22 December 2025

Nuovi professionisti entrano nel team del Gruppo Gattinoni

Il gruppo Gattinoni rafforza il team Incentive&Events e Communication con Davide Sestilli, nuovo responsabile sviluppo nella divisione Incentive&Events, che lavorerà a stretto contatto con Patrizia Flematti ed Enzo Vitale – rispettivamente direttore commerciale e direttore vendite – e con Isabella Maggi, direttore della Communication. Sestilli lavorerà nella sede di Milano, ma all’occorrenza sarà presente anche negli uffici di Lecco, Torino e Roma. Spiega il presidente Franco Gattinoni: «Davide Sestilli non potrà far altro che arricchire la nostra squadra con la sua esperienza e i suoi anni sul campo. A lui spetterà il compito di sviluppare i molti progetti internazionali che abbiamo in essere o che arriveranno in futuro grazie alla collaborazione con Atpi. Inoltre seguirà lo sviluppo della nostra divisione Made in Italy e fungerà da coordinatore tra i progetti della divisione Mice e Comunicazione. Non ultimo sarà la persona alla quale affideremo lo sviluppo di un nuovo importante challenge che avrà al centro lo sport». L’ambito sportivo sarà una delle nuove sfide del gruppo, con il ritorno in azienda di Elisa Cappello, non più nella divisione Business Travel ma in quella Incentive&Events. «Con il nostro Business Travel Center lavoriamo molto con le squadre di calcio e con il rugby – continua Gattinoni – e spesso veniamo coinvolti nell’organizzazione di eventi o serate che gravitano intorno questi mondi. Per questo, con il coinvolgimento di Elisa – che ha moltissimi contatti nel settore sportivo – abbiamo implementato un progetto che mira a farci riconoscere come specializzati anche in questo ambiente». Il gruppo Gattinoni ha deciso di investire anche nella divisione Communication, dove sono arrivate nuove figure professionali in grado di ampliare le competenze in alcune aree come quella digital.

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La visita al prestigioso museo milanese è stata promossa nell’ambito della presentazione di Bit2026: ripercorrere la storia del transatlantico e raccontare l’evoluzione del viaggio come scoperta di contenuti, idee ed esperienze, valorizzando persone e territori, diventa una metafora del concept della prossima edizione di Bit, che sarà un grande produttore di contenuti, con un focus sulla persona. \r\n\r\n«Perché al Museo il viaggio non è soltanto spostamento, - afferma Marco Iezzi, curatore dell’area Trasporti - ma un’idea che attraversa epoche, linguaggi e innovazioni. Un filo conduttore che unisce storie, tecnologie e visioni». Iezzi ha raccontato l’ultimo transatlantico italiano costruito all’estero, quel Conte Biancamano commissionato ai cantieri navali scozzesi, i cui interni furono progettati da uno dei più famosi architetti dell’epoca: Antonio Coppedé.\r\n\r\n«Oggi parliammo di turismo, anche se ai tempi del Conte Biancamano non c'era l'industria turistica come la intendiamo oggi. Il viaggio stesso era una forma di turismo: la meraviglia degli ambienti permetteva di trascorrere piacevolmente il tempo. Il gusto è sicuramente cambiato, ma possiamo ancora vivere il fascino del transatlantico». È molto interessante seguire il percorso proposto dalle aree del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, dove il viaggio assume diverse forme: è un viaggio tecnologico che attraversa le innovazioni del secolo scorso e mostra come abbiano trasformato la nostra quotidianità. 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Uno di questi, da mille tonnellate, è stato trasportato 20 anni fa a Milano.\r\n\r\nCostruire nel museo un padiglione che lo contesse e sorreggesse non è stato facile. - ricorda Iezzi - Oggi la plancia di comando e la suggestiva sala dal ballo del transatlantico sono musealizzate insieme con il sottomarino Enrico Toti, il primo costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Anche quest’ultimo fu trasportato a Milano 20 anni fa, abbiamo quindi un doppio anniversario nel settore Trasporti del museo. Nel corso degli anni abbiamo raccolto tante testimonianze e ricordi di chi ha viaggiato a bordo del transatlantico; come quella coppia non più giovane che anni fa entrò nel museo, visitò la parte del transatlantico in mostra e poi mi mostrò un foglio ingiallito ripiegato: era un biglietto del Conte Biancamano! 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