22 December 2025

Lazzerini: “Il problema di Alitalia non sono gli esuberi, ma una strategia chiara”

Gli esuberi non sono il vero problema di Alitalia, o quanto meno non sono l’unico. Fabio Maria Lazzerini, chief business officer della compagnia, spiega come il problema di fondo vada ricercato più a monte, nella scelta e nella coerenza di una strategia precisa. Quella strategia fatta di cambio radicale della clientela, che oggi vede in primo piano corporate e leisure individuale.

“I problemi di oggi di Alitalia – afferma Lazzerini- scontano pianificazioni non coerenti o comunque cambiate di mano troppo spesso”, mentre a fronte di programmazioni e scelte precise e motivate, nel corso degli ultimi due anni, qualcosa è cambiato: “Sono scelte che non difendo a prescindere, ma perché i risultati stanno premiando quella strategia”.

L’Alitalia che ho in mente dovrà quindi continuare a sviluppare il lungo raggio, e ad ottimizzare il corto e il medio: così di esuberi, malgrado le necessarie ottimizzazioni, ce ne saranno veramente pochi.

Ora continuiamo ad aggiustare in maniera coerente con la nostra strategia, dove possiamo: quindi rotte e organizzazione. Per altri interventi servono scelte strutturali, che in questo momento l’Alitalia commissariata non può fare. Come ad esempio raddoppiare il numero dei posti disponibili in business class!”.

Scelte non fattibili soprattutto perché “Non è chiaro, anzi non abbiamo alcuna informazione, su quale sarà il piano sviluppo delle rotte e della flotta di chi investirà in Alitalia”.

Lazzerini chiude sottolineando una volta di più come il costo del personale di Alitalia non sia “così clamorosamente fuori dalla media delle altre compagnie. Il problema è che da dieci anni Alitalia ha perso ricavi per cui, non avendo toccato i costi, ha meno ricavi con cui coprire quei costi. In questi due anni, invece, abbiamo dato una direzione diversa ai ricavi e il problema non dico si stia risolvendo, ma sicuramente si sta attenuando”.

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