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28 settembre 2009 08:45
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VIAGGI D’ARTE & SAPORI T.O. specializzato in Vacanze Natura & Benessere, ricerca promoter plurimandatari per copertura delle seguenti
aree: LOMBARDIA, VENETO, LAZIO, PUGLIA, CAMPANIA. Inviare curriculum con foto a: commerciale@artesapori.com
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[post_content] => La storia come asset strategico, la montagna come infrastruttura economica. Parte da qui il nuovo capitolo del Park Hotel des Dolomites di Borca di Cadore, raccontato nel volume “Il Park Hotel des Dolomites – Centovent’anni di storia ai piedi dei giganti”, curato da Alberto Beggiolini con la prefazione di Graziano Debellini, presidente di ThH Group. Un libro che rappresenta un vero e proprio strumento di posizionamento culturale e territoriale in vista di Milano-Cortina 2026.
Sorto nel 1904 tra Pelmo e Antelao come palace hotel destinato all’aristocrazia europea, il Park Hotel è uno degli edifici più iconici del Cadore. La sua lunga traiettoria – da albergo di lusso a ospedale militare durante le guerre mondiali, poi collegio, convitto e centro di accoglienza – racconta un secolo di trasformazioni sociali ed economiche della montagna italiana. Oggi la struttura rinasce grazie a Th Group, tornando al centro di una strategia che intreccia ospitalità, identità e sviluppo locale.
Il volume
Il volume ripercorre questa metamorfosi attraverso documenti storici, testimonianze e un ampio apparato fotografico, ricordando anche gli ospiti illustri che hanno attraversato queste sale – da Guglielmo Marconi a Gabriele D’Annunzio, da Eleonora Duse a un giovane Franklin Delano Roosevelt – e il profondo legame con le comunità della Val Boite. Non manca un capitolo dedicato alle Olimpiadi invernali di Cortina 1956, primo grande momento di apertura internazionale per queste valli, oggi nuovamente al centro della scena globale.
Una centralità confermata anche dai dati. Secondo una ricerca realizzata da SocialCom, l’attenzione verso Milano-Cortina 2026 è in forte crescita sui social: negli ultimi dodici mesi si contano 655 mila conversazioni e oltre 20 milioni di interazioni, con un incremento del +133% negli ultimi sei mesi. Il sentiment globale è positivo nel 90% dei casi, trainato soprattutto da Stati Uniti e Paesi asiatici. In Italia si registrano 212 mila conversazioni e 9 milioni di interazioni, con un sentiment positivo all’84%.
Al centro del dibattito emerge con forza il tema della legacy olimpica: infrastrutture, sostenibilità, identità e impatto sui territori alpini rappresentano il cuore della conversazione. Milano-Cortina 2026 viene percepita non solo come un grande evento sportivo, ma come una leva di sviluppo per l’intero arco alpino, capace di generare visibilità, investimenti e nuove traiettorie turistiche anche per le destinazioni “minori”.
È in questo scenario che si inserisce la strategia di Th Group, uno dei principali operatori italiani dell’ospitalità leisure. Partecipato da Cassa Depositi e Prestiti e Istituto Atesino di Sviluppo, il gruppo gestisce oltre 30 strutture tra mare, montagna, lago e città d’arte attraverso il brand Th Resorts, ed è attivo anche nel tour operating con Baobab. Nato quasi cinquant’anni fa dalla gestione di un rifugio sull’Adamello, Th ha costruito nel tempo una leadership solida nel segmento montano, con 1.300 camere, un forte know-how operativo e una capacità riconosciuta di generare marginalità.
Nel 2025 il fatturato del gruppo sfiora i 300 milioni di euro, con circa 4.000 collaboratori che diventano oltre 11 mila considerando l’indotto nei periodi di alta stagione. Un modello industriale che affianca alla crescita dimensionale l’investimento sulle competenze: Th Resorts è tra i promotori della Scuola Italiana di Ospitalità, fondata insieme alla Fondazione Cdp, per formare i manager del futuro e rafforzare la qualità del sistema turistico italiano.
La rinascita del Park Hotel des Dolomites si inserisce così in una visione più ampia: la montagna non come prodotto stagionale, ma come piattaforma economica permanente, capace di coniugare ospitalità, cultura, paesaggio e comunità. Una prospettiva che guarda oltre l’appuntamento olimpico, puntando a trasformare l’attenzione globale in valore duraturo per i territori.
