22 ottobre 2018 15:31
Ancora non è ufficiale il matrimonio e già si pensa a come gestire la separazione. Si torna a parlare di Alitalia e dell’ormai certo acquisto da parte di Ferrovie dello Stato. Secondo quanto riporta Il Messaggero è pressoché sicuro che Fs presenterà un’offerta vincolante per acquistare il 100% di Alitalia, dando seguito anche alle dichiarazioni del Governo e lasciando così Alitalia agli italiani, come dichiarato dalle forze politiche di maggioranza all’inizio di questa vicenda.
Ma Fs non terrà tutta per sé Az, in parte perché come anticipato da Travel Quotidiano dovrà dare qualche spiegazione ai suoi investitori esteri e poi perché Fs si occupa delle strade ferrate e, le vie del cielo – oltre a essere infinite – sono ben altra cosa.
Non si esclude quindi che quelli che potevano essere altri potenziali acquirenti diventino invece partner industriali più che ben accetti.
Nei prossimi giorni quindi, anche se non in maniera ufficiale, i vertici Fs avranno diversi incontri: in prima battuta con i tedeschi di Lufthansa, mai veramente usciti di scena, e pronti a entrare in partita anche come soci di minoranza. Toccherà poi anche ai vertici Delta, tirati in ballo dapprima dietro le quinte dal fondo statunitense Cerberus, ma adesso pronti anche a metterci la faccia.
Tertium non datur?
E invece sì, c’è anche una terza via e porta nome di easyJet. Sempre secondo le indiscrezioni de Il Messaggero, il piano della low cost britannica è quello che piace di più a Fs perché sposterebbe Alitalia sempre più verso il lungo raggio e i voli intercontinentali, occupandosi invece del point to point e di tutte le operazioni di feederaggio.
Una prospettiva che, anche se non si conoscono i dettagli, pare avere una certa lungimiranza operativa e che, anche facendo solo un gioco di viaggio nel tempo, potrebbe dare reali basi per un nuovo – l’ennesimo – futuro di Alitalia.
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La forza della Costa Azzurra sta nella sua capacità di proporsi come un mosaico di destinazioni diverse, complementari, con identità forti e una programmazione che copre l’intero arco dell’anno. Un posizionamento che guarda sempre più alla destagionalizzazione e a un’offerta articolata, capace di parlare al leisure come al Mice.
Antibes Juan-les-Pins unisce il fascino della città storica alla vocazione musicale e balneare. Tra i punti di forza, il Festival Internazionale Jazz in Juan e il processo di trasformazione urbana che coinvolge il lungomare, le spiagge e il rilancio di luoghi iconici come Le Provençal e Port Vauban, senza dimenticare eventi nautici di richiamo internazionale.
Cannes continua a rafforzare il proprio profilo di destinazione lifestyle e culturale anche nei mesi invernali, con oltre 50 spettacoli e una proposta che coinvolge palace hotel, spiagge aperte tutto l’anno, la Croisette e le Isole di Lérins. Centrale il ruolo della Malmaison, nuovo centro d’arte contemporanea, e della Gare Croisette, trasformata in hub culturale fino all’inizio del 2026.
Le Cannet si propone come balcone panoramico sulla baia, con il suo Vieux-Cannet, le gallerie d’arte e una scena gastronomica d’eccellenza. Il Museo Bonnard resta uno dei poli culturali più interessanti, con mostre che dialogano con il patrimonio del Centre Pompidou e del Museo Internazionale della Profumeria di Grasse.
Grasse conferma la sua doppia anima di capitale mondiale del profumo e porta d’accesso alla montagna. Accanto ai villaggi dell’arrière-pays e alle stazioni sciistiche di Gréolières les Neiges e Audibergue-La Moulière, si sviluppano esperienze immersive legate al savoir-faire della profumeria, riconosciuto patrimonio UNESCO.
Mandelieu-La Napoule rafforza la propria identità di Capitale della Mimosa, con un calendario di eventi che culmina nella Festa della Mimosa, affiancato da una forte vocazione sportiva legata a competizioni internazionali outdoor.
Nizza e la sua metropoli giocano la carta del patrimonio UNESCO come “località turistica invernale della Riviera”, con nuovi percorsi tematici, hotel di fascia alta e grandi progetti urbani come la Promenade du Paillon 2. Una città sempre più protagonista anche sul fronte degli eventi sportivi e culturali.
