrento che si avvia ad una nuova vita. Un'opera che ha posto in primo piano contenimento dell’impatto ambientale, risparmio energetico e insonorizzazione.
Nella nuova sede di via Carlo Amalfi a Piano, come riporta Il Mattino, troverà posto il comparto super cargo (sviluppo dei piani di carico delle grandi navi porta container). Oggi il gruppo cargo di Msc ha le sue insegne su oltre mille navi.
A Piano di Sorrento il gruppo Msc ha già tre fabbricati già attivi e il quarto pronto. Inizialmente la compagnia era raggruppata nella ex Villa Lauro sul Corso Italia.
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Due destinazioni in una “come nessun’altra in Europa”. Non solo patrimonio culturale, antico e moderno, Atene e l’Attica, meta tipicamente mediterranea, offrono una riviera balneabile equiparabile alle isole Egina, Agistri, Salamina, Poros, Hydra, Spetses, Kythera-Antikythera, Methana, parte della sua grande regione metropolitana, meta dalle numerose attività ed escursioni: sport, benessere e outdoor, dal mare alla montagna, tutto in pochi chilometri.
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Rinnovo della flotta in progress con nuovi aeromobili in arrivo e 131 destinazioni internazionali. Gli investimenti sono rivolti anche alla formazione dei piloti, simulatori di volo e centri di assistenza per aeromobili. Il servizio di bordo è gratuito con attenzione alla sostenibilità. La business dei nuovi Airbus versione europea prevede sedili più larghi e letti reclinabili a 180 gradi. Il menù a la càrte e i vini sono su proposta dello chef. Il wi-fi, già a bordo dei nuovi aeromobili, è fruibile tramite l’iscrizione al programma di fidelizzazione Miles and Bonus. Le nuove lounge di business class sono situate nell’aeroporto di Atene, Salonicco e Larnaca. Per gli agenti di viaggio è disponibile il portale Aegean Hub per contatti, assistenza, help desk e ufficio gruppi.
Anna Morrone
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Il progetto porta la firma del designer catanese e fondatore di WeCatania.it, Bob Liuzzo ed è stato fortemente voluto dal Comune di Catania e Sac per trasformare lo scalo aeroportuale da infrastruttura di transito a luogo di narrazione. L’installazione è una sintesi visiva dell’anima di Catania: attraverso le sue forme, racconta il dialogo costante tra gli elementi primordiali della zona - la maestosità dell'Etna, il fuoco della lava e la profondità del mare - offrendo ai visitatori un simbolo in cui riconoscersi e con cui interagire.
«Quest'opera rappresenta il primo saluto che il nostro aeroporto e l'intera città rivolgono a chi arriva e chi parte. Con l'installazione 'Catania', vogliamo offrire un impatto visivo che parli subito di identità, bellezza e accoglienza. È un gesto simbolico che trasforma un semplice luogo di passaggio in uno spazio che invita alla sosta, rafforzando il legame con le radici profonde della nostra terra» ha dichiarato Anna Quattrone, presidente di Sac.
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Come dimostrano tanti sondaggi, oggi il viaggio non è più solo un desiderio; è diventato un bisogno, una necessità. Proprio grazie ai social ogni destinazione può rivelarsi a un possibile viaggiatore. Anche l’Ia sta giocando un ruolo molto importante e Visit Detroit si sta concentrando su questa forma di comunicazione. In questo momento Detroit si sta rinnovando grazie a investimenti di milioni di dollari: in ogni angolo della città c’è una gru al lavoro. Abbiamo un mix di architettura antica e moderna; in questi giorni è stato completato il secondo edificio più alto del Michigan: il 777 Woodward Avenue. C’è tanto sport: nel cuore di downtown hanno il loro headquarter quattro delle più importanti squadre degli Stati Uniti di baseball, football, basket e hokey. A Detroit hanno sede alcune delle più importanti aziende dell’automotive, della finanza e dei servizi e la nostra città è tra le 25 “Città del Design” dell’Unesco nel mondo - la prima città americana a ricevere questa denominazione - grazie alle affascinanti architetture dei suoi palazzi».
Il simbolo del riscatto e della rinascita di Detroit è la Michigan Central Train Station: costruita nel 1914, chiusa nel 1988 e abbandonata per oltre due decenni. Nel 2018, la Ford Motor Company ha acquistato la stazione e ha investito 950mln di dollari per riqualificarla, realizzando aree ricreative, uffici, spazi commerciali, ristoranti e parcheggi in un’area di 30 acri. La stazione è stata riaperta l’anno scorso e rappresenta un potente simbolo della storia di Detroit, un faro di speranza e innovazione per il futuro.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Eurowings amplia il numero delle rotte dove inserire aeromobili dotati della cabina Premium Biz: dopo il test sulla Berlino-Dubai, ora la configurazione dei sedili premium 2×2 è presente sugli Airbus A320neo dell'intero network, consentendo ai passeggeri Biz al di fuori di Berlino di provare per la prima volta le nuove poltrone.
