Ricavi al rialzo nel primo trimestre 2007 di Accor
20 aprile 2007 11:06
Balzo avanti dell’8,9% per i ricavi del gruppo Accor nel primo trimestre 2007, che a quota 1,73 miliardi di euro segnano un incremento del 7,6% a perimetro costante, confermando la progressione già messa in evidenza negli ultimi tre mesi dell’anno scorso. In particolare il giro d’affari relativo alla divisione alberghiera ha riportato un +7,2% a parità di condizioni, con il 70% dei ricavi generati in Europa; il processo di espansione del gruppo ha contribuito con uno share del 9,6% sulla crescita complessiva con l’integrazione, a gennaio, di 52 strutture a brand Dorint in Germania (che rappresentano il 6,2% dell’aumento) e l’apertura nel trimestre di 6.500 camere.
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[post_content] => Etna Sky, compagnia aerea low cost siciliana, sarebbe pronta al decollo. Secondo quanto riporta Milano Finanza, il vettore nel 2027 dovrebbe proporre rotte in Europa, Usa e Canada
A comunicare la notizia, come segnala La Sicilia, sarebbe stato il deputato nazionale Manlio Messina. «Quante volte avete detto “i biglietti costano troppo” oppure “impossibile viaggiare”? - ha scritto sui suoi profili social -. A breve potrete smettere di dirlo e cominciare a volare siciliano. Una nuova compagnia aerea made in Sicily con quotazioni competitive e prezzi super speciali per i nostri conterranei. Se siete stanchi di pagare un Catania/Milano quanto un Milano/New York, allora preparatevi a volare siciliano. Noi stiamo per decollare e voi preparatevi ad allacciare la cintura».
I soci fondatori
Messina spiega a La Sicilia che «è stata fondata la società e la cordata di imprenditori che ne fa parte al momento rimane riservata». Tra le figure coinvolte ci sarebbe anche un imprenditore lombardo, mentre il deputato catanese al momento è tra i soci fondatori.
Sulla tempistica, Messina dice: «Entro la prossima estate il primo volo». La società non ha ancora un Certificato di operatore aereo rilasciato dall'Enac necessario per operare.
L'ultima compagnia aerea siciliana è stata Wind Jet, di Antonino Pulvirenti. Più di recente Aerolinee siciliane ha provato a tentato l'avventura basandosi anche sul crowdfunding. Ma la compagnia non è mai decollata, anche se l'operazione non è formalmente archiviata.
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La low cost argentina, che ha spiccato il volo nel 2018, diventa così il primo cliente dell'Airbus A220 in America Latina, con un ordine per 15 A220-300 e opzioni per altri cinque aeromobili. In casa Boeing sono invece 10 i 737-10 ordinati, più cinque opzioni.
Le prime consegne degli A220 sono previste per il 2027 e proseguiranno fino al 2029. La compagnia prevede inoltre di ricevere i primi 737-10, ancora in attesa di certificazione, nel 2027, con il programma di consegna che si concluderà nel 2030.
L'investimento nella flotta di Flybondi arriva dopo che, lo scorso giugno, la Coc Global Enterprise di Miami è diventata il principale azionista: «Il nostro obiettivo è quello di incorporare un mix equilibrato di aeromobili di entrambi i produttori e, per questo, abbiamo il forte impegno e il sostegno del nostro nuovo investitore americano», ha dichiarato Mauricio Sana, ceo del vettore.
L'ordine della compagnia aerea segue anche l'annuncio da parte della compagnia di bandiera argentina Aerolineas Argentinas di un piano autofinanziato per aggiungere quattro A330neo e 14 aeromobili 737 MAX - due -8, quattro -9 e otto -10 - alla flotta con contratti di leasing operativo.
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La preoccupazione
«Siamo preoccupati per il calo di rotte, voli e passeggeri dell'Aeroporto di Salerno. Siamo ancor più preoccupati che i nostri appelli per supportare lo scalo con un piano di marketing che sostenesse il traffico aereo ed evitasse conseguenze, già previste ed annunciate, siano caduti e continuino a cadere nel vuoto - ha commentato il presidente di Federalberghi Salerno, Antonio Ilardi -.
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Ogni risorsa va investita nella promozione dello scalo aeroportuale che resta il più decisivo vettore di sviluppo a disposizione del territorio. Ci auguriamo che gli enti pubblici, gli enti economici e lo stesso gestore possano accogliere il nostro ennesimo appello e la nostra costante costruttiva disponibilità».
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Run-cation
Tra le prime c’è run-cation, combinazione di running e vacation. Come le versioni walking e bicicletta.
C'è poi la boy-cation: si parte lasciando a casa fidanzati o compagni. Quasi conseguente il prossimo trend segnalato da Vanity Fair, che segna la fine dell'epoca del post-pandemia: human connection.
