23 December 2025

Federalberghi Torino: la ripresa della città. Occupazione camere al 65%

Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino

Torino si conferma meta turistica anche nei mesi estivi grazie a un tasso di occupazione delle camere che per i mesi di giugno luglio si attesta al 65%. Anche agosto, stando ai primi dati previsionali di Federalberghi Torino, dovrebbe far registrare un andamento in linea con il 2021 grazie soprattutto ad alcuni importanti appuntamenti sportivi e congressuali di inizio mese ed alle tre partite casalinghe della Juventus, in particolare al big match con la Roma di sabato 27. Prosegue così quella tendenza di crescita rispetto agli ultimi due anni evidenziatasi a partire dalla primavera e culminato nel mese di maggio con risultati molto vicini a quelli dello stesso periodo del 2019.

I dati raccolti da Federalberghi Torino per la città superano le aspettative ma non sono ancora ai livelli registrati nel 2019, quando giugno e luglio chiudevano al 70%. I trend sono stati spinti in particolare dagli eventi musicali come i concerti di Vasco RossiCesare Cremonini, dei Rammstein, degli artisti ospiti del Flowers Festival e dello Stupinigi Sonic Park e dal Kappa FuturFestival che ha coinvolto 85.000 persone provenienti da tutto il mondo.

«I dati di giugno e luglio ci confermano che puntare sulla destagionalizzazione degli eventi e strutturare una programmazione anche sui mesi estivi agisce da stimolo per i flussi turistici – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – il prossimo passo potrebbe essere quello di prolungare il calendario dei concerti e dei festival musicali anche ad agosto per non avere flessioni significative».

 Sulla ripartenza incidono tuttavia negativamente l’inflazione, i rincari dell’energia – con incrementi fino a dieci volte rispetto allo scorso anno – l’aumento dei tassi di interesse e dei costi per l’approvvigionamento di materie prime.

«I flussi turistici in ripresa non consentono di coprire i rincari dell’energia, delle materie prime e dei costi di gestione che stiamo subendo e subiremo nei prossimi mesi a causa del contesto economico globale – prosegue Borio – occorre un’attenzione particolare verso la nostra categoria che non può in alcun modo scaricare tali aumenti sul cliente, servono forme di perequazione sulle tassazioni locali e incentivi agli investimenti, non per forza economici, ma anche mediante la liberalizzazione di servizi e la valorizzazione della specificità della categoria in ambito edilizio e urbanistico».

Performances positive si registrano anche in montagna dove i comprensori di Bardonecchia e Sestriere registrano a luglio un tasso di occupazione compreso tra il 60 e l’80% e un’ottima occupazione anche per quanto riguarda agosto. Le montagne torinesi confermano così di essere una destinazione gettonata anche in estate.

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Architetta e ceramista, Martina Geroni riscopre la manualità dopo esperienze in Italia e in Messico, trovando nella materia naturale il suo centro creativo.\r\n\r\nAnche la cultura a Genova è donna, con molte figure femminili al timone dei musei, dai Musei del Mare al Museo di Arte Orientale, fino a Via del Campo 29. Tra queste, Raffaella Besta  che dal 2019 ricopre l’incarico di Responsabile del Polo Musei di Arte Antica, coordinando le strutture dei Musei di Strada Nuova, tre straordinari palazzi dei Rolli che custodiscono capolavori di Veronese, Van Dyck, Caravaggio, Rubens e Canova, fino al prezioso Violino di Paganini.\r\nA pochi passi dai Musei di Strada Nuova, in via dei Macelli 60, il ristorante I Canovacci racconta un legame profondo tra famiglia, territorio e autenticità. Le sorelle Federica e Alessandra, con il supporto della sorella più grande Paola, hanno scelto di ribaltare i ruoli tradizionali: l’uomo ai fornelli, le donne ad accogliere.\r\n\r\nIl nome I Canovacci nasce dal negozio di tessuti che un tempo occupava lo stesso locale, gestito da un’altra donna che oggi sta lasciando la sua impronta tra le case dei genovesi: Luisa Mongiardino. Con il suo progetto Le Tele, Luisa dà nuova vita alla tradizione tessile genovese, realizzando tovaglie, tende e poltrone che intrecciano memoria, artigianato e sostenibilità.\r\nInfine in via di Scurreria si trova il laboratorio di Elisabetta Comotto che porta avanti con eleganza la storica tradizione orafa genovese di Carlo Sforza. 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