22 December 2025

Kuoni lascia il tour operating

KuonigroupHeadquarteKuoni dovrebbe lasciare entro l’anno le attività di tour operating. Secondo quanto riportato da Ticinonline, il colosso di Zurigo, dopo una valutazione strategica, ha deciso di posizionarsi solo come fornitore di servizi per l’industria turistica mondiale (business service provider) e le transazioni Visa. La società dovrebbe ultimare la ricerca di nuovi acquirenti entro la fine dell’anno. «Tenuto conto dei cambiamenti fondamentali del settore – si legge in una nota – e la posizione unica di Kuoni come fornitore di servizi per il turismo, il consiglio di amministrazione ha scelto di rifocalizzare le risorse del gruppo sulle attività principali per le quali l’azienda ha già una posizione di leadership». In base a questo nuovo scenario, Kuoni Group dovrebbe avere tre divisioni: Global Travel Distribution, Global Travel Services e VFS Global, che si occuperà delle pratiche per i visiti e avrà come clienti una cinquantina di governi. Queste attività di base rappresentano già oggi il 60% del fatturato consolidato di Kuoni. Il gruppo di concentrerà in particolare sui mercati dall’elevato potenziale di sviluppo, quali Asia, Medio Oriente e Africa. La cessione delle attività di tour operator riguarda Kuoni Svizzera, Regno Unito, Benelux, Hong Kong/Cina e India, Scandinavia/Finlandia, con circa 3 mila 800 collaboratori e un turnover 2014 di 2,2 miliardi di franchi svizzeri (circa 1,8 miliardi di euro). Kuoni precisa che cercherà di ottenere dai nuovi proprietari garanzie per i posti di lavoro. Sempre in base a quanto riportato da Ticinonline, Giancarlo Leonardi, responsabile delle vendite per il Ticino, ha confermato che «Per il cliente non cambierà nulla, potrà continuare a prenotare viaggi tramite Kuoni». Per quanto riguarda eventuali tagli al personale, «E’ troppo presto per fare calcoli e stilare prospettive; al momento non sono previsti tagli. Sappiamo che Kuoni sta cercando nuovi acquirenti per le unità in questione e siamo certi che il gruppo saprà trovare la soluzione migliore per tutti. Non è nell’interesse dell’azienda sopprimere posti di lavoro».

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