(Enzo Scudieri)
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[post_content] => Uno Stato “a sé stante” quello di Chihuahua, fatto di cultura, storia e avventura «Uno Stato pieno di contrasti, con un deserto magnifico che è fra i più grandi del continente americano, ma anche con paesaggi innevati d’inverno e il canyon Barranca, il più grande di tutto il Nord America» così l’ambasciatore del Messico Genaro Lozano presenta al trade italiano la destinazione messicana.
Chihuahua in crescita: collegamenti aerei, formazione, fam trip
«Negli ultimi anni abbiamo accolto molti turisti provenienti da questa parte dell’Europa e quindi anche dall’Italia» racconta durante la presentazione in Ambasciata il Segretario del Turismo dello Stato di Chihuahua Felipe Edibray Gómez Gallegos. Un risultato favorito anche dal collegamento aereo diretto di Aeroméxico su Città del Messico, da cui la capitale Chihuahua è raggiungibile con un volo di un’ora e mezza.
Massimo Ariello, responsabile delegato per la promozione del turismo della Camera di commercio del Messico in Italia (CaMexItal), informa: «Stiamo facendo una forte opera di promozione di Chihuahua in Italia per i tour operator italiani, fino a pochissimi anni fa Chihuahua era un Paese sconosciuto. Oggi, invece, sfogliando i cataloghi dei tour operator c’è sempre una proposta dello Stato di Chihuahua e questo è un risultato importantissimo perché inizia ad essere conosciuto».
Ariello evidenzia inoltre il valore della collaborazione tra Ambasciata, Consolato di Milano e Camera di commercio: «Sono due anni che facciamo seminari formativi di promozione turistica del Messico nelle maggiori fiere e facciamo conoscere il territorio attraverso i fam trip: nel 2025 abbiamo realizzato undici seminari per l’Italia per parlare del Messico e di Chihuahua e per il prossimo anno abbiamo in programma altre città italiane: Pescara, Ancona, Venezia, Padova, Verona, Milano, Varese e Como»
La destinazione
Chihuahua è il più grande Stato del Messico: una realtà autentica abitata dalla cultura indigena dei rarámuri e una destinazione naturalistica con vasti deserti come quello di Ciudad Juárez, foreste, cascate, fiumi e patrimoni Unesco.
“Pueblos Mágicos” è il programma della Segreteria del Turismo del Messico che permette di conoscere da vicino la cultura, la gastronomia e la storia di alcuni popoli messicani. Chihuahua ospita cinque Pueblos Mágicos: Parral, storica città mineraria e la più ricca di musei di tutto lo Stato di Chihuahua, Batopilas e Guachochi, con i loro paesaggi naturalistici che offrono svariate possibilità di avventura; Casas Grandes, terra di artigiani e artisti e zona archeologica patrimonio Unesco e Creel, porta d’entrata delle Barrancas del Cobre, un sistema di gole tra le più grandi e profonde del mondo, quattro volte più esteso del Grand Canyon. Il parco avventura Barrancas del Cobre è tra i più rilevanti parchi ecoturistici del Messico. Adatto ad adulti e bambini, offre numerose attività tra ponti sospesi, circuiti per il mountain bike adatti ad ogni livello e la teleferica più lunga del mondo.
Lo Stato di Chihuahua è anche attraversato dal Chepe Express, tra i treni più spettacolari del mondo. Il treno panoramico passa anche per lo Stato di Los Mochis, in un percorso di 653 chilometri, che parte dalla capitale Chihuahua, città ricca di cultura e gastronomia, in cui patrimonio storico e modernità si incontrano.
(Elisa Biagioli)
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[post_content] => a&o Hostels prosegue la sua espansione internazionale acquisendo la catena berlinese Schulz Hotels. L’acquisizione supporterà la strategia di sviluppo di a&o Hostels nei mercati core e consentirà di diversificare ulteriormente la propria offerta. a&o Hostels punta a continuare a sfruttare le favorevoli tendenze che stanno sostenendo la rapida crescita di questo settore. Trainato dall’aumento del turismo, dalla crescita dei viaggiatori attenti al budget e dai progressi tecnologici, il mercato europeo degli ostelli è destinato a crescere a un tasso di crescita annuo del 5,8% dal 2025 al 2030.
I fondatori di Schulz – Nizar Rokbani, Oskar Kan e Sacha Gechter – entreranno a far parte del team di gestione e consulenza di a&o Hostels per contribuire allo sviluppo del brand e dell’offerta. Il trio è noto anche per aver fondato Meininger, azienda ibrida hotel/ostello attiva in tutta Europa, oggi con oltre 20.000 posti letto.