Valberg, stazione sciistica storica delle Alpi Marittime, festeggerà nel 2026 i suoi 90 anni con una stagione ricca di appuntamenti. A 1.700 metri di altitudine, rappresenta un modello di stazione familiare e sostenibile, con nuove infrastrutture dedicate alla divulgazione ambientale e scientifica.
Completa l’offerta Vallauris Golfe-Juan, terra di ceramica e memoria storica, con il Museo Picasso e le rievocazioni napoleoniche, e il mondo Fragonard, che nel 2026 celebrerà i 100 anni con eventi, laboratori e nuove esperienze legate alla profumeria.
Un sistema territoriale articolato, che fa della varietà la propria forza e che posiziona la Costa Azzurra come una delle destinazioni europee più complete e trasversali per il mercato italiano. Infatti, come commenta Claire Béhar, direttrice di Côte d’Azur France Tourisme “l’Italia si conferma un mercato strategico tutto l’anno, con una clientela fedele, capace di viaggiare anche fuori stagione e sempre più distribuita su tutto il territorio della Costa Azzurra. Nel 2024 abbiamo registrato quasi 945 mila pernottamenti italiani, con una permanenza media di oltre cinque notti, sostenuti da una forte accessibilità grazie ai collegamenti aerei diretti con Nizza e alla riapertura del Tunnel di Tenda. Un segnale importante è che il 37% dei visitatori italiani arriva oggi in aereo per la prima volta».
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Hnh Hospitality archivia l’anno fiscale al 31 ottobre 2025 con un fatturato che ha superato i 121 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al 2024. Stabile l’Ebitda, che si attesta vicino al 15%, mentre l’occupazione media delle camere è cresciuta dal 77% nel 2024 al 78,4% nel 2025. In netta crescita anche il prezzo medio per camera che registra 169,10 euro rispetto ai 164,7 dello scorso anno.
Focus sul 2025
Il 2025 è stato un anno caratterizzato da investimenti e nuovi progetti che confermano il posizionamento del gruppo nel segmento dell’ospitalità di alto livello. Da un lato, la nuova fase strategica di Almar Resorts & Spa, volta a rafforzare l’identità distintiva delle tre strutture; dall’altro, le diverse operazioni di gestione alberghiera: l’ultimo annuncio riguarda la gestione del Grand Hotel Trento, iniziata lo scorso 1° dicembre, a cui si affiancano i progetti strategici in Nord Italia.
A Verona, il gruppo ha assunto la gestione dell’hotel Leon d’Oro, destinato a diventare un DoubleTree by Hilton, e ha inaugurato Homy Livia, il complesso di 23 appartamenti pensati per soggiorni prolungati in città. A Torino Hnh Hospitality gestirà il 5 stelle nato dalla riqualificazione di una porzione della Cavallerizza Reale di Torino sotto il marchio Radisson Collection. Infine, a Milano Linate il gruppo sarà presente con DoubleTree by Hilton all’interno dell’aeroporto, rafforzando la propria presenza nelle principali città italiane e diversificando le formule di ospitalità.
«Il 2025 conferma la solidità e l’efficacia della nostra strategia. Con 19 strutture operative e quattro in apertura, siamo in linea con l’obiettivo di raggiungere 25 strutture entro il 2027. La crescita del fatturato, dell’occupazione delle camere e del prezzo medio per camera ci danno ulteriore conferma delle direzioni intraprese, con gli investimenti su Almar Resorts & Spa e i nuovi accordi di gestione che ci consentono di rafforzare la nostra presenza in nuovi centri strategici proponendo un concetto di ospitalità autentico, legato al territorio e attento all’evoluzione delle necessità esigenze dei nostri ospiti. Lo sviluppo guarda già al 2026 con l’obiettivo di superare i 140 milioni di euro di fatturato anche grazie alle operazioni di mergers & acquisitions sulle quali stiamo lavorando» ha dichiarato Luca Boccato, ceo di Hnh Hospitality.
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Viaggi del Mappamondo si prepara a chiudere un'annata con il più. L’operatore si avvia ad archiviare un’alta stagione molto soddisfacente e guarda al nuovo anno con ottimismo, mentre già da tempo lavora assiduamente al grande evento che, a Roma nel mese di febbraio, lo vedrà impegnato a festeggiare i suoi primi 50 anni di attività.
«I risultati commerciali e finanziari ci dicono che chiuderemo il 2025 al di sopra delle previsioni - dichiara Andrea Mele, il ceo di Viaggi del Mappamondo -. Siamo molti soddisfatti che il fatturato abbia segnato una crescita del 10% con un’ottima marginalità, e confidiamo in un 2026 altrettanto positivo considerando che il prenotato sul prossimo anno è in forte crescita e dal mercato continuano a giungerci segnali concreti molto incoraggianti».
