23 December 2025

Il Viaggio Journey & Voyages tra i finalisti del Best outbound travel designer

il_viaggio_journeys_voyages_formazione_per_agenti_di_viaggio_imagelargeIl Viaggio Journeys & Voyages è stato nominato tra i sei finalisti per il titolo di Best outbound travel designer (miglior tour operator al mondo per viaggi all’estero) ai Pure Awards 2013, unico tour operator per l’Italia scelto fra oltre 195 candidati. Pure Life Experiences, la fiera del lusso di Marrakech, premia ogni anno i migliori professionisti che si sono distinti nella creazione di viaggi ad alto impatto emotivo. La giuria è composta da importanti personalità tra cui l’attore Edward Norton, l’oceanografa statunitense Sylvia Earle e l’architetto cileno Germàn del Sol. Inoltre alla fiera Pure si può accedere solo su invito e dal 2009, anno d’istituzione di tale iniziativa, il Viaggio Journey & Voyages ha sempre ricevuto la convocazione. «E’ un grandissimo onore per noi – commenta il direttore di Il Viaggio Journeys & Voyages, Ico Inanc – essere stati selezionati tra i sei finalisti: non ci resta che attendere con trepidazione la serata del 14 novembre, nella quale saranno svelati i nomi dei vincitori delle 6 diverse categorie premiate. Comunque vada per noi essere in finale è una grande vittoria».

 

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La tecnologia, al contrario, può liberare creatività: “Come la burocrazia all’inizio del ’900, standardizza il ripetitivo per lasciare spazio al pensiero strategico. Non sostituisce l’uomo, lo potenzia”.\r\n\r\nUna customer journey sempre più accessibile, sostenibile e connessa\r\n\r\nUno sguardo complementare arriva dall’aviazione. Per Schaefer, oggi la customer journey “ruota intorno a tre parole chiave: accessibilità, sostenibilità e connettività strategica”. La capacità aerea, le rotte e le alleanze definiscono il modo in cui le destinazioni crescono: “Dove vola un aereo, arrivano i flussi, si generano investimenti e si attivano sinergie pubblico-private”. E la tecnologia amplifica queste dinamiche: l’intermodalità treno–aereo e i network globali “distribuiscono i flussi, valorizzano territori secondari e migliorano l’esperienza complessiva”.\r\n\r\nSulla customer experience, Schaefer insiste su un equilibrio fondamentale: “La vera innovazione è quella che semplifica e personalizza”. Standard come l’NDC permettono a compagnie e agenzie “di proporre offerte più trasparenti, aggiornate in tempo reale e costruite sulle esigenze del viaggiatore”. Allo stesso modo, le piattaforme digitali di self-service “danno al passeggero autonomia in ogni fase, aumentando flessibilità e riducendo attese”. Ma resta centrale l’elemento umano: “L’assistenza proattiva, anche con supporto AI, funziona solo se c’è capacità di ascolto, empatia e chiarezza nei valori”.\r\n\r\nIl ruolo della tecnologia è quindi duplice: abilitare nuovi modelli di business e, allo stesso tempo, consolidare la fiducia del viaggiatore. 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Immaginare nuovi ecosistemi, che interpreta l’innovazione come capacità di superare confini geografici, culturali e mentali per dare vita a nuovi modi di progettare il viaggio.\r\n\r\nPiena centralità all’innovazione anche nel percorso espositivo con l’Innovation District, dedicato alle tecnologie e ai servizi ad alto valore aggiunto, e negli strumenti digitali della manifestazione: la Digital Platform, attiva tutto l’anno, permette agli operatori di creare un’agenda personalizzata, dialogare con gli espositori via chat, prenotare incontri, consultare cataloghi multimediali e seguire il programma dei talk e delle arene tematiche. Tecnologia, dati e nuovi modelli di relazione ridisegnano dunque l’esperienza turistica. Ma è nelle persone che si misura la qualità del cambiamento. 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