22 December 2025

Alitalia ricorda la nuova normativa per i viaggi in Canada

Alitalia A330Alitalia ricorda che «dal prossimo 15 marzo, i viaggiatori esenti da visto che volano o fanno transito in Canada dovranno ottenere un’autorizzazione elettronica chiamata eTA – Electronic Travel Authorization – rilasciata dalle autorità canadesi, simile a quella richiesta per viaggiare negli Stati Uniti. Tutte le informazioni sulle categorie di viaggiatori interessate e sulle modalità di richiesta dell’eTA sono disponibili all’indirizzo internet http://www.cic.gc.ca/english/visit/eta-facts-it.asp». Alitalia ha collegamenti diretti con il Canada, con cinque frequenze settimanali da Roma Fiumicino verso Toronto. I passeggeri in partenza da 26 aeroporti italiani e 50 destinazioni in Europa, Nord Africa, Medio Oriente e Asia, possono raggiungere il Canada grazie a comode coincidenze presso l’hub Alitalia di Fiumicino avendo anche a disposizione, ove necessaria, l’assistenza da parte della nuova squadra transiti (“Transit Team”) che li accompagnerà rapidamente dal gate del volo in arrivo a quello del volo per Toronto. Sulla rotta Roma-Toronto Alitalia impiega Airbus A330 che – entro aprile – saranno tutti riconfigurati con interni nuovi e che prevedono, tra l’altro, per la business class rivestimenti in pelle di poltrona Frau completamente reclinabili. Oltre alla possibilità di fare telefonate, navigare su internet e mandare email per i passeggeri che vogliano rimanere connessi anche in volo. I collegamenti da Roma Fiumicino partiranno alle 15:05 per arrivare a Toronto alle 19:10 (alle 20:10 dal 13 marzo). Da Toronto gli aerei Alitalia decollano alle 22:25 per atterrare a Roma Fiumicino, alle ora 13:00 del giorno successivo. I soci MilleMiglia Alitalia possono accumulare e spendere punti anche sui voli da e per Toronto.

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Con 32.943 strutture e circa 2,3 milioni di posti letto, il nostro Paese è al primo posto nell’Unione Europea per numero di hotel, camere e disponibilità di letti, con una quota del 20,3% degli alberghi e del 17,7% dei posti letto complessivi dei 27 Paesi UE, secondo i dati Eurostat 2024 elaborati dal Centro Studi Turistici per Assohotel Confesercenti. \r\n\r\nIl confronto con i principali competitor conferma la forza del modello italiano: la Germania si colloca al secondo posto con 29.407 alberghi e oltre 1,9 milioni di posti letto, seguita dalla Spagna con 19.985 strutture e più di 2 milioni di letti e dalla Francia con 17.386 hotel e quasi 1,4 milioni di posti letto. Si tratta di un sistema fatto in larga parte di piccole e medie imprese, ma che dà vita a “grandi alberghi” a pieno titolo: una struttura italiana media conta oltre 33 camere e quasi 70 posti letto, valori pienamente comparabili con quelli delle maggiori destinazioni europee.\r\nDomanda\r\nAnche sul fronte della domanda il sistema alberghiero italiano mostra una performance di primo piano. Nel 2024 gli hotel del nostro Paese hanno registrato circa 283,9 milioni di pernottamenti, terzo valore assoluto nell’Unione dopo la Spagna (363,1 milioni) e la Germania (300 milioni). L’Italia consolida così la propria posizione tra le destinazioni più scelte in Europa per il soggiorno in albergo, contribuendo in modo determinante alla competitività turistica nazionale e alla tenuta economica dei territori. \r\n\r\nPositivo anche l’indicatore di utilizzo dei posti letto: con un tasso di occupazione netta del 52,4%, gli alberghi italiani superano la media UE del 49,4%, a conferma di una buona capacità di intercettare e fidelizzare la domanda, valorizzando la qualità dell’ospitalità e l’integrazione con l’offerta territoriale. \r\n\r\n“Questi numeri smentiscono l’idea di un’Italia fatta solo di piccoli alberghi marginali”, commenta Nicola Scolamacchia, presidente nazionale di Assohotel Confesercenti. “Il nostro è un grande sistema alberghiero europeo - sottolinea - capillare, radicato nei territori e capace di competere con i principali Paesi competitor. È un patrimonio di ‘piccole imprese, grandi alberghi’ che va riconosciuto e valorizzato come uno degli asset strategici del turismo italiano e dell’economia nazionale”.\r\nAvanguardia\r\n“Crediamo che essere leader nell’ospitalità europea ci autorizzi - prosegue Scolamacchia - quasi imponga, di essere all’avanguardia anche nella normativa di settore, non mutuando necessariamente ciò che altri paesi o l’Europa propone ma anzi offrendo soluzioni basate sulla nostra lunga tradizione ed affermata capacità di attrarre e soddisfare una clientela variegata.”\r\n\r\n“C’è ancora lavoro per far crescere i flussi turistici in Italia - conclude il presidente - così da far corrispondere alla leadership nei posti letto anche quella dei pernottamenti. Come dimostrano i dati più recenti, al nostro Paese non manca di certo l’appeal per attrarre un sempre crescente pubblico internazionale. Occorre tuttavia lavorare per velocizzare l’emissione dei visti turistici – oggi freno per l’incoming da alcuni Paesi -, facilitare la raggiungibilità sia con il sistema aeroportuale sia con la viabilità interna, continuare a incentivare gli investimenti privati, certi che ogni euro di sostegno offerto agli imprenditori che operano nel settore alberghiero si moltiplica e genera un indotto che rimane interamente sul nostro territorio.”","post_title":"Italia grande potenza alberghiera in Europa. 2,3 milioni di posti letto","post_date":"2025-12-16T10:17:46+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1765880266000]}]}}