Una sede più ampia
L’operatore arriva da un periodo importante che l’ha visto impegnato anche nell’acquisizione di un nuovo immobile che porta a 700 metri quadrati la superficie totale degli uffici della sua storica sede di Roma situata in un palazzo in stile Liberty del 1913, progettato dall'architetto Marcello Piacentini. «Questo ulteriore acquisto ci rende particolarmente orgogliosi e testimonia una visione ambiziosa per il presente e per il futuro dell’azienda» spiega Mele.
Per il 2026 c’è grande attesa. Sarà un anno speciale scandito da eventi e iniziative tutti dedicati al 50° anniversario del tour operator: un traguardo prestigioso che vedrà la messa a terra anche di importanti progetti, dei quali presto saranno annunciati ulteriori dettagli.
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[post_content] => Un 2025 da 16.800.000 passeggeri, con un lieve calo - come previsto - del 3,5% per poi tornare, nel 2026, attorno ai 17.400.000 del 2024. Sacbo, società di gestione dell'aeroporto di Milano Bergamo, tira le somme dell'anno ormai concluso e guarda al prossimo quando lo scalo toccherà anche il record di aeromobili basati: 24. E saranno spesso più grandi: l’Airbus 321 porterà 50 passeggeri in più, il Boeing Max 8002 passerà da 181 a 197.
In fieri il potenziamento della viabilità e il parcheggio multipiano, di cui nel 2026 sarà realizzato il progetto esecutivo da sottoporre a Enac: una struttura di cinque piani per 2.000 auto e 30 milioni di euro di costo. «Per dare un motivo ai passeggeri per usare l’accesso a est la cosa migliore è la realizzazione del parcheggio - spiega Amelia Corti, direttore generale, ripresa da Il Corriere di Bergamo -. Che è più piccolo e quindi di realizzazione più veloce di quello previsto a ovest. Dove un cantiere sarebbe stato anche complicato dalla presenza dei lavori del treno».
Il 2025 ha visto un aumento dei ricavi non-aviation, all’interno dello scalo: «Che con i nuovi spazi crescono molto anche in termini di qualità - sottolinea il presidente Giovanni Sanga -: se ne accorge chi va in altri aeroporti e ci scrive per sottolineare la differenza».
Allungando lo sguardo all’estate 2026 sono confermate 150 destinazioni e anche se Milano Bergamo non è fra gli scali ufficiali delle Olimpiadi, conta sulla sua posizione geografica per un aumento di traffico. Tanto che Sacbo sta facendo una pianificazione per i voli di Stato e le delegazioni, con flussi facilitati per le squadre e le tifoserie. E se Ryanair e Wizz Air continuano a rappresentare l’85% del traffico, Sacbo è sempre in cerca di nuove collaborazioni: «Ci avete visto crescere adeguandoci come un calzino alle esigenze delle compagnie», riassume Corti. Gli interventi «più soddisfacenti», in prospettiva per i numeri, sono i nuovi contatti verso il Golfo Persico: «Sono impressionati dalla nostra vicinanza con Milano e a breve potremmo avere novità».
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Marco D'Ilario è il nuovo country manager di Emirates per l'Italia, che assumerà ufficialmente l'incarico dal 1° gennaio 2026. La sua esperienza nelle operazioni strategiche, nello sviluppo del business e nella gestione dei team sarà fondamentale per sostenere la crescita continua e la presenza della compagnia nel mercato italiano. Una competenza maturata in oltre 26 anni di incarichi dirigenziali in mercati e settori internazionali chiave quali aviazione, logistica, tecnologia e hospitality.
Nel suo nuovo incarico, D’Ilario guiderà le operazioni di Emirates in Italia, consolidando le relazioni con i clienti e i partner strategici e potenziando le attività del team locale di Emirates.
«Marco D’Ilario è un manager solido, la cui comprovata esperienza in settori globali complessi è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per accelerare la nostra crescita in Italia. La sua vasta esperienza in posizioni dirigenziali all'interno di multinazionali in Europa e negli Stati Uniti, unita a un solido curriculum nella pianificazione strategica, nella scalabilità organizzativa e nell'uso di soluzioni digitali per ottimizzare i risultati commerciali, ci rende fiduciosi che saprà generare valore sostenibile per tutti i nostri stakeholder».
