22 December 2025

Usa: i “nativi” americani investono sul turismo

Camille Ferguson

Camille Ferguson

Una presenza interessante per ampliare la gamma dei “temi di viaggio” in Usa è stata, a Showcase 2017 la presenza della American Indian Alaska Native Tourism Association. Nuovi tour, mostre e programmi dalla Route 66 al Grand Canyon a tutto il sud-ovest degli Stati Uniti sono le carte che gioca Camille Ferguson, direttore esecutivo della associazione.
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Le 22 nazioni tribali in Arizona, tutte caratterizzate da varie culture, storie, paesaggi e tradizioni, accolgono i visitatori nelle loro terre ancestrali. Di giorno vita attiva, sdi sera riposo nel lusso di un buon 4 stelle. Arte dal vivo, ma anche tentare la fortuna al gioco d’azzardo o giocare a golf su alcuni dei migliori campi della nazione; visitare centri culturali, musei, fare shopping, andare a pesca o a caccia… le tribù del Grand Canyon offrono tutto ciò. La comunità indiana Ak-Chin si trova nella valle di Santa Cruz nel sud dell’Arizona, 56 chilometri a sud di Phoenix. Ak-Chin è una parola O’odham che tradotta significa “la bocca del fiume” o “luogo in cui il fiume si perde nella sabbia o nella terra.” La tribù Ak-Chin ha più di un migliaio di membri e un territorio di quasi 9.000 ettari. La Comunità possiede una varietà di attività commerciali tra cui il Casinò Harrah Ak-Chin, il Ak-Chin Southern Dunes Golf Club, l’UltraStar Multi-tainment center Ak-Chin Circle e il Santa Cruz Commerce center. Anche in Arizona, Aianta presenterà il nuovo centro didattico del patrimonio culturale presso il Grand Canyon Desert View Watchtower. Sviluppata attraverso un progetto di collaborazione, questa zona da poco dedicata a Parco Nazionale offre una compresione del collegamento che le tribù avevano col paesaggio mozzafiato.

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Il segmento delle crociere offre alle adv un guadagno maggiore rispetto al passato».\r\n\r\nPer quanto riguarda le prospettive sul 2026, saranno due le navi ad impattare maggiormente: la Msc World America (8 mesi di attività sul 2025) e la Msc World Asia in arrivo a fine novembre 2026.\r\n\r\n«Punteremo ancora sul concetto di aumento della redditività – sottolinea Massa – e lanceremo nuovi prodotti, in particolare su Alaska, Rep Dominicana ed Antille».\r\n\r\nIl 2026 sarà segnato anche da una crescita sul mercato americano ed il trend che vede consolidare l’offerta invernale sul Mediterraneo sarà ancora più evidente in futuro.\r\n\r\nSul fronte dell’ampliamento della flotta, Massa ha riassunto quelle che sono state le ultime comunicazioni.\r\n\r\n«A novembre la firma a Saint Nazaire di un contratto per altre 8 navi della World Class – commenta – e poco dopo l’annuncio a di 4+2 unità (classe New Frontier) che saranno costruite nel cantiere Meyer Werft a Papenburg, e che arriveranno tra il 2030 ed il 2023».\r\n\r\nPer Luca Valentini, direttore commerciale di Msc, fare il punto sull’anno in chiusura significa soprattutto evidenziare le novità dell’offerta 2026.\r\n\r\n«Nuovi programmi ed opportunità per il 2026 – conferma Luca Valentini, direttore commerciale Msc Crociere – Nuovi itinerari sul lungo e medio raggio ed anche sulla prossimità. Oltre alle novità sull’Alaska andremo a destagionalizzare completamente i Caraibi del Sud. Ci saranno anche nuove perle nel Mediterraneo”.\r\n\r\nSul Nord Europa le novità riguarderanno il volato: Msc aggiungerà il volo da Verona e da Bari per Amburgo.\r\n\r\nLuca Valentini, sottolinea ulteriormente l’importanza della crescita del fatturato per le adv.\r\n\r\n«Se da una parte c’è stato un incremento delle tariffe medie – aggiunge Valentini - dall’altra parte è importante evidenziare la capacità delle agenzie di comprendere il prodotto Msc nella sua interezza. Le adv hanno cucito addosso ai viaggiatori le proprie vacanze. 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