23 December 2025

Meridiana frena sul lungo raggio: ritirato dalla flotta l’A330

Brusca frenata di Meridiana sul lungo raggio. La compagnia ha comunicato ai sindacati la cessazione del servizio da ieri e il contestuale ritiro della flotta dell’Airbus 330. Secondo Meridiana la responsabilità sarebbe della «strumentale e pretestuosa posizione assunta dai piloti» i quali, spiega sempre la compagnia, verranno messi in cassa integrazione straordinaria a zero ore. Il gruppo continuerà ad essere operativo sul lungo raggio con i Boeing 767 e 757 di Air Italy. La compagnia accusa le organizzazioni sindacali di aver rifiutato l’applicazione del contratto «ostacolando l’operatività» dell’Airbus 330, «ponendo in essere comportamenti contrari all’etica professionale, provocando disagi ai clienti e un serio pregiudizio di immagine ed economico per l’azienda. Nonostante la reiterata disponibilità aziendale ad individuare forme di impiego compatibili con la situazione di mercato e coerenti con gli accordi commerciali già sottoscritti, i piloti – ribadisce la compagnia – con i loro comportamenti ostativi, hanno di fatto reso inevitabile la decisione aziendale di interrompere le attività». Contestualmente l’azienda ha comunicato ai sindacati che «attuerà, suo malgrado, la sospensione dei rapporti di lavoro e il collocamento in cassa integrazione straordinaria a zero ore di tutto il personale con prestazioni direttamente correlate e funzionali a tale tipo di aeromobile, nonché alla specifica attività che attraverso lo stesso veniva realizzata».

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Nel comparto agricolo, il 17% delle dimore produce vino, olio o cereali.\r\nI dati emersi dal rapporto sulle Dimore Storiche Italiane descrivono un comparto dinamico, con ampi margini di crescita: sono infatti oltre 10.000 le dimore storiche che si dichiarano pronte ad avviare o ampliare le proprie attività economiche qualora il contesto burocratico e normativo fosse più favorevole.\r\n«Le dimore storiche rappresentano un presidio culturale, un museo diffuso e uno straordinario patrimonio per l’Italia -  ha commentato Il vicepresidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè -. Sono delle gemme sparse sul territorio che per storia, bellezza e capacità di conservazione costituiscono un tesoro da preservare. È dunque fondamentale valorizzare questo patrimonio riconoscendole la specificità e l’importanza nella tutela e valorizzazione della cultura italiana. Per questo motivo ho sostenuto e sostengo attualmente con una proposta di legge le dimore storiche affinché si possa ulteriormente valorizzare questo capitale con interventi al codice dei beni culturali del paesaggio».\r\n«Ringrazio il vicepresidente Mulè per l’attenzione costante che dedica alle tematiche complesse legate alla salvaguardia delle dimore storiche, e con lui il sottosegretario Freni e tutti i rappresentanti delle istituzioni che hanno condiviso con noi questo importante momento di confronto sul futuro del patrimonio culturale privato – aggiunge Maria Pace Odescalchi, presidente dell’associazione Dimore Storiche Italiane –. Il VI Rapporto dell’osservatorio conferma come le dimore storiche siano una risorsa viva per il Paese: luoghi di cultura e bellezza, ma anche motori di economia e coesione, capaci di generare lavoro, promuovere turismo sostenibile e rafforzare il legame tra comunità e territorio, in particolare nelle aree interne e nei piccoli comuni dove una dimora o una casa storica sono spesso identitarie e motori economici per la comunità locale. Per valorizzare appieno questo potenziale e rendere possibile, come richiesto dalla costituzione, la miglior tutela e custodia dei beni culturali privati, è fondamentale consolidare la collaborazione tra pubblico e privato, prevedendo strumenti stabili e continui che incentivino gli investimenti dei proprietari e che consentano loro di pianificare a lungo termine la manutenzione necessaria e obbligatoria. Misure come l’Iva unificata per gli interventi di restauro sui beni culturali e l’estensione dell’Art Bonus ai privati, in particolare nei comuni con meno di 20.000 abitanti, non solo renderebbero più sostenibile la manutenzione e valorizzazione dei beni culturali, ma moltiplicherebbero i benefici per il sistema economico e sociale, soprattutto nelle aree meno centrali e più fragili, dove le dimore storiche rappresentano non solo un presidio culturale ma anche una risorsa indispensabile per la vitalità dei territori».\r\n","post_title":"Dimore Storiche Italiane: «Realtà viva sul territorio. 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Un'offerta che include anche le due proposte a terra «con le isole private di Stirrup Cay e Harvest Caye: ricordo che Ncl è stata la prima a credere nel prodotto \"oltre la nave\" con l'acquisto proprio di Stirrup Cay nel 1976, isola che è stata oggetto di un radicale rinnovo cha sarà operativo a tutti gli effetti dal 1° gennaio 2026, aprendo a una clientela più variegata».\r\n\r\nInoltre, «con la gestione attraverso il nostro portale anche della parte aerea, ormai da tre anni, l'iter di prenotazione per gli agenti di viaggio è ancora più semplice. Gli itinerari spaziano da tre a 14 giorni, spesso identificabili come un vero e proprio add on al viaggio negli Stati Uniti». \r\n\r\nProsegue in parallelo il piano di espansione della flotta: «E' programmata per marzo 2026 l'entrata in servizio della Norwegian Luna, gemella della Norwegian Aqua (varata lo scorso marzo) e anch'essa dedicata ai Caraibi. Ci saranno poi altre due navi della stessa classe in arrivo entro il 2028 e poi, dal 2030, ulteriori 4 unità di una nuova classe».\r\nMercato italiano in crescita\r\nCon una crescita che si attesta al «+7% rispetto al 2024» il mercato italiano si conferma «tra i principali in Europa e per il 2026, anche grazie al lavoro svolto sulla promozione della destinazione Caraibi già da quest'anno, ci aspettiamo un nuovo slancio». A fronte di una componente americana preponderante a livello di clientela, «siamo attorno all'80%, con alcune differenze in base agli itinerari e, naturalmente, alle stagioni: il dato è infatti inferiore durante la nostra estate quando, per contro, aumenta la quota di europei e italiani. Ma l'Italia ha un valore importante per la compagnia, con i due imbarchi da Civitavecchia e Ravenna e la promozione non solo delle crociere nel Mediterraneo ma di tutte le destinazioni, dalle Hawaii all'Alaska, con quest'ultima che si presta molto ai viaggi di gruppo. Certo, non siamo leader in Europa, ma ci piacerebbe diventare un'arma in più per l'agente di viaggio, in grado di stimolare l'interesse su ambiti diversi».\r\n\r\nTra le destinazioni a firma Norwegian Cruise Line, le preferenze dei passeggeri italiani sul lungo raggio si concentrano sicuramente «sui Caraibi, con gli itinerari in partenza da Miami; in Europa, invece, il Mediterraneo dell'Est, con Grecia e Turchia. In crescita anche alcune destinazioni asiatiche, come Giappone e Corea, scelte principalmente da chi non è nuovo alla crociera».\r\n\r\n ","post_title":"Focus Caraibi per Norwegian Cruise Line. Paradisi: «Mercato Italia in crescita del 7%»","post_date":"2025-11-27T15:05:48+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1764255948000]}]}}