Il manager vanta una lunga esperienza nel settore aereo, dove ha lavorato come cco in Livingston Airlines e ha ricoperto ruoli esecutivi di primo piano in Alitalia, tra cui quello di vp sales per l’Italia. Più di recente, è stato global aenior vice president of sales & operations di Hrs Group, guidando con successo iniziative di trasformazione digitale e ottenendo importanti risultati in termini di leadership di mercato e crescita.
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[post_content] => Consolidamento, crescita marcata, soprattutto sul fronte internazionale, e uno slancio sull’innovazione (AI inclusa) che è ormai divenuto cifra distintiva del volto di Aeroporti di Roma: tanti e diversi i temi messi in risalto da Ivan Bassato, chief aviation officer di Adr, che tira le somme del 2025. Un anno che ha visto Roma Fiumicino «mantenere le 5 stelle Skytrax e confermarsi per l’ottavo anno consecutivo, “Best Airport in Europe” secondo Aci».
Che 2025 è stato per Roma Fiumicino?
«Il 2025 è stato un anno di forte consolidamento e crescita per Fiumicino, che prevediamo di chiudere superando la soglia dei 50 milioni di passeggeri, confermandoci tra i principali hub europei. Dopo un 2024 da record – in cui siamo stati l’aeroporto con la crescita più elevata tra i grandi scali dell’Ue (+21% vs 2023 e +13% vs 2019) – Fiumicino ha rafforzato la propria rete, che oggi conta circa 100 vettori, 80 Paesi serviti e oltre 230 destinazioni collegate.
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L’innovazione è sempre più centrale nella strategia di Aeroporti di Roma…
«Certo. E si tratta di un elemento strategico fondamentale: il nostro obiettivo è trasformare gli scali in una smart city digitale, sostenibile ed efficiente. Abbiamo avviato una profonda conversione industriale, integrando l'Intelligenza Artificiale nei servizi offerti ai passeggeri e nelle operazioni. Questo ci consente di migliorare la puntualità, l'efficienza e la qualità dell'esperienza di viaggio, posizionando Fiumicino e Ciampino come riferimenti per l'innovazione aeroportuale.
Grazie a Outsight, monitoriamo in tempo reale i flussi dei passeggeri, prevenendo congestioni e ottimizzando gli spazi; inoltre, Adr ha lanciato il suo assistente conversazionale per potenziare l'interazione diretta con i nostri utenti.
Lato operations, per garantire elevata performance e puntualità, abbiamo implementato strumenti come Assaia Apron AI, che monitora il turnaround degli aeromobili con computer vision e AI, nonchè Aeroficial Intelligence, una piattaforma che traccia i movimenti degli aeromobili sulla parte terminale dello spazio aereo, su piste e vie di rullaggio. A ciò si aggiungono soluzioni per la safety, come Argos AI, che rileva automaticamente il Fod (Foreign Object Debris) tramite telecamere e deep learning, riducendo i rischi operativi, e il nuovo sistema di connessione automatica per i pontili d'imbarco».
Le principali novità di network e vettori per il 2026?
«Il 2026 si preannuncia come un anno di ulteriore espansione, sia sul lungo raggio sia sul network europeo. Tra le principali novità intercontinentali, Qantas quasi raddoppierà la capacità sulla rotta Roma–Perth, estendendo il periodo operativo e aggiungendo frequenze; nel mercato nordamericano debutterà Alaska Airlines con il nuovo volo Seattle–Roma, mentre Delta entrerà sulla stessa rotta, a conferma della crescente domanda e del ruolo di Roma come porta d’accesso transatlantica.
Ita Airways, con l’ingresso nel gruppo Lufthansa, rafforzerà ulteriormente il posizionamento di Fiumicino come hub del Sud Europa.
Novità anche sul fronte europeo: easyJet inaugurerà i collegamenti con Glasgow e Birmingham, Norwegian volerà su Billund, Lot aggiungerà Cracovia, mentre Wizz Air aprirà nuove rotte verso Podgorica e Bratislava».
Novità per i passeggeri in arrivo dai voli internazionali?
«A inizio estate sono stati rilasciati ulteriori nastri riconsegna bagagli al T3, oltre a nuove e-gates per il controllo passaporti. L'area nastri del T1, oltre ad essere stata implementata con 3 nuovi nastri riconsegna bagagli, è stata ampliata con aree disponibili ai passeggeri e agli operatori. Sempre sul T1, entro Natale 2025, saranno disponibili due nuove lounge per i passeggeri premium. Una nuova lounge sarà inoltre disponibile all'interno del Molo E nel corso del 2026. Sempre l’anno prossimo è prevista la riconfigurazione e l'ampliamento dell'area di frontiera arrivi, per poter accogliere i passeggeri in un ambiente più nuovo e più confortevole. Dal 2022 sono presenti in aeroporto alcune Pet Area sia nelle aree di transito che in quelle di arrivo e partenza».
