22 December 2025

Iata: in Europa aumentano i ritardi. Gli Stati e gli Ansp investano

Iata, De Juniac

La Iata ha chiesto ai governi e ai fornitori di servizi di navigazione aerea europei di affrontare in modo specifico gli ingorghi dello spazio aereo della regione, poiché i nuovi dati hanno rivelato che i ritardi finora quest’anno sono più che raddoppiati rispetto al 2017.

«Siamo nella stagione estiva in Europa, i viaggiatori vogliono arrivare in tempo alle loro vacanze e troppi saranno delusi a causa dei ritardi del traffico aereo, dovremmo fare progressi, ma i ritardi sono il doppio di quelli dell’anno scorso. Serve una soluzione rapida per quest’anno, ma le soluzioni necessarie sono ben note: con il corretto investimento e la pianificazione da parte dei governi e degli Air navigation service provider possiamo, e dobbiamo, migliorare l’anno prossimo» ha dichiarato Alexandre de Juniac, direttore generale e amministratore delegato della Iata.

Eurocontrol

I dati di Eurocontrol mostrano che nella prima metà del 2018 i ritardi nella gestione del traffico aereo sono più che raddoppiati a 47 mila minuti al giorno, il 133% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La maggior parte di questi ritardi sono causati da carenza di personale e di capacità, nonché da altre cause quali ritardi meteorologici e eventi di disturbo come scioperi. Il ritardo medio per i voli ritardati dalle limitazioni del controllo del traffico aereo ha raggiunto i 20 minuti a luglio, con il ritardo più lungo che ha raggiunto 337 minuti.

Pochi investimenti

Mentre le compagnie aeree aggiungono voli a nuove destinazioni e ampliano la loro offerta per soddisfare le aspettative dei viaggiatori, il traffico aereo in Europa è in aumento, creando maggiori richieste sullo spazio aereo del continente. I fornitori di servizi di navigazione aerea gestiscono lo spazio aereo di ciascuno Stato e addebitano le tariffe di sorvolo per i servizi che forniscono. Poiché i numeri dei voli sono aumentati, anche le loro entrate sono aumentate. Eurocontrol calcola che gli Ansp europei hanno realizzato un Ebit medio del 9,6% negli ultimi anni.

Sfortunatamente, gli Ansp chiave in Europa non hanno reso necessari investimenti nelle loro attività, preferendo invece realizzare profitti super-normali. I maggiori fornitori di servizi hanno investito poco in personale o utilizzano pratiche di lavoro obsolete che non impiegano personale quando e dove sono più necessarie, con conseguenti ritardi non necessari per i passeggeri. Molti Ansp europei non sono riusciti a realizzare investimenti tecnologici pianificati per aumentare la capacità.

Le richieste

La Iata chiede alla Commissione europea, agli Stati membri e agli Ansp di adottare misure urgenti con il seguente piano in quattro punti: Ammodernare l’infrastruttura e attuare la ricerca Atm del cielo unico europeo che le compagnie aeree stanno già pagando. Riformare le pratiche di lavoro obsolete in modo che il personale sia schierato quando è richiesto; e, ove giustificato, assumere personale aggiuntivo. Autorizzare il gestore di rete europeo a pianificare e configurare la rete per soddisfare le esigenze dei viaggiatori aerei. Rafforzare il Performance and charging scheme in modo che gli Ansp che non forniscono la capacità concordata siano soggetti a sanzioni significative.

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Maria Carniglia [post_title] => Costa Gold, il nuovo programma della compagnia che manda in pensione Segui-C [post_date] => 2025-12-17T09:54:44+00:00 [category] => Array ( [0] => tour_operator ) [category_name] => Array ( [0] => Tour Operator ) [post_tag] => Array ( ) ) [sort] => Array ( [0] => 1765965284000 ) ) [8] => Array ( [_index] => travelquotidiano [_type] => post [_id] => 504053 [_score] => [_source] => Array ( [blog_id] => 1 [post_content] => Recupera il turismo incoming in Germania: secondo i dati dell'Ente Germanico per il Turismo, in ottobre il numero dei pernottamenti di turisti stranieri è aumentato del 4,1% raggiungendo 7,3 milioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. 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A ciò si è aggiunto un calo dei viaggi d'affari e il persistere di un tasso di cambio dell'euro forte rispetto al dollaro statunitense, che ha reso più costosi in particolare i viaggi verso l'Europa dai principali mercati d'oltreoceano. Inoltre, rispetto all’ anno precedente, ha inciso l’effetto straordinario degli Europei Uefa in Germania e dei grandi eventi musicali dell’estate 2024. Ciononostante, la propensione al viaggio rimane elevata.\r\nNel Monitoring Sentiment for Intra-European Travel della European Travel Commission (Etc), il 73% degli europei prevede di viaggiare tra ottobre 2025 e marzo 2026 – un valore stabile rispetto all’anno precedente. Anche in alcuni mercati d’oltremare, l’ETC Long-Haul Travel Barometer indica intenzioni di viaggio sostanzialmente stabili per gli ultimi mesi dell’anno. 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