22 December 2025

«Le persone al centro di tutto»: 58 miliardi di investimenti per RFI

Servizi alla persona, qualità della vita, sostenbilità ambientale e sviluppo sociale: insieme agli obiettivi finanziari sono questi i cardini del Piano industriale del Gruppo FS Italiane 2019-2023, per molti versi rivoluzionario, dichiaratamente a lungo studiato e concertato con il Governo. Così che a supportare il grande progetto a Piazza della Croce Rossa sono intervenuti il presidente del Consiglio Conte – «perché questo gruppo – ha detto – è un perno fondamentale per lo sviluppo del Paese» –  il ministro dei trasporti Toninelli e dell’economia e finanza Tria, a fianco del presidente del gruppo Gianluigi Castelli e dall’ad Gianfranco Battisti.  
 
Il piano peraltro non ha precedenti per contenuti e valore, con un totale di 58 miliardi di euro di investimenti nei cinque anni – 38%, cioè 16 miliardi dedicati al Sud – superiore al massimo di 36 miliardi dedicati a suo tempo alla realizzazione dell’alta velocità:  42 miliardi in infrastrutture, 12 in nuovi treni e bus, 2 in metropolitane, 2 in altre tecnologie.
«Un piano industriale corale – ha detto Castelli – di ampio respiro e rapida efficacia, fortemente condiviso dalle imprese del gruppo». Solidamente poggiato sui risultati – anche questi un record storico – dell’esercizio 2018 che ha prodotto 12,2 miliardi di ricavi, margine lordo di 2,5 miliardi e utile netto di 560 milioni. Uno slancio che spinge a programmare in grande, e soprattutto innovare in grande.
 
Gli obiettivi. Battisti ha parlato di 9 miliardi di valore incrementale del gruppo al 2023, grazie a una crescita superiore al 30%. Grazie a 17 miliardi di ricavi, 3,3 miliardi di margine lordo, 800 milioni di utile netto, oltre 200 in più rispetto al 2018. Per un contributo annuo al Pil che sfiora l’1%, e tra stipendi e forniture si riversa per oltre l’80% sul tessuto sociale.
Il gruppo trasporterà i 90 milioni di passeggeri l’anno il più, a partire dal miliardo del 2018. «Perché riusciremo a erodere molto traffico alla gomma – ha promesso Battisti – contiamo di tagliare di altri 600mila tonnellate di Co2, togliendo dalle strade almeno 400 mila auto l’anno». Il tutto con qualcosa come 100/120mila nuove assunzioni pianificate.  
 
Gli investimenti. RFI si conferma primo investitore italiano, con punte fino a 13 miliardi l’anno a partire dal record di 7,5 miliardi del 2018. I 58 miliardi sono finanziati per il 24% con risorse proprie, oltre a 1,750 miliardi già interamente sottoscritte dal mercato e altri 600 milioni. In dettaglio RFI realizzerà la prima emissione di Green Bond in Europa; anche per il trasporto merci; 4 miliardi vanno su RFI e Anas per lo sblocco di 1.600 cantieri, altrettanto alla manutenzione delle infrastrutture per le merci;  25 miliardi dedicati al Sud per lo sblocco di una trentina di cantieri: alla fine il tempo di percorrenza sulla Roma-Bari sarà identico a quello sulla Torino – Roma.
 
La puntualità ha recuperato 17 punti da gennaio a ora, «naturalmente non basta – ha detto Battisti – partivamo dal 51% reale, causato anche dall’altissima concentrazione dell’offerta sulle fasce di punta. Lavoriamo sulla dinamica dei nodi, aiuterà molto l’integrazione di porti, interporti e aeroporti con le stazioni», che è uno dei punti chiave del piano, con 5,5 miliardi di euro per recuperare subito altri 10 punti sui servizi a mercato e 5 sul regionale. Serve anche a questo il sistema Ertms, European Rail Traffic Management System già attivo su AV-AC, altro primato europeo di RFI che sarà esteso al resto della rete. Con la digitalizzazione sempre più diffusa, sia nel servizio ai passeggeri che nell’infrastruttura: altri 2 miliardi di investimenti  con intelligenza artificiale, robot e droni dedicati alla manutenzione.
 
Trasporto regionale. Vale l’86% dei passeggeri, entro il 2023 anni avrà quasi 600 treni in più, per una spesa di 2,2 miliardi. Per i pendolari RFI promette frequenze fino a una ogni 8 minuti nelle fasce di punta, e 800 nuove persone dedicate all’assistenza, in parte già assunte. E ancora servizi più personalizzati e offerta più segmentata con programma di loyalty dedicato.
 
Assistenza alle persone, sempre di più in ogni fase del servizio, anche nelle stazioni pendolari e soprattutto fisica ma non solo, con lo sviluppo dell’assistenza digitale e perfino un sistema di rimborso semplificato. 
Semplificazione infine, con lo spostamento dal concetto di ‘presidio centralizzato’ a ‘presidio focalizzato’, al centro di una sostanziale rivoluzione organizzativa. 

 

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