Quali modifiche ha apportato nello scalo l’adozione dell’Entry-Exit System?
«La riorganizzazione dei flussi nell’area dei controlli passaporti rappresenta un adeguamento necessario all’entrata in vigore dell’Entry-Exit System (Ees). Dallo scorso 12 ottobre, a Roma Fiumicino l’Ees è stato attivato in via anticipata, con un ripensamento dei layout e delle modalità di gestione dei flussi per consentire l’acquisizione dei dati biometrici e documentali previsti dalla normativa, nel pieno rispetto delle disposizioni europee in materia di privacy. Abbiamo già reso operativi 71 self service kiosk Ees dei quasi 200 che Adr aveva già installato da oltre 3 anni, destinati ai passeggeri di nazionalità extra-Schengen in possesso di passaporto biometrico e con età superiore ai 12 anni, con l’obiettivo di supportare il processo di registrazione e facilitare in modo progressivo l’adattamento alla nuova procedura».
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[post_content] => La storia come asset strategico, la montagna come infrastruttura economica. Parte da qui il nuovo capitolo del Park Hotel des Dolomites di Borca di Cadore, raccontato nel volume “Il Park Hotel des Dolomites – Centovent’anni di storia ai piedi dei giganti”, curato da Alberto Beggiolini con la prefazione di Graziano Debellini, presidente di ThH Group. Un libro che rappresenta un vero e proprio strumento di posizionamento culturale e territoriale in vista di Milano-Cortina 2026.
Sorto nel 1904 tra Pelmo e Antelao come palace hotel destinato all’aristocrazia europea, il Park Hotel è uno degli edifici più iconici del Cadore. La sua lunga traiettoria – da albergo di lusso a ospedale militare durante le guerre mondiali, poi collegio, convitto e centro di accoglienza – racconta un secolo di trasformazioni sociali ed economiche della montagna italiana. Oggi la struttura rinasce grazie a Th Group, tornando al centro di una strategia che intreccia ospitalità, identità e sviluppo locale.
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Il volume ripercorre questa metamorfosi attraverso documenti storici, testimonianze e un ampio apparato fotografico, ricordando anche gli ospiti illustri che hanno attraversato queste sale – da Guglielmo Marconi a Gabriele D’Annunzio, da Eleonora Duse a un giovane Franklin Delano Roosevelt – e il profondo legame con le comunità della Val Boite. Non manca un capitolo dedicato alle Olimpiadi invernali di Cortina 1956, primo grande momento di apertura internazionale per queste valli, oggi nuovamente al centro della scena globale.
Una centralità confermata anche dai dati. Secondo una ricerca realizzata da SocialCom, l’attenzione verso Milano-Cortina 2026 è in forte crescita sui social: negli ultimi dodici mesi si contano 655 mila conversazioni e oltre 20 milioni di interazioni, con un incremento del +133% negli ultimi sei mesi. Il sentiment globale è positivo nel 90% dei casi, trainato soprattutto da Stati Uniti e Paesi asiatici. In Italia si registrano 212 mila conversazioni e 9 milioni di interazioni, con un sentiment positivo all’84%.
Al centro del dibattito emerge con forza il tema della legacy olimpica: infrastrutture, sostenibilità, identità e impatto sui territori alpini rappresentano il cuore della conversazione. Milano-Cortina 2026 viene percepita non solo come un grande evento sportivo, ma come una leva di sviluppo per l’intero arco alpino, capace di generare visibilità, investimenti e nuove traiettorie turistiche anche per le destinazioni “minori”.
È in questo scenario che si inserisce la strategia di Th Group, uno dei principali operatori italiani dell’ospitalità leisure. Partecipato da Cassa Depositi e Prestiti e Istituto Atesino di Sviluppo, il gruppo gestisce oltre 30 strutture tra mare, montagna, lago e città d’arte attraverso il brand Th Resorts, ed è attivo anche nel tour operating con Baobab. Nato quasi cinquant’anni fa dalla gestione di un rifugio sull’Adamello, Th ha costruito nel tempo una leadership solida nel segmento montano, con 1.300 camere, un forte know-how operativo e una capacità riconosciuta di generare marginalità.