Schulz Hotels
Schulz Hotels rappresenta un’opzione budget premium e di design, con servizi e un’offerta f&b di livello superiore che si rivolge al tradizionale cliente degli ostelli così come a viaggiatori individuali e business più esigenti. Attualmente opera un unico hotel da 1.000 posti letto presso la stazione Ostbahnhof di Berlino, con un’altra struttura in programma nel nuovo quartiere Heide di Berlino, vicino alla stazione centrale.
Oliver Winter, fondatore e ceo di a&o Hostels, ha dichiarato: «Il know-how combinato di a&o Hostels e Schulz ammonta a 100 anni di esperienza negli ostelli, il presupposto perfetto per una crescita dinamica e creativa in posizioni privilegiate nelle città europee. Dal 2024 abbiamo investito circa 500 milioni di euro per implementare la piattaforma a&o Hostels e valorizzare l’esperienza del team nel settore immobiliare, degli investimenti e degli ostelli. Con una base di investitori solida e un mercato che offre ancora opportunità interessanti, siamo pronti a mantenere questa traiettoria di crescita in un settore in rapida maturazione che beneficia di solidi venti favorevoli demografici e tecnologici».
Sascha Gechter, co-fondatore di Meininger e Schulz, ha aggiunto: «Siamo entusiasti di unire le forze con a&o Hostels e portare l’espansione di Schulz Hotels al livello successivo. La nostra partnership è complementare: condividiamo valori, gruppi target e ambizioni. Stanno emergendo numerose sinergie negli acquisti, nelle vendite e nella tecnologia, da cui entrambi i brand trarranno vantaggio».
Nel 2024a&o Hostels ha accolto 2,8 milioni di ospiti e registrato 6,2 milioni di pernottamenti. Questo slancio è proseguito nel primo semestre 2025 con 1,4 milioni di ospiti, 3,1 milioni di pernottamenti e un tasso di occupazione del 73%.
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[post_content] => Una nuova era per l'aeroporto di Milano Bergamo, con l'inaugurazione ufficiale del nuovo terminal partenze a chiusura di quei lavori iniziati nel marzo 2024 e terminati «dopo 622 giorni, nel totale rispetto delle tempistiche previste - afferma il presidente Sacbo, Giovanni Sanga -. Con un investimento in proprio di 55 milioni di euro, di cui 41 milioni per la parte infrastrutturale e 14 milioni per l’acquisto di macchine radiogene di ultima generazione. Una tappa importante per il nostro scalo che nell'ultimo quarto di secolo è diventato strategico nell'agevolare le connessioni domestiche e internazionali».
L'allargamento del fronte est dell'aerostazione vede ora una nuova aerea al primo piano che si estende su una superficie di 7500 mq, con 14 linee per i controlli di sicurezza dotate delle soluzioni tecnologiche più avanzate, che consentono di mantenere all’interno del bagaglio a mano liquidi fino a 2 litri per ogni contenitore e i dispositivi elettronici. La prima postazione è riservata ai passeggeri a ridotta mobilità, alle famiglie con bambini piccoli e al fast-track. L’accesso all’area dei controlli di sicurezza è regolato da 9 gate per la lettura della carta d’imbarco.
Al piano terra del terminal partenze è stata rinnovata l'area di 4.300 mq con l'ampliamento della sala check-in con 30 nuove postazioni in modalità self check-in per un totale di 64, e il raddoppio degli spazi riservati al sistema Bhs per lo smistamento dei bagagli. Il programma delle opere infrastrutturali ha permesso inoltre di ampliare di 840 mq l’area partenze extra-Schengen, con l'aggiunta di 2 nuovi gate d’imbarco.
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L'inaugurazione odierna - con la partecipazione, oltre che delle autorità pubbliche civili, militari e religiose, del presidente Enac, Pierluigi Di Palma, e del presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo - è una sorta di viatico per il prossimo, fondamentale passo avanti rappresentato dal collegamento ferroviario che nel giro di un anno (entro fine 2026) unirà «l'aeroporto al centro di Bergamo e Milano, con fino a 154 corse giornaliere, via Treviglio o via Carnate». In parallelo verrà aperto il nuovo centro servizi aeroportuali, «dove sorgerà anche l'hotel (Hilton Garden Inn, ndr). Insomma, per Milano Bergamo diventare una 'aerotropoli' - così come gli studi di settore vedono il futuro degli scali aeroportuali - sarà un'evoluzione naturale».
