23 December 2025

Spagna: la regione di Castiglia e León promuove il patrimonio archeologico

La Spagna dell’archeologia: forse non il primo dei fattori d’attrazione della destinazione, ma certamente un aspetto tutto da scoprire dal punto di vista turistico. Il Paese conta oggi ben otto siti archeologici dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco cui si somma una storia millenaria caratterizzata da diverse dominazioni che hanno lasciato tracce significative. “La Castiglia e León, in particolare, è la regione che ospita più siti – spiega Alberto Bosque, destination manager della Castiglia e Leone – ed è il motivo per cui abbiamo partecipato con grande piacere alla recente Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum”.

Numerosi i siti archeologici spagnoli risalenti all’età preistorica, come Atapuerca, uno dei più importanti siti paleontologici d’Europa, o la Stazione Rupestre di Siega Verde, il complesso più importante della penisola iberica di arte rupestre paleolitica all’aperto. “Diverse anche le vestigia romane in questa regione, meta di migliaia di turisti”. Tra gli altri, da segnalare Las Médulas, un paesaggio culturale unico, opera dei romani, che hanno modellato il paesaggio naturale, scavando una miniera d’oro nel I° secolo d.C. Inoltre, da visitare la Villa Romana dell’Olmeda, splendida villa rurale che fu edificata nel IV secolo d.C.

L’antica città di Salamanca, Avila con le sue mura e Segovia, con l’acquedotto romano sono le tre città del Patrimonio Unesco della regione e dunque mete irrinunciabili per i turisti che visitano la Castiglia e Leone. Anche se è una regione molto vasta, circa un terzo dell’Italia, ed è quindi difficile selezionare una sola meta che valga la pena di visitare”. Una regione “dove il ricettivo vanta un’offerta completa, magari non con strutture da migliaia di camere ma tante realtà ricavate da palazzi, castelli o monasteri. Ed è terra di turismo rurale”.

Tanti spunti quindi per il mercato italiano che si conferma “il quarto per importanza dopo Francia, Portogallo, Regno Unito e Germania, ma i numeri variano da città a città e in relazione al periodo dell’anno”.

Di Quirino Falessi

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