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Un traguardo ben chiaro all’orizzonte e la consapevolezza di voler restare un gruppo italiano capace di conservare la propria identità: il presidente di Th Group, Graziano Debellini, analizza il 2025, «un anno di passaggio, che ha posto le basi per il salto di fatturato e margini previsto nel 2026».
L’ambizione è quella di arrivare nel 2030 ai 400 milioni di euro di fatturato e ai 40 milioni di Ebitda e il percorso è tracciato. «La prima verifica sul futuro sarà quella della Borsa – spiega Debellini -. Già nel 2025 abbiamo investito gettando le basi per un nuovo balzo».
A un anno da “Campo Base 24” il manager sottolinea come la fase di riflessione prima di puntare alla vetta possa dirsi conclusa: «Quest’anno abbiamo investito sulla struttura, costruendo una squadra in grado di affrontare le battaglie del 2026».
Gli obiettivi all’orizzonte
Diversi gli obiettivi individuati. In primo piano la consapevolezza di poter giocare un ruolo da leader sulla montagna, «una posizione che ci siamo guadagnati per completezza di prodotto e competitività dell’offerta. Con la riapertura del Th Borca di Cadore - Parc Hotel Des Dolomites abbiamo aggiunto un’ulteriore tessera al mosaico di un’offerta che ci consente di coprire tutte le stagioni integrando mare e montagna».
Un secondo driver di sviluppo riguarda il prodotto città d’arte. «Abbiamo cominciato da Assisi, Roma e Peschiera, proponendo location di pregio. Senza alcuna pretesa di fare concorrenza ai grandi marchi dell’hotellerie presenti nelle città (ma anche nei borghi minori), puntiamo a sviluppare un nuovo prodotto che sia marcatamente esperienziale».
Terzo filone al centro della crescita è Baobab, «un esempio virtuoso di tour operator che, grazie alla grande capacità di Alessandro Gandola e della sua squadra, ha saputo scalare in breve tempo le vette del tour operating producendo risultati straordinari. Non ci sono limiti allo sviluppo di prodotti, anche su scala internazionale, che ci portino ad un ampliamento della clientela. Baobab è già fra i primi marchi in Italia sull’Egitto e a breve avremo ulteriori allargamenti nel portfolio delle gestioni». Mediterraneo, Africa, ma anche India o Maldive sono fra le aree che potrebbero esprimere il maggior potenziale.
Infine, il prodotto mare, «che in casa Th Group rappresenta una realtà già importante. Attualmente procura circa il 20% del fatturato ma vorremmo ampliare l’offerta selezionando le location più ambite». In arrivo l’annuncio di novità importanti, propedeutiche a una crescita «sana e profittevole, che ci consenta di puntare su prodotti vincenti».
Nessuna preclusione sullo sviluppo extra Italia, che potrebbe riguardare location in montagna o al mare. «La nostra è una posizione di apertura e ricerca. Non poniamo limiti alla crescita, anche se deve sempre essere oggetto di attenta valutazione».
Il bilancio 2025
Intanto, Debellini e soci si preparano ad archiviare un 2025 che dovrebbe portare a un fatturato vicino ai 300 milioni di euro. «Al di là dell’incremento dei numeri, siamo cresciuti in reputazione, brand awareness e soddisfazione del cliente – spiega il presidente -. E abbiamo proceduto alla ristrutturazione di tutti i comparti del gruppo per affrontare il 2026 con grinta». Una grinta che ha nel prezzo dinamico e nella flessibilità dell’offerta due preziosi alleati: «Grazie al prezzo dinamico riusciamo a ottimizzare i riempimenti e a salvaguardare una crescita più ordinata e strategica. L’elasticità della durata dei soggiorni, che non coprono più solo le tradizionali 7 notti, ci consente poi di riuscire a incrociare il massimo numero di clienti».
Su un dato Debellini è certo: «Sul fronte prezzi, non serve svendere, ma è necessario un innalzamento costante dell’asticella della qualità».
E avvicinandosi al giro di boa dei 50 anni di attività del brand, Debellini traccia un bilancio positivo. «Grazie a soci come Cdp Equity e Isa abbiamo avuto modo di crescere mantenendo inalterato il nostro dna. Un dna che ha nel capitale umano e nella crescita attraverso la formazione i suoi elementi centrali». Sotto questo aspetto, «anche i fondi dovrebbero essere più prudenti e pazienti, senza voler puntare sempre e solo ai numeri a tutti i costi».
Il futuro dell'hospitality
Ma il presidente si spinge oltre, e traccia una panoramica dell’hospitality in Italia. «Dovrebbe essere il frutto di un’orchestra che suona insieme, un risultato difficile da raggiungere per varie ragioni. Innanzitutto, l’estrema parcellizzazione dell’offerta, con circa 34.000 hotel attivi, rende difficile la collaborazione. Ma soprattutto, il turismo viene ancora considerato come un comparto di “serie B”, Occorrerebbe unire le forze e guardare con più stima, attenzione e collaborazione un settore fondamentale per la nostra economia, che esprime grandi potenzialità di sviluppo per tutto il territorio».
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