Nel 2025 il fatturato del gruppo sfiora i 300 milioni di euro, con circa 4.000 collaboratori che diventano oltre 11 mila considerando l’indotto nei periodi di alta stagione. Un modello industriale che affianca alla crescita dimensionale l’investimento sulle competenze: Th Resorts è tra i promotori della Scuola Italiana di Ospitalità, fondata insieme alla Fondazione Cdp, per formare i manager del futuro e rafforzare la qualità del sistema turistico italiano.
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[post_content] => «Il 2025 è stato un anno molto positivo, soprattutto per l'acquisizione di nuove rappresentanze e partnership che hanno consolidato la presenza di Global come punto di riferimento e di supporto per le adv nell’acquisto dei migliori prodotti presenti sul mercato del turismo»: Manlio Olivero, ceo di Global Gsa, delinea il volo del 2025 in chiusura e guarda al prossimo futuro.
«Le agenzie si affidano a noi perché puntiamo da tanti anni sulla qualità del servizio e sappiamo che, anche nelle prenotazioni online, è importante poter fare riferimento a una persona che risponda e dia un supporto operativo o commerciale. È questo che traina la nostra crescita. Global è nato 13 anni fa. Negli anni abbiamo continuato a sviluppare i nostri servizi e i nostri portali all’avanguardia b2b Global, Global2Share e Herz Gsa continuano a introdurre funzionalità capaci di rispondere in modo efficace alle esigenze del trade.
«Stiamo puntando su destinazioni emergenti là dove c'è un'esigenza da parte dell'operatore di avere in Italia un partner che offra un supporto operativo e commerciale - aggiunge Laura Faraoni, chief commercial officer di Global Gsa - Oggi assistiamo, in particolare, a una crescita della Corea. L’acquisizione della rappresentanza del dmc coreano Golden Tour Corea, specializzato in esperienze di qualità, ci ha dato un ottimo riscontro da parte delle agenzie che stavano cercando un referente per la destinazione.
Anche l’Arabia Saudita sta vivendo un trend molto positivo: continua a crescere e sta investendo tanto. In questo contesto Global ha la rappresentanza del gruppo Kurban Tours, di Dmc Arabia e Plaza Tour: dei dmc locali che offrono tante esperienze, anche su misura. Un filo conduttore è sicuramente l'esperienza premium, sia in Corea che in Arabia Saudita. Lo vediamo anche con le crociere fluviali di AmaWaterways, un prodotto che abbiamo già da diversi anni e la cui flotta di boutique hotel che attraversano i fiumi continua a crescere e si sta aprendo a nuove destinazioni, come il fiume Magdalena in Colombia.
Bene anche l’Africa, dove il core-business di Global sono le compagnie aeree: abbiamo Kenya Airways, Madagascar Airlines e quest'anno abbiamo celebrato il primo anniversario di Nile Air, che a giugno 2024 ha lanciato con successo la rotta Milano-Bergamo-Cairo, perché, oltre all’apertura del Grand Egyptian Museum del Cairo, i to stanno vivendo un grande ritorno dell'Egitto Classico. Dmc e compagnie aeree propongono diversi prodotti premium con la business class e il servizio di bordo di qualità che caratterizzano sia Kenya Airways che Nile Air.
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Grande l’attenzione di Global per l’Ai: «Nella parte tecnologica abbiamo creato una sezione dedicata alle domande frequenti e più semplici, dove si possono trovare risposte senza aspettare al telefono, però per tutto il resto c’è sempre il supporto umano. Da dieci anni abbiamo introdotto una chat online, ma non abbiamo mai fatto le automazioni con i bot perché le agenzie devono parlare con noi. Comunicare con le adv è il nostro core-business e crediamo sia questo a fare la differenza» conclude Patrizia Ribaga, managing director di Global Gsa, che sottolinea il legame con le adv sia per quanto riguarda la condivisione di informazioni che la formazione: «Abbiamo webinar, social e newsletter generali e dedicate per ogni partner su base mensile. Poi ci sono persone sul territorio che visitano le agenzie e sono il primo contatto. Durante l’anno realizziamo diversi eventi: nel 2025 abbiamo fatto dei roadshow in diverse città per portare le novità per le agenzie di viaggio. Ci occupiamo anche della formazione con sessioni di presentazione e di focus sul prodotto presso le agenzie di viaggio. Adesso stiamo stilando il calendario per gli eventi del 2026».
(Chiara Ambrosioni)
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