Al viaggio di chiede di essere trasformative. Un tempo prezioso che ci farà tornare a casa diversi. Le ormai abusate "experience" devono essere pensate su di noi, anzi devono coinvolgerci nell’ideazione. Questi momenti non sono più semplicemente fruiti, ma creati dall’incontro con chi ce li offre, tanto che nel viaggio si parla già di “post-esperienza".
Le destinazioni top
Con più filosofia e meno bucket list, le destinazioni perdono un po’ di importanza, ma restano comunque in primo piano. La domanda si concentra sulla natura, soprattutto sui deserti, che siano le grandi dune dell’Algeria o le rocce nella meta che non c’era, il mar Rosso di The Red Sea Global, in Arabia Saudita, ma anche le dune della Maremma toscana o le spiagge rosa dell’Indonesia.
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[post_content] => Trinity ViaggiStudio fa rotta sull'Asia. Il tour operator interpreta una tendenza di mercato emergente, che vede sempre più studenti interessati a vivere esperienze di studio fuori dalle destinazioni convenzionali, scegliendo proprio alcuni Paesi dell'Asia per esperienze più immersive e formative, che uniscono lingua, cultura, attività esperienziali e sviluppo delle soft skills.
Non sorprende, quindi, il boom di iscrizioni ai corsi di coreano e giapponese, l’aumento degli studenti internazionali nei sistemi educativi dell’Asia orientale e la curiosità verso destinazioni meno battute ma sempre più attrezzate ad accogliere studenti da tutto il mondo.
Le destinazioni
Le scuole partner di Trinity ViaggiStudio in queste aree si distinguono per approcci didattici moderni — dal metodo comunicativo al project-based learning, dalle classi multiculturali ai percorsi blended — capaci di stimolare autonomia, competenze interculturali, problem solving e apertura mentale. In questo scenario,il t.o. intercetta e sostiene questa evoluzione culturale e formativa arricchendo la propria programmazione con nuove mete di grande fascino come Vietnam, Malesia, Cina, Corea del Sud.. Destinazioni che combinano apprendimento linguistico, immersione culturale e scoperta, trasformando la vacanza studio in un’esperienza completa e autentica. Il Giappone, già tra le mete più amate, si conferma particolarmente richiesto: il rapido sold out ha portato Trinity ViaggiStudio a incrementare i posti disponibili per rispondere all’altissima domanda.
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[post_content] => Ampliare lo sguardo del viaggiatore e ridefinire il modo di vivere i Caraibi: parte da questo presupposto l'attività futura di Star Clippers, che ha inserito nuove rotte che puntano su autenticità, accessibilità selettiva e luoghi che sfuggono ai circuiti più battuti.
La sfida è quella di proporre un’esperienza di viaggio che tenga il passo del presente senza perdere l’anima della vela. Itinerari agili, tempi distesi, scali selezionati, in un equilibrio tra comfort, scoperta e quel ritmo fluido che permette di apprezzare davvero ogni scalo. Le nuove proposte includono isole minori, riserve marine e piccoli porti locali che valorizzano la dimensione più autentica della regione caraibica.
A bordo, lo stile Star Clippers rimane quello di sempre: ambienti di bordo dalle dimensioni contenute, un servizio attento alle necessità di ciascun passeggero e un rapporto diretto tra l’ospite e l’equipaggio.
Home port a Grenada
Con la partenza dal nuovo home port a St. George’s, Grenada, il veliero Star Clipper inaugura una stagione che porta i Caraibi in primo piano. A partire da fine gennaio, i passeggeri del quattro alberi potranno partire da qui e fare tappa in diverse altre destinazioni. Le Tobago Cays, con i loro isolotti appena sfiorati dalla presenza umana, sono un invito all’esplorazione lenta, maschera e pinne alla mano. Admiralty Bay, a Bequia, introduce un ritmo più vivace. Saint-Pierre, in Martinica, racconta invece un passato complesso, fatto di rovine e rinascit. Soufrière a St. Lucia accompagna verso le colline, le sorgenti minerali, le cascate immerse nella giungla. Il viaggio si chiude a Saline Bay, Mayreau. Si tratta di una rotta ampia, curata, che offre ai viaggiatori un mosaico di Caraibi diversi, ognuno con un carattere preciso ma un filo comune: autenticità, luce, spazio.
In rotta da St. Martin
L’itinerario Isole Leeward (o Sottovento) dura sette notti, partendo a bordo di Star Flyer da St. Martin. La rotta include approdi in isole come le Îles des Saintes e St. Barths. Questa crociera è pensata per chi desidera una fuga in ambienti esclusivi e sofisticati, in un contesto di relax e comfort a bordo, con possibilità di escursioni fra natura e cultura locale.