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[post_content] => Dalla “piccola Cappella degli Scrovegni” al paese dei mulini, dall’arco di roccia della Val Popena ai vecchi tabià di Auronzo. Il consorzio Tre cime Dolomiti invita a scoprire i luoghi fuori dal comune per un’esperienza davvero unica.
Una rilassante passeggiata attraverso il centro di Auronzo permette ad esempio di ammirare l’architettura originaria delle case in legno e pietra, dalle forme semplici e lineari, dallo stile rustico ed essenziale. Parte integrante della storia è il lavatoio comunale, oggi ristrutturato, che rimanda indietro nel tempo, quando i panni si lavavano a mano e questo luogo era punto d’incontro e di socializzazione per le donne del paese. Uscendo appena dal centro si può fare un’altra scoperta: i vecchi tabià. Si tratta di fienili in legno, costruzioni tipiche che risalgono agli anni 60-70, un tempo utilizzati per il bestiame e per il fieno.
Nel territorio del consorzio turistico Tre Cime Dolomiti, Vigo di Cadore racchiude dei veri e propri tesori artistici, tra cui le tre chiesette storiche. La chiesa pievanale di San Martino conserva un vero patrimonio di opere d’arte di diversi periodi storici: il trittico attribuito ad Antonio Rosso che risale al 1492, la pala lignea di Valentino P. Besarel del 1866, numerose opere dell’artista locale Tommaso Da Rin.
Detta anche “piccola cappella degli Scrovegni”, la cappella di Sant’Orsola presenta al suo interno il ciclo pittorico più bello del contesto dolomitico. Mentre Santa Margherita in Salagona è la chiesa più antica della vallata, risalente al XIII secolo. Il ciclo pittorico al suo interno è un raro esempio, nel contesto bellunese, del passaggio dall’arte bizantina all’arte gotica.
Lozzo di Cadore, nel territorio del consorzio turistico Tre Cime Dolomiti, è noto anche come “Il paese dei mulini”. Una passeggiata lungo il torrente Rio Rin permette di seguire la via dei mulini lungo la quale si sono sviluppate numerose attività produttive, mulini, fucine e segherie, ancora oggi visibili.
Lozzo ospita anche il museo della Latteria, allestito negli spazi dell’ex-latteria sociale, attiva tra il 1884 e il 1984. Oggetti e foto custoditi raccontano la procedura tradizionale della lavorazione del formaggio, del burro e della ricotta.
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Anche una località molto attrattiva, come Misurina e il suo lago, può diventare un punto di partenza per un’escursione fuori dalle rotte del turismo di massa. Un esempio ne è l’anello del Monte Popena nel Gruppo del Cristallo, circa 5 km con un dislivello di 650 metri. Dal lago si risalgono i pascoli lungo il sentiero 224, a quota 2000 m circa si raggiungono le pale di Misurina e poco oltre si incrocia il sentiero 222 che porta a forcella Popena, il punto più alto del nostro percorso, a 2.214 metri d’altitudine. Qui si trova anche quel che resta dell’ex rifugio Popena e, poco distante, si può ammirare l’Arco di roccia, la famosa finestra naturale che si apre sul panorama.
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[post_content] => La pipeline di sviluppo alberghiero in Europa ha chiuso il terzo trimestre del 2025 in modo stabile, con il segmento di fascia alta che ha raggiunto il numero di progetti più alto mai registrato. Secondo l'ultimo "Europe hotel construction pipeline trend report" di Lodging Econometrics riportato da TravelDailyNews, la pipeline totale della regione ha raggiunto 1.666 progetti e 245.705 camere, rimanendo sostanzialmente invariata rispetto all'anno precedente.
I progetti attualmente in costruzione rappresentano quasi la metà dell'attività complessiva, con 749 progetti e 113.306 camere in corso. Entro i prossimi 12 mesi è previsto l'avvio dei lavori per altri 359 progetti, per un totale di 54.283 camere, pari al 22% della pipeline. La pianificazione iniziale continua a crescere, con un aumento del 10% nel numero di progetti e dell'8% nelle camere rispetto all'anno precedente, raggiungendo 558 progetti e 78.116 camere. Anche gli annunci di nuovi progetti sono aumentati, raggiungendo 96 progetti e 11.108 camere, con un aumento del 3% rispetto all'anno precedente.
