23 December 2025

Flixbus fotografa le nuove abitudini di viaggio dei giovani italiani

Quali caratteristiche inducono alla scelta di una vacanza i giovani italiani – Millennials e la Generazione Z – nel 2023? Il viaggio deve essere autentico, intimo, sostenibile: questi i risultati dell’indagine effettuata dalla società di ricerche Squadrati nell’ambito dello studio ‘Cosa ci spinge a viaggiare, realizzato per FlixBus.

«Negli ultimi anni le persone si sono avvicinate in modo costante a forme di viaggio sempre più virtuose e responsabili, nonché legate a una dimensione più autentica ed esperienziale – ha commentato ha dichiarato Andrea Incondi, managing director di FlixBus Italia -. Con la nostra rete capillare di mobilità collettiva, possiamo rispondere a questa esigenza rendendo possibili forme di viaggio più sostenibili, sempre più slegate dal mezzo privato e consapevoli delle specificità locali. Da qui, l’impegno a collegare mete penalizzate dalla carenza di collegamenti ferroviari e aeroportuali anche attraverso la creazione di hub di interscambio, con la possibilità di valorizzare itinerari meno noti rispetto a quelli canonici del turismo di massa e di creare un indotto per le economie locali. Non è un caso che il 40% delle fermate FlixBus in Italia si trovi in centri con meno di 20.000 abitanti». 

Andrea Incondi, managing director di FlixBus Italia

Vivere a fondo una comunità, entrare in sintonia con le persone e lasciare che i ritmi del luogo scandiscano il proprio soggiorno, anziché dettare i propri. Secondo l’indagine, sempre più viaggiatori manifestano questa volontà nel post-Covid: il 33% degli intervistati dichiara di preferire viaggi “formativi” «per scoprire luoghi e città con gli occhi dell’esploratore, non del turista» (contro il 26% del pre-Covid, per un aumento di 7 punti percentuali in soli tre anni). Analogamente, è cresciuto il desiderio di «vivere un’esperienza di arricchimento, di crescita personale» (dal 31% nel pre-Covid al 41% di oggi) e «vivere un’esperienza unica» (dal 32% al 36%).

Ad aumentare è anche il desiderio di intimità, e cioè di condividere l’esperienza del viaggio soprattutto con gli affetti più stretti. Nella classifica dei viaggi preferiti, un gradino sotto i viaggi di relax, si piazzano infatti quelli «del cuore, per stare con le persone a cui si vuole bene», indicati dal 34% degli italiani appartenenti alle categorie dei Millennials e della Generazione Z (contro il 23% del pre-Covid). Inoltre, il 39% di essi indica la compagnia delle «persone care, gli amici, la famiglia» quale motivazione principale del viaggio (nel pre-Covid era il 31%).

Nel confronto fra le abitudini di viaggio precedenti e successive all’avvento del Covid si riflette, infine, una rinnovata sensibilità, da parte delle persone, per il tema ambientale: sale di quattro punti percentuali la preferenza accordata ai viaggi «naturalistici, per immergersi e osservare la natura», che passano dal 27% del pre-Covid al 31% del post-Covid.

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