Sempre partendo da St. Martin, i passeggeri Star Flyer potranno scegliere in alternativa gli itinerari delle Isole del Tesoro: in sette giorni di navigazione c'è la possibilità di esplorare in veliero le isole di Anguilla, Jost van Dyke, il Sir Francis Drake Channel, Norman Island, che si dice abbia ispirato l'Isola del Tesoro di Stevenson. Prima del rientro a St. Martin, si passa dai "baths" di Virgin Gorda.
A bordo di Royal Clipper
Dalle Sottovento, alle Sopravento. L’itinerario Windward Islands è un viaggio di sette notti a bordo dell’ammiraglia Royal Clipper che parte da Philipsburg, Barbados, esplorando le isole situate nella parte orientale dei Caraibi. Durante la crociera si visitano St. Lucia, con le sue Pitons, e Martinica.
Bridgetown fa da punto di partenza anche per un altro itinerario invernale di Royal Clipper: le isole Grenadine, che oltre ad accarezzare i Tobago Cays e luoghi del la Martinica francese, lascia anche spazio all'improvvisazione da parte del capitano. A seconda delle condizioni atmosferiche e dei venti, infatti, sarà proprio l’equipaggio a scegliere alcuni dei porti di scalo.
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Da oltre 30 anni parte della grande famiglia del gruppo Grimaldi, ma con l'entusiasmo dei primi giorni di lavoro: Francesca Marino, passenger department manager di Grimaldi Group da quest'anno alla guida anche della divisione tour operator, ha riunito partner e stampa per fare il punto su un'annata che ha portato sulle navi della compagnia circa 6 milioni di passeggeri.
«La sostenibilità resta uno degli elementi centrali nello sviluppo del gruppo Grimaldi - spiega la manager -. Uno sviluppo che sicuramente ha dei costi, ma che può trasformarsi in una straordinaria opportunità da cogliere». Sostenibilità che prima di essere ambientale, sociale e di governance deve essere economica. «Il punto di partenza è proprio quello di compiere i passi giusti rispettando i tempi e le modalità che consentano una crescita sana e duratura. In Grimaldi siamo pronti a sostenere un importante piano di sviluppo, che ci porterà tra il 2028 e il 2030 ad avere in flotta nove nuove navi».
Le nuove navi
I traghetti ro-pax, commissionati al cantiere China Merchants Jinling Shipyard, richiederanno un investimento del valore complessivo di oltre 1,3 miliardi di dollari e saranno caratterizzati da innovazioni tecnologiche ispirate da una visione green pionieristica. Le nove navi garantiranno infatti una riduzione di oltre il 50% di Co2 per carico trasportato rispetto alle navi che attualmente operano sulle rotte a cui sono indirizzate.
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In primo piano anche la formazione del personale: «Nel gruppo lavorano circa 16.000 persone. L'attenzione ai dipendenti è uno dei motori che alimentano la grande macchina di Grimaldi. Attraverso la formazione e l'attività della fondazione voluta da Emanuele Grimaldi ci prendiamo cura del nostro staff, dei loro familiari ma anche dei territorio nei quali operiamo».
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[post_content] => "Esserci ora per il domani, pronti a rispondere a quella domanda che sicuramente riprenderà": Gaia Crespi, neo direttrice marketing dell'Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in Italia, entra in punta di piedi al primo appuntamento con stampa e operatori a Milano, al fianco della direttrice Kalanit Goren Perry.
"La recente revoca dello stato di emergenza da parte della Farnesina su tutto il territorio di Israele è una bellissima notizia, accompagnata dalla garanzia di copertura da parte delle assicurazioni - afferma Gaia Crespi -. Certo, oggi il turismo è rallentato, ma non mancano i segnali di ripresa: dal graduale ritorno dei voli, agli standard di sicurezza presso l'aeroporto di Tel Aviv all'operatività delle strutture alberghiere e dei dmc, che sono tornati a proporre itinerari, anche con novità di programmazione".
L'evento, realizzato con la collaborazione di El Al che ha illustrato le novità della winter, a cominciare dalla Venezia-Tel Aviv mantenuta anche durante i mesi invernali - è stato l'occasione per mettere l'accento sulle novità e sugli investimenti portati avanti, sempre e comunque: dalle nuove aperture alberghiere a rinnovi e migliorie per la fruizione dei siti.
"Parchi naturali, nuovi cammini e percorsi diventano molto importanti per il turismo religioso e, soprattutto, l'attesa mostra 'Una voce dal deserto' con l'esposizione - per la prima volta nella storia di Israele - del Grande Rotolo di Isaia nella sua completezza - sottolinea Kalanit Goren Perry -. La mostra sarà visitabile da gennaio e fino a maggio 2026: un'occasione unica per tutti i visitatori e i pellegrini". Dove? Naturalmente a Gerusalemme, nell'iconico Museo di Israele dove sono conservati i Rotoli di Qumran.
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