Lo strapotere del lusso
Per scala di catena, i progetti di fascia alta sono in testa alla pipeline con 357 progetti e 55.136 camere, con un aumento dell'8% rispetto all'anno precedente. Il segmento di fascia medio-alta segue con 300 progetti e 43.721 camere. La categoria di fascia alta ha raggiunto un traguardo importante, raggiungendo il record di 287 progetti e 45.885 camere, con un aumento del 7% dei progetti e del 4% delle camere rispetto al terzo trimestre del 2024. Insieme, i segmenti di fascia alta e di fascia medio-alta rappresentano il 39% di tutti i progetti in Europa.
Cresce l'avvio dei lavori
Anche l'avvio dei lavori è aumentato nel trimestre, raggiungendo 92 progetti e 11.203 camere, con un aumento dell'11% su base annua. Le ristrutturazioni e le conversioni del brand rimangono una parte sostanziale della pipeline, con 667 progetti e 87.640 camere, con un aumento del 5% nei progetti e del 7% nelle camere su base annua.
Tra i principali mercati di sviluppo, il Regno Unito continua a mantenere il primo posto con 277 progetti e 39.402 camere. Segue la Germania con 152 progetti e 26.456 camere. La Turchia ha raggiunto il record di 140 progetti e 19.866 camere, mentre la Francia ha registrato un aumento del 9% nel numero di progetti, raggiungendo 114 progetti e 11.097 camere. Il Portogallo completa la top five con 108 progetti e 13.326 camere.
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Anche le aperture alberghiere hanno registrato un andamento costante nel terzo trimestre. L'Europa ha aggiunto 195 nuovi hotel, per un totale di 23.459 camere, nei primi nove mesi dell'anno. Lodging Econometrics prevede che entro la fine dell'anno apriranno altri 105 hotel con 14.041 camere, portando il totale per il 2025 a 300 hotel e 37.500 camere. Si prevede un'ulteriore crescita, con l'apertura di 338 hotel (47.694 camere) nel 2026 e di 350 hotel (47.987 camere) nel 2027.
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[post_content] => La prima delle tre nuove navi della Crystal Cruises si chiamerà Crystal Grace e salperà per il viaggio inaugurale l'11 giugno 2028. Come riporta Travel Weekly, Grace è la prima nave di nuova costruzione oceanica della compagnia di crociere di lusso in 25 anni. Sarà seguita da altre due, annunciate lo scorso anno Le consegne sono previste per il 2031 e il 2032. Sarà Fincantieri a occuparsi della costruzione di tutte e tre le unità.
La nuova unità
Grace avrà una stazza lorda di 61.800 tonnellate, con una capacità di 650 passeggeri in doppia occupazione. I ristoranti a bordo includeranno Beefbar e Umi Uma di Nobu. La compagnia crocieristica prevede di condividere informazioni sulle categorie di suite della nave il mese prossimo. La stagione inaugurale sarà in vendita ad aprile.
Le attuali navi, Serenity e Symphony, hanno debuttato rispettivamente nel 2003 e nel 1995. Entrambe le navi sono state sottoposte a importanti lavori di ristrutturazione sotto la nuova proprietà A&K Travel Group e sono rientrate in servizio nel 2023.
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[post_content] => Con 23,8 milioni di arrivi aerei internazionali tra gennaio e settembre 2025, ovvero 1,2 milioni in più rispetto al 2024, la Grecia è pronta a battere un nuovo record di visitatori.
Secondo l'ultimo bollettino dell'istituto di ricerca Insete, affiliato alla Confederazione Greca del Turismo (SETE), tutti gli indicatori sono in crescita: visitatori, fatturato e capacità ricettiva. Questo slancio positivo conferma la posizione del Paese tra le destinazioni più performanti in Europa, sostenuta dalla forte domanda sia dai mercati europei che da quelli a lungo raggio.
Crescita continua negli aeroporti greci
Nei primi nove mesi dell'anno, il traffico aereo internazionale è aumentato del 5,5% . L'attività è cresciuta del 4,8% nel primo trimestre, del 5,9% nel secondo, prima di raggiungere un picco estivo. Tra luglio e settembre, 13,5 milioni di passeggeri sono atterrati in Grecia, 680.000 in più rispetto alle previsioni per il 2024 (+5,3%). Agosto è stato particolarmente forte, registrando un aumento del 6,2%.
L'aeroporto internazionale di Atene (AIA) si conferma il principale motore di crescita, con 7 milioni di passeggeri (+9,6%). Segue Salonicco con un aumento del 10%, superando i 2,1 milioni di arrivi. Più a sud, gli aeroporti del Peloponneso, in particolare Kalamata e Araxos , registrano una crescita a due cifre (+11%), trainata dal ritorno delle compagnie aeree stagionali e dei voli charter.
Le isole confermano
Tra le isole, Creta rimane la destinazione principale con 5 milioni di arrivi (+4,6%), seguita dal Dodecaneso (4,1 milioni, +2,2%) e dalle Isole Ionie (3,7 milioni, +4,7%). Solo le Cicladi hanno registrato un calo (-6,4%), un calo attribuito principalmente a Santorini (-12,8%), nonostante la stabilità di Mykonos (+2,4%).
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[post_content] => Terminerà nel marzo 2026, a distanza di soli due anni dalla nascita, l'avventura di AirJapan: la casa madre - Ana Holdings - ha infatti deciso di chiudere il prossimo anno la divisione low cost dedicata ai voli di medio raggio.
Secondo quanto puntualizzato dalla stessa Ana la decisione rientra nel più ampio progetto di revisione della “strategia multibrand” del gruppo, che comprende anche il vettore full-service Ana e la low cost Peach.
“Questa decisione mira a massimizzare la redditività e la competitività dell'intero gruppo, rispondendo in modo flessibile ai recenti cambiamenti del contesto economico” spiega una nota del gruppo giapponese.
Dopo il decollo a inizio 2024, lo sviluppo di AirJapan è stato ostacolato dalla mancanza di nuovi aeromobili e dai continui problemi nella catena di approvvigionamento, che interessano direttamente anche Ana.
"Gli aeromobili (di AirJapan) e le sue risorse umane saranno consolidati nelle operazioni del marchio Ana per espandere la sua attività internazionale”.
L'annuncio della chiusura di AirJapan arriva in concomitanza alla presentazione dei risultati trimestrali, che vedono il gruppo registrare un utile operativo di circa 395 milioni di dollari, nei tre mesi chiusi lo scorso 30 settembre, in calo del 22% rispetto all'anno precedente.
I ricavi del gruppo sono aumentati del 10% a 642 miliardi di yen, ma sono stati superati da un aumento del 15% dei costi operativi.
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Solo le Cicladi hanno registrato un calo (-6,4%), un calo attribuito principalmente a Santorini (-12,8%), nonostante la stabilità di Mykonos (+2,4%).\r\nGli operatori del settore sottolineano una maggiore regolamentazione del traffico aereo verso Santorini durante l'alta stagione, nonché un limite agli arrivi delle navi da crociera, volto a preservare l'equilibrio ecologico dell'isola.","post_title":"Grecia: da gennaio a settembre 2025 record di 23,8 milioni di arrivi internazionali","post_date":"2025-11-06T12:28:43+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1762432123000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"500491","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Terminerà nel marzo 2026, a distanza di soli due anni dalla nascita, l'avventura di AirJapan: la casa madre - Ana Holdings - ha infatti deciso di chiudere il prossimo anno la divisione low cost dedicata ai voli di medio raggio.\r\n\r\nSecondo quanto puntualizzato dalla stessa Ana la decisione rientra nel più ampio progetto di revisione della “strategia multibrand” del gruppo, che comprende anche il vettore full-service Ana e la low cost Peach.\r\n\r\n“Questa decisione mira a massimizzare la redditività e la competitività dell'intero gruppo, rispondendo in modo flessibile ai recenti cambiamenti del contesto economico” spiega una nota del gruppo giapponese.\r\n\r\nDopo il decollo a inizio 2024, lo sviluppo di AirJapan è stato ostacolato dalla mancanza di nuovi aeromobili e dai continui problemi nella catena di approvvigionamento, che interessano direttamente anche Ana.\r\n\r\n\"Gli aeromobili (di AirJapan) e le sue risorse umane saranno consolidati nelle operazioni del marchio Ana per espandere la sua attività internazionale”.\r\n\r\nL'annuncio della chiusura di AirJapan arriva in concomitanza alla presentazione dei risultati trimestrali, che vedono il gruppo registrare un utile operativo di circa 395 milioni di dollari, nei tre mesi chiusi lo scorso 30 settembre, in calo del 22% rispetto all'anno precedente.\r\n\r\nI ricavi del gruppo sono aumentati del 10% a 642 miliardi di yen, ma sono stati superati da un aumento del 15% dei costi operativi.\r\n\r\n ","post_title":"Cala il sipario su AirJapan: il gruppo Ana si focalizza su una strategia dual-brand","post_date":"2025-10-31T08:59:47+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1761901